Questa volta è stato il turno della Calabria: il 63° raduno nazionale del Genio Ferrovieri, organizzato e promosso dall'Associazione Nazionale Ferrovieri del Genio, in questo 2014 si è tenuto nella nostra regione, grazie all'impegno dell'attivissimo Michele Spagnolo, capogruppo di Catanzaro/Lamezia Terme e vice-presidente del Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido, assieme a Domenico Posca e Pietro Graceffa, rappresentanti regionali dell'Associazione. Circa un centinaio di ex-genieri e relative famiglie, provenienti da tutta Italia, ha avuto modo di visitare dal 25 al 28 giugno, i luoghi calabresi più interessanti paesaggisticamente e culturalmente, facendo "campo base" a Catanzaro. E proprio nel capoluogo di regione, all'interno del Parco della Biodiversità, si è tenuta ieri la cerimonia ufficiale che ha concluso il raduno, durante la quale è stata deposta una corona per commemorare i caduti, vicino al monumento dedicato alle vittime di Nassirya: precedentemente alla cerimonia, è stata celebrata la Santa Messa da parte di Padre Fortunato (cappellano del Genio) in una sala del curatissimo MUSMI, il Museo Militare presente nel Parco della Biodiversità, in seguito visitato dalla comitiva. Ma anche il pranzo, tenutosi nel Grand Hotel Paradiso a Catanzaro Lido, è stato una piccola celebrazione, poichè sono stati premiati i genieri benemeriti, ed in particolare quelli della circolare 144/64, che quest'anno compie 50 anni.
Durante la celebrazione ai caduti nel Parco della Biodiversità. |
Ovviamente noi di Ferrovie in Calabria non potevamo mancare alle celebrazioni, onorati di aver ospitato nella nostra Calabria, tra l'altro in un periodo di "crisi ferroviaria", coloro che per decenni la ferrovia l'hanno fatta rivivere e continuano a farla rivivere con grande spirito di sacrificio: dai peggiori teatri di guerra esteri (ricordiamo gli interventi più recenti, alle porte del 2000, in Kosovo e Bosnia, con la ricostruzione di varie linee ferroviarie distrutte a seguito di bombardamenti ed attentati), o anche in Italia stessa...quando a dichiarare guerra è stato il meteo: chi non conosce i famosi ponti metallici scomponibili, costruiti in tempo da record dai genieri, per ripristinare ponti e rilevati ferroviari distrutti dalle alluvioni?
Crediamo che la visita del Genio Ferrovieri in Calabria sia stata di buon auspicio: oggi, nella nostra Regione, che tra l'altro è stata una delle maggiori "esportatrici" di genieri, non dobbiamo ricostruire le infrastrutture ferroviarie, e speriamo di non dover farlo mai. Dobbiamo invece ricostruire un intero servizio pubblico su rotaia, e dobbiamo ricostruire la cultura del "treno", che a causa di cattive amministrazioni politiche e non di meno di lobby del trasporto su gomma, abbiamo perduto nel giro di un decennio.
Il motto del Reggimento del Genio Ferrovieri, che noi abbiamo simpaticamente adattato alla nostra Calabria nel titolo di questo articolo, recita "Fervidis Rotis ad Metam": "con ardore verso la meta", ma allo stesso tempo "con ruote metalliche ed infuocate verso la meta": l'Associazione Ferrovie in Calabria lo sposa in toto, ed aver avuto con noi, nella nostra terra, una bellissima rappresentanza di un reggimento militare unico al mondo, ci dà ancora più forza per continuare nella battaglia per il rilancio del trasporto ferroviario calabrese.
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