A volte sembra che gli eventi peggiori, arrivino proprio nei momenti in cui si festeggia.
Stamattina si discuteva ancora con grande entusiasmo del treno speciale a vapore di giorno 2 marzo, tra Cosenza e Rogliano: non poteva arrivare notizia peggiore. I treni 16 Catanzaro Città - Soveria Mannelli e 23 in senso opposto, per motivazioni ancora da chiarire, si sono scontrati tra la stazione di Madonna di Porto e la fermata di Cicala. Il primo, composto dalla M2.227 e dal rimorchio RA 1009, ed il secondo effettuato dalla M4.404, ospitavano a bordo circa 70 passeggeri. Entrambe le automotrici risultano gravemente danneggiate, con le cabine praticamente irriconoscibili. E' stata una vera "fortuna", nella terribile gravità dell'evento, che l'incidente sia avvenuto nei pressi di un tratto parzialmente in rettilineo, che molto probabilmente ha permesso ai due macchinisti di avvistarsi a distanza, ed azionare la frenatura rapida, riducendo gli effetti di un impatto a maggiore velocità. Numerosi sono stati i feriti ed i contusi, in parte anche tra il personale di Ferrovie della Calabria, e quelli che destano maggiori preoccupazioni, pur non essendo in pericolo di vita, al momento sono due, tra cui una donna incinta, tutti soccorsi immediatamente dopo l'incidente, anche da persone che si trovavano nei campi e nelle abitazioni vicine. I più gravi sono stati trasportati all'ospedale di Catanzaro in elicottero. La circolazione è ovviamente interrotta tra Madonna di Porto e Soveria Mannelli, ed il servizio ferroviario è sostituito da bus, in attesa dello sblocco del sequestro dell'area dell'incidente, al termine delle indagini: uno stop aveva interessato subito dopo il sinistro, anche la Catanzaro Lido - Catanzaro Città, in seguito riattivata attorno alle 17, mentre al momento non siamo in grado di dire se lo stesso blocco della circolazione è stato attuato anche tra Cosenza e Rogliano.
Sicuramente in queste ultime ore, tutti si staranno chiedendo il perchè dell'incidente, di come sia possibile che ancora oggi avvengano simili sciagure (o potenziali tali), degne di una ferrovia d'altri tempi. Noi di Ferrovie in Calabria non abbiamo una risposta a tutto, ovviamente: attendiamo anche noi i responsi delle indagini, attualmente in corso sia al DCO di Catanzaro, che sul luogo dell'incidente.
Possiamo soltanto lanciare un grido di allarme (a malincuore sottolineiamo che si tratta di uno dei tanti, mai presi in considerazione da chi di dovere...), rivolto alla politica Regionale, ma soprattutto a quella nazionale. La Catanzaro Lido - Cosenza di Ferrovie della Calabria, così come la maggior parte delle linee ferroviarie ex-concesse e regionali d'Italia, non sono ancora oggi dotate dei fondamentali sistemi di supporto al personale di macchina, come sulla rete RFI. Sulla Catanzaro Lido - Cosenza, pur essendo in opera, da circa 20 anni, un sistema di controllo centralizzato del traffico, con Dirigente Centrale Operativo e blocco conta assi lungo la linea, non è presente nè un impianto SCMT (Sistema Controllo Marcia Treno), nè un più semplificato Sistema di Supporto Condotta, ormai diffusi sulle linee di Rete Ferroviaria Italiana e sui rotabili autorizzati a circolare su di essa.
E' da stupidi, letteralmente, invocare la chiusura delle ultime tratte su rotaia di Ferrovie della Calabria, bollate come insicure, e mandando avanti, ancora una volta, la sostituzione massiccia del trasporto su ferro con quello su gomma. L'unica via da perseguire, irrinunciabile, ed ormai solidificata in tutta Europa, è quella del rilancio, non della soppressione: un rilancio che non può non passare attraverso un adeguato upgrade tecnologico, prima che dai nuovi treni e dall'incremento del numero di servizi. Il nostro appello, ribadiamo, va alla Regione Calabria: richiediamo con forza i fondi per adeguare tecnologicamente le nostre ferrovie a scartamento ridotto, per evitare che si ripeta ciò che oggi è successo...che tutto sommato è stato un piccolo "miracolo", magari anche grazie ad una mano divina, che ci piace immaginare come divenuta appassionata di treni, vista la vicinanza protettrice del santuario di Madonna di Porto alla linea ferroviaria FC...
La stessa linea che proprio ogni anno, con le nostre mitiche automotrici, accompagna centinaia di pellegrini ad assistere alle funzioni religiose della storica festa di aprile.
Concludiamo il post con un augurio di pronta guarigione ai feriti, sperando di non dover mai più assistere a simili situazioni, nè in Calabria e nè altrove: l'Associazione Ferrovie in Calabria si stringe attorno al personale di Ferrovie in Calabria ancora sotto shock, ed alla dirigenza aziendale, che sproniamo a richiedere al più presto interventi urgenti relativi alla sicurezza della circolazione.
Pubblichiamo di seguito alcune fotografie tratte dal sito internet de "Il Quotidiano della Calabria", ed il servizio del TG3 Regionale relativo all'incidente.
4 commenti:
Per fortuna non è morto nessuno!!
Chissà adesso come faranno per rimuovere quei due treni e ripararli!!
Per rimuoverli ci vuole tutto sommato poco, una volta terminate le indagini...il guaio è effettivamente ripararli...quando e soprattutto SE verranno riparati. Purtroppo la M2.200 si rischia che vada perduta. Forse si salva la 400, chissà :(
Anonimo romano
Nessuna ipotesi sulle possibili cause di tale incidente?
Mah.. chi è un po' più addentrato col mondo delle ferrovie un paio di ipotesi potrebbe azzardarle.. Anch'io personalmente ho le mie, ma preferisco tenerle per me finché non si avranno notizie ufficiali, almeno per il momento.. :P
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