I contenuti di Ferrovie in Calabria sono a disposizione di tutti, ma a condizione che, se sfruttati, siano accompagnati dall'indicazione della fonte (blog o autore dei testi/fotografie). Tutto il materiale ivi pubblicato è protetto da Copyright, perciò per evitare situazioni incresciose vi preghiamo di seguire questa piccola regola. Buon Viaggio!

• 14/10/14 • La mancanza di energia per l'alimentazione elettrica, sulla linea Paola - Cosenza, causa l'arresto improvviso di un treno nella galleria Santomarco: si è trattato della simulazione di criticità, tenutasi stanotte all'interno della lunga galleria posta sulla ferrovia Paola - Cosenza. Qui la news di ANSA Calabria • 13/10/14 • Trenitalia: a partire dal 15 ottobre verrà ripristinato il treno Regionale 22664 Reggio Calabria Centrale (11.30) - Rosarno (12.50), mentre verrà soppresso, solo nella giornata del 15 ottobre, il Regionale 22653/22654 Melito PS (6.45) - Rosarno (8.45). Qui il comunicato di Fsnewss • 04/10/14 • Si è tenuto nella giornata del 2 ottobre, l'open day alla stazione RFI di Fuscaldo, i cui ambienti non più utili ai fini dell'esercizio ferroviario, sono stati assegnati alla locale cooperativa agricola "Il Segno": prosegue quindi anche in Calabria, il programma di Rete Ferroviaria Italiana che prevede il recupero e l'affidamento a fini sociali delle stazioni parzialmente o totalmente dismesse. Qui la news • 29/09/14 • Si terra alla stazione RFI di Bova Marina, giorno 9 ottobre, un nuovo sit-in di protesta contro il declassamento della ferrovia Jonica. Clicca qui per aderire all'evento su facebook • 22/09/14 • Taglio delle stazioni sulla ferrovia Jonica: l'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, scrive ad RFI per chiedere rassicurazioni sul progetto di ridimensionamento, in vista di una riorganizzazione dell'orario regionale lungo la linea Jonica. Qui il comunicato • 13/09/14 • Pubblicati sulla nostra pagina gli orari dei servizi ferroviari Ferrovie della Calabria previsti a partire dal prossimo 15.09.2014. Vedi qui • 12/09/14 • Il fabbricato viaggiatori della ormai dismessa fermata di Curinga (posta sulla linea Tirrenica tra Lamezia Terme ed Eccellente), è stato ufficialmente attribuito da RFI, ad uso gratuito del Comune. Qui la delibera del consiglio comunale • 09/09/14 • Domani, 10.09.2014, il candidato per le Regionali con il Centrosinistra Oliverio si recherà nella stazione delle Ferrovie della Calabria di Soveria Mannelli, dalla quale partirà alla volta di Catanzaro a bordo del treno 17 delle 10.25. Arrivato a Catanzaro incontrerà a via Milano i lavoratori e sindacalisti delle FC e dell'AMC di Catanzaro. Leggi qui

30 mar 2013

Foto della settimana - Marzo 2013

Per questo mese, finalmente, il consueto appuntamento con la pubblicazione delle Foto della settimana rientra nei tempi dovuti! Ricordiamo ai lettori che per il perdurare dei lavori di rinnovo della nostra Fotogallery, potranno verificarsi problemi di visualizzazione delle immagini all'interno della stessa, specialmente per quanto riguarda le ultime Foto della settimana già presenti, e quelle che verranno caricate nei prossimi giorni.

Al via adesso la "passerella fotografica"! 

Iniziamo con questo scatto prettamente inverale inviatoci da Francesco Bruno Guaragna, direttamente dalla bellissima stazione di Morano Calabro totalmente innevata, con il centro abitato sullo sfondo: ci troviamo sulla dismessa e rimpianta linea FCL Spezzano Albanese - Lagonegro, in un'atmosfera rimasta quasi ferma ai tempi della chiusura della tratta...al punto da dar l'impressione che da un momento all'altro possa spuntare una vaporiera avanzare sui binari innevati...

Generale Inverno sul Pollino (n°88 03/2013)














Spostiamoci con la seconda fotografia sulle rive dello Stretto...in aree ferroviarie per fortuna decisamente più trafficate: ci troviamo a Villa San Giovanni, dove l'amico Gualtiero Palermo immortalava l'ETR 485 25, in arrivo da Reggio Calabria Centrale con il FrecciaArgento 9372 per Roma Termini:

"Il Rapido"... (n°89 - 03/2013)















Si risale verso lo Jonio invece nella terza immagine, con un suggestivo tramonto ripreso da Melito di Porto Salvo, di fronte le ultime decine di metri di elettrificazione lato Roccella, che illusoriamente sembrano tendersi verso Catanzaro Lido, Crotone e Sibari...

Tramonto jonico (n°90 - 03/2013)













...e si risale ancora, anche se a pochi kilometri di distanza da Melito di Porto Salvo! In questa ultima fotografia del mese di marzo, scattata da Antonino Romeo, ci troviamo alla stazione di Condofuri, mentre sul tronchino dell'ex scalo merci, sosta una coppia di macchina rincalzatrice e profilatrice di RFI, in sosta tra un intervento e l'altro...un avvistamento particolare, che ogni tanto rompe la monotonia delle singole ALn668 sulla Jonica.

Avvistamenti...in giallo (n°91 - 03/2013)














                         Dando quindi appuntamento al prossimo mese, con le Foto della settimana di aprile, cogliamo l'occasione per augurare una serena e felice Pasqua a tutti i lettori di Ferrovie in Calabria, ed alle loro rispettive famiglie! 


26 mar 2013

Foto dal passato (n°33 - Marzo 2013)

Nuovo appuntamento super-storico con la nostra rubrica "Foto dal Passato", dopo le bellissime fotografie anni '80 scattate al DL di Catanzaro Lido, pubblicate a febbraio.
Autore delle immagini, come lo scorso mese, è l'amico Maurizio Picone: questa volta però il salto indietro nel tempo è decisamente meno lungo, e cambiamo anche il "versante" della nostra Calabria. Ci troviamo alla stazione di Marcellina-Verbicaro-Orsomarso, sulla linea Tirrenica tra Paola e Sapri, nel lontano-ma non troppo- maggio del 2002. Sono trascorsi soltanto undici anni, ma sembrano un'eternità: in relativamente poco tempo è infatti completamente cambiata la ferrovia italiana, intesa come gestione della stessa, servizi offerti e soprattutto materiale rotabile...un'evoluzione dalla doppia faccia, che ha indubbiamente portato a miglioramenti di alcuni servizi (fino a pochi anni fa mai avremmo immaginato di poter andare da Lamezia Terme a Roma Termini in sole quattro ore...), ma anche al definitivo abbandono e diradamento di tanti altri (rete InterCity e soprattutto Notte meno capillare e con numero di posti ridotto, senza contare la fine del traffico merci a carro singolo/gruppi di carri). In soli dieci anni Trenitalia ha inoltre dimezzato il proprio parco trazione, con l'accantonamento delle storiche locomotive E636, E645/646, E424, parte delle E656 ed E633/632, quasi tutte le elettromotrici ALe803, oltre a tutte le D343, alla maggior parte delle D443 e varie unità dei gruppi D345, D445,  macchine da manovra e ben quattro serie di automotrici ALn668: riduzione però compensata, almeno per quanto riguarda il trasporto Regionale a trazione elettrica, dalla consegna di oltre 600 locomotive monocabina E464. 
Taglio epocale anche per quanto riguarda il parco carrozze, inizialmente con lo stop delle ultime vetture tradizionali tipo 1959 a cuccette e normali, ed in seguito le prime UIC-X delle serie più antiquate: l'ecatombe è arrivata però lo scorso 31 dicembre 2012, quando l'80% del parco delle vetture X è diventato praticamente inutilizzabile a causa dell'assenza di impianti di lateralizzazione delle porte. Un altro pezzo di ferrovia tradizionale che se ne va...più o meno definitivamente.

Nel 2002 l'Alta Velocità era ancora quasi fantascienza, e la "ferrovia anni '80", fatta di InterCity a lunghissima percorrenza, Espressi notturni e rotabili tradizionali, era ancora una realtà: iniziamo quindi con una fotografia dell'allora InterCity 590 "Francesco Cilea", che collegava Reggio Calabria Centrale con Milano Centrale in circa 13 ore. 

Ben 13 vetture UIC-Z/GC, di cui quattro di prima classe ed una Ristorante (altro storico servizio ormai perduto da anni sui treni InterCity), trainate da una bellissima E402A ancora in livrea originale: le pilota UIC-Z, appena entrate in servizio, si dimostravano già un quasi fallimento, a causa di continui problemi al software di interfaccia tra vettura e locomotiva...problemi risoltisi soltanto nel 2012, con l'upgrade in vetture per treni FrecciaBianca!

Livree originali anche per molte locomotive assegnate alla neo-costituita Divisione Trasporto Regionale, come ad esempio questa E424 Navetta, ancora in livrea MDVE, in testa ad una composizione di carrozze Piano Ribassato non ristrutturate, ancora oggi assegnate alla DTR Calabria...ed ancora allo stato quasi originario! Le ultime E424N, sono invece state accantonate ad inizio 2008. 

Regionale trainato da una E424 Navetta, in corsa verso Paola/Cosenza...













Non poteva mancare ovviamente un degno rappresentante del trasporto merci, ancora una volta condotto da una delle storiche "locomotive poliedriche FS", in questo caso una E636, negli ultimi quattro anni di servizio...di rimando una nuovissima unità del gruppo E402B, che all'epoca era ancora diviso tra Divisione Cargo e Divisione Passeggeri:

E636 in livrea tutto castano, in testa ad un treno merci con E402B di rimando.













In sole tre fotografie, uno spaccato del trasporto a Lunga Percorrenza, Regionale e merci di quegli anni di inizio Millennio, gli ultimi di una ferrovia ormai appartenente soltanto ai ricordi...

22 mar 2013

Ferrovie in Calabria e Ferrovie Siciliane: due regioni, una sola passione!



Si rinnova per il secondo anno consecutivo la consueta visita di Ferrovie in Calabria alla bellissima mostra ferro-fotografica messinese, organizzata dall'Associazione Ferrovie Siciliane: la settima edizione di "Percorsi di Sicilia" anche questa volta non passa di certo inosservata negli ambienti dei ferroamatori siciliani ed anche calabresi, grazie all'esposizione di stampe fotografiche di altissima qualità tecnica ed artistica. Dall'elettrico al diesel, dai treni a lunga percorrenza che hanno fatto la storia della Sicilia, fino ai pesanti convogli merci trainati dalle ormai "pensionate" D443 e D343, passando per la pittoresca Ferrovia Circumetnea, decisamente imparentata con le "nostre" Ferrovie Calabro Lucane: presenti inoltre, a fare da contorno all'esposizione iconografica composta da 53 "Foto della Settimana" e 12 immagini provenienti dalla rubrica "La Nostra Storia", anche numerosi cimeli, tra cui tabelle di percorrenza, un istrumento di blocco (Blocco Elettrico Manuale) e tanto altro ancora.
Ma il non indifferente onore riservato alla nostra Calabria e soprattutto a...Ferrovie in Calabria, oltre alla ormai nota ospitalità dell'amico Giovanni Russo, presidente dell'Associazione, è stata la pubblicazione tra le Foto della Settimana e quindi l'esposizione alla mostra, di una nostra immagine scattata all'InterCity 723 Roma Termini - Palermo/Siracusa, in transito alla stazione di Campora - San Giovanni, in territorio di Amantea: un treno tutto siciliano ripreso in Calabria, giunto quasi al termine del suo viaggio sul "Continente". Un simbolico inizio di una proficua collaborazione tra le due associazioni, accomunate dall'amore per il proprio territorio, un territorio da rispettare e valorizzare attraverso l'incentivazione del trasporto ferroviario, visto come mezzo di trasporto di massa e pulito, per merci e persone...e con un grande potenziale di attrazione turistica grazie a linee ferroviarie paesaggisticamente spettacolari, presenti in gran numero in entrambe le regioni. Non vogliamo anticipare nulla: risentirete parlare "dell'alleanza strategica" Ferrovie in Calabria + Ferrovie Siciliane nei prossimi mesi!

Istrumento di Blocco Elettrico Manuale, proveniente dalla vecchia stazione di Milazzo.

E655/E656 protagoniste in terra sicula...e calabra, con la fotografia scattata all'IC 723 a Campora - San Giovanni!

Storica tabella di percorrenza, ed ancor più storico tachigrafo, in mostra assieme alle bellissime fotografie...

Antico telefono con generatore di corrente a manovella.

Carta ferroviaria d'Italia...ricordo dei gloriosi anni '80 e '90 a bordo delle vetture UIC-X e 1959...

Foto di gruppo, assieme al Presidente di Ferrovie Siciliane Giovanni Russo, ed all'amico e noto fotografo  Francesco Bloisi.













































































La mostra fotografica, ospitata nell'Atrio del Rettorato dell'Università di Messina, in Piazza Salvatore Pugliatti, si concluderà domenica 24 marzo, ed è visitabile tutti i giorni dalle ore 09.00 alle ore 19.00: la piazza è raggiungibile percorrendo a piedi la via Tommaso Cannizzaro, che ha origine a poche centinaia di metri a sinistra, uscendo dalla stazione RFI di Messina Centrale.
Dalla Calabria, Messina è ovviamente raggiungibile attraverso i traghetti Blueferris/Bluvia di RFI e/o Caronte Tourist, e gli aliscafi Metromare dello Stretto, da Reggio Calabria e da Villa San Giovanni: noi di Ferrovie in Calabria abbiamo usufruito dei comodissimi aliscafi, con partenza dal porto di Reggio Calabria, raggiungendo Messina in soli '30 minuti.
Una considerazione prima di concludere il post: constata la rapidità e soprattutto l'elevata frequentazione del servizio, ci si chiede come sia possibile mettere in discussione una simile risorsa, che garantisce la continuità territoriale tra la costa calabra e quella siciliana: scongiurato per ora il rischio di uno stop dell'esercizio, fino al 31 dicembre la "Metromare dello Stretto", gestita dalla Blueferris, società del gruppo Ferrovie dello Stato, sembra sia salva...in attesa che i politici locali e regionali siciliani e calabresi, si rendano conto che l'unica via per evitare il tracollo dello storico collegamento tra le due sponde dello Stretto, è il rafforzamento dei collegamenti, ripristinando anche il servizio diretto da Messina all'Aeroporto di Reggio Calabria e soprattutto creando, una volta per tutte, un'integrazione con il treno, a Reggio Calabria inesistente. E' ormai innegabile che il solito "tirare a campare" inevitabilmente porta al fallimento di ogni impresa, pubblica o privata che sia.

Aliscafo in avvicinamento al Porto di Reggio Calabria. Attualmente non esiste alcuna integrazione tra il servizio Metromare ed il servizio ferroviario, nonostante siano adiacenti al porto ben due stazioni: Reggio Calabria Marittima è stata però dismessa, mentre Reggio Calabria S.Caterina risulta praticamente irraggiungibile, in quanto per problemi di origine burocratica, sembra sia impossibile creare un varco di collegamento tra l'area ferroviaria e la zona portuale...

18 mar 2013

Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale: verso la riapertura

Volgono ormai al termine i lavori di ricostruzione del ponte ferroviario posto tra le stazioni di Marcellinara e Feroleto Antico - Pianopoli, sulla linea Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale: giorno 10 marzo erano già state posate le quattro travate metalliche, poggiate sui tre piloni intermedi in struttura metallica a maglie intrecciate, tipica delle strutture provvisorie. Della poco conveniente scelta di optare per un ponte provvisorio ne avevamo parlato ad inizio febbraio, quando durante un sopralluogo al cantiere, dove erano appena state completate le pile, è stata fatta la "triste" scoperta...che ha lasciato l'amaro in bocca a chi sperava ad un ripristino definitivo della fondamentale tratta trasversale.
Lasciando per ora da parte le critiche per una decisione che noi di Ferrovie in Calabria non condividiamo (per conoscerne le motivazioni rimandiamo alla lettura del post precedente, cliccando sul link posto qualche riga più in alto), comunichiamo che attraverso la Circolare Territoriale CT 05/2013, è stata predisposta la riattivazione della circolazione ferroviaria ordinaria, a partire dal prossimo giorno 8 aprile. Confermata l'attuale offerta di una corsa ogni due ore, in partenza alle ore pari da Catanzaro Lido al minuto .45 (ad eccezione del primo Regionale alle ore 6:40), fino alle 18:45. Arrivo previsto al minuto .35 delle ore dispari. In senso opposto, da Lamezia Terme Centrale, si parte sempre al minuto 45 ore dispari, con la stessa automotrice arrivata da Catanzaro Lido, che in 10 minuti effettua il cambio banco: il primo treno è previsto alle ore 7.45 l'ultimo alle 19.45, con arrivo anche in questo caso al minuto .35 a Catanzaro Lido. Tempo di percorrenza quindi di 50 minuti in entrambi i sensi: allo stato attuale risulta impossibile ripristinare un cadenzamento orario,  proprio a causa del rallentamento sul ponte provvisorio (previsto probabilmente a 30 km/h per le automotrici), con percorrenza di ben 13 minuti tra Marcellinara e Feroleto Antico - Pianopoli, rendendo così impossibile l'effettuazione degli incroci senza lunghissimi tempi di attesa, che comprometterebbero inoltre la linearità del cadenzamento stesso.
In realtà, sostituendo la fermata di Lamezia Terme Sambiase (decisione che non sarebbe sicuramente indolore) con quella di Marcellinara, al momento soppressa, si riuscirebbero ad effettuare gli incroci proprio  in quest'ultima stazione, nonostante il rallentamento. In tal modo sarebbe quindi possibile ripristinare una corsa ogni '60 minuti in entrambi i sensi: riteniamo che su una ferrovia di fondamentale importanza per il collegamento tra lo Jonio (al momento totalmente sprovvisto di servizi a lunga percorrenza) ed il Tirreno dotato di collegamenti da/per il Centro-Nord Italia, un treno addirittura ogni due ore sia decisamente poco, e crea inutili disagi e lunghe attese ai viaggiatori, specialmente per quelli provenienti dalla Jonica sud. Unica pecca, però, il rapidissimo cambio banco di soli 5 minuti ai capilinea, che renderebbe necessario l'utilizzo di tre automotrici in luogo della prevista singola in servizio "spola".
Ritorneremo su questo argomento in uno specifico post: per adesso concludiamo comunicando che sono in corso i trasferimenti di traversine, rotaie e pietrisco dalla stazione di Catanzaro Lido al cantiere di Marcellinara, per l'imminente posa dei binari sul tratto adiacente al ponte e sul manufatto stesso. Lavori di rincalzatura e riprofilatura del binario sono invece in corso su tutta la tratta, interventi necessari a seguito di un anno e mezzo di quasi totale abbandono della sede ferroviaria. Del ripristino dell'armamento se ne sta ovviamente occupando l'Impresa Francesco Ventura di Paola, mentre ricordiamo che i lavori di ricostruzione del ponte sono affidati al consorzio di imprese Torchia - Scarcella. 
Di seguito ecco alcune fotografie del manufatto ormai pressochè completo:

Vista panoramica del ponte provvisorio dotato di travate.

Vista lato Lamezia Terme.

Vista lato Catanzaro Lido.

Particolare di una delle due travate centrali.
Vista del viadotto ad "altezza di binario".

Vista della galleria Cancello, con la rampa di accesso al nuovo ponte già asfaltata e pronta alla posa del binario.

Treno cantiere dell'Impresa Francesco Ventura in sosta alla stazione di Marcellinara.

Una delle potenti locomotive a sei assi della serie 51 ex SNCB, utilizzate dall'impresa Francesco Ventura, per la trazione dei convogli straordinari per il trasporto di traversine, rotaie e pietrisco da Catanzaro Lido (fotografia scattata all'interno della ex-platea di lavaggio di stazione) al cantiere di Marcellinara. Sullo sfondo si intravede una seconda unità in livrea bianco-azzurro.

15 mar 2013

Il Treno Verde sulle rive dello Stretto!


Dopo aver fatto tappa a Reggio Calabria nel marzo del 2011, il famoso "Treno Verde" è tornato quest'anno a spezzare la monotonia "ferroviaria" ed a ravvivare la stazione Centrale della città dello Stretto: conclusasi stamane la permanenza, iniziata lo scorso 13 marzo, il convoglio è ripartito nel primo pomeriggio alla volta di Salerno.
La storica iniziativa viene realizzata dal 1988 da Legambiente e Ferrovie dello Stato, ed è mirata a promuovere la mobilità sostenibile, il risparmio energetico e la salvaguardia dell'ambiente naturale: ovviamente questi tre fondamentali principi per il benessere collettivo, non potevano non essere rappresentati dal treno, mezzo di trasporto pulito per eccellenza.
Come ogni anno, la composizione del TrenoVerde è la seguente: 4 vetture MDVE per mostre e conferenze (unità 50 83 89-78 003-4 Ves, 50 83 89-78 000-0 Vc, 50 83 89-78 001-8 Ves e 50 83 89-78 002-6 Ves), più un bagagliaio UIC-Z (recentemente dotato di impianto di lateralizzazione porte) utilizzato come magazzino e supporto logistico alla mostra itinerante. Da Taranto a Reggio Calabria Centrale e da qui a Salerno, la trazione del treno è stata affidata alla E402 179.
Ecco di seguito gli allestimenti interni di tutte e quattro le carrozze, ovviamente visitate da una delegazione di Ferrovie in Calabria, ognuna di esse dedicata ad un tema specifico:

CARROZZA 1:
La prima carrozza è dedicata al tema della mobilità sostenibile, cardine del cambiamento degli agglomerati urbani. Dal trasporto su ferro alla mobilità elettrica, dall’urbanistica all’intermodalità, passando per le zone a traffico limitato, le piste ciclabili e le zone 30: questo il percorso che farà capire quali scelte devono essere prese dalle città e dai cittadini per dire no allo smog, per aprire le porte alla libertà di muoversi in maniera veloce e a basse emissioni.

CARROZZA 2:
All’abitare è dedicata la seconda carrozza all’interno della quale l’allestimento sarà dedicato a raccontare un’urbanistica che risponde alle esigenze dei cittadini e dell’ambiente. Energia pulita e integrata, analisi del ciclo di vita, difesa del suolo e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico, edifici sicuri ed efficienti, architettura sostenibile. Nella seconda carrozza si possono trovare alcuni dei temi chiave che aiutano a progettare le fondamenta di una città smart. Abbattimento delle emissioni e innalzamento della qualità della vita sono i principi guida del percorso.

CARROZZA 3:
La terza carrozza è dedicata agli stili di vita. Si può parlare di una città smart senza cittadini smart? Sicuramente no. A bordo della terza carrozza del Treno Verde si possono trovare tante soluzioni e piccoli accorgimenti per essere cittadini attenti anche a casa e nelle abitudini di tutti i giorni. Come isolare l’abitazione per renderla efficiente, come fare una spesa sostenibile, come tenere sotto controllo i consumi domestici e, soprattutto, come differenziare, riciclare e imparare a considerare i rifiuti una vera ricchezza.

CARROZZA 4:
La quarta carrozza del Treno Verde è stata trasformata in un vero e proprio parco urbano. Perché la città, secondo Legambiente, è sicuramente più verde e con spazi pubblici attrezzati che consentono di passare il tempo libero e non solo, respirando aria pulita o coltivando orti, e riappropriandosi di tutti quei fazzoletti di terra che spesso sono lasciati all’incuria.

Ma oltre alla consueta visita delle scolaresche al mattino e del pubblico nel pomeriggio, il TrenoVerde a Reggio Calabria ha portato con sè l'interessantissimo "Trofeo Tartaruga": possiamo definire questa simpatica iniziativa come una sorta di "gara" tra mezzi di trasporto all'interno del territorio urbano, tra due punti di origine e destinazione (tratta Reggio Calabria O.ME.CA. - Reggio Calabria Centrale) analoghi per tutti i mezzi (treno, bicicletta, auto elettrica, scooter, auto a benzina, autobus). Come era prevedibile, la competizione è stata ovviamente vinta dal treno, con tempi di percorrenza minimi rispetto ai mezzi su gomma di varia tipologia: paradossalmente la seconda classificata dopo il mezzo su rotaia...è stata la bicicletta, con tempo di percorrenza di soli 11 minuti, contro i 4 del treno. Terza classificata l'auto elettrica con 13 minuti, lo scooter con 14, l'auto a benzina con 15 ed in fondo alla classifica il povero (ma pur sempre fondamentale per la mobilità!) autobus urbano, con ben 24 minuti.
La locale sezione reggina di Legambiente non si è quindi lasciata sfuggire l'occasione, a seguito del risultato a favore del trasporto su ferro, di richiedere a gran voce alla Regione Calabria, il ripristino del "Tamburello", soppresso ormai nel 2009: ricordiamo che il "Tamburello" era un interessante servizio di corse supplementari tra Melito di Porto Salvo e Rosarno e vv, di rinforzo a quelle già presenti cadenzate ogni '30 minuti. Nelle ore di punta questi ulteriori treni rendevano quindi più agevoli e meno scomodi (soprattutto grazie al minore sovraffollamento, reso possibile dal maggior numero di collegamenti), gli spostamenti dei pendolari nell'area metropolitana di Reggio Calabria. Inoltre ricordiamo che grazie alla capillarità "Tamburello", erano stati ridotti anche i tempi di percorrenza dei Regionali Catanzaro Lido - Reggio Calabria Centrale e vv, che nel tratto metropolitano da Melito di Porto Salvo, effettuavano come unica fermata intermedia Reggio Calabria O.ME.CA.
Perciò, un nuovo potenziamento del trasporto su ferro non porterebbe altro che benefici alla congestionata area reggina, riducendo il traffico su gomma e quindi anche l'inquinamento dell'aria, che è comunque rientrato nei limiti stabiliti dalla legge, a seguito dell'analisi effettuata nella città, attraverso il Laboratorio Mobile Qualità dell'Aria di Italcertifer/RFI posizionato in via Aschenez. Fuori scala invece l'inquinamento acustico, addirittura durante le ore della notte, assenza di investimenti per il trasporto pubblico (risultato più che prevedibile), spazi verdi e politiche per la bici.

Come nel 2011, concludiamo il post con la consueta speranza di rivalsa del trasporto ferroviario nella nostra Regione: i sani principi portati dal TrenoVerde (e non solo in materia di trasporti) dovrebbero continuare ad essere presi in considerazione giornalmente dalle istituzione regionali e locali, e non limitarsi a pochi buoni propositi di circostanza. Mai come ora in Calabria la richiesta di mobilità pubblica ed in particolare su rotaia ha bisogno di essere soddisfatta: noi di Ferrovie in Calabria continueremo a batterci come sempre, collaborando di volta in volta con tutte le associazioni ed i movimenti che condividono il nostro pensiero.
Arrivederci TrenoVerde!

La E402 179 in testa alle 5 vetture del TrenoVerde

Scorcio delle carrozze viste dal marciapiede del binario 1.

Terza carrozza MDVE del TrenoVerde.

Interno delle carrozza 1, mobilità sostenibile.

Carrozza 2: energia pulita ed urbanistica più adeguata ai cittadini ed al rispetto dell'ambiente.

Carrozza 3: risparmio energetico e piccoli accorgimenti casalinghi per risparmiare sui consumi e favorire così la salvaguardia dell'ambiente.

Altro scorcio della carrozza 3.


















Carrozza 4, spazi verdi nelle città, parchi urbani ed orti casalinghi.
 


















Foto ricordo della delegazione di Ferrovie in Calabria, assieme a due ragazze di Legambiente: un ringraziamento per la disponibilità e la cortesia a tutti gli attivisti dell'associazione nazionale, in "tour" con il TrenoVerde!

12 mar 2013

03-03-2013 - Sulle tracce della Ferrovia delle Serre! (2° parte)

Nel precedente appuntamento ci siamo soffermati sulla prima parte della bellissima giornata trascorsa lungo le tracce della ferrovia Soverato - Chiaravalle: il primo evento pubblico organizzato da Ferrovie in Calabria, in occasione della Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate dello scorso 3 marzo.
Eravamo rimasti al ritorno alle auto, alla stazione di Satriano - Davoli...non prima, però, di una foto ricordo di fronte l'imbocco della seconda galleria:

Foto di gruppo, seconda galleria Satriano - Davoli.














                                 
Ripercorso quindi il tracciato in senso inverso, si parte alla volta di San Vito sullo Jonio per un pranzo a base di prodotti tipici locali e ragù alle polpette...giusto per mantenersi leggeri! Durante il banchetto sono stati visionati alcuni cortometraggi e reportage dedicati alle Ferrovie della Calabria:

Durante il pranzo...














                           
Conclusa la "pausa-rifocillamento", si raggiunge il terzo obiettivo della giornata: la stazione (o meglio quel che ne rimane...) di San Vito sullo Jonio: secondo impianto intermedio a livello di importanza dopo Satriano - Davoli, che movimentava non poche merci (in prevalenza prodotti agricoli) e viaggiatori. Ad oggi, probabilmente a causa di incendi nei decenni scorsi, l'edificio si presenta in condizioni disastrose, ed è l'unico della tratta a versare in questo stato, se si escludono un paio di caselli diroccati. Un vero peccato, ma mai dire mai, vista la grande intraprendenza dei sanvitesi rappresentati dall'amico Vito Macrì, promotore di un'interessantissima idea di recupero della tratta, che illustreremo alla conclusione del post!

La stazione di San Vito sullo Jonio, lato ferrovia. Si intravedono ancora alcuni resti delle classiche lettere in ceramica blu, indicative del nome della località.
















                               
Si percorrono alcune centinaia di metri a piedi sul sedime, tra enormi pozzanghere provocate dalle forti piogge del giorno precedente, fino a raggiungere ed attraversare una breve galleria di 54,16 metri: anche in questo caso, come per la galleria di Satriano - Davoli, sono evidenti alcuni interventi di ristrutturazione della stessa (riconducibili alla metà degli anni '60), probabilmente a seguito di smottamenti, ed addirittura uno degli imbocchi, con rivestimento interno in calcestruzzo, ha uno stile relativamente moderno con sezione quasi tondeggiante, tipica delle gallerie ferroviarie di epoca più recente.

Interno della breve galleria di S.Vito sullo Jonio: sulla sinistra si nota la  conformazione e la sagoma completamente diversa della volta.

       All'uscita del breve tunnel, con vivo stupore, ci si ritrova di fronte ad un paesaggio bucolico degno di una qualche valle svizzera, con un enorme prato verde che termina sul fiume. Piccoli scorci quasi sconosciuti, raggiungibili soltanto attraverso "percorsi dimenticati", come quello della ferrovia Soverato - Chiaravalle...

Scorcio del prato sanvitese.














                 
Dopo aver ammirato il paesaggio, si torna così sui propri passi:

Galleria San Vito, imbocco originario lato Soverato.














...raggiunte così le auto e dopo aver effettuato alcune interviste, si parte verso la stazione di Chiaravalle Centrale: a causa dei tempi purtroppo ristretti, ci si è trovati obbligati a saltare le visite al viadotto Vaccarizzo ed alla fermata di Pirivoglia, nel comune di Chiaravalle. 
Raggiunta la stazione terminale della nostra breve ma interessantissima linea ferroviaria, si attende l'arrivo del sindaco di Chiaravalle Gregorio Tino, degna conclusione per una giornata che molto probabilmente ha segnato l'inizio di un processo di recupero, o per lo meno di "non dimenticanza", di una via di comunicazione che ha permesso lo sviluppo economico e sociale dell'entroterra soveratese. 
Un'eccezionale idea proposta dall'amico Alberto Ragozzino e condivisa dal Sindaco Tino, consiste nel recupero di una locomotiva a vapore, molto probabilmente l'unità 418, che attualmente versa in stato di totale abbandono nel Parco della Selva di Paliano, in provincia di Frosinone. Questa vaporiera, assieme all'unità 401 e ad alcune automotrici Emmine ed M2 DE 50, venne acquistata dalle FCL dal Principe Antonello Ruffo di Calabria, per ricreare una breve linea ferroviaria dove far circolare questi storici mezzi, all'interno del parco. Purtroppo, alla morte del Principe, l'idea sfumò e tutti i rotabili rimasero in stato di abbandono...abbandono che prosegue a tutt'oggi.
La disponibilità del Sindaco di Paliano non è mancata: a giorni verrà effettuato un sopralluogo per constatare e documentare le reali condizioni estetiche e strutturali della vaporiera, in modo da poter verificare se sia conveniente proseguire con il progetto di recupero, o sia necessario trovare un rotabile alternativo, in condizioni migliori, da monumentare a Chiaravalle Centrale, in ricordo della ferrovia che fu...ovviamente finanze comunali permettendo! Noi di Ferrovie in Calabria non possiamo che ringraziare il Sindaco Tino per la grandissima sensibilità dimostrata su questo argomento, e per l'apertura al dialogo con le associazioni ed i cittadini comuni, dote ormai sempre più rara, purtroppo, nella maggior parte dei politici anche locali...

Qualche riga più in alto avevamo accennato anche ad un'ulteriore idea, questa volta "sanvitese", per valorizzare le vestigia della Soverato - Chiaravalle: avete mai sentito parlare di "vapore vivo"?
Trattasi di piccole locomotive a vapore in tutto e per tutto, condotte da una sola persona, che trainano trenini di poche vetture scoperte su binari a scartamento ridottissimo (da 800 a 600 mm), tipicamente decauville. Brevi tratte ferroviarie smontabili, da installare da metà marzo a metà ottobre su alcuni tratti della ex-linea FCL, per far scoprire ai turisti le incredibili e sconosciute bellezze naturalistiche raggiungibili attraverso il percorso della "ferrovia delle Serre". Un piccolo trenino-ricordo, che possa essere incluso in pacchetti turistici che coinvolgono attività commerciali locali, strutture alberghiere ed impianti ricreativi: chissà, forse dopo 40 anni la mitica Soverato - Chiaravalle, per altra via, tornerà in soccorso all'economia di Soverato e soprattutto del suo popoloso e bellissimo entroterra!

Intervista al Sindaco Tino all'interno della stazione FC di Chiaravalle Centrale. Il bancone in legno sullo sfondo risale ai tempi della ferrovia...

Insomma, tante proposte, tante idee e tanto entusiamo...così tanto che ci è stata richiesta da più voci una replica dell'escursione ferro-naturalistica, che in prospettiva potrebbe anche essere estesa alle altre tratte ferroviarie dismesse in Calabria, sia FCL che FS, come per esempio la Marina di Gioiosa Jonica - Mammola o la vecchia Paola - Cosenza con tratte a cremagliera...
Ma per adesso vi lasciamo con un saluto da Chiaravalle Centrale: arrivederci al prossimo appuntamento sulla Ferrovia delle Serre!
Foto ricordo sul piazzale di stazione: il Sindaco Tino ha confermato grazie ai propri ricordi, la presenza dei binari sotto l'asfalto, applicato a metà anni '80. Prima di allora, infatti, il piazzale era semplicemente coperto di terra battuta, e le rotaie affioravano in più punti! 

Un ringraziamento alle giornaliste Maria Patrizia Sanzo (pubblicizzazione evento su "Il Quotidiano", partecipazione allo stesso e comunicazione con le istituzioni chiaravallesi), Vittoria Camobreco (reportage video della giornata), al dipendente delle Ferrovie della Calabria Salvatore Rauti per aver dato disponibilità di apertura della stazione di Chiaravalle Centrale in giorno festivo, all'amico Vito Macrì per l'organizzazione della visita a San Vito con relativo pranzo, al Sindaco di Chiaravalle Gregorio Tino ed al Consigliere Giuseppe Antonio De Leo  per la disponibilità e la partecipazione.

9 mar 2013

Ferrovie della Calabria: ancora una "palla al piede"?

Non è bastato il trasferimento delle Ferrovie della Calabria dal Ministero dei Trasporti alla Regione, per fermare le vergognose ed offensive affermazioni di Giuseppe Scopelliti, nei confronti della più importante impresa di trasporto pubblico regionale. 
Come forse ricorderanno alcuni lettori, il 29 maggio 2012, durante un'importante conferenza tenutasi a Reggio Calabria ed alla quale partecipò anche il Ministro della Coesione Territoriale Fabrizio Barca, il "nostro" Presidente della Regione, definì le Ferrovie della Calabria come una "palla al piede" per la propria amministrazione. Un triste appellativo, pesantemente e gratuitamente offensivo nei confronti di lavoratori che all'epoca dei fatti, continuavano a percepire lo stipendio con snervanti ritardi, e nei confronti di migliaia di pendolari calabresi, che tra proteste e scioperi del personale (ovviamente più che giustificati vista la situazione esasperante) hanno dovuto subire enormi disagi durante i loro spostamenti sulle linee ferroviarie a scartamento ridotto e sulle tratte servite da autoservizi. Abbiamo però pensato, con il senno di poi, che tale affermazione sia stata sì avventata, ma probabilmente provocata dalla tesa situazione di quel periodo, che non sembrava presagire nulla di buono. 
Con il completamento del trasferimento alla Regione Calabria lo scorso 31 dicembre e lo stanziamento di fondi per coprire almeno in parte gli enormi buchi di bilancio, la situazione sembra però essersi stabilizzata. Certamente c'è ancora urgente bisogno di importanti riforme all'interno dell'azienda, oltre ad una forse necessaria sostituzione di alcune cariche dirigenziali, ma certamente la via intrapresa è assolutamente promettente.
Infatti nessuno avrebbe potuto pensare che ancora una volta, con gli stessi termini, l'onorevole Scopelliti, si sarebbe permesso di definire le Ferrovie della Calabria come un inutile carrozzone ed una "palla al piede": si tratta di un'intervista mandata in onda qualche ora fa sul Tg3 della Calabria delle ore 19.30, visibile cliccando su questo link, tra il minuto 5.00 ed il minuto 7.00. Speriamo di sbagliarci, ma crediamo che in queste parole (nel caso dell'intervista odierna riferite anche ad altre aziende come la Sorical e l'AFOR) prevalga una sorta di strategia di smantellamento e disfattismo, e non certo un apertura alla fiducia ed all'investimento verso un'impresa che dovrebbe essere il fiore all'occhiello della nostra Regione. Ma questa volta vogliamo essere ancora più "cattivi", se così possiamo definirci: come può un personaggio politico che ha letteralmente mandato in rovina la città di Reggio Calabria, ormai sommersa da debiti (e spazzatura) e commissariata ad oltranza a causa di infiltrazioni mafiose , oltre ad aver ricevuto ben quattro avvisi di garanzia per illeciti di vario tipo, a parlare di Ferrovie della Calabria come "baraccone politico" e "palla al piede"? Il Presidente Scopelliti sarebbe proprio l'ultima persona a dover parlare di sprechi e sperperi!
Ammettendo però che la martoriata azienda sia in parte un "baraccone", visto che certamente gli sprechi e gli errori gestionali in questi anni non sono di certo mancati, non sarebbe forse il caso, di rimediare al più presto possibile a questi errori, piuttosto che continuare a ribadire la presunta inutilità delle FC, ed addirittura "seccatura" per la Regione Calabria? A volte viene quasi da pensare che a qualcuno una precaria situazione della nostra impresa faccia quasi comodo, aspirando magari proprio al fallimento della stessa, per rilevare per intero un'enorme rete di trasporto locale su gomma, con buona pace di quel che rimane del settore ferroviario. Non a caso, forse, qualche consorzio di autolinee è magari rimasto...scontento, dal trasferimento alla Regione Calabria dell'azienda di trasporto pubblico e quindi del salvataggio finanziario arrivato in extremis: ecco quindi spuntare ricorsi al TAR contro il provvedimento (al momento per fortuna andati a favore delle Ferrovie della Calabria), ricorsi provenienti da presunte ditte private che altro non sono che lobby del trasporto su gomma, che per anni hanno letteralmente prosciugato le casse regionali ed in particolare, ovviamente, fondi destinati al trasporto pubblico locale. Chissà per quale motivo centinaia milioni di Euro sono stati investiti per l'acquisto di nuovi autobus, in molti casi anche di dubbia utilità, piuttosto che per il rinnovo della flotta di rotabili ferroviari sia assegnati a Trenitalia per il servizio sulla rete RFI, e sia alle Ferrovie della Calabria (con l'unica eccezione dell'acquisto dei 5 complessi Stadler qualche anno fa). Sarà forse che qualcuno, da dietro le quinte, pregustava già una spartizione dei servizi delle FC? 
Mettiamo però le mani avanti, prima che eventuali lettori più "maliziosi" traggano conclusioni avventate: sicuramente il nostro Presidente Scopelliti, già abbastanza "impegnato" con i suoi avvisi di garanzia, non sarà certo una sorta di pedina di queste lobby...sicuramente le sue parole continuano a scaturire da una situazione ancora relativamente precaria. Vogliamo sperare sia così: purtroppo sappiamo bene che in Italia, ed in particolare in Calabria, ultimamente al peggio non c'è mai fine.
Prima di concludere il post, vogliamo far notare un incredibile controsenso: l'Assessore regionale ai Trasporti  Luigi Fedele, in tutte le interviste televisive e non rilasciate fino ad ora, ha soltanto vantato (e del resto anche a ragione) l'operato della Regione Calabria per quanto riguarda il trasferimento delle competenze, ed in più ha espresso l'intenzione di investire sull'azienda, ormai regionale, potenziandone i servizi e soprattutto renderla a tutti gli effetti un'impresa operante sulla rete RFI per quanto riguarda il traffico merci ed in futuro anche viaggiatori. Ultime promettenti e condivisibili dichiarazioni proprio qualche settimana fa, durante il sopralluogo nei pressi del ponte sul fiume Petrace a Gioia Tauro, legato alla possibilità di ripristino della breve tratta per Palmi delle linee Taurensi: clicca qui per vedere l'intervista.
Com'è possibile allora che per il Presidente della Regione le Ferrovie della Calabria siano una palla al piede...mentre per l'Assessore ai Trasporti siano un importante mezzo di investimento? Misteri della politica...e della Calabria.
Lasciamo i lettori alle proprie considerazioni con una sorta di appello: se l'onorevole Scopelliti, durante uno dei suoi attacchi di nervosismo, continuerà ad offendere in modo così spudorato un'azienda che va invece sostenuta con tutte le forze, proponiamo di indire due manifestazioni di lavoratori FC e pendolari a Reggio Calabria e Catanzaro, per chiedere le dimissioni di un presidente che forse ha già provocato già abbastanza danni alla nostra Calabria, mantenendo soltanto chi fino ad ora si è seriamente impegnato per il salvataggio di una realtà lavorativa e sociale, che rappresenta un pezzo di storia ed un'enorme risorsa per i nostri territori.

Unico investimento per le Ferrovie della Calabria negli ultimi anni, i cinque complessi Stadler DE M4c.

7 mar 2013

Foto della settimana - Febbraio 2013

Purtroppo con un certo ritardo a causa di importanti post pubblicati con urgenza a febbraio ed inizio marzo, rimediamo oggi con la consueta pubblicazione delle Foto della Settimana, direttamente dalla nostra photogallery: avvisiamo che a causa di alcuni lavori di manutenzione ed aggiornamento della gallery stessa, potranno esserci ritardi o malfunzionamenti nella visualizzazione delle fotografie caricate.

Iniziamo dal primo bellissimo scatto pubblicato a febbraio, inviatoci da Gualtiero Palermo: un ETR450 lascia la stazione di Rosarno verso Roma Termini in servizio InterCity, in un tripudio di colori caldi, che danno un senso di allegria e familiarità alla fotografia:

L'allegria del Pendolino! (n°84 02/2013)














Spostiamoci ora sullo Jonio, con un'originale fotografia...in realtà decisamente familiare! Autore l'amico Daniele Sgura, che ha immortalato una ALn668 in allontanamento verso Reggio Calabria, appena partita da Locri con un Regionale da Catanzaro Lido/Roccella Jonica. Qualche mese fa il nostro collaboratore ed amico Sergio Grasso, altro "locrese doc", fotografava un'altra ALn668 nello stesso punto e con prospettiva molto simile...unica differenza, che in quel caso il treno era pericolosamente in avvicinamento!
Fotogenia Jonica (n°85 02/2013)




















La terza immagine invece ci proietta nelle calde atmosfere estive calabresi: torniamo così sulla Tirrenica, in particolare nei pressi di Praja a Mare, mentre l'InterCity Notte 785 Milano Centrale - Palermo/Siracusa, carico di turisti pronti a godersi qualche giorno di mare, è quasi giunto al termine del suo viaggio sul Continente: 

....il treno delle vacanze! (n°86 02/2013)














Concludiamo il post con l'ultima immagine pubblicata a febbraio, tornando di nuovo a Locri: in questo primo piano notturno, l'artistica stazione dell'importante centro Jonico, di ispirazione magnogreca, sembra quasi attendere che un qualche nuovo treno di rango torni a percorrere la bistrattata linea Reggio Calabria - Metaponto...

Dreaming and waiting a fabulous train in the night (n°87 02/2013)



4 mar 2013

03-03-2013 - Sulle tracce della Ferrovia delle Serre! (1° parte)

Come anticipato a fine febbraio, quest'anno anche Ferrovie in Calabria si è unita al coro di associazioni e gruppi che annualmente promuovono e ricordano le strade ferrate dismesse delle proprie regioni e territori, nella famosa "Giornata delle Ferrovie Dimenticate", quest'anno fissata per il 3 marzo. Il primo evento associativo, che proprio perchè "pioniere" non è stato esente da qualche piccolo problema organizzativo,  si è però dimostrato di grandissimo successo, nonostante la partecipazione del pubblico non sia stata di certo massiva (ed in questo, purtroppo, il forte maltempo del giorno precedente ha contribuito a far desistere molti potenziali partecipanti): il primo evento per Ferrovie in Calabria, ma anche il primo per la ex-linea ferroviaria scelta, e cioè la Soverato - Chiaravalle delle ex-Ferrovie Calabro Lucane, inaugurata il 15 dicembre del 1923 e dismessa il 30 agosto del 1969 e totalmente...dimenticata (è proprio il caso di dirlo!),  per oltre 40 anni.
Come anticipato, il totale dei partecipanti ha raggiunto un picco massimo di circa venti persone, in quanto non tutti hanno potuto aderire all'intera giornata ed a tutti i sopralluoghi lungo la tratta: la voce però si è diffusa molto rapidamente, al punto da aver già ricevuto richieste di replica dell'evento, da parte di pro-loco, giornalisti ed anche tanti singoli cittadini! E' stato anche girato un reportage video con interviste, che verrà in seguito proiettato in un prossimo evento in tema, al momento in corso di organizzazione...

Come annunciato tramite post, articoli on-line, cartacei e locandine, l'escursione ha avuto inizio attorno alle 9.30, alla stazione delle Ferrovie della Calabria di Soverato, oggi diventata autostazione, ma fino al 30 agosto 1969 origine della nostra linea ferroviaria: qui sono state rapidamente visitati gli impianti ancora presenti, come il piccolo scalo merci e la rimessa a due vie, oltre ad una vista del serbatoio dell'acqua, purtroppo al momento difficilmente raggiungibile. Dopo di ciò, si è partiti alla volta di Laganosa, prima fermata subito dopo Soverato: in condizioni purtroppo poco rosee, si fa comunque ancora riconoscere grazie all'indicazione di stazione, con le classiche lettere blu in ceramica. Presenti ancora resti degli impianti telegrafici e di illuminazione. 

Sopralluogo fermata di Laganosa.














                            Lasciata Laganosa, di nuovo in auto, si raggiunge così la successiva stazione di Satriano - Davoli, attorno alle 10.20: unico impianto perfettamente ristrutturato (con qualche piccola licenza "moderna" che comunque mantiene l'identità prettamente ferroviaria del fabbricato), all'interno del quale abita, con la famiglia, una ex-dipendente delle Ferrovie Calabro - Lucane, guardia-barriera del vicino passaggio a livello fino alla dismissione della ferrovia, ed in seguito impiegata d'ufficio alla stazione di Soverato, nel frattempo diventata sede del servizio di autobus sostitutivi. Il gruppo ha ricevuto da parte della signora Giuseppina Mercurio (che ha concesso un'interessantissima intervista) e famiglia, un'ospitalità d'altri tempi: sulle pareti del fabbricato viaggiatori sono state conservate le indicazioni di stazione e di altezza sul livello del mare (115,90 metri). A divisione tra l'ex piazzale di stazione (il secondo più esteso e con maggior numero di binari dopo le stazioni capolinea grazie al consistente traffico merci di sabbia quarzifera) e la vicina strada provinciale, sono ancora presenti tratti di staccionata in cemento, tipicamente ferroviaria.

Stazione di Satriano - Davoli, lato binari.














Intervista alla signora Giuseppina Mercurio. Interessantissima la testimonianza sul traffico merci proveniente dalle vicine cave quarzifere, o il trasporto del collettame/poste su una Emmina furgonata assegnata a Soverato.















Dopo la visita all'impianto, ci si avvia verso l'evento clou della giornata: l'attraversamento a piedi della galleria (lunghezza di 603,97 metri, quasi totalmente in curva e quindi molto buia) subito successiva alla stazione, ancora oggi utilizzata per il transito di mezzi agricoli e qualche automobile, per raggiungere agevolmente alcuni terreni agricoli al di là del tunnel. Foto ricordo, torce alla mano...e pronti ad infangarsi! 

Foto di gruppo all'imbocco della galleria di Satriano: l'opera d'arte, risalente al 1914, il prossimo anno compirà il secolo dalla costruzione, in ottime condizioni strutturali. Presente acqua in quantità, proveniente da una sorgente intercettata  ai tempi della costruzione della galleria stessa, ed utilizzata per l'alimentazione idrica dell'impianto di Satriano, Laganosa ed addirittura Soverato!













Si avanza in galleria...


















...finchè un'auto non provoca un piccolo brivido agli "esploratori ferroviari"!














Una particolarità nella parte terminale della Galleria di Satriano lato Chiaravalle, è la presenza di una struttura a doppia volta, con ultima sezione dotata di sagoma un po' più larga: probabilmente si tratta di lavori di adeguamento eseguiti prima della chiusura della ferrovia, a seguito di smottamenti o altre deformazioni strutturali.

Da programma era previsto l'attraversamento anche della seconda galleria, subito successiva a quella di Satriano e dopo il ponticello sul torrente Gagliato, ma a causa del prolungarsi della visita in stazione ed in galleria, si è preferito concludere la breve esplorazione all'imbocco della stessa, lunga soli 131,58 metri, completamente in rettilineo.

Ponticello sul torrente Gagliato, e seconda galleria che si intravede sullo sfondo.














                   Dopo le fotografie di rito, si rientra rapidamente in galleria, per ritornare alle auto ed incamminarsi verso San Vito sullo Jonio...alla volta della meritata pausa pranzo! 
Concludiamo così la prima parte della nostra Giornata delle Ferrovie Dimenticate: nei prossimi giorni pubblicheremo la seconda tappa, da San Vito sullo Jonio a Chiaravalle Centrale, dove è stato presente anche il Sindaco dell'importante centro dell'entroterra soveratese, capolinea della linea ferroviaria: interessanti progetti lentamente iniziano a prendere forma.

Prima di concludere il post, segnaliamo l'evento organizzato da Italia Nostra alla stazione di Crotone, dove è stato ripulito ed abbellito con nuove piante ed alberelli, l'ormai noto "Giardino del Diritto alla Mobilità", inaugurato lo scorso 13 luglio 2012: la sezione pitagorica dell'assocazione nazionale, rappresentata da Teresa Liguori, si conferma ancora una volta attivissima nella difesa della stazione crotonese, e soprattutto del trasporto ferroviario stesso sulla nostra linea Jonica, attualmente pesantemente sottoutilizzata con servizi regionali ridotti ai minimi termini e quelli a lunga percorrenza totalmente annullati. Una particolare Giornata delle Ferrovie Dimenticate, quindi, su una tratta in servizio e non dismessa, per evitare con tutte le forze che "dimenticata" lo diventi davvero...
Nel prossimo appuntamento pubblicheremo anche le immagini della ciaspolata sulla neve, organizzata da Legambiente sulla linea Pedace - San Giovanni in Fiore delle Ferrovie della Calabria, nei pressi di San Nicola Silvana Mansio.

Foto ricordo della giornata, di fianco all'interessante draisina a pedali, monumentata all'interno del "Giardino del Diritto alla Mobilità".

Operazioni di trapianto di alcuni alberelli.

















 
Il primo blog dedicato al trasporto ferroviario in Calabria...by Roberto Galati...email - msn: exp826@hotmail.it