I contenuti di Ferrovie in Calabria sono a disposizione di tutti, ma a condizione che, se sfruttati, siano accompagnati dall'indicazione della fonte (blog o autore dei testi/fotografie). Tutto il materiale ivi pubblicato è protetto da Copyright, perciò per evitare situazioni incresciose vi preghiamo di seguire questa piccola regola. Buon Viaggio!

• 14/10/14 • La mancanza di energia per l'alimentazione elettrica, sulla linea Paola - Cosenza, causa l'arresto improvviso di un treno nella galleria Santomarco: si è trattato della simulazione di criticità, tenutasi stanotte all'interno della lunga galleria posta sulla ferrovia Paola - Cosenza. Qui la news di ANSA Calabria • 13/10/14 • Trenitalia: a partire dal 15 ottobre verrà ripristinato il treno Regionale 22664 Reggio Calabria Centrale (11.30) - Rosarno (12.50), mentre verrà soppresso, solo nella giornata del 15 ottobre, il Regionale 22653/22654 Melito PS (6.45) - Rosarno (8.45). Qui il comunicato di Fsnewss • 04/10/14 • Si è tenuto nella giornata del 2 ottobre, l'open day alla stazione RFI di Fuscaldo, i cui ambienti non più utili ai fini dell'esercizio ferroviario, sono stati assegnati alla locale cooperativa agricola "Il Segno": prosegue quindi anche in Calabria, il programma di Rete Ferroviaria Italiana che prevede il recupero e l'affidamento a fini sociali delle stazioni parzialmente o totalmente dismesse. Qui la news • 29/09/14 • Si terra alla stazione RFI di Bova Marina, giorno 9 ottobre, un nuovo sit-in di protesta contro il declassamento della ferrovia Jonica. Clicca qui per aderire all'evento su facebook • 22/09/14 • Taglio delle stazioni sulla ferrovia Jonica: l'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, scrive ad RFI per chiedere rassicurazioni sul progetto di ridimensionamento, in vista di una riorganizzazione dell'orario regionale lungo la linea Jonica. Qui il comunicato • 13/09/14 • Pubblicati sulla nostra pagina gli orari dei servizi ferroviari Ferrovie della Calabria previsti a partire dal prossimo 15.09.2014. Vedi qui • 12/09/14 • Il fabbricato viaggiatori della ormai dismessa fermata di Curinga (posta sulla linea Tirrenica tra Lamezia Terme ed Eccellente), è stato ufficialmente attribuito da RFI, ad uso gratuito del Comune. Qui la delibera del consiglio comunale • 09/09/14 • Domani, 10.09.2014, il candidato per le Regionali con il Centrosinistra Oliverio si recherà nella stazione delle Ferrovie della Calabria di Soveria Mannelli, dalla quale partirà alla volta di Catanzaro a bordo del treno 17 delle 10.25. Arrivato a Catanzaro incontrerà a via Milano i lavoratori e sindacalisti delle FC e dell'AMC di Catanzaro. Leggi qui

31 ott 2013

Foto della settimana - Ottobre 2013

Prosegue finalmente senza intoppi (e nei tempi previsti!) il nostro appuntamento con la pubblicazione delle Foto della Settimana. In questo mese di ottobre abbiamo caricato nella nostra fotogallery quattro bellissimi scatti, provenienti da vari punti ferroviari della nostra Calabria.
Iniziamo da Melito di Porto Salvo, con una singola ALn668 in arrivo sul primo binario, in termine corsa, da Rosarno/Reggio Calabria Centrale, in una bellissima giornata di inizio giugno. Non si può ovviamente non notare l'insolita presenza di neve "estiva" sull'Etna, chiaramente visibile anche dal basso Jonio calabrese, durante giornate particolarmente limpide.

Presenze etnee (n°101 - 10/2013)














Spostiamoci non molto lontano con il terzo scatto di ottobre: ci troviamo a Villa San Giovanni, e la nuova E403 022 riparte alla volta di Reggio Calabria Centrale, dopo aver condotto da Napoli Centrale l'InterCity 727 Roma Termini - Palermo/Siracusa. Un gruppo new entry nel parco trazione di Trenitalia divisione Passeggeri Nazionale, ma che purtroppo non si sta dimostrando affidabile come lo sono stati (e continuano ad esserlo) rotabili di ben altre epoche, come le E656...che nonostante la relativa anzianità e la non eccezionale comodità delle cabine di guida, continuano ad essere preferite dal personale di macchina.

Il nuovo che avanza... (n°102 - 10/2013)














Rimaniamo sempre in provincia reggina...ma restringiamo lo scartamento e, purtroppo, dimentichiamo i treni in corsa sui binari. Ecco un curioso scorcio della linea delle Ferrovie della Calabria Gioia Tauro - Cinquefrondi, nei pressi di Taurianova. La tratta, sospesa all'esercizio il 6 giugno 2011, versa oggi in stato di totale abbandono. Soltanto alcuni tratti, nonostante tutto, appaiono ancora in condizioni di armamento e sede ferroviaria relativamente buone. Una buona notizia per chi volesse percorrerla a piedi, come ha fatto l'autore dello scatto assieme ad un simpatico cagnolino, dalle tinte simili a quelle del binario!

Cane in transito (n°103 - 10/2013)













Con l'ultima immagine pubblicata ad ottobre, ed inviataci dall'amico Giovanni Russo, presidente dell'Associazione Ferrovie Siciliane, ci spostiamo nei pressi di Paola. Il Regionale 2429 proveniente da Napoli Centrale e diretto a Cosenza, composto da vetture MDVC ed MDVE, è stato immortalato dal finestrino di una vettura UIC-Z a salone, in composizione all'InterCity 727 diretto a Palermo/Siracusa: una marcia quasi parallela, ripresa nel punto in cui le due strade (o meglio, ferrovie!) si dividono alla volta di Cosenza e Villa San Giovanni - Reggio Calabria...

Giochi...di velocità (n°104 - 10/2013)













Continuate ad inviarci le vostre ferro-fotografie calabresi...le più belle verranno pubblicate una volta a settimana nella fotogallery di Ferrovie in Calabria!

27 ott 2013

Post anti-monotonia - 13

Probabilmente questo post che state per leggere, batterà il record storico di tutti i precedenti 12 "Post anti-monotonia"! 
Una simile frequenza di avvistamenti ferroviari insoliti, infatti, nella nostra Calabria, probabilmente non si è mai verificata prima d'ora: parliamo di almeno sette novità e particolarità degne di nota che illustreremo tra qualche rigo, ed almeno una ottava (decisamente significativa...) che purtroppo non siamo riusciti a documentare fotograficamente.
In ogni caso, dobbiamo sottolineare che due avvistamenti insoliti quasi sicuramente diventeranno la norma nei prossimi mesi.
Iniziamo proprio da questi ultimi: dopo anni di monopolio delle automotrici diesel ALn668 serie 1000, la Divisione Trasporto Regionale Calabria torna a rinnovare il proprio parco TD...o per lo meno, a "variegarlo".

All'inizio di ottobre, infatti, con viva sorpresa è stata assegnata a Reggio Calabria l'ALn668 3109, precedentemente assegnata alla DTR Sardegna, ed in particolare al Deposito Locomotive di Cagliari. Non si tratta ovviamente di una vera e propria new entry, in quanto fino al 2008 la serie 3100 era rappresentata in Calabria da un cospicuo numero di macchine, in seguito trasferite in vari depositi toscani e veneti, in cambio di altrettante unità della più vecchia serie 1000. Un gradito ritorno, quindi, poichè in primis si tratta di automotrici decisamente più performanti, ma soprattutto perchè sono utilizzabili in comando multiplo fino a tre unità, a differenza delle 1000, che necessitano di un macchinista ogni due unità. Una buona notizia, probabilmente, per la nostra linea Jonica, ed in particolare per alcuni treni spesso sovraffollati...sempre che la 3109 non sia un caso isolato Attendiamo quindi ulteriori nuovi arrivi, che come vedremo, sembrano confermati...

L'ALn668 3109 ripresa in partenza da Favazzina, mentre effettua un Regionale Melito di Porto Salvo - Rosarno, lo scorso 8 ottobre.















...confermati persino da un rotabile che, dati alla mano, mai ha prestato servizio sui binari calabresi: da circa due settimane circola nella nostra Regione la prima ALn663 assegnata a Reggio Calabria! In questo caso l'unità è la 1151, anch'essa proveniente da Cagliari. Facciamo notare che le ALn663, oltre a rientrare nella possibilità di telecomando di tre unità da parte di un solo macchinista, sono accoppiabili in comando multiplo, guarda caso, con le ALn668 serie 3100 che in prospettiva verranno in parte riassegnate alla DTR Calabria. E' molto probabile, quindi, che nei mesi a venire assisteremo a particolarissime doppie/triple composizioni promiscue tra le due serie di automotrici. Al momento la "giovane" ALn risalente alla metà degli anni '80, si intrattiene esclusivamente sulla tratta metropolitana Melito di Porto Salvo - Rosarno: speriamo di poterla ammirare (e viaggiare sui comodi interni basati su quelli delle vetture per Medie Distanze) anche sulla linea Jonica, nei prossimi giorni.

L'ALn663 1151 in arrivo a Reggio Calabria Gallico, con il Regionale 22623 Rosarno - Melito di Porto Salvo...

...e ripresa in fase di risposo all'interno del DL di Reggio Calabria Centrale.



















A proposito di materiale rotabile insolito: l'ormai arcinoto InterCity jonico 562/559 Reggio Calabria Centrale - Taranto e vv, non smette mai di stupirci. 
Per la prima volta, infatti, una delle due composizioni in turno con i due treni, è costituita da due carrozze UIC-X IR di "vera" seconda classe, al posto delle più comode prime classi declassate della stessa tipologia. In ogni caso, una composizione sicuramente più consona (se così possiamo definirla...) di una doppia di ALn668, vista la percorrenza relativamente lunga...e soprattutto, la classificazione InterCity con relativa tariffazione ben più alta di quella regionale.

25 ottobre: l'IC 562 in transito a Torre Melissa, con la D445 1140 in testa e le due vetture UIC-X di seconda classe.













Stessa composizione di ritorno il giorno successivo, il 26 ottobre, con l'IC 562 in partenza da Soverato.















Una notizia, in questo caso poco gradevole, che potrebbe essere legata all'effettuazione dell'InterCity con vetture X di seconda classe, normalmente utilizzate sulla linea Tirrenica, è il ritorno delle sostituzioni del materiale elettrico con ALn668, per alcuni treni Regionali Reggio Calabria Centrale - Paola/Cosenza. 
Il 16 ottobre siamo riusciti ad immortalare il 3692 Reggio Calabria Centrale - Cosenza, effettuato dalle ALn668 1025 e 1026 (casualmente due unità in esatta sequenza numerica): un insulto, per una tratta ad alta frequentazione e con lungo percorso totalmente elettrificato. Molto probabilmente Trenitalia opta per tale strategia per evitare di utilizzare, per quanto possibile, le automotrici sull'InterCity Jonico, con conseguente obbligo di rimborso ai viaggiatori, per sostituzione con materiale rotabile inadeguato...a differenza ovviamente dei regionali tirrenici, che in quanto regionali, possono appunto essere effettuati, purtroppo, con qualunque materiale. Ennesima dimostrazione di cronica carenza di rotabili per la nostra DTR.

Il Regionale 3692 effettuato con ALn668, in partenza da Lamezia Terme Centrale.














Simpatico quadretto "sporadico" invece, il 29 settembre, alla stazione di Paola, poco dopo l'arrivo di un Espresso straordinario da Lourdes/Ventimiglia, diretto a Reggio Calabria Centrale. Classificato 14323, è stato uno dei classici convogli annuali organizzati dall'UNITALSI, per trasporto dei pellegrini verso il famoso santuario mariano. Uno dei programmi futuri di Ferrovie in Calabria, tempo disponibile permettendo, è proprio un viaggio-racconto a bordo di uno dei mitici treni bianchi in partenza da Reggio Calabria...

La lunga composizione di vetture UIC-X a cuccette di seconda classe, bagagliai e vetture barellate, in sosta a Paola, in attesa di ripartire alla volta di Reggio Calabria Centrale. Nel frattempo le classiche "crocerossine" UNITALSI provvedono al carico/scarico di vario materiale...
















Concludiamo il post con due avvistamenti del nostro Antonino Romeo: iniziamo da quello davvero d'eccezione per la nostra Calabria...e cioè il convoglio diagnostico Archimede sui binari della Tirrenica Sud!
Giorno 25 ottobre, trainato dalla E402 101 e supportato dalla E402 142, entrambe assegnate ad RFI, ha percorso la tratta Paola - Reggio Calabria Centrale via Mileto come NCLS 36371, per effettuare vari rilievi infrastrutturali. Purtroppo in formato ridotto, il treno era composto da tre bagagliai UIC-X ed UIC-Z attrezzati per immagazzinare ed elaborare i dati rilevati lungo la linea, riguardanti principalmente la geometria del binario, eventuali anomalie dell'interazione tra ruota e rotaia, e la geometria della linea di contatto. 

La E402 101, in livrea RFI, in testa al convoglio diagnostico Archimede, ripreso a Villa San Giovanni.












Sempre il 25 ottobre, la D445 1029 ha consegnato a Reggio Calabria Centrale una vettura pilota UIC-X, appena assegnata alla DTR Calabria:

La D445 1029 in testa alla pilota UIC-X destinata a Reggio Calabria.












Per quanto riguarda gli avvistamenti che purtroppo ci siamo lasciati sfuggire...in parte o totalmente, segnaliamo che giorno 16 ottobre, ad opera della D445 1140, sono stati trasferiti a Cosenza per l'accantonamento tre complessi di ALe803, storico gruppo di elettromotrici ormai definitivamente dismesso dall'esercizio. Il 22 ottobre pare che invece sia toccato a due complessi di ALe582, inviati da Reggio Calabria a Sibari per motivi apparentemente ignoti, ma in ogni caso, ovviamente, non per accantonamento. Quel che più lascia sconvolti e con un po' di amaro in bocca per non aver immortalato il momento, è che l'invio è stato effettuato totalmente via Jonica, anche stavolta grazie ad una D445...ed in questo caso le alternative erano decisamente poche, vista l'assenza di elettrificazione!

La D445 1140 a Reggio Calabria Centrale, in partenza alla volta di Cosenza, in testa ai complessi di ALe803 demolendi...












Avviso: pubblicheremo nei prossimi giorni un articolo dedicato alle due mostre fotografiche - oggettistiche organizzate da Ferrovie in Calabria nell'ultima settimana. Continuate a seguirci!

24 ott 2013

Quando allo stadio si andava in treno: ricordi di trasferte calabresi...


La profonda riorganizzazione delle Ferrovie dello Stato e della controllata Trenitalia, ha coinvolto non solo i comuni viaggiatori. Il tracollo del trasporto su rotaia tradizionale "all'italiana", fatto di lunghi treni Espressi notturni e diurni, composti da vetture con posti a sedere e cuccette da 4/6 posti, magari con auto al seguito, ha portato quasi contemporaneamente alla scomparsa di un'altrettanto storica tipologia di treno, decisamente poco considerata negli ambiti ferro-amatoriali...e sottolineiamo, ingiustamente poco considerata.
Ci riferiamo ai famosi treni speciali effettuati esclusivamente per le trasferte delle tifoserie calcistiche, in occasione di importanti partite di qualificazione o promozione in serie superiore. 
A tutti noi sarà sicuramente accaduto di ammirare divertiti, e forse, in tutta sincerità, a volte anche un po' preoccupati, il transito, la partenza o l'arrivo di lunghe e festanti composizioni stracolme di persone di ogni età affacciate dai finestrini, addobbati con bandiere e gadget vari. 
Purtroppo l'avvenimento di alcuni incidenti, in qualche caso anche molto gravi (ricordiamo la strage di Salerno nel maggio 1999, con scoppio di un incendio a bordo di una vettura di un treno carico di tifosi), unito agli ingenti danni al materiale rotabile, spesso causati da alcune minoranze estremistiche di ultras, ha portato all'abbandono da parte di Trenitalia di questa tipologia di servizio, che veniva gestita in accordo tra l'azienda ferroviaria, la Polfer ed ovviamente la Questura più vicina. Non bisogna dimenticare, inoltre, che l'accantonamento totale della tipologia di vetture utilizzate per questi treni (negli ultimi anni esclusivamente UIC-X tradizionali a scompartimenti e finestrini apribili, le stesse utilizzate sui defunti treni Espressi ordinari), rende ad oggi quasi impossibile il ritorno dei pittoreschi treni dei tifosi...un altro pezzo di storia italiana, e come vedremo molto calabrese, che purtroppo non esiste più.

L'occasione che ci ha spinto a pubblicare questo post, è la straordinaria iniziativa ideata dagli ultras del Catanzaro, facenti parte del gruppo UC'73: i lettori più assidui di Ferrovie in Calabria avranno sicuramente notato che da tempo, in fondo alle pagine del blog, appare il banner del loro sito internet, UsCatanzaro.net, sul quale periodicamente vengono gentilmente riportati alcuni nostri articoli, riguardanti il trasporto ferroviario nell'area catanzarese. Un onore quindi ancora più grande per noi, quello di pubblicare la loro spettacolare creazione...ferro-calcistica! 
Per festeggiare i 40 anni del gruppo, infatti, gli intraprendenti tifosi hanno ideato un'originalissima coreografia, composta da un lungo striscione, sul quale è stato rappresentato a grandezza quasi naturale un breve convoglio ferroviario...composto da una D345 e 3 vetture UIC-X in livrea grigio ardesia! 
Le parole di un tifoso che ha collaborato alla costruzione della scenografia, valgono più di tante descrizioni: 
«Abbiamo lavorato dieci giorni di notte per quella coreografia. Il treno ha voluto rappresentare un viaggio ideale che dura da 40 anni ed ha coinvolto migliaia di ragazzi di varie epoche e generazioni. Quale mezzo si è scelto un treno dalla foggia anni '80 che attraversasse tutto il settore, vera casa degli UC'73. L'idea che si è cercata di trasmettere è che all'arrivo degli ultras il buio, il nulla dei cartoncini neri, si trasforma in un tripudio di colori giallorossi e di tifo coinvolgente. Quello che mi preme maggiormente sottolineare è l'apporto di tutti, Ultras e non, e la fattiva collaborazione tra vecchi e giovani ultras nella distribuzione del materiale, nel dispiegare treno e bandierone. Affiatamento tra vecchi e giovani che rappresenta più di una speranza in vista dei futuri anniversari».
Scorcio della D345 e della prima vettura UIC-X del trenino realizzato dal gruppo UC'73.
Un pensiero emozionante, non solo per chi assiduamente segue le vicissitudini di una squadra come il Catanzaro, che con forza sta cercando di tornare ai fasti di un tempo, ma anche per chi, appassionato di treni e ferrovie, ricorda con nostalgia un'epoca che in questo caso difficilmente potrà ritornare. L'epoca della ferrovia Jonica nei mitici anni '80 e '90, dove proprio le composizioni con le allora quasi nuove D345/D445 e le carrozze UIC-X, la facevano da padrone. Non poteva quindi essere scelto un "treno-tipo" migliore per rappresentare la storia di Catanzaro, una grande storia calcistica, culturale e sociale. Pubblichiamo di seguito due video del backstage della coreografia del trenino, gentilmente inviatici dall'amico Francesco Maduri, durante gli ultimi ritocchi prima dell'esibizione in pubblico durante la partita Catanzaro - Ascoli Piceno dello scorso 18 ottobre:



Ed ecco il trenino in arrivo...in curva ovest, con tanto di coreografia dei tifosi che "scendono" dalle carrozze!



Ma adesso, ecco che arriva la seconda parte del post...potenzialmente "pericolosa"! I tifosi del Catanzaro speriamo ci perdoneranno per l'imminente pubblicazione di alcuni video presenti su youtube, riguardanti alcune storiche trasferte in treno, cosentine e crotonesi!
Ed iniziamo proprio da Crotone, con questo amarcord di immenso valore storico per gli appassionati di treni e ferrovie: dal minuto 00 al minuto 01.40 circa, possiamo ammirare l'irripetibile scena della partenza di un lungo convoglio trainato da una D445 di prima serie, addobbata con bandiera del Crotone fuori dal finestrino della cabina! E' il 14 giugno del 1998, e le dotazioni di materiale rotabile oggi considerato d'epoca, sono ancora enormi. Il treno straordinario è infatti composto da almeno 12 vetture (!!) tra 1946T di prima classe e 1959 di seconda classe, tutte in livrea rosso fegato-grigio beige. Una composizione decisamente corposa per una sola locomotiva D445, spiegabile soltanto con l'assenza di necessità di erogazione del REC (Riscaldamento Elettrico Centralizzato)...visto il periodo di inizio estate in cui il riscaldamento non è necessario, e vista (ovviamente!) l'assenza di aria condizionata su carrozze risalenti al periodo post-bellico.
Ma non è tutto! Dal minuto 09.05 fino al minuto 10.50, c'è dell'altro pane per i denti degli appassionati più esperti: ci troviamo nel 2004, con un ennesimo treno speciale in partenza da Crotone, questa volta diretto a Pescara. Il "treno della salvezza", come viene denominato nel video, accompagnò i tifosi crotonesi alla partita che decretò il salvataggio in serie B, per la squadra della città pitagorica. La simpatica scenetta dello scaramantico spargimento di sale poco prima della partenza, mette in evidenza la variegata composizione di vetture cuccette 1959 (di cui sono visibili anche gli interni) ed UIC-X serie 1968. Presenti in composizione anche tre UIC-X con posti a sedere miste di prima e seconda classe, tutte e tre serie 1975, già all'epoca una vera e propria rarità. Soltanto due anni dopo, nel 2006, nessuna di queste vetture sarebbe più risultata in inventario nel parco rotabili di Trenitalia, ad eccezione delle cuccette serie 1968, rimaste in servizio addirittura fino alla vigilia del 2010...
Piccola nota: nel Regolamento di Polizia Ferroviaria, viene sottolineato che i treni ad esclusivo trasporto tifoserie, devono essere composti da vetture di secondo ordine con porte a chiusura manuale, e nelle grandi stazioni devono essere ricevuti possibilmente in binari secondari, in modo tale da separare i normali flussi di viaggiatori dal gruppo di tifosi. 



E' ora il turno di Cosenza! Siamo nel 1988, ed un folto gruppo di tifosi cosentini è in procinto di partire dalla stazione di Cosenza Centro delle Ferrovie Calabro Lucane (mancavano ancora due anni alla trasformazione in Ferrovie della Calabria!) alla volta di Catanzaro, per il classico derby tra i due capoluoghi calabresi: probabilmente l'unico trasferimento di tifosi...a scartamento ridotto, nella storia d'Italia!
L'osservatore più attento si renderà conto che il convoglio era in partenza di domenica, mentre contemporaneamente continuava a svolgersi il normale esercizio ferroviario: all'epoca, infatti, non era ancora in vigore l'attuale limitazione del servizio ferroviario ai giorni feriali su rete FC, ma la circolazione dei treni sulle tratte sociali veniva assicurata quotidianamente, seppur, ovviamente, in modo ridotto di domenica e festivi. Assolutamente spettacolare la composizione con doppia mista di M2.200 ed M2.120, con al seguito due rimorchi RA 1000, il tutto in un'immacolata livrea grigio perla-verde magnolia. In particolare si trattava delle unità M2 207 (oggi trasformata in M2 207 MV ed in servizio a Catanzaro) ed M2 142 (unica superstite del gruppo assieme all'unità 132, seppur accantonata nel deposito FC di Cosenza Vaglio Lise). Nota fortemente dolente: si intravede più volte un'automotrice Piaggio M2 DE 50 con cassa in acciaio inox, accantonata ma in perfette condizioni. Inspiegabilmente demolita a fine anni '90...
Da notare inoltre la presenza delle infrastrutture delle Ferrovie dello Stato, della vecchia stazione di Cosenza, adiacente a quella di "Centro" delle ex-FCL.


Testimonianze ferroviarie invece un po' più brevi ma non meno intense, nei seguenti video risalenti sempre alla fine degli anni '80 ed inizio degli anni '90, dove la partenza in treno è rappresentata nei minuti iniziali:

Trasferta a Bergamo: vetture MDVE di seconda classe (decisamente poco adeguate per una percorrenza del genere!) ed UIC-X a scompartimenti di seconda classe, il tutto ovviamente con interni originali:



Trasferta a Torino: vetture UIC-X di prima classe serie 1964/1968:



Trasferta a Genova: vista interna della stazione di Cosenza Vaglio Lise, e convoglio tifosi composto da UIC-X di prima classe serie 1964/1968:



Trasferta a Roma: composizione di vetture MDVE ed UIC-X a scompartimenti di seconda classe:


Riteniamo molto probabile che in rete siano presenti ulteriori video rappresentativi di trasferte ferroviarie del calcio calabrese: purtroppo noi di Ferrovie in Calabria siamo riusciti, per adesso, ad individuare soltanto quelli pubblicate in questo articolo. 
Un post tributo ad una lunga tradizione della nostra terra, che speriamo possa aver fatto rivivere a tanti lettori le grandi emozioni di gioventù, e che abbia allietato ed esteso la conoscenza agli appassionati di treni (ed ovviamente di calcio) che per motivi anagrafici non hanno potuto vivere di persona un'epoca ormai considerata mitica.

22 ott 2013

Foto dal passato (n°40 - ottobre 2013)

Come di consueto, ci ritroviamo con il nostro appuntamento mensile "Foto dal passato": dopo i lunghi flashback degli scorsi mesi, dedicati agli ormai lontani anni '70, '80 e '90, torniamo ad avvicinarci ai giorni nostri (o quasi...), con un salto indietro di poco meno di dieci anni. Oggi daremo infatti uno sguardo al 2004, anno fondamentale per la transizione tra la vecchia e la nuova ferrovia: vogliamo però dedicare questo post esclusivamente ad un gruppo di locomotive elettriche che ha fatto la storia delle Ferrovie dello Stato in tutta Italia, ed ovviamente anche nella nostra Calabria. Ci riferiamo alle "piccole ma grandi" E424, che in gran parte, su un totale di 158 unità, nell'ultimo periodo di esercizio vennero trasformate per servizi Navetta. La scelta di tale tema non è stata casuale: nei primi giorni di questo mese di ottobre, infatti, hanno lasciato Cosenza le ultime E424 rimaste accantonate dal 2007 nel locale scalo merci, e nei pressi della rimessa locomotive. Destinazione, San Giuseppe di Cairo, in provincia di Savona, sede di un importante demolitore raccordato alla rete FS: l'ultimo viaggio dopo una variegata ed onorata carriera durata mezzo secolo. Un trasferimento in compagnia di varie carrozze UIC-X open space ex DTR Calabria, accantonate da anni, ed inseparabili "compagne" delle 424. A queste ultime vetture si sono però aggiunte quelle fuori servizio dallo scorso 31 dicembre 2012, data in cui scadeva la deroga per la circolazione delle carrozze non ancora dotate di impianti di lateralizzazione porte...comprese le UIC-X a salone del trasporto regionale, ristrutturate in modo leggero (mantenimento dei finestrini apribili e configurazione interna a scompartimenti) proprio a partire dall'inizio del 2004! Paradossalmente, a Cosenza e Paola, per anni è stato possibile (ed in gran parte lo è ancora...) osservare accantonate decine di UIC-X di serie relativamente recenti, e cioè 1975, 1979 e 1982...mentre contemporaneamente continuavano a circolare imperterrite carrozze della stessa tipologia, ma della primissima serie 1964, dal comfort di marcia decisamente più basso, vista la presenza di carrelli Minden Deutz (o addirittura di vecchissimi 24AU FS) dotati di freni a ceppi. Misteri ferroviari...
Passione e ricostruzioni storiche a parte, non possiamo però non criticare duramente alcune scelte di Trenitalia: è così necessario demolire centinaia di vetture in tutta Italia, di epoca tutto sommato recente, soltanto perchè non dotate di lateralizzazione? Siamo certi che il mantenimento di un piccolo contingente di tali carrozze, debitamente adeguate con sistema minimo di controllo porte dalla cabina del locomotore (analogo a quello applicato ad alcune UIC-X Giubileo, cuccette T6 e WL MU con porte a libretto), sarebbe stato così antieconomico? In un periodo di forte carenza di rotabili, ci sembra un po' una decisione azzardata quella di demolire carrozze di circa 30 anni, tra l'altro ristrutturate meno di dieci anni fa in modo abbastanza gradevole e funzionale. Non tutte le Regioni e gli enti locali possono permettersi l'acquisto di treni nuovi di zecca, e molto probabilmente l'istituzione di un autentico mercato ferroviario dell'usato, garantito per un massimo di dieci anni, avrebbe riscosso un notevole successo.
Tornando invece alle nostre E424, nostalgia da appassionati a parte, non le si possono certo definire come il luogo di lavoro ottimale per un macchinista del terzo millennio: specialmente negli ultimi anni, ovviamente anche a causa della scarsa manutenzione, divenuta ormai costosa ed onerosa, le cabine erano ormai diventate un ricettacolo di spifferi, ruggine ed umidità. La graduale sostituzione delle storiche "mini-locomotive" con le nuove E464 anche nella nostra Calabria, come prevedibile, è stata vista di buon occhio dal personale ferroviario.
Quel che è certo, è che nei nostri ricordi, nei nostri plastici e nei nostri simulatori, continueranno a viaggiare ancora per decenni: rimarrà indelebile il ruggito delle 15 unità da sempre assegnate al deposito di Reggio Calabria, in partenza dalle stazioni della nostra regione alla testa di non più di tre carrozze UIC-X o MDVC, senza vettura pilota: dalla tratta Rosarno - Lamezia Terme via Tropea, passando per la Paola - Cosenza e finendo alla Taranto - Sibari, con le unità assegnate in questo caso al deposito pugliese. Un suono indelebile come la simpatica forma squadrata delle cabine, che in modo un po' "primitivo" rendeva aerodinamiche le E424, e che puntualmente non poteva non far sfuggire qualche sorrisetto, confrontandole alle altrettanto storiche "sorelle maggiori" E636 ed E645. 

L'invio Cosenza - Savona delle E424 315 e 318, assieme ad alcune UIC-X prelevate sempre a Cosenza Vaglio Lise:



Cinque E424 accantonate nei pressi della rimessa locomotive di Cosenza Vaglio Lise: in primo piano l'unità 357.

Ancora una vista delle cinque unità, ormai trasferite per la demolizione.

























Dicembre 2004: la E424 349 è appena giunta a Lamezia Terme Centrale, con un Regionale da Rosarno via Tropea, insolitamente ricevuto sul binario 2 di corretto tracciato. Dopo una rapidissima manovra di inversione del locomotore, il binario è stato sgombrato per dare spazio agli innumerevoli treni notturni a lunga percorrenza, ordinari e non, ancora presenti fino a pochi anni fa...

Ancora la E424 349, questa volta ripresa a Vibo Marina. Onnipresente la composizione di 2 o 3 UIC-X a salone. (Foto del mese tratta dal blog del Gruppo Fermodellistico Tropeano)










E424 "interregionali": una unità di Taranto è in sosta a Sibari, in attesa di effettuare un treno Regionale diretto nella città pugliese. Anche in questo caso, presente la classica composizione con UIC-X. L'immagine è doppiamente storica, per la presenza di una D445, utilizzata probabilmente per servizi Regionali o a lunga percorrenza diretti verso la Jonica Sud...

18 ott 2013

Regionali fantasma ed InterCity-truffa: una telenovela infinita...

E' ormai trascorso più di un mese da lunedì 9 settembre: come abbiamo avuto modo di approfondire più volte, da questa data sarebbe dovuta avvenire una consistente sforbiciata di treni Regionali circolanti all'interno del territorio calabrese. Il taglio, giustificato (in gran parte a ragione...) da Trenitalia con il mancato pagamento del disavanzo di oltre due anni, che la Regione Calabria deve all'azienda di trasporto pubblico su rotaia, ha scatenato ovviamente le solite reazioni di stampo populistico
A seguito delle forti pressioni provenienti anche dall'assessore ai trasporti Luigi Fedele, almeno sulla tratta Jonica, già di per sè disastrata e scarsamente servita, si è riusciti ad evitare una vera ecatombe. Le due coppie di treni tra Catanzaro Lido, Roccella Jonica e Reggio Calabria Centrale e vv, che in previsione andavano soppresse, la mattina del 9 settembre hanno ripreso a circolare regolarmente, dopo lo stop estivo giugno-settembre che annualmente caratterizza questi Regionali. 
Il non indifferente problema, però, si è posto fin da subito con la mancata segnalazione dell'esistenza delle quattro corse sui canali di ricerca orari e vendita on-line di Trenitalia. In pratica, soltanto gli assidui frequentatori di questi treni sono stati fin da subito a conoscenza della conferma di tali servizi, grazie all'esperienza quotidiana servendosi di essi. Un viaggiatore occasionale, non per forza proveniente da fuori regione, sicuramente, facendo una semplice ricerca su internet, semplicemente in quelle fasce orarie non avrebbe individuato alcun treno...in quanto non riportati!
Lo si sarebbe potuto considerare come un temporaneo problema di coordinazione tra esercizio reale e gestione del sistema oraristico e bigliettazione on-line di Trenitalia, se tale mancanza si fosse protratta per non più di una settimana. Con vivo rammarico dobbiamo invece segnalare che ad oggi, 17 ottobre, le quattro coppie di treni continuano ad essere dei "fantasmi":

-R 3746 Reggio Calabria Centrale (10.05) - Catanzaro Lido (13.12);
-R 3741 Catanzaro Lido (08.05) - Reggio Calabria Centrale (10.57);
-R 12714 Reggio Calabria Centrale (09.05) - Roccella Jonica (11.15);
-R 12715 Roccella Jonica (11.50) - Reggio Calabria Centrale (14.00).

Un piccolissimo passo avanti è stato fatto esclusivamente con l'inserimento di questi ultimi sulla piattaforma Viaggiatreno, in modo da renderli per lo meno tracciabili in tempo reale. 
Invece, come se non bastasse, l'unica coppia di treni realmente soppressa sulla Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale, è stata ripristinata con bus. In particolare si trattava dei seguenti treni:

-R 3775 Lamezia Terme Centrale (11.45) - Catanzaro Lido (12.35);
-R 3780 Catanzaro Lido (16.45) - Lamezia Terme Centrale (17.35).

E' scontato dire che oltre ad un semplice avviso affisso nei pressi della biglietteria della stazione RFI di Catanzaro Lido (e probabilmente anche di Lamezia Terme Centrale), non è stato pubblicato nulla nè tra le notizie regionali di FsNews, nè tanto meno sulla ricerca orari on-line del sito di Trenitalia. Unica comunicazione, ai limiti della comicità, è datata 14 ottobre e specifica che da tale data le due coppie di treni "fantasma" jonici torneranno a circolare...quando in realtà non hanno mai smesso di farlo! Inoltre ben sei coppie di treni sulla tratta Jonica, non verranno più effettuate di sabato: conseguenza del pensionamento di massa di molti capitreno e macchinisti, o un modo "alternativo" per coprire i costi della conferma delle quattro coppie di treni graziate? Ci piacerebbe ricevere queste risposte dal nostro assessorato ai trasporti regionale, che inoltre, seguendo l'esempio di Ferrovie in Calabria, dovrebbe per lo meno esortare Trenitalia a riportare un po' di ordine sui propri canali di ricerca. Quanto dovremo ancora attendere?
Per completezza segnaliamo che al momento, gli unici treni realmente soppressi, tra l'altro nell'inspiegabile e vergognoso silenzio delle comunità locali, sono i seguenti, ed interessano la tratta tirrenica Rosarno - Lamezia Terme Centrale via Tropea:

-R 12665 Lamezia Terme Centrale (10.45) - Rosarno (12.10);
-R 12666 Rosarno (13.20) - Lamezia Terme Centrale (15.00);
-R 12673 Lamezia Terme Centrale (14.45) - Rosarno (16.10);
-R 12670 Rosarno (15.20) - Lamezia Terme Centrale (17.00);
-R 12675 Lamezia Terme Centrale (15.50) - Rosarno (17.12);
-R 12676 Rosarno (18.20) - Lamezia Terme Centrale (19.50).
Tabellone indicatore di Reggio Calabria Centrale: in stazione i Regionali "fantasma" esistono...ma bisogna andare in stazione per scoprirlo!



















Tocchiamo ora nuovamente un altro tasto dolente della nostra Jonica: il "famoso" InterCity 562/559 Reggio Calabria Centrale - Taranto e vv. Dopo quattro mesi, sono stati fatti passi avanti soltanto nel peggiorare la situazione. Se per tutta l'estate il treno veniva infatti molto spesso effettuato con doppia di ALn668, salvo rare eccezioni con unità singola, al posto della prevista composizione con D445 e 2 vetture UIC-X IR ex prima classe...ma veniva appunto effettuato, oggi si è anche arrivati al punto di sopprimerlo totalmente, senza alcun preavviso. Una situazione indegna, senza più limiti al peggio, specie se consideriamo che questo treno è stato studiato come servizio in coincidenza con l'InterCity Notte Lecce - Taranto - Milano Centrale e viceversa. Non è ben chiaro se nei giorni di soppressione il convoglio venga sostituito con bus. In questi ultimi giorni, per fortuna, le soppressioni sembra siano state bloccate, e risulta in turno una sola composizione con D445 1086 e due carrozze UIC-X, ed una singola ALn668...alla faccia della tariffa InterCity! Nel frattempo varie vetture utilizzabili per il convoglio Jonico, da tempo indefinito si trovano in sosta a Paola, presso la locale Officina Manutenzione Veicoli: non è dato sapersi cosa stiano attendendo.
A proposito di Paola e Cosenza, e materiale rotabile inadeguato: segnaliamo nuovamente l'effettuazione di Regionali Paola/Cosenza - Reggio Calabria Centrale via Mileto e ritorno con doppia di ALn668, mentre nel frattempo sono state distolte dall'esercizio le ultime elettromotrici ALe803 rimaste in servizio in Calabria. Così, mentre nel breve termine la nostra regione rischia la paralisi ferroviaria, si continua ad esaltare il risultato di ricevere alcuni complessi Coradia Meridian a partire da gennaio 2014. Complessi che se davvero saranno assegnati a Reggio Calabria, non faranno altro che sostituire materiale rotabile più obsoleto che nel frattempo verrà accantonato, mentre la triste vita quotidiana dei pendolari ferroviari calabresi cambierà molto poco...

L'ALn668 1098 in partenza da Reggio Calabria Centrale con l'InterCity 562 per Taranto.

14 ott 2013

Buon Compleanno, Ferrovie in Calabria!

Sì, stiamo per scrivere qualcosa di terribilmente scontato: il tempo vola...anzi, corre come la nostra Frecciargento calabrese! 
Ma cosa possiamo farci se ogni anno, in questo ormai storico 14 ottobre, ci ritroviamo a scrivere un pensiero per un nuovo "compleanno" di Ferrovie in Calabria, mentre ancora ricordiamo quasi a memoria quello dell'anno precedente...come fosse ieri? Certo, potrebbe essere un buon segno: si dice che quando il tempo trascorre in fretta, si produca molto e soprattutto si produca e si viva intensamente qualcosa che piace ed appassiona fino in fondo. In questi sette anni, dal quasi "preistorico" 14 ottobre 2006, nella nostra Calabria ferroviaria (e non) è successo di tutto, e di tutto è stato fatto da parte di un semplice gruppo di appassionati prima, e da una vera e propria Associazione riconosciuta, dallo scorso dicembre 2012. Associazione Ferrovie in Calabria, quindi: la prima "entità" di questo tipo ad operare nella nostra Regione, pur con le mille difficoltà da affrontare, in primis per un territorio ed una cultura sociale ancora oggi poco propensi, purtroppo, ad investire sul trasporto ferroviario (che sia ordinario o turistico), e sia, ovviamente per i tanti impegni personali di studio e lavoro dei fondatori dell'associazione ed amministratori del sito. Nonostante tutto ciò, non può non sfuggire un sorriso di soddisfazione, percorrendo a ritroso quest'ultimo anno "Ferrovie in Calabria"...dal 14 ottobre 2012, al 14 ottobre 2013: lo faremo insieme tra qualche rigo, attraverso una carrellata di fotografie degli eventi più importanti che abbiamo organizzato, e quelli ai quali abbiamo partecipato. Una lunga serie di manifestazioni più o meno importanti, tra l'altro di non indifferente successo, che fanno ben sperare, nonostante il "blocco culturale" che ancora regna in una Calabria monopolizzata dal trasporto su gomma ovunque ed a tutti i costi. Non dimentichiamo inoltre i piccoli servizi utili offerti da Ferrovie in Calabria, come la pagina degli orari delle Ferrovie della Calabria, la neonata pagina "Documenti Utili" sempre in corso di aggiornamento, e non di meno le nostre news in tempo quasi reale , la Fotogallery con la rubrica "Foto della Settimana", le mappe interattive con i tracciati delle linee ferroviarie calabresi attive e dismesse, finendo al blog Ferrovie in Calabria in viaggio, per il racconto dei nostri tour fuori regione! 
Concludiamo con un ulteriore augurio, questa volta al nostro amministratore e tesoriere d'associazione Francesco Lazzaro, che assieme a Ferrovie in Calabria, anche lui compie gli anni il 14 ottobre: quando questo blog venne fondato nel 2006, casualmente il 14 ottobre, con Francesco neppure ci si conosceva ancora...incredibili coincidenze?
Non può mancare, inoltre, un pensiero ed un saluto al nostro amico Marco Gagliardi, che purtroppo ci ha dolorosamente lasciato il 6 giugno 2011: abbiamo dedicato la prima tessera di socio di Ferrovie in Calabria proprio a lui, nel giorno dell'anniversario dalla sua scomparsa.

Via libera, adesso, al rapido flashback degli eventi...cominciando dall'inaspettato exploit di Ferrovie in Calabria addirittura al Tg2, grazie ad un servizio d'inchiesta del giornalista Filippo Golia, dedicato al disastrato trasporto ferroviario calabrese, ed andato in onda il 20 ottobre 2012:



Il 29 ottobre, dopo il momento di gloria televisivo, si torna con i piedi per terra...tra i fiumi d'acqua piovana, assieme ai lavoratori delle Ferrovie della Calabria, durante una manifestazione di protesta a Catanzaro Città, con tanto di blocco del traffico di Viale De Filippis. E' stata la prima volta in cui ci siamo anche ritrovati coinvolti di attimi di tensione, seppur per fortuna limitata: giornate di piombo, in cui la nostra azienda regionale ha praticamente rischiato il fallimento, con conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro e paralisi di un'enorme fetta di trasporto pubblico locale in Calabria.
Un momento della manifestazione con blocco del traffico, poco prima che si scatenasse un autentico nubifragio...














Novembre: non manchiamo ovviamente alla commemorazione dei 23 anni dall'incidente ferroviario di Crotone, con scopertura di una targa dedicata alle vittime. Un'autentica tragedia calabrese ed italiana, avvenuta il 16 novembre 1989: l'evento è stato organizzato dall'attivissima sezione di Italia Nostra della città pitagorica, capeggiata da Teresa Liguori. Un'occasione in più per ribadire con forza la necessità di riportare la ferrovia Jonica ad un livello di servizio degno di uno stato occidentale: se al giorno d'oggi infatti i sistemi di sicurezza sono all'avanguardia come non mai, quello che manca...sono i treni!

Foto ricordo di Italia Nostra e Ferrovie in Calabria, di fronte la targa ricordo posta alla stazione di Crotone.














Il 10 novembre partecipiamo alla "Marcia delle Taurensi", escursione naturalistico-ingegneristica organizzata dal Prof. Domenico Gattuso, docente di Trasporti all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Un grandissimo successo per la simbolica passeggiata sui binari tra Cittanova/Polistena e San Giorgio Morgeto, per tenere alta l'attenzione su una tratta ferroviaria a scartamento ridotto, fondamentale per la mobilità interna della piana di Gioia Tauro.

Il "treno umano" in marcia tra Cittanova e San Giorgio Morgeto.














A dicembre, piccola collaborazione con il Comune di Soverato, per organizzare l'arrivo in treno...di Babbo Natale!

"Babbo Natale"...a bordo dell'ALn668!
















Piccolo stop di eventi a gennaio...in preparazione di Febbraio, con l'importantissimo evento "Riprendiamoci il treno e le stazioni", tenutosi il 16 febbraio in tantissime stazioni calabresi, FS ed FC, assieme a numerosi presidi anche fuori regione. L'iniziativa, promossa dal CIUFER (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali), ha avuto una fortissima visibilità mediatica: noi di Ferrovie in Calabria ci siamo uniti ancora una volta ad Italia Nostra, con una manifestazione alla stazione di Crotone, visitata anche dall'onorevole Rosy Bindi...in pieno periodo di campagna elettorale (...). 
Stazione di Crotone: foto ricordo di Ferrovie in Calabria, assieme a Teresa Liguori di Italia Nostra.














Marzo: grande emozione giorno 3, per il primo evento totalmente organizzato da Ferrovie in Calabria. Abbiamo infatti aderito alla Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, con una escursione lungo il sedime della ex ferrovia FCL Soverato - Chiaravalle Centrale: nonostante il forte maltempo del giorno precedente, l'iniziativa riscuote un notevole successo! 

-Sulle tracce della Ferrovia delle Serre (1° parte)
-Sulle tracce della Ferrovia delle Serre (2° parte)

Foto di gruppo all'imbocco della galleria nei pressi della stazione di Satriano-Davoli.














Il 14 marzo è d'obbligo una visita al Treno Verde, con tappa a Reggio Calabria Centrale...

Foto ricordo di Ferrovie in Calabria, assieme alle ragazze di Legambiente.














...ed il 22 trasferta a Messina, alla bellissima mostra dell'Associazione Ferrovie Siciliane "Percorsi di Sicilia".

Foto ricordo di Ferrovie in Calabria, assieme a Giovanni Russo e Francesco Bloisi di Ferrovie Siciliane.














Aprile: mese di fuoco...in positivo, ovviamente! Dall'8 all'11 si tiene la prima mostra fotografica/oggettistica dell'Associazione Ferrovie in Calabria. "Storie, Treni, Binari", in una location d'eccezione: stazione RFI di Catanzaro Lido! Successo enorme, al punto che ci viene richiesta dal Prof. Domenico Gattuso una mini-replica al DLF di Reggio Calabria, per promuovere il Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali.

Foto ricordo durante la mostra fotografica alla stazione di Catanzaro Lido.














Non manchiamo neppure a Tropea, al bellissimo model-expo organizzato dal Gruppo Fermodellistico Tropeano:

Banchetto di Ferrovie in Calabria, al model-expo di Tropea.


















A maggio si replica con la mostra ancora una volta, in un'occasione importantissima: si conclude l'annuale progetto "Scuola-Ferrovia", storica iniziativa culturale organizzata dal Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido, con un convegno all'interno della sede sociale:

Storica fotografia di Ferrovie in Calabria, subito dopo la premiazione dell'Associazione da parte del Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido.















A giugno partecipiamo alla consueta Processione di S.Antonio (in treno!) a Catanzaro Lido, ed alla corsa prova della vaporiera 353 delle Ferrovie della Calabria, da Cosenza Vaglio Lise a Cosenza Casali e ritorno.

A luglio ed agosto, in pieno periodo "caldo" (in tutti i sensi), ci limitiamo ad una bella serata sul lungomare di Locri, organizzata assieme a Sergio Grasso, grande amico e membro di Ferrovie in Calabria: una piccola mostra fotografica ed oggettistica, per sensibilizzare gli abitanti ed i turisti nei confronti del trasporto ferroviario: ancora una volta un grande successo!

Foto ricordo della mini-mostra locrese, la sera del 6 agosto!














Arriviamo così a settembre, con l'incontro organizzato dalle Ferrovie della Calabria a Catanzaro: l'Associazione Ferrovie in Calabria è stata infatti coinvolta nell'iniziativa, assieme alle comunità locali servite dai treni e dai bus dell'azienda regionale, per discutere sui nuovi orari entrati in vigore lo scorso mese. 

Durante il meeting tra le Ferrovie della Calabria e le associazioni/comunità locali.














Termina così l'anno "ottobre 2012-ottobre 2013" di Ferrovie in Calabria: ovviamente adesso si riparte, e lo faremo dal 21 al 26 ottobre a San Vito sullo Jonio, con la nostra mostra fotografica ed oggettistica, assieme all'Associazione "Le Risonanze". Un mix di natura, artigianato...ed ovviamente ferrovia...in attesa di novità, che potrebbero riguardare le Ferrovie della Calabria e la nostra Associazione! Come sempre, continuate a seguirci...e magari diventare anche diventare soci di Ferrovie in Calabria!!


10 ott 2013

Riciclo dei rifiuti e ferrovia: proposte per una Calabria del futuro... (2° parte)

E' trascorso quasi un mese dalla pubblicazione della prima parte della nostra trattazione, in verità non completamente ferroviaria: ovviamente non ci siamo dimenticati della parte più importante ed interessante per i lettori di Ferrovie in Calabria, e cioè il trasporto via ferrovia della spazzatura!
Nel precedente post avevamo pubblicato una semplice cartina, che riproponiamo in basso, dove erano stati individuati quattro centri di raccolta rifiuti, siti in posizione territoriale strategica all'interno della Calabria: da lì i carri merci caricati, raggiungerebbero l'ipotetico centro di trasformazione di Saline Joniche, da ricavarsi all'interno dell'area dell'ex Liquichimica.


Fondamentale sarebbe in questo caso l'ottimizzazione delle tracce orarie, in modo da poter effettuare meno collegamenti "singoli", e riunire i carri merci provenienti dalle varie aree in non più di due treni. Come avevamo anticipato nella prima parte dell'articolo, considerando la quantità di immondizia prodotta in Calabria (esclusivamente per quanto riguarda la frazione umida, che nel nostro caso è quella utilizzata per la trasformazione in fertilizzante e biogas), dai quattro centri di raccolta (Crotone, Cosenza, Lamezia Terme Centrale e San Ferdinando) verrebbero generati circa 9 o 10 container da 40 piedi, da caricare singolarmente su altrettanti carri pianali a carrelli tipo Rgs, Sdgmnss e simili. 

Carri Sggmrrs con carico di container da 40' a Lamezia Terme Centrale.
Facciamo notare, ovviamente, che si tratta di un numero assolutamente empirico: abbiamo infatti diviso equamente per le quattro aree, l'intero prodotto di spazzatura "umida" calabrese, di per sè già abbastanza vago, purtroppo, e l'abbiamo "automaticamente" sistemato all'interno dei nostri container. Non bisogna infatti dare per scontato che l'area di Cosenza, per esempio, produca la stessa quantità di spazzatura di quella crotonese o taurense/basso Jonio! San Ferdinando potrebbe quindi generare 5 o 6 carri, a differenza di Cosenza che magari potrebbe generarne anche 11, senza dimenticare, ovviamente, la frequenza di invio dei treni, che in caso di necessità (a causa, per esempio, di un non raggiungimento di un numero adeguato di vagoni) potrebbe anche non essere giornaliera. 
Consideriamo però, ipoteticamente, una frequenza quotidiana dei convogli, anche per semplicità nella comprensione del sistema, con unico stop di domenica: sempre per motivi di semplicità, assegneremo ai treni (classificati Interzona, collegamenti senza fermate intermedie fra le zone di manovra impostati a 90-100 km/h), delle semplici numerazioni arbitrarie.

-Merci Interzona "01" Crotone - Lamezia Terme Centrale
-Merci Interzona "03" Lamezia Terme Centrale - Saline Joniche

-Merci Interzona "02" Saline Joniche - Lamezia Terme Centrale
-Merci Interzona "04" Lamezia Terme Centrale - Crotone

In questo caso i due treni sarebbero tra di loro "complementari": in senso nord-sud, infatti, il convoglio carico di spazzatura proveniente da Crotone (Merci Interzona 01) arriverebbe a Lamezia Terme Centrale da Crotone in trazione diesel (locomotiva D445 o D345). Qui avverrebbe la fusione con i carri generati da Lamezia Terme, e si proseguirebbe quindi in trazione elettrica fino a Saline Joniche, con il Merci Interzona 03. Stesso sistema in senso opposto con i carri vuoti: a Lamezia Terme Centrale il treno Merci Interzona 02 termina la corsa, e da esso vengono scissi i carri destinati a Crotone, che proseguono verso lo Jonio in trazione diesel con il MI 04. Un'eventuale elettrificazione della tratta Jonica, o per lo meno della Lamezia Terme Centrale - Catanzaro Lido - Crotone, consentirebbe il risparmio di un locomotore e l'utilizzo esclusivo della trazione elettrica. Se attualmente è infatti necessario l'utilizzo di una macchina diesel da Crotone a Lamezia e poi di una elettrica da Lamezia a Saline, a meno che non si voglia percorrere l'intero tratto Crotone - Saline...a gasolio, con la messa sotto tensione della Jonica, o al più del solo tratto interessato dal servizio descritto, basterebbe semplicemente utilizzare una sola locomotiva elettrica, che a Lamezia effettuerebbe le necessarie manovre di composizione e scomposizione, supportata magari da una macchina da manovra per lo spostamento dei carri dall'area interportuale (non elettrificata) ai binari di stazione e viceversa. 

Vista area dello scalo intermodale di Crotone: attualmente inutilizzato dopo il termine dei servizi di trasporto delle barbabietole via ferrovia verso lo zuccherificio di Foggia Incoronata, potrebbe intelligentemente essere riutilizzato per il trasporto rifiuti. Sono presenti quattro binari di carico/scarico a raso ed ampi spazi di manovra per i tir e per il deposito dei container.

Ben più grande (e per fortuna ancora discretamente utilizzato) lo scalo intermodale di Lamezia Terme Centrale. Disponibili tre binari di carico/scarico, di cui uno completamente a raso.












Lo stesso concetto di risparmio tracce, vale anche per i treni da/per Cosenza e San Ferdinando:

-Merci Interzona "05" Cosenza - San Ferdinando
-Merci Interzona "07" San Ferdinando - Saline Joniche

-Merci Interzona "06" Saline Joniche - San Ferdinando
-Merci Interzona "08" San Ferdinando - Cosenza

In questo caso calza a pennello la presenza dello scalo intermodale di San Ferdinando/Porto di Gioia Tauro, in verità attualmente in condizioni a dir poco disastrose e praticamente inutilizzato: l'Interzona 05 proveniente da Cosenza, infatti, manovrerebbe all'interno dello scalo taurense, prelevando i carri carichi generati sul posto, ed aggregandoli a quelli provenienti da Cosenza, proseguendo su Saline Joniche...e viceversa con quelli vuoti. In questo caso basterebbe un solo locomotore elettrico per la trazione da Cosenza a Saline J, con supporto di locomotiva da manovra a San Ferdinando. Non bisogna dimenticare, inoltre, che l'aver scelto lo scalo di San Ferdinando, potrebbe anche rivelarsi utile per un eventuale trasbordo nave-treno, con rifiuti provenienti anche da altre località italiane...o per assurdo, addirittura estere.


Sicuramente potrebbero essere prese in considerazione anche altre opzioni, come ad esempio la fusione dei carri di Lamezia Terme con quelli di San Ferdinando in quest'ultimo scalo, e quelli di Cosenza con quelli di Crotone a Lamezia Terme, con diverse cadenze settimanali in base alle necessità, ed alle reali quantità di spazzatura caricate sui treni. O addirittura, si potrebbe istituire un ulteriore hub di raccolta a Sibari: in tal modo il treno proveniente da Crotone non percorrerebbe più l'itinerario via Catanzaro Lido/Lamezia, ma preleverebbe i carri della sibaritide, effettuerebbe il cambio del locomotore dal diesel all'elettrico, e raggiungerebbe Saline Joniche percorrendo in trazione elettrica la tratta Sibari - Cosenza (dove verrebbero accodati i carri dell'hinterland cosentino) - Paola - Lamezia Terme.

Cosenza: ben quattro binari...e mezzo, utilizzabili per il carico/scarico dei container. Presente un ampio spazio per manovra autocarri e deposito contenitori.
Scorcio del lunghissimo scalo intermodale di San Ferdinando (posto in alto alla fotografia aerea): sono presenti tre binari a raso. In basso una vista ormai appartenente purtroppo al passato: il piazzale di smistamento dei treni da/per il porto e lo scalo intermodale, ancora discretamente "affollato".












Una simile iniziativa riuscirebbe così a rivalutare in un colpo solo tutti gli scali merci calabresi, ovviamente quelli di discreta importanza strategica e di costruzione relativamente recente, oggi tutti dismessi ad eccezione di Lamezia Terme Centrale, che in ogni caso risulta assolutamente sottoutilizzato. Gli impianti ferroviari, inoltre, potrebbero tornare ulteriormente utili in un'ottica di sfruttamento del trasporto su ferro anche del prodotto finito, vale a dire principalmente concime (per il biogas la questione trasportistica potrebbe complicarsi ulteriormente): ogni qual volta si rendesse necessario, a seguito di richieste dei grossisti, ai treni di ritorno da Saline, che trasportano i container vuoti, potrebbero essere accodati dei carri chiusi tipo H a pareti scorrevoli ed alta capacità di carico, per la consegna del fertilizzante già confezionato. Giunto a San Ferdinando, Lamezia Terme, Cosenza e Crotone, verrebbe poi distribuito al dettaglio, nell'hinterland, via gomma...con un percorso inverso a quello della spazzatura! Nulla vieta, tra l'altro, di sganciare parte dei carri chiusi a Villa San Giovanni, ed accodarli (nei limiti del possibile, vista la ormai quasi totale chiusura di Trenitalia ed RFI nell'effettuare manovre di composizione/scomposizione di treni completi) ai treni merci attualmente esistenti, provenienti dalla Sicilia e diretti nel resto d'Italia, in caso di...successo commerciale "extra-regionale", del concime made in Calabria.
Una nota: ricordiamo che per quanto riguarda il reggino, il trasporto della spazzatura verso Saline Joniche, dovrebbe avvenire via gomma, vista l'area geograficamente ristretta e le relativamente brevi distanze dall'impianto di trasformazione.

Arriviamo così all'opera più importante e costosa...e cioè l'impianto di Saline! Non vogliamo (nè possiamo, ovviamente, in quanto non di nostra competenza), approfondire sulle caratteristiche dello stabilimento in sè: ci limitiamo quindi ad un semplice schema di massima del raccordo ferroviario che si renderebbe necessario per l'inoltro dei carri merci all'interno dell'industria:

Il raccordo avrebbe origine nei pressi della radice sud degli scambi della stazione di Saline Joniche: sarebbe necessaria la costruzione di un nuovo viadotto parallelo a quello esistente, e collegato "all'appendice" sulla quale abbiamo posato il nostro ipotetico binario, come si può notare in foto. 

Il viadotto proseguirebbe in lenta discesa, in modo da raggiungere il livello attuale del terreno sul quale è posta la ex-Liquichimica, e dove sorgerebbe il nuovo impianto di trasformazione.

All'ingresso dell'enorme area industriale abbandonata, ci troveremmo quasi al livello "base". La ferrovia Jonica, ancora in viadotto (la lunghezza totale del raccordo si aggirerebbe attorno ad 1 km), rimarrebbe quindi alcuni metri più in alto.

Ed ecco quindi il nuovo scalo da costruire, di dimensioni relativamente compresse e dotato di tre binari, che dovrebbero essere a raso (all'interno dell'area tracciata in rosso) per permettere il carico/scarico dei container.

Il raccordo potrebbe proseguire e terminare nei pressi dei vecchi silos della Liquichimica, che previa verifica di utilizzabilità, potrebbero essere "riciclati" come deposito per i fertilizzanti, che potrebbero così essere spediti anche via ferrovia ai mercati richiedenti. 























Tante belle idee, sicuramente: ci prendiamo però la responsabilità di aver proposto un sistema non basato su un serio studio di fattibilità e di convenienza economica ed ambientale: il tutto potrebbe magari avere un senso strutturandolo diversamente, o più probabilmente potrebbe non averne alcuno. Speriamo per lo meno di aver allietato le menti degli appassionati di treni (e non...) più fervide...e per adesso consideriamo il tutto come un semplice esercizio di stile! 
 
Il primo blog dedicato al trasporto ferroviario in Calabria...by Roberto Galati...email - msn: exp826@hotmail.it