I contenuti di Ferrovie in Calabria sono a disposizione di tutti, ma a condizione che, se sfruttati, siano accompagnati dall'indicazione della fonte (blog o autore dei testi/fotografie). Tutto il materiale ivi pubblicato è protetto da Copyright, perciò per evitare situazioni incresciose vi preghiamo di seguire questa piccola regola. Buon Viaggio!

• 14/10/14 • La mancanza di energia per l'alimentazione elettrica, sulla linea Paola - Cosenza, causa l'arresto improvviso di un treno nella galleria Santomarco: si è trattato della simulazione di criticità, tenutasi stanotte all'interno della lunga galleria posta sulla ferrovia Paola - Cosenza. Qui la news di ANSA Calabria • 13/10/14 • Trenitalia: a partire dal 15 ottobre verrà ripristinato il treno Regionale 22664 Reggio Calabria Centrale (11.30) - Rosarno (12.50), mentre verrà soppresso, solo nella giornata del 15 ottobre, il Regionale 22653/22654 Melito PS (6.45) - Rosarno (8.45). Qui il comunicato di Fsnewss • 04/10/14 • Si è tenuto nella giornata del 2 ottobre, l'open day alla stazione RFI di Fuscaldo, i cui ambienti non più utili ai fini dell'esercizio ferroviario, sono stati assegnati alla locale cooperativa agricola "Il Segno": prosegue quindi anche in Calabria, il programma di Rete Ferroviaria Italiana che prevede il recupero e l'affidamento a fini sociali delle stazioni parzialmente o totalmente dismesse. Qui la news • 29/09/14 • Si terra alla stazione RFI di Bova Marina, giorno 9 ottobre, un nuovo sit-in di protesta contro il declassamento della ferrovia Jonica. Clicca qui per aderire all'evento su facebook • 22/09/14 • Taglio delle stazioni sulla ferrovia Jonica: l'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, scrive ad RFI per chiedere rassicurazioni sul progetto di ridimensionamento, in vista di una riorganizzazione dell'orario regionale lungo la linea Jonica. Qui il comunicato • 13/09/14 • Pubblicati sulla nostra pagina gli orari dei servizi ferroviari Ferrovie della Calabria previsti a partire dal prossimo 15.09.2014. Vedi qui • 12/09/14 • Il fabbricato viaggiatori della ormai dismessa fermata di Curinga (posta sulla linea Tirrenica tra Lamezia Terme ed Eccellente), è stato ufficialmente attribuito da RFI, ad uso gratuito del Comune. Qui la delibera del consiglio comunale • 09/09/14 • Domani, 10.09.2014, il candidato per le Regionali con il Centrosinistra Oliverio si recherà nella stazione delle Ferrovie della Calabria di Soveria Mannelli, dalla quale partirà alla volta di Catanzaro a bordo del treno 17 delle 10.25. Arrivato a Catanzaro incontrerà a via Milano i lavoratori e sindacalisti delle FC e dell'AMC di Catanzaro. Leggi qui

28 mag 2011

Terre di Calabria in movimento...


Si è concluso due giorni fa, sul primo binario di Reggio Calabria Centrale e con un ricco buffet, il lungo tour del treno-mostra "Terre di Calabria in movimento". Dieci tappe a Milano, Alessandria, Brescia, Trento, Padova, Trieste, Rimini, Firenze, Ancona e Roma, per promuovere in tutta Italia le tipicità gastronomiche, l'agricoltura ed i bellissimi territori calabresi. L'iniziativa è stata promossa dal Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione e dall'Autorità di Gestione, collegata al Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013.

Il convoglio era composto dalle tre vetture MDVE per mostra e conferenze ed un bagagliaio tipo Z, il tutto pellicolato con una simpatica livrea dedicata...in pratica si tratta della stessa composizione del Treno Verde, che circa due mesi fa ha anche toccato Reggio Calabria. In ognuna delle tre carrozze sono stati allestiti tre diversi ambienti, e cioè il "campo", dove sono state posizionati alcuni vasi con i vari tipi di piante tipicamente mediterranee (menta, salvia, rosmarino, basilico...) per uso culinario. Nella seconda è stata allestita la "masseria", con tutti gli strumenti da lavoro tipici della campagna, ed infine il "mercato", con banchetti pieni di cipolle di Tropea ed arance calabresi...un pò fuori stagione! Alla fine del percorso ai visitatori veniva regalato un vasetto con a scelta salvia, prezzemolo o rosmarino da trapiantare in vaso più grande o terra libera...insomma, finalmente un'iniziativa interessante, a differenza del Treno Verde che ormai è il fantasma di sè stesso... si spera almeno che il progetto di sviluppo rurale abbia un seguito, visto che il futuro della nostra Calabria oggi come ieri è legato proprio alla campagna ed all'agricoltura oltre che al turismo, grazie al clima favorevole. Basti solo pensare che la Calabria è uno dei pochissimi luoghi al mondo in cui si riesce a produrre il pregiato bergamotto, eppure nessuno è stato ancora in grado di sfruttare questa enorme potenzialità!

Il treno è stato trazionato dalla E444 026, purtroppo parzialmente graffitata, mentre stranamente le tre vetture MDVE per mostre&conferenze hanno perso la marcatura "Ves" e "Vc", che appunto le caratterizzava come carrozze speciali: sono state erroneamente riclassificate come "nA", e quindi come vetture di prima classe, mantenendo comunque inalterata la marcatura numerica...


La E444 026 in testa al convoglio "Terre di Calabria in movimento".
La gradevole livrea pubblicitaria applicata al bagagliaio UIC-Z 50 83 95 -90 132-6 D


L'interno della carrozza dedicata al campo, con le varie specie arboree mediterranee.


Altra vista della vettura "campo".

23 mag 2011

Foto dal passato (n.11 - maggio 2011)

Non vi sembrerà vero, ma è già trascorso un anno dalla pubblicazione del primo post dedicato alle "Foto dal passato"! Era infatti il 28 maggio quando pubblicavamo il seguente post http://ferrovieincalabria.blogspot.com/2010/05/foto-dal-passato-n1-maggio-2010.html , nel quale pubblicavamo un'immagine scattata alla stazione di Catanzaro Lido prima della soppressione della vecchia linea per Lamezia via Catanzaro Sala...e prima di tanti altri "piccoli" cambiamenti!

Dopo un anno ritorniamo a Catanzaro Lido, nell'ormai lontano 28 agosto 2006...grande anno il 2006, e non solo perchè l'Italia vinceva i Campionati Mondiali di calcio, ma perchè la nostra Jonica viveva un periodo d'oro , se paragonato ad oggi. Erano infatti state ripristinate le antenne dei defunti ICN "Scilla" e "Tommaso Campanella" (all'epoca denominato ancora "Piepoli") con tanto di Cuccette Comfort...un sogno destinato purtroppo a durare poco più di tre anni...
Ma tornando alle foto, nel luglio ed agosto del 2006 un guasto al 214 4198 che si occupava delle manovre a Catanzaro Lido (ed all'epoca c'era non poco lavoro ogni giorno tra le due coppie di Espressi, defunte pure loro, con termine corsa e tantissimi Regionali a materiale ordinario), costrinse i manovratori a servirsi addirittura della D345 1133 di stanza al DL, in testa al carro soccorso. In seguito utilizzarono anche il piccolo 216 0037, ma di questo ne parleremo prossimamente!
Vista la situazione, era possibile trovare la D345 in testa a vetture UIC-X della DTR ed addirittura a quelle dell'Espresso 905/908 da/per Bari-Torino e dell'Espresso 953/954 da/per Roma Termini...e ad una D345 difficilmente ricapiterà di trovarsi in testa ad un treno viaggiatori, seppur solo dalla platea di lavaggio ai binari di stazione!
Le foto sono comunque doppiamente storiche visto che l'Espresso 905/908 è ormai stato soppresso dal dicembre dello scorso anno, ed anche le vetture UIC-X a cuccette della serie 1968 sono ormai sparite dalla circolazione...
E dire che nel 2006, nel neonato blog di Ferrovie in Calabria, che tra qualche mese compirà 5 anni, ci lamentavamo della disastrosa situazione della Jonica, che ancora da Catanzaro Lido aveva un treno per Bari, due per Bologna e Torino, due per Roma ed uno per Milano. La situazione attuale? Meglio lasciar perdere...



20 mag 2011

Treni storici in Calabria...o forse no?

Come sapranno molti amici lettori di Ferrovie in Calabria, l'Officina Manutenzione Vetture di Paola da alcuni anni oltre alla revisione ed agli interventi minori delle carrozze della DTR Calabria(e non solo), si occupa anche della manutenzione e delle revisioni straordinarie di gran parte delle vetture storiche presenti in Italia. Infatti tra le solite UIC-X open space e Piano Ribassato in sosta sul fascio di binari antistante l'OMV, è spesso possibile ammirare qualche vettura Centoporte, Corbellini o 1959/31/37, postali di vario genere ed addirittura mesi fa è stato anche revisionato un WL MU della prima ordinazione del 1972 con carrelli Minden Deutz, che è stato anche verniciato con il blu CIWL originario, in attesa di ricevere i fregi in rilievo a Tirano, sede dell'associazione ALe883 che lo ha in carico. Non sono mancate neanche le bellissime UIC-X di varie serie in livrea grigio ardesia: da rimanerci impietriti!

Ultimamente sono in revisione alcune Centoporte, una Corbellini ed una vettura 1937, giunte a Paola trazionate da un altro mitico pezzo storico: la E636 284 "Camilla"...eccola immortalata dall'amico Pasqualino Placanica in queste immagini, assieme alle Centoporte:




Un'altra graditissima sorpresa, fresca di giornata, è la E652 003 prototipo, egregiamente riportata in livrea originale alle officine di Verona Porta Vescovo: oggi ha effettuato un breve merci interzona tra Villa San Giovanni e Lamezia Terme Centrale composto da 7 carri (forse demolendi...) misti tra Eaos ed Rgs. Eccola ripresa nella fotografia sotto, che a ben vedere potrebbe essere benissimo spacciata per un'immagine degli anni '90!



Purtroppo non si può fare a meno di chiudere il post con una nota dolente: il totale abbandono dei treni storici nella nostra Regione. Non ci riferiamo alle vetture da revisionare all'OMV di Paola o alla E652 che per caso passa da Lamezia, ma a quelle bellissime iniziative che fino al 2007 animavano i binari calabresi. Come non ricordare i servizi turistici su Tropea con le locomotive 740 244 ed E626 045 e le tre centoporte della DTR Calabria? La Calabria attualmente è l'unica regione d'Italia ad essere completamente priva di un minimo di parco rotabli storici attivo! E non è neanche giusto scaricare tutte le colpe sull'associazione che all'epoca gestiva il servizio, "La Vaporiera Calabria Express": ricordiamoci sempre che dietro a queste iniziative mirate ad incentivare il turismo e l'economia locale, dovrebbe esserci un'istituzione pubblica...nel nostro caso la Regione Calabria. E dopo averla soltanto nominata, non crediamo servano altri commenti.


Vogliamo ricordare con questo video gli ultimi servizi speciali effettuati sulla Tirrenica dalla E626 045 e dalle tre vetture Centoporte. Attualmente le carrozze si trovano in rimessa a Cosenza Vaglio Lise assieme alle E626, che a quanto pare rimarrà ancora per poco in terra calabra...

17 mag 2011

Arena Ways guarda a Sud!

Forse è la notizia che aspettavamo da anni: finalmente un'impresa ferroviaria diversa da Trenitalia espone un progetto per l'istituzione di nuovi treni notturni Nord/Sud. Una risposta a chi continua ancora oggi a sostenere che il servizio "treno notte" sia ormai superato ed antieconomico, e che possa sostenersi a stento solo con enormi finanziamenti pubblici.

Arena Ways non la pensa invece così. Anzi, dopo aver richiesto le tracce a RFI, si è prefissata l'obiettivo di istituire già con il cambio d'orario di dicembre 2011, i primi collegamenti notturni che da Alessandria passando per Torino, Milano e Bologna collegheranno Villa San Giovanni e Sicilia, e la Puglia (sicuramente Bari Centrale, ma sono in dubbio Lecce e Taranto).

Per quanto riguarda il materiale rotabile da utilizzare per i futuri notturni, la società di Giuseppe Arena ha già stipulato un accordo con le RENFE (le ferrovie spagnole) per la cessione di tre treni-hotel Talgo per cinque anni, che verranno trainati dalle E483 Bombardier di proprietà dell'impresa piemontese.

I convogli Talgo in versione notte, che già collegano tre volte a settimana Milano a Barcellona e vv con il servizio Elipsos, possono essere composti da 7 o 9 vetture, allestite a salone con sedili reclinabili, in vagone letto singolo o doppio, cuccetta da 4 posti, vettura ristorante e/o bar e due furgoni generatori alle estremità della composizione.

Dai commenti di molti viaggiatori sembra però che la comodità del materiale spagnolo non sia paragonabile a quella di una carrozza tradizionale, visto che comunque non si viaggia sospesi su due carrelli, ma su singoli assi in comune tra due vetture! Sarebbe stato bello se Arena Ways avesse avuto la possibilità di salvare, per esempio, le vetture letto Excelsior praticamente abbandonate da Trenitalia, ed utilizzare quelle per i notturni, magari affiancate da qualche ancora valida UIC-X a cuccette per il servizio di secondo livello. Un altro servizio strettamente collegato ai notturni da non sottovalutare sarebbe quello delle auto e moto al seguito, che in Calabria e Sicilia è stato tagliato per almeno il 70% da Trenitalia.

Comprendiamo comunque la scelta di differenziarsi totalmente dal servizio notte dell'impresa statale, e probabilmente la scelta dei Talgo risiede proprio in questo. L'augurio di Ferrovie in Calabria è quello di poter sperimentare presto i nuovi notturni, sperando si tratti di collegamenti finalmente con tracce strette, servizio a bordo degno di un paese civile e sicurezza adeguata per i viaggiatori...forse spenderemo di più, ma sicuramente ne varrà la pena!

Chiudiamo il post con due note: il particolare che sorprende è che Arena Ways, sicuramente a causa di problematiche già viste con i Regionali Torino-Milano, non ha fatto richiesta ad RFI per effettuare fermate intermedie: passino i problemi con RFI, però la scelta ci sembra comunque poco lungimirante, perchè è assurdo saltare stazioni come Paola, Lamezia Terme Centrale e Rosarno, che oltre a servire i relativi centri tirrenici, servono anche la non indifferente utenza della costa Jonica della sibaritide, del catanzarese e della locride!

Però a parte il problema delle fermate, che sicuramente si risolverà, questa iniziativa potrebbe anche fare cambiare strategia a Trenitalia nei confronti dei treni notturni, fino ad ora totalmente bistrattati...sarà un caso che da Dicembre 2011 partiranno i servizi Freccia Blu?

Una delle E483 che saranno in testa ai nuovi notturni, in coda ad un Regionale Torino-Milano di Arena Ways.

Di seguito ecco alcune foto dei convogli Talgo in versione notte, tratte da http://www.railfaneurope.net/ .




13 mag 2011

L'AV si è fermata ad Eboli (forse)

Di seguito pubblichiamo un articolo di Vittorio Lascala, tratto dal sito http://www.virgolenellevirgole.it/ (consigliamo vivamente di visitarlo!!). Il tema trattato sono le previste grandi opere che dovrebbero interessare il nostro territorio direttamente ed indirettamente, e ci riferiamo alla variante Sapri-Ogliastro ed al Ponte sullo Stretto, con tanto di opere propedeutiche ed accessorie.
Un articolo simile era stato pubblicato ieri, ma purtroppo a causa di improvvisi problemi di Blogger è andato perduto, così come sono andate perduti alcuni commenti e nel news pubblicate nella giornata del 12...

Le elezioni sono un fatto positivo nella democrazia italiana. Oltre che per la presenza del supremo strumento di sovranità del popolo, anche per l’incredibile spalata di promesse, verosimili o meno, che vengono messe al vaglio del sopracitato popolo, e le infrastrutture coprono una buona parte del peso di queste spalate, essendo ovviamente uno dei punti cardine per quanto riguarda il benessere dei cittadini e lo sviluppo di una determinata zona.
In Italia dal 2009 possiamo usufruire di una importante rete ferroviaria ad alta velocità, sviluppata secondo standard europei di progettazione, sicurezza e segnalamento, la quale si spinge da Torino a Salerno sfruttando infrastrutture costruite appositamente oppure aggiornando alcune tratte già esistenti (come la Direttissima Roma – Firenze o la Linea a Monte del Vesuvio, o LMV, Napoli – Salerno). Seppur ci siano diversi lati oscuri sulla costruzione delle nuove tratte, il servizio che oggi viene offerto ai viaggiatori italiani è di tutto rispetto: meno di 3 ore tra Milano e Roma con fermate a Bologna e Firenze o per direttissima, con una frequenza inferiore al treno ogni ora. Insomma, un modo molto competitivo di muoversi.

Da Salerno in giù, però, cosa troviamo? Il vuoto, fortunosamente, no: a giorno d’oggi il collegamento qualitativamente migliore è rappresentato dalla coppia di treni ES*AV Frecciargento 9372 Reggio Calabria Centrale – Roma Termini e 9377 Roma Termini – Reggio Calabria Centrale, i quali impiegano 5 ore e 12 minuti per l’intera tratta e 4 ore da Lamezia Terme Centrale a Roma Termini e viceversa, insomma un livello altamente competitivo anche con l’aereo. Ma si potrebbe fare anche di meglio, scendere addirittura a tre ore di percorrenza tra Lamezia Terme e Roma Termini, cosa oggi impossibile date le limitate velocità della linea, specie nel tratto Battipaglia – Sapri (un autentico zig-zag a 150 all’ora tra le montagne).
A tal fine sono venuti fuori (come sempre, nel periodo giusto) i progetti relativi alla programmazione delle infrastrutture del trienno 2010-2013, le quali prevedono importanti lavori di adeguamento della linea Tirrenica Sud (Salerno – Battipaglia – Reggio Calabria), lavori che potrebbero portare all’obiettivo già menzionato delle sole 3 ore da Lamezia a Roma. Opera di grande rilevanza è proprio l’eliminazione del tratto costiero tra Sapri e Ogliastro Cilento, il quale verrà tagliato con una variante quasi interamente in galleria dal costo di oltre 3 miliardi di euro. Questa variante scalerà quasi 20 minuti di percorrenza, velocizzando in maniera sensibile i collegamenti Nord-Sud, oltre a limitare decisamente i malori dei passeggeri, spesso sorpresi in un particolare “mal di mare” per il prolungato zig-zag dei treni con pendolamento in questa tratta. Oltre a ciò, è previsto anche il quadruplicamento della tratta Salerno – Battipaglia, interessata da un importante servizio suburbano, il quale nelle condizioni attuali andrebbe a limitare seriamente la capacità della linea nel tratto Battipaglia – Salerno, breve ma di grande importanza (a Battipaglia si dirama infatti la linea per Potenza e Taranto).



Scendendo più a sud, cosa si può trovare se non il mitico Ponte sullo Stretto? E’ stato pubblicato di recente un prospetto dei nuovi collegamenti ferroviari che andrebbero a servire il ponte dei desideri: lato Continente il ponte verrà allacciato in uscita dalla stazione di Villa San Giovanni lato Reggio Calabria, con un triangolo ferroviario che permetterebbe così anche ai treni da e per Reggio Calabria di innestare il ponte senza inversione di marcia. Proveniendo da Nord, quindi, i treni effettuerebbero una sorta di larghissimo elicoidale per salire sul ponte, per poi toccare terra sicula in zona Torre Faro e da lì raggiungere la linea Messina – Catania presso Gazzi, da cui un triangolo ferroviario analogo a quello di Villa San Giovanni permetterà sia di raggiungere Catania e Siracusa che la stazione di Messina Centrale o, tramite un’altra bretella di prossima costruzione, l’imponente Galleria dei Peloritani e quindi Palermo. In Sicilia, inoltre, sono pian piano in costruzione diverse tratte con standard AV sulle direttrici Messina – Palermo, Messina – Siracusa e Palermo – Catania, propedeutiche alla realizzazione del Corridoio 1 Berlino – Palermo, cose che potrebbero tornare seriamente utili in caso di realizzazione del fantomatico ponte, in quanto eventuali collegamenti veloci Roma – Palermo/Siracusa non soffrirebbero dell’attuale tortuosità e limitata capacità delle due direttrici (una controproducente esperienza già fatta dagli ETR500 in Adriatica negli anni ’90). Da notare inoltre che, nel tratto da Punta Torre Faro a Messina, è prevista anche la costruzione di tre fermate a carattere metropolitano (Papardo, Annunziata, Europa), cosa che consentirebbe anche un’efficace servizio ferroviario metropolitano Messina – Reggio Calabria.
Il problema qual’è? Semplice: il ponte appare ancora oggi un’utopia, nonostante le dichiarazioni sfarzose e sconclusionate di Matteoli (colui che definisce la rete italiana AV “una ferrovia a doppia rotaia”, definizione anni luce sbagliata specie per un Ministro dei Trasporti) e B.
E fondamentalmente, il fallimento del progetto ponte non sarebbe una grossa tragedia: attualmente, per compiere il tragitto Villa San Giovanni – Messina Marittima le navi traghetto impiegano circa 30 minuti, un tempo che si potrebbe definire pari a quello che un treno impiegherebbe per percorrere il tratto Villa San Giovanni – Messina Centrale via ponte, con le tre fermate comprese. Tra l’altro, cosa piuttosto strana, è in costruzione una nuova nave traghetto studiata appositamente per il servizio nello Stretto, data l’anzianità delle pur bellissime motonavi Villa e Rosalia.
E’ da mettere in conto che il costo dell’opera ammonta a circa 9 miliardi di euro, comprensivi di tutte le opere accessorie al ponte. Con 9 miliardi di euro, c’è da notare, si potrebbero adeguare la linea Tirrenica e la sua corrispondente Jonica (sempre più bistrattata), e con loro le “consorelle” A3 ed SS.106, l’una eterna incompiuta, l’altra eterna carnefice.
Riflettete e…viaggiate.
Se possibile..


Link diretto all'articolo: http://www.virgolenellevirgole.it/in-evidenza/lav-si-e-fermata-ad-eboli-forse

12 mag 2011

2010-2013: il futuro delle ferrovie in Calabria.

Da qualche tempo è in circolazione un interessante documento dedicato agli investimenti futuri sul trasporto ferroviario in Italia, specialmente per quanto riguarda l'infrastruttura. In particolare tratta delle nuove opere e dei potenziamenti su quelle esistenti, che dovrebbero avere inizio nel trienno 2010-2013.
Ovviamente non andremo ad analizzare i progetti di tutta Italia, ma ci soffermeremo su quelli che interessano la nostra Calabria, aiutandoci con due schede tratte dal documento.
Iniziamo con il potenziamento della Napoli-Reggio Calabria, attraverso la realizzazione della variante Sapri-Ogliastro e della variante di Afragola, oltre al quadruplicamento della Salerno-Battipaglia. L'opera che ci interessa più da vicino, anche se non si trova ancora in Calabria, è la variante Sapri-Ogliastro, che dovrebbe essere costruita nel giro di 10 anni, per un investimento di ben 3270 milioni di €. I tempi di percorrenza dovrebbero diminuire di 17 minuti, e si calcola che quando sarà completata la variante di Sapri, quella di Afragola ed altre opere minori sul tracciato originale, sarà possibile viaggiare da Lamezia Terme Centrale a Roma Termini in sole 3 ore, con i servizi AV: sarebbe un bel traguardo che darebbe un duro colpo al trasporto aereo, per non parlare dei medievali autoservizi.
Ma non è tutto: osservando la scheda notiamo uno "strano" percorso in giallo che da Reggio fin poco dopo Lamezia segue più o meno l'attuale Tirrenica, per poi prendere la via dell'entroterra fino a Cosenza, Lagonegro, Battipaglia...peccato però che non ci sia alcun riferimento a riguardo.
Certo è che il sogno di una ferrovia "transappenninica" tra Calabria e Basilicata/Campania/Puglia, dai tempi della fine della Seconda Guerra Mondiale continua ancora oggi ad avere un certo fascino... (per approfondire consigliamo la lettura di questo post: http://ferrovieincalabria.blogspot.com/2011/02/storia-e-futuro-delle-ferrovie-in.html )



La seconda opera di rilevante importanza riguarda invece il tanto discusso Ponte sullo Stretto : oltre alla costruzione del ponte stesso, con relativa linea ferroviaria, notiamo le enormi opere propedeutiche, con addirittura i tratti di ferrovia di innesto al ponte che si addentrano rispettivamente quasi in Aspromonte per la Calabria, e sull'estrema punta orientale della Sicilia. Ed oltre a questi due nuovi tratti di linea ferroviaria, è già in costruzione la variante di Cannitello. E quando si ha a che fare con opere enormi, i costi non possono che essere altrettanto spaventosi: 352 milioni di € per l'innesto al ponte, e 23 per la variante di Cannitello.
Forse diremo qualcosa di ormai scontato, ma c'era davvero bisogno di spendere tutti questi soldi pubblici per un'ennesima cattedrale nel quasi-deserto, quando per esempio ci ritroviamo la ferrovia Jonica ancora a trazione diesel, con un servizio ridotto ai minimi termini, e con tutte le promesse di metropolitane di superficie e potenziamenti vari ormai completamente sfumati. Senza dimenticare la Catanzaro Lido-Lamezia che cade a pezzi o il corridoio merci Gioia Tauro-San Lucido-Sibari costato altri milioni di € e con solo 4 o 5 treni alla settimana. E non tocchiamo per decenza il tasto "Ferrovie della Calabria"! Perciò, al di là della passione nel vedere nuovi binari in giro per mari e monti e fantasticare su nuovi servizi ferroviari, la speranza di chi ancora ragiona con la propria testa è quella di non assistere alla creazione di un nuovo mostro di sprechi, inquinamento ed infiltrazioni mafiose.

8 mag 2011

Ferrovie della Calabria in fermento! (16)

Dopo tanto tempo nelle nostre Ferrovie della Calabria le buone notizie finalmente superano le cattive!

Iniziamo da un argomento che da più di un anno ci perseguita: il famoso ponte in ricostruzione tra San Pietro Apostolo e Cicala. Con grande gioia possiamo fare questa sorpresa, e mostrarlo quasi ultimato! Le foto risalgono a circa quindici giorni fa, quindi mentre leggete il post, se i lavori non si sono fermati, è probabile che i binari siano già stati posati...




Sempre sulla tratta da Madonna di Porto a Serrastretta (oltre che sulla Catanzaro Sala-Catanzaro Pratica) sono state messe in sicurezza alcune curve a rischio smottamento, oltre ad un altro viadotto nei pressi di Cicala, che senza questi lavori rischiava di fare la stessa fine di quello fotografato sopra, scalzato dalla corrente del fiume...




Purtroppo però lungo la linea sono ancora presenti alcune frane sui binari, che dovrebbero comunque essere di facile rimozione.



Altre notizie minori sono la pulizia di piazzali di stazione e cunette di tutta la Catanzaro Lido-Catanzaro Città, e la riparazione della strada sopra la fermata di Piazza Matteotti, dove a causa del continuo gocciolamento delle acque piovane, stavano quasi per formarsi stalattiti e stalagmiti...una brutta notizia purtroppo è la nuova limitazione del servizio ferroviario da Madonna di Porto a Cavorà, a causa di alcuni lavori urgenti su un tratto di binario...l'interruzione sarebbe dovuta durare una settimana a partire da lunedì scorso, quindi in teoria domani dovrebbe essere ripristinato il servizio ferroviario. Servizio ferroviario che finalmente può contare su due automotrici in più! Sono infatti ritornate a Catanzaro le M4c 359 e 360, che da tempo si trovavano a Cosenza Vaglio Lise in manutenzione: a breve dovrebbero essere raggiunte dalla 352 ristrutturata, mentre la 351 è probabile che sia già in lavorazione alla TCC di Mangone.

Alle unità 358 e 359 è stato inoltre applicato il respingente allargato per l'effettuazione dei treni materiale sulla Catanzaro Lido-Catanzaro Città: a metà aprile tra l'altro è stato effettuato il treno diserbante. Installato inoltre nella stazione di Aprigliano un nuovo apparato di segnalamento funzionante a LED, che migliora la visibilità dei segnali riducendo il fastidioso effetto "incerto" dovuto al controluce.


La M4c 359 in arrivo a Catanzaro Sala durante le prove della frenatura.

Per quanto riguarda i complessi Stadler, sono riprese le corse di abilitazione per il personale di condotta, e si spera che prima del nuovo anno inizino finalmente i servizi viaggiatori...

Prima di chiudere il post, pubblichiamo il rendering in 3D della M4/M4c Ferrosud che verrà prodotta in scala H0e/H0m da "Freccia Azzurra Modelli" (http://freccia-azzurra.npage.it/m4_-_ferrosud_35403254.html) : state mettendo da parte i risparmi??


A presto con nuovi aggiornamenti...in attesa della corsa prova della 353!

5 mag 2011

Post anti-monotonia - 7

Dopo un lungo periodo di assenza, torniamo con un nuovo post anti-monotonia, dedicato agli avvistamenti ferroviari insoliti nella nostra regione.

Iniziamo con le due coppie di Regionali (3742-3743 e 3750-3753) di nuovo a materiale ordinario che percorrono la Jonica Sud da Reggio a Catanzaro Lido: già il fatto di avere due carrozze UIC-X al posto di una misera ALn668 è qualcosa di "mistico", ma quando le normali UIC-X open space della DTR vengono addirittura sostituite da due UIC-X della Passeggeri serie '75, quindi a scompartimenti, l'estasi è totale! Una di esse addirittura è una face lift ex prima classe: dall'affollatissima ALn668 singola siamo passati ad un comodissimo scompartimento di prima classe, tra l'altro ancora dotato di quadretti e pareti color legno! Purtroppo non tutti i giorni è possibile incontrare le due vetture da "lunga percorrenza", visto che vengono alternate ad una composizione di due X open space '64 di prima classe (una di esse con pittogrammi, tessuti interni e marcatura di seconda classe), e ad un altro convoglio composto da una X di prima classe '64 ed una seconda classe serie '75 con sedili in eco-pelle. Curioso notare come tutte e tre le composizioni siano composte da una vettura di seconda classe ed una di prima, per quanto declassate siano...

Sempre sui Regionali jonici da qualche giorno è possibile incontrare la D445 1035, ultima unità della prima serie, da poco ripellicolata (e graffitata dai soliti cretini). Si tratta di un'unità appartenente in origine al deposito di Treviso, con fascia rossa tra i fari. Ed a proposito di Treviso, guarda caso un'altra unità è giunta in Calabria dal DL veneto (riconoscibile sempre per la fascia rossa): si tratta di una terza serie, di cui però al momento non conosciamo di preciso il numero dell'unità.

Un altro avvistamento abbastanza insolito risale a due settimane fa: in composizione all'Espresso 895 Roma Termini-Reggio Calabria Centrale c'era un bagagliaio UIC-X serie '86! Una composizione da sogno per l'appassionato: E656, bagagliaio, due cuccette, vagone letto e sei UIC-X! E provate ad immaginare il tutto in vecchia livrea...
I motivi del trasferimento sono legati all'imminente inizio dei viaggi dell'UNITALSI da Reggio Calabria a Lourdes, e molto probabilmente questo bagagliaio appartiene alla serie dotata di cucina a gas. Attualmente si trova in uno dei fasci di ricovero di Reggio Calabria Centrale, agganciato ad un mini convoglio incredibilmente variegato, composto da una X '75 scarenata, un WL T2s, una X Giubileo, una ormai rara cuccetta serie '68 (con interni originali!) ed infine il nostro bagagliaio!



Bellissimo primo piano della E656 025, in testa all'Espresso 895 a Lamezia Terme Centrale.

Prima di chiudere il post, una nota d'amarezza: ecco come si presentava il "bus gran turismo" che sostituisce l'ormai soppressa antenna Jonica 890/893: non c'era più posto per i viaggiatori diretti sullo Jonio, che sono stati costretti ad aspettare il primo treno verso Catanzaro Lido, e a Catanzaro Lido una coincidenza verso Soverato-Roccella...sarebbe tanto difficile istituire in coincidenza all'894/895 a Lamezia una coppia di Regionali effettuati con una doppia di ALn668? O bisogna mantenere questo inutile bus (spacciato pure per Gran Turismo!!) ad oltranza?
Domande che probabilmente non avranno mai una risposta...


Nota: è in circolazione sulla Tirrenica e verso Cosenza un nuovo arrivato: il Minuetto Elettrico 20 della DTR Sicilia...al momento non si sa se sia stato acquisito dalla DTR Calabria o se sia destinato a tornare sull'Isola...

1 mag 2011

Gomma, gomma ed ancora gomma!

Dopo una breve pausa di riflessione, i nostri amati politici tornano a colpire con le loro dannose iniziative anti-ferrovia. E' notizia di pochi giorni fa l'acquisizione da parte del Comune di Reggio Calabria dell'area occupata dall'ormai abbandonato scalo merci della stazione di Reggio Calabria Marittima. Il progetto prevede di trasformare l'intero piazzale in un mega parcheggio per automobili ed autobus, che secondo chi ha avuto questa felice idea, dovranno collegare il porto (che verrà completamente aperto al traffico veicolare!) con la zona dell'aeroporto ed il resto della Calabria tramite le ben note autolinee foraggiate dalla Regione.

Perchè l'iniziativa è assolutamente ridicola, inutile, dispendiosa e controproducente per la Città dello Stretto? Prima di tutto riteniamo sia sbagliato affidare i collegamenti pubblici tra la zona portuale e quella aeroportuale alla gomma: il Comune di Reggio Calabria ha notato che esiste una stazione chiamata Reggio Calabria Mare, che si collega alla ferrovia tirrenica a Reggio Calabria Lido, e potrebbe venire utilizzata come capolinea di eventuali treni metropolitani su Melito di Porto Salvo? Il Comune di Reggio Calabria ha notato che la ferrovia Jonica passa a poche centinaia di metri dall'aeroporto, e che basterebbe istituire una semplice fermata dotata di due marciapiedi per dare un servizio ferroviario all'aerostazione?

In una regione governata da persone intelligenti da Reggio Calabria Mare verrebbe istituito un treno Regionale da Melito per ogni partenza di aliscafo, ed uno in partenza per ogni arrivo da Messina, dando così la possibilità ai viaggiatori diretti verso lo Jonio di trovare un treno diretto almeno fino a Melito, oppure con cambio a Reggio Calabria Centrale un treno verso Rosarno/Tropea/Lamezia Terme, o Roccella/Catanzaro/Crotone. Invece in Calabria si preferisce caricare i pendolari del mare su un comunque comodo e frequente autobus dell'ATAM, che però rispetto al treno è molto più lento! Senza contare le miriadi di autolinee a media percorrenza dirette verso lo Jonio o il Tirreno, che partono dal piazzale antistante all'imbarco degli aliscafi!

Voi lettori giustamente penserete: istituire un nuovo servizio metropolitano ferroviario di questi tempi non è molto facile, vista l'attuale situazione finanziaria nazionale, e sicuramente un servizio di bus navetta costa molto di meno. E' anche vero. Ma noi vi dimostriamo ancora una volta la politica anti-ferroviaria che vige nella nostra Regione. Supponiamo di abbandonare l'ipotesi dei treni a Reggio Calabria Marittima: a poche centinaia di metri si trova la stazione di Reggio Calabria Santa Caterina, posta sulla ferrovia per Rosarno-Lamezia. Questa è in servizio regolare, si trova a ridosso delle banchine del porto ed a poche centinaia di metri dall'imbarco degli aliscafi: peccato che non sia possibile alcun tipo di interscambio ferrovia-mare, visto che la stazione è separata dal porto da un muraglione di quasi quattro metri! Allora a questo punto ci chiediamo: ma se il comune di Reggio Calabria ha avuto l'idea di impestare di auto ed autobus l'area portuale, perchè non ha avuto l'idea di installare una semplicissima ed economica scaletta, anche in ferro, per permettere ai viaggiatori scesi dal treno di raggiungere il porto e viceversa? Questa è una vera e propria dichiarazione di guerra al trasporto ferroviario, e soprattutto una dichiarazione di guerra ai cittadini calabresi che hanno voglia di vivere in un ambiente meno inquinato ed intasato dalle solite scatolette gommate, ed in una regione meno collusa con criminalità organizzata e pseudo-imprenditori di quartiere. Prima di chiudere il post ricordiamo che a giorni si terranno le votazioni per la Provincia di Reggio Calabria: dovrebbe essere dovere di tutti protestare contro questi quotidiani insulti alla popolazione, e per questo il nostro consiglio è quello di annullare le schede elettorali in segno di disprezzo verso questa casta politica che sta distruggendo la nostra terra.

L'ex area(circa 3000 mq) dello scalo merci di Reggio Calabria Marittima, che verrà trasformata in mega parcheggio. A parte la questione legata al trasporto viaggiatori, dismettere definitivamente lo scalo significa perdere un'occasione per ripristinare il traffico merci ferroviario: portare i carri merci praticamente fin dentro la città significherebbe decine di tir in meno nelle trafficate vie reggine, sostituiti da piccoli furgoni dedicati alla distribuzione delle merci dallo scalo alle attività commerciali. Ma siamo in Calabria, non in Svizzera...

Il fabbricato viaggiatori di Reggio Calabria Marittima, tra l'altro anche ristrutturato (ne abbiamo già parlato qua:http://ferrovieincalabria.blogspot.com/2010/10/perche.html)... oltre al danno la beffa!


L'autentica muraglia cinese che blocca l'interscambio tra la ferrovia ed i servizi marittimi: perchè nessuno ha mai pensato a far installare una semplice scaletta? La risposta si trova sulla sinistra della foto...
 
Il primo blog dedicato al trasporto ferroviario in Calabria...by Roberto Galati...email - msn: exp826@hotmail.it