I contenuti di Ferrovie in Calabria sono a disposizione di tutti, ma a condizione che, se sfruttati, siano accompagnati dall'indicazione della fonte (blog o autore dei testi/fotografie). Tutto il materiale ivi pubblicato è protetto da Copyright, perciò per evitare situazioni incresciose vi preghiamo di seguire questa piccola regola. Buon Viaggio!

• 14/10/14 • La mancanza di energia per l'alimentazione elettrica, sulla linea Paola - Cosenza, causa l'arresto improvviso di un treno nella galleria Santomarco: si è trattato della simulazione di criticità, tenutasi stanotte all'interno della lunga galleria posta sulla ferrovia Paola - Cosenza. Qui la news di ANSA Calabria • 13/10/14 • Trenitalia: a partire dal 15 ottobre verrà ripristinato il treno Regionale 22664 Reggio Calabria Centrale (11.30) - Rosarno (12.50), mentre verrà soppresso, solo nella giornata del 15 ottobre, il Regionale 22653/22654 Melito PS (6.45) - Rosarno (8.45). Qui il comunicato di Fsnewss • 04/10/14 • Si è tenuto nella giornata del 2 ottobre, l'open day alla stazione RFI di Fuscaldo, i cui ambienti non più utili ai fini dell'esercizio ferroviario, sono stati assegnati alla locale cooperativa agricola "Il Segno": prosegue quindi anche in Calabria, il programma di Rete Ferroviaria Italiana che prevede il recupero e l'affidamento a fini sociali delle stazioni parzialmente o totalmente dismesse. Qui la news • 29/09/14 • Si terra alla stazione RFI di Bova Marina, giorno 9 ottobre, un nuovo sit-in di protesta contro il declassamento della ferrovia Jonica. Clicca qui per aderire all'evento su facebook • 22/09/14 • Taglio delle stazioni sulla ferrovia Jonica: l'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, scrive ad RFI per chiedere rassicurazioni sul progetto di ridimensionamento, in vista di una riorganizzazione dell'orario regionale lungo la linea Jonica. Qui il comunicato • 13/09/14 • Pubblicati sulla nostra pagina gli orari dei servizi ferroviari Ferrovie della Calabria previsti a partire dal prossimo 15.09.2014. Vedi qui • 12/09/14 • Il fabbricato viaggiatori della ormai dismessa fermata di Curinga (posta sulla linea Tirrenica tra Lamezia Terme ed Eccellente), è stato ufficialmente attribuito da RFI, ad uso gratuito del Comune. Qui la delibera del consiglio comunale • 09/09/14 • Domani, 10.09.2014, il candidato per le Regionali con il Centrosinistra Oliverio si recherà nella stazione delle Ferrovie della Calabria di Soveria Mannelli, dalla quale partirà alla volta di Catanzaro a bordo del treno 17 delle 10.25. Arrivato a Catanzaro incontrerà a via Milano i lavoratori e sindacalisti delle FC e dell'AMC di Catanzaro. Leggi qui

28 nov 2010

Foto dal passato (n.7 - novembre 2010)

Mentre il mondo intero in queste ore è in subbuglio in attesa della pubblicazione di scottanti documenti top secret che potrebbero sconvolgere gli equilibri internazionali, anche noi ci sentiamo in dovere di "sconvolgere" un pò gli animi dei lettori con qualche foto, legata ad una curiosità ferroviaria calabrese sconosciuta ai più...!



Ci troviamo nello scalo merci della stazione di Catanzaro Lido, giorno 18 luglio 2005: all'epoca i due binari per il carrellamento non erano ancora stati "occupati" dai mezzi dell'impresa Francesco Ventura, e sporadicamente capitava di vedere qualche carro in sosta, solitamente di servizio per trasporto pietrisco o rotaie. Ormai treni merci regolari non ne giungevano più dal 2002, ma lo scalo rimase comunque attivo per eventuali treni "straordinari"...uno di questi era(ed è!) un incredibile Senigallia-Catanzaro Lido, solitamente composto da due carri G (indifferentemente Gbs, Gbhs o Gabs), per trasporto di materiale di casermaggio per la Polizia Ferroviaria. Un paio di carri quindi venivano scaricati a Catanzaro Lido, mentre altri due-tre nientedimeno che a Roccella Jonica! Ma la notizia sconcertante è che ancora oggi il merci esiste, anche se non si sa bene con quale periodicità: certo è che per ben due volte i carri di questo treno "fantasma" sono stati fotografati a luglio: a Catanzaro Lido il 18 luglio, mentre nella foto sotto sono ripresi nel piccolo scalo merci di Roccella Jonica, l'11 luglio del 2007:
Purtroppo dal 2007 i carri non si sono più fatti vedere(almeno a luglio, poi non si sa bene negli altri periodi...), ma fatto sta che il supersiste mercino jonico ancora esiste negli orari ufficiali...perciò cari amici appassionati, state sempre in guardia con le macchine fotografiche!

25 nov 2010

Post anti-monotonia - 6

Dopo un'assenza di qualche mese, rieccoci con un nuovo post anti-monotonia e con nuovi avvistamenti quasi "freschi di giornata".

Il primo riguarda l'ormai famoso treno diserbante, che due volte all'anno (autunno e primavera) percorre a passo d'uomo tutte le linee ferroviarie calabresi: l'ultimo avvistamento risale a martedì 23 novembre, giorno in cui ha operato sul tratto Roccella Jonica-Reggio Calabria Centrale: il giorno prima aveva percorso la tratta Catanzaro Lido-Roccella Jonica, ed il 21 la Sibari-Catanzaro Lido: il 20 è stato avvistato alla stazione di Cosenza Vaglio Lise, probabilmente salito da Lamezia Terme Centrale, passando per Paola. In testa al treno la bellissima D345 1032 in livrea originale, anche se leggermente graffitata e con un orrendo e mal integrato logo Trenitalia sul frontale: ecco il convoglio in transito dalla stazione di Brancaleone:


Ben visibile in questa foto la composizione dell'insolito merci: 4 carri cisterna per trasporto del diserbante, un carro con lance per lo spargimento del liquido, un carro ex GS di origine FS con all'interno il generatore per il funzionamento delle pompe, ed in coda un carro H delle FS per trasporto di materiali vari.

Un altro avvistamento degno di nota è la presenza di una ormai rarissima cuccetta mista AcBc tipo UIC-X alla stazione di Sibari, in composizione ad un convoglio di altre carrozze X con posti a sedere: pare sia tutto destinato alla demolizione alla Bilfinger di Bari, ma ci si sta impegnando per cercare di salvare dalla demolizione la cuccetta mista, tramite l'associazione tarantina ATSP: ecco la vettura alla stazione di Sibari, in questa foto di Paolo Corposanto:

Ultimo avvistamento, anche se di rilevanza minore, è l'arrivo a Reggio Calabria Centrale di un ulteriore locomotore da manovra serie 245, il 2273, appena revisionato e verniciato, per altro senza alcun orrendo logo di Trenitalia "appiccicato" sopra!

19 nov 2010

Reggio Calabria Marittima: la fine della fine...

Neanche a farlo apposta ne abbiamo parlato pochi giorni fa in questo post: http://ferrovieincalabria.blogspot.com/2010/10/perche.html ...ricordate vero?

Ebbene, quasi come se qualcuno ci avesse letto, sono iniziati i temuti lavori di dismissione definitiva dell'impianto...sembra un dispetto, ma ovviamente vogliamo credere che non sia così.

Da alcuni giorni un motocarrello con un manipolo di operai di RFI sta operando sul piazzale della dimenticata stazione marittima, e per ora i lavori sono limitati alla deelettrificazione della tratta...a quanto pare però RFI non si limiterà ad eliminare la catenaria, ma anche la breve linea verrà smantellata per fare posto ad un qualcosa di "nuovo" ancora non ben definito, che ovviamente nulla ha a che vedere con il trasporto ferroviario.

Perciò ancora una volta è andata vergognosamente perduta un'occasione per rilanciare un servizio integrato, in questo caso ferro/mare, che sarebbe stato utilissimo per decongestionare le intasate vie di Reggio Calabria ed hinterland: mai nessuno ha pensato ad istituire un servizio metropolitano tra Melito di Porto Salvo e Reggio Calabria Marittima? O da Roccella Jonica? Magari facendo arrivare/partire i treni in coincidenza con gli aliscafi da Messina e dalle Isole Eolie?

Senza contare che anche il servizio stesso "Metromare" è a rischio soppressione, a causa dei soliti fasulli costi insostenibili...arriveremo al punto che in Calabria e Sicilia si viaggerà in autobus anche in mare? Forse abbiamo anche scoperto un ulteriore motivo malavitoso per il quale si vuole costruire il Ponte sullo Stretto!

Ecco qualche triste fotografia dei lavori di smontaggio della catenaria...


In arrivo gli aggiornamenti sul nuovo orario ufficiale che entrerà in vigore il 12 dicembre!

14 nov 2010

Fantasie a lunga percorrenza...(1)

In tempi di vacche magre, o meglio di rete snella, alle poche persone a cui rimane un pò di voglia di fare, e soprattutto di fare ONESTAMENTE, non rimane che fantasticare immaginando come potrebbe essere un personale mondo utopico...noi ci limitiamo soltanto ad immaginare una Calabria (e magari un'Italia...) diversa. Certamente ci sarebbero decine di "piccole" cose da cambiare, ma trovandoci sul blog "Ferrovie in Calabria", è forse superfluo dire che andrebbe cambiato, e molto, il sistema trasportistico nella nostra Regione, che comunque rispecchia in modo esasperato quella che è la cultura dei trasporti italiana: la gomma.
Come ricorderete in alcuni post precedenti ci siamo dedicati al trasporto Regionale e Metropolitano, con alcune interessantissime idee del nostro Vittorio Lascala, per altro facilmente realizzabili, politica e denaro permettendo...facilmente realizzabili, rispetto quelle che leggerete tra poco!
Vogliamo infatti dedicare qualche post alla lunga percorrenza, argomento "hard" nel Sud Italia, e specialmente in Calabria e Sicilia: divideremo le analisi in quattro parti:

-NOTTURNI CALABRIA-NORD
-NOTTURNI SICILIA-NORD
-DIURNI CALABRIA-NORD
-DIURNI SICILIA-NORD

Seguiamo l'ordine impostato sopra, ed iniziamo con i treni notturni che utopisticamente sarebbero utili a collegare la nostra Regione con il centro ed il nord Italia, a partire dalla linea Tirrenica.
L'origine e termine corsa dovrebbe essere ovviamente la stazione di Reggio Calabria Centrale, ormai ridotta ai minimi termini dopo la soppressione degli ICN "Scilla" e "Tommaso Campanella". Le nostre proposte per i treni giornalieri sono articolate fondamentalmente nel seguente modo:

-Ripristino degli ICN "Scilla" e "Tommaso Campanella" velocizzati
-Velocizzazione dell'Espresso 894/895

Per i non "ferromaniaci" abbiamo preparato una breve legenda che esplicita le sigle che utilizzeremo:

E656-E402A/B-E403-E444R: locomotori elettrici
Bc T4: carrozza cuccette "comfort" con quattro posti letto per scompartimento
Bc: carrozza cuccette tradizionale con sei posti letto per scompartimento
A: carrozza di prima classe con posti a sedere
B: carrozza di seconda classe con posti a sedere
DU: carrozza bagagliaio-postale
WL MU: carrozza letti con scompartimenti con tre letti
DDM: carro trasporto auto al seguito

Ed ora via alle fantasie!!

I due InterCity Notte Reggio-Torino e Reggio Milano avrebbero la seguente composizione:

E402B/E403-T4-T4-WL MU-Bc-A-B-B-B-B-B-DU

La novità, oltre all'assenza dell'antenna Jonica(tranquilli, ne riparleremo!), sarebbe la totale composizione di carrozze da 200 km/h(le seconde classi quindi sarebbero X Giubileo da 200), ed anche il bagagliaio/postale dovrebbe esserlo: ricordiamo che anni orsono alcuni postali UIC-X vennero dotati di smorzatori antiserpeggio e livrea GC, per entrare in composizione ai principali InterCity. Scontato dire che il postale servirebbe eventualmente a trasportare i bagagli dei viaggiatori, ma soprattutto per istituire un ottimo servizio di collettame espresso tra il Sud Italia ed il Nord: in pratica una sorta di posta super-prioritaria, non come quella fasulla delle nostre Poste Italiane. In testa al treno dovrebbero obbligatoriamente esserci le E402B o le nuove E403(quando si riuscirà a farle funzionare...), rese di nuovo politensione e con i sistemi di sicurezza per l'AV installati: ebbene sì, secondo noi sarebbe un'ottima idea instradare anche parte dei notturni sulle nuove linee ad Alta Velocità, per riuscire a guadagnare tempo prezioso e ridurre le abnormi percorrenze attuali. Le fermate del Reggio-Milano sarebbero le seguenti:
Reggio Calabria Centrale(carico posta)-Villa S. Giovanni-Gioia Tauro-Rosarno-Vibo Valentia/Pizzo-Lamezia Terme Centrale(carico posta)-Amantea-Paola-Maratea-Sapri(termine servizio salita sulle cuccette/WL)-Battipaglia(carico posta)-Firenze Campo Di Marte(scarico posta)-Prato Centrale-Bologna Centrale(scarico posta)-Piacenza-Milano Centrale(scarico posta). -le fermate in senso contrario sono le stesse, ed ovviamente il carico/scarico della posta è invertito, vale anche per i treni seguenti-

Le tratte AV percorse sarebbero la Salerno-Napoli-Roma, la DD Roma-Firenze e la Firenze-Bologna.

Per quanto riguarda il Reggio-Torino le fermate ed il carico/scarico posta sono identici fino a Battipaglia. Le fermate seguenti sono queste:
Salerno-Livorno Centrale-Pisa Centrale(scarico posta)-Viareggio-La Spezia Centrale-Genova Brignole-Genova Piazza Principe(scarico posta)-Alessandria-Asti-Torino Porta Nuova(scarico posta). Le tratte AV percorse sarebbero la Salerno-Napoli-Roma.

L'espresso 894/895 Reggio-Roma invece avrebbe la seguente composizione:
E656/E444R/E402A-DDM(Villa SG)-DDM(Lamezia TC)-B-B-B-B-B-WL T3s-Bc-Bc-DU

Anche in questo caso l'antenna Jonica è assente, mentre viene mantenuto il servizio auto al seguito giornaliero tra Villa San Giovanni, Lamezia Terme Centrale e Roma Termini, ovviamente potenziabile nei periodi di punta. La novità è la nuova carrozza letti T3s, derivata da un T2s e venduta come servizio Excelsior (http://www.trenomania.org/fotogallery/displayimage.php?pos=-67743 ), mentre le Cuccette da 6 posti sono anche vendibili come C4, con utilizzo di soli quattro letti. Anche in questo caso è presente il servizio postale rapido...
Ecco le fermate: Reggio Calabria Centrale(carico posta)-Villa S. Giovanni-Scilla-Bagnara-Palmi-Gioia Tauro-Rosarno-Nicotera-Ricadi-Tropea-Vibo Marina-Lamezia Terme Centrale(carico posta-ultima stazione servizio cuccette in partenza)-Amantea-Paola-Sapri-Salerno-Napoli Centrale(scarico posta)-Aversa-Formia-Latina-Roma Termini(scarico posta).

Per ora abbiamo scritto e fantasticato già abbastanza...appuntamento al prossimo post, dedicato ai treni periodici notturni Calabria-Nord!

11 nov 2010

Una tedesca emigrata in Calabria

La storia (e il futuro) della FCL.353, “piccolo” gioiello delle ferrovie calabresi. (di Vittorio Lascala)

Nel pensare a questa locomotiva si vede una sorta di “controtendenza” nella cultura calabrese dell’epoca, quando la gente abbandonava i paesini diretta verso il “resto del mondo”, avviando anche una sorta di colonizzazione in Germania.
Percorso inverso fecero, tra il 1926 e il 1928, un gruppo di 3 locomotive a vapore (più altre 8 costruite però su licenza a Genova) che da Berlino si recarono nel meridione d’Italia, presso i depositi delle allora “giovani” Ferrovie Calabro Lucane.
Si trattava delle locomotive Gruppo 350, le più potenti che le Calabro-Lucane abbiano mai avuto (alla faccia del “piccolo gioiello”!), mandate subito in servizio nei depositi di Bari, Potenza, Cosenza e Castrovillari. Tali locomotive, progettate e costruite dalla berlinese Borsig, allora maggiore produttrice di locomotive in Europa, venivano usate specie per i pesanti treni merci allora in esercizio, raggiungendo la ragguardevole velocità di 50 km/h con una potenza di ben 800 cv. Tra di loro c’era anche la FCL.353, assegnata subito a Cosenza per prestare servizio sulle difficili e impervie linee per Catanzaro e Camigliatello Silano, con quest’ultima linea prolungata nel 1956 fino a San Giovanni in Fiore.

Convoglio storico in sosta a S.Giovanni in Fiore (foto di E. Salatino)

E I TRENI NON SBUFFARONO PIU’…

Con l’epopea del vapore ormai al tramonto, queste macchine continuarono ad effettuare servizio sulla rete FCL, data anche la carenza di mezzi a disposizione, fino a metà anni ‘70. L’arrivo dei locomotori diesel LM4.600, però, decretò praticamente la fine dell’esercizio per le vaporiere (escluse le locomotive a cremagliera Gr.500, unici mezzi assieme alle Emmine M1c.80 ed 80R capaci di percorrere le tratte a cremagliera, come quella presente tutt’ora a Catanzaro), segnando anche la sorte di queste possenti macchine.
Una delle 9 unità su 11 oggi sarà probabilmente parte di una qualche forchetta del vostro servizio buono, essendo state demolite e poi mandate in fonderia. Ma due macchine si salvarono: la FCL.358, dopo aver effettuato il treno d’addio alla bellissima ferrovia Lagonegro – Spezzano Albanese, venne acquistata dal ricco appassionato romano Di Giacomo, che ancora oggi la possiede (seppur non si sappia nulla della sua precisa locazione), mentre la 353 venne abbandonata, dopo un guasto, su un tronchino della stazione di San Giovanni in Fiore, in attesa di decisioni.

LA RINASCITA

Rimase lì fino ai primi anni ’90, quando le Ferrovie della Calabria decisero, quasi improvvisamente, di intraprenderne il recupero grazie anche alla fortissima volontà dell’ex capodeposito Pasquale Iuliano, “padre” del restauro della 353 e di tutte le altre vaporiere in carico a Ferrovie della Calabria e Ferrovie Appulo Lucane. La macchina, ultima rimasta in carico alle F.C., venne riparata grazie alle vecchie maestranze richiamate al servizio presso le officine di Cosenza, ed in poco più di un anno si potè finalmente vedere il vapore tornare a sbuffare dalla ciminiera della “tedesca”.
La 353 riscosse subito grande clamore tra appassionati e non, divenendo un vero e proprio simbolo aziendale e “spirituale” delle Ferrovie della Calabria. Cominciò così una seconda vita per questa grande e indistruttibile vaporiera, passata dai pesanti treni merci ad innumerevoli treni turistici e fotografici. Il peso degli anni non si fece sentire neanche alla dura prova che la linea Cosenza – San Giovanni in Fiore proponeva: tra le stazioni di Redipiano, Santo Janni e Fondente la linea presenta infatti una salita con pendenza del 6%, esattamente al limite di sicurezza. Ebbene, nonostante gli anni (e i carri) sul groppone, la 353 riuscì a superare con tranquillità la difficile rampa. Da allora, è stata presenza stabile fino al 2008 tra i monti della Sila, effettuando i servizi turistici Camigliatello – San Nicola Silvana Mansio – San Giovanni in Fiore, correndo tra scenari davvero irripetibili. La bellezza della locomotiva immersa nella neve o tra le verdi radure è una visione che ha spesso e volentieri affascinato e fatto innamorare decine di persone, rendendo il treno a vapore un’attrattiva di prim’ordine nel turismo Silano.
Fascino che viene riconosciuto persino dal celebre programma di Rai3 Geo&Geo sul quale va in onda il 26 Dicembre 2007 un favoloso servizio sulla Ferrovia Silana, nel quale ovviamente la 353 è assoluta protagonista. Una fama, quella della vaporiera, che ha attratto comitive di turisti da tutta Europa (ogni estate, infatti, erano solite scendere comitive di oltre 100 persone da Germania e Inghilterra), facendo tornare a vivere, grazie anche all’utilizzo di carrozze in allestimento originale, la belle epòque del vapore

La FCL 353 ai tempi del primo restauro (foto R. Troiano)

DI NUOVO IN LETARGO

Tutto ciò fino ad inizio 2008, quando scade la revisione della caldaia, il quale termine venne già prorogato di ulteriori 6 mesi per permettere alla locomotiva di poter operare nella stagione turistica invernale, la più proficua per l’altopiano silano.
Sono perciò 2 anni che i binari silani non sorreggono il peso della possente “tedeschina”, sostituita l’anno scorso dalla locomotiva diesel LM4.606. E’ inutile dire che il paragone assolutamente non regge..
Le notizie, tuttavia, sono confortanti: presso le officine di Cosenza è infatti in via di completamento la revisione della locomotiva, durata ben due anni, con la sostituzione di alcune parti intaccate dai segni del tempo ed una completa riverniciatura. La rimessa in pressione della locomotiva è prevista per metà dicembre, dopodiché verrà sottoposta alle verifiche delle istituzioni competenti per poter tornare, finalmente, a divorare gli stretti binari delle Calabro-Lucane, aspettato le sue “cugine” FCL.504 e 403, oltre all’automotrice da pochi mesi recuperata a Catanzaro Lido, l’Emmina M1.37 rimasta in abbandono per 40 anni (parleremo anche di lei) e le due automotrici M2.132R e 142R, accantonate a Cosenza.

"TRAINANDO” IL TURISMO SILANO

Anche attraverso la FCL.353 passa un grosso spiraglio per il futuro del turismo in Sila e, più in generale, in Calabria: i treni turistici organizzati dalle Ferrovie della Calabria hanno evidenziato l’esistenza di un’enorme attrattiva per i turisti, ogni anno provenienti numerosi da tutta Italia, senza contare la mole di appassionati ferroviari negli anni attratti dal mondo, assolutamente unico sul panorama globale, delle Ferrovie Calabro Lucane.
E’ da tutti auspicato un rinnovato interesse per la ripresa delle attività sulla Cosenza – San Giovanni in Fiore, passante innanzitutto per la risistemazione della linea, attualmente interrotta per frana presso Fondente e in più tratti sommersa dalla vegetazione tra San Nicola Silvana Mansio e San Giovanni in Fiore. Ovviamente, l’esistenza delle rinomatissime località sciistiche è una “marcia in più” per questa ferrovia, che potrà rappresentare in futuro anche una maniera decisamente alternativa per raggiungere da Cosenza e Catanzaro l’altopiano Silano, unendo il piacere di una giornata sulle piste da sci all’assolutamente raro (e romanticissimo) viaggio sul treno a vapore.
Non un treno a vapore qualsiasi.

La 353 immersa nella neve...
Questo bellissimo e completo articolo sulla mitica 353 è tratto dal blog "virgole nelle virgole" ed è consultabile anche al seguente link: http://www.virgolenellevirgole.it/altro/una-tedesca-emigrata-in-calabria/

6 nov 2010

Trenitalia: nuovo orario in vista...

Manca poco più di un mese alla pubblicazione del nuovo orario ufficiale delle FS, e le prime indiscrezioni sulle novità, spesso contrastanti fra loro, sono già "disponibili". Per quanto riguarda la Calabria come al solito non ci sono buone notizie, e stavolta si rischia davvero un gigantesco taglio ai servizi a lunga percorrenza: ma sarebbe nulla confrontato alle riduzioni previste al traffico Regionale.

Per quanto riguarda la divisione Pax, la novità più importante dovrebbe riguardare l'Espresso 890/893 Reggio-Roma via Roccella-Catanzaro Lido-Lamezia, che secondo alcune voci dovrebbe essere instradato via Crotone-Sibari-Paola(dove si terrebbe la manovra di aggancio/sgancio dalla sezione tirrenica), sulla traccia dell'Espresso 953/954 sul tratto Catanzaro Lido-Sibari: se così fosse l'890/893 diventerebbe praticamente inutilizzabile da Catanzaro Lido alla Locride, in quanto se si dovesse mantenere la traccia del 954, transiterebbe dalla Jonica sud tra le 15 e le 18 (per fare un esempio, da Siderno/Locri transiterebbe verso le 16:30, a differenza dell'orario attuale tra le 21 e le 21:10 nelle due stazioni). Lo stesso disastro avverrebbe in senso dispari, perchè il "nuovo" 893 farebbe servizio viaggiatori in Jonica sud tra le 10:30 circa e le 13 circa. Il tutto per un totale di quasi 15 ore di viaggio tra Locri e Roma, a differenza delle 9 circa(che potrebbero diventare anche meno con una traccia più decente) del collegamento attuale. Per farla breve, questa modifica sarebbe la scusa per una totale soppressione del collegamento per scarsa frequentazione(voluta da Trenitalia stessa) con l'orario estivo, se non con una VCO durante l'orario invernale del tutto. Un'altra voce parla nientemeno che della totale soppressione a partire dal 12 dicembre, al pari dei treni a lunga percorrenza da/per Crotone, ma per fortuna Trenitalia ha smentito queste ipotesi. Certo è che l'ICN "Freccia del Levante" Milano-Crotone e vv sia stato vergognosamente ridotto in condizioni pietose, composto da sole quattro carrozze(una cuccetta+tre UIC-X giubileo, come i vecchi ICN Scilla e Campanella jonici fino al 2006). E dire che fino a pochi mesi fa ancora la composizione era di tutto rispetto, con due cuccette UIC-X C6, una GC/Z di prima classe e 3 X Giubileo...

Ma la notizia che più rischia di mandare nel panico pendolari e ferrovieri è la prevista soppressione del servizio metropolitano tra Rosarno e Melito di Porto Salvo: si parla di ben 25 treni del servizio "Tamburello" e treni Regionali "tradizionali"...viene da chiedersi a cosa serva il tavolo Regione-Trenitalia da poco aperto dalla giunta Scopelliti, quando poi si rischia la quasi totale paralisi dei servizi ferroviari nella nostra Regione, lasciata ancora una volta nelle mani di aziende di autoservizi poco trasparenti: chissà perchè i soldi pubblici non ci sono mai per le ferrovie, e poi miracolosamente ricompaiono per finanziare lautamente questo o quell'imprenditorucolo della gomma? Chissà come mai nel 2010 sono stati erogati alle aziende di autotrasporto ben 128 milioni di Euro dalla Regione, e solo 64 per le ferrovie?
Questo è un altro passo verso la distruzione dello stato sociale, delle istituzioni e del rispetto per il cittadino: ma prima o poi la risposta arriverà, e quando arriverà ci sarà da divertirsi...


L'ALn668 1043 alla stazione di Catanzaro Lido: tutti i treni Regionali sulla Jonica e tantissimi sulla Tirrenica vengono ormai effettuati da singole automotrici, spesso affollati fino all'inverosimile...ovviamente quando non vengono soppressi.


La D445 1020 alla stazione di Reggio Calabria in testa al materiale dell'Espresso 893.

2 nov 2010

Ferrovie della Calabria in fermento? (11)

Vi starete chiedendo il perchè del punto interrogativo al posto del consueto esclamativo...
E' presto detto, visto che è un pò difficile parlare di "fermenti" in questo periodo così nero per le Ferrovie della Calabria: a causa del maltempo alluvionale praticamente costante, continuano ad esserci seri problemi sulla linea Catanzaro Città-Cosenza. Ma analizzando nello specifico, rileviamo le seguenti situazioni:
Catanzaro Città-Cosenza: dopo la riapertura fino a Madonna di Porto, la linea è stata di nuovo interrotta a Gagliano, con ripristino quindi delle autocorse fino a Soveria Mannelli e da lì in treno fino a Cosenza. Orari Cz - Gagliano 7.22 - 8.22 - 13.17 - 14.15; Gagliano - Cz 7.30 - 8.35 - 13.24 - 14.25.

Catanzaro Lido-Catanzaro Città: dopo le forti piogge del 20 ottobre, la tratta a cremagliera è stata interrotta ed i pochi treni rimasti in servizio ordinario(con orario provvisorio) sono limitati a Catanzaro Sala, in coincidenza con gli autobus o eventualmente con proseguimento per il centro storico di Catanzaro in funicolare. La manutenzione delle automotrici rimaste isolate viene effettuata nella rimessa di Catanzaro Lido. Ai pendolari comunichiamo che è possibile utilizzare gli autobus urbani ed interurbani delle FC anche con il biglietto urbano ferroviario, finchè l'attuale situazione di emergenza non sarà cessata. Ma come se non bastasse, a complicare di più la situazione(anche se in questo caso si tratta di un'avvenimento positivo), ci si mettono anche i lavori di risanamento della sede ferroviaria tra Catanzaro Lido e Catanzaro Sala, anche se ormai stanno comunque volgendo al termine. Ovviamente in campo c'è la ditta Francesco Ventura, che sta utilizzando anche una piccola ma massiccia locomotiva da cantiere con trasmissione a bielle di origine spagnola, al traino/spinta di un mini treno cantiere di un solo carro per il pietrisco. A Catanzaro Città invece è praticamente pronto il nuovo binario della rimessa nel deposito locomotive.

Per consultare gli orari provvisori della Catanzaro Lido-Catanzaro Città: http://www.ferroviedellacalabria.it/doc/orari/ferrovie/provvisorioFDC.pdf

Sul fronte del materiale rotabile, continuano le corse prova e di istruzione PdM per i nuovi convogli Stadler...per l'inizio dei servizi regolari ci vorrà però ancora del tempo, e probabilmente se ne riparlerà quando finalmente saranno terminati tutti i lavori sulle linee.

Altra tristissima notizia è la soppressione praticamente definitiva del servizio viaggiatori ordinario sulla tratta Cosenza-Pedace-Spezzano della Sila: ancora non c'è nessun documento ufficiale che ne sancisce il taglio, ma purtroppo le voci in circolazione non sono affatto positive. Probabilmente sopravviverà soltanto come linea turistica, si spera fino a San Giovanni in Fiore.

La locomotiva da cantiere che l'impresa Francesco Ventura sta utilizzando per i lavori sull'armamento tra Catanzaro Lido e Catanzaro Sala...

...assieme ad una piccola rincalzatrice, che qui vediamo durante il caricamento su un carrello stradale per il trasferimento, nei pressi della stazione di Catanzaro Sala.

L'armamento rinnovato poco dopo la stazione di Catanzaro Lido.
 
Il primo blog dedicato al trasporto ferroviario in Calabria...by Roberto Galati...email - msn: exp826@hotmail.it