I contenuti di Ferrovie in Calabria sono a disposizione di tutti, ma a condizione che, se sfruttati, siano accompagnati dall'indicazione della fonte (blog o autore dei testi/fotografie). Tutto il materiale ivi pubblicato è protetto da Copyright, perciò per evitare situazioni incresciose vi preghiamo di seguire questa piccola regola. Buon Viaggio!

• 14/10/14 • La mancanza di energia per l'alimentazione elettrica, sulla linea Paola - Cosenza, causa l'arresto improvviso di un treno nella galleria Santomarco: si è trattato della simulazione di criticità, tenutasi stanotte all'interno della lunga galleria posta sulla ferrovia Paola - Cosenza. Qui la news di ANSA Calabria • 13/10/14 • Trenitalia: a partire dal 15 ottobre verrà ripristinato il treno Regionale 22664 Reggio Calabria Centrale (11.30) - Rosarno (12.50), mentre verrà soppresso, solo nella giornata del 15 ottobre, il Regionale 22653/22654 Melito PS (6.45) - Rosarno (8.45). Qui il comunicato di Fsnewss • 04/10/14 • Si è tenuto nella giornata del 2 ottobre, l'open day alla stazione RFI di Fuscaldo, i cui ambienti non più utili ai fini dell'esercizio ferroviario, sono stati assegnati alla locale cooperativa agricola "Il Segno": prosegue quindi anche in Calabria, il programma di Rete Ferroviaria Italiana che prevede il recupero e l'affidamento a fini sociali delle stazioni parzialmente o totalmente dismesse. Qui la news • 29/09/14 • Si terra alla stazione RFI di Bova Marina, giorno 9 ottobre, un nuovo sit-in di protesta contro il declassamento della ferrovia Jonica. Clicca qui per aderire all'evento su facebook • 22/09/14 • Taglio delle stazioni sulla ferrovia Jonica: l'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, scrive ad RFI per chiedere rassicurazioni sul progetto di ridimensionamento, in vista di una riorganizzazione dell'orario regionale lungo la linea Jonica. Qui il comunicato • 13/09/14 • Pubblicati sulla nostra pagina gli orari dei servizi ferroviari Ferrovie della Calabria previsti a partire dal prossimo 15.09.2014. Vedi qui • 12/09/14 • Il fabbricato viaggiatori della ormai dismessa fermata di Curinga (posta sulla linea Tirrenica tra Lamezia Terme ed Eccellente), è stato ufficialmente attribuito da RFI, ad uso gratuito del Comune. Qui la delibera del consiglio comunale • 09/09/14 • Domani, 10.09.2014, il candidato per le Regionali con il Centrosinistra Oliverio si recherà nella stazione delle Ferrovie della Calabria di Soveria Mannelli, dalla quale partirà alla volta di Catanzaro a bordo del treno 17 delle 10.25. Arrivato a Catanzaro incontrerà a via Milano i lavoratori e sindacalisti delle FC e dell'AMC di Catanzaro. Leggi qui

31 mag 2014

Foto della settimana - Maggio 2014

Si conclude oggi questo un po' strano mese di maggio 2014, che ha alternato notizie positive (inizio dei lavori per il ripristino della ferrovia Gioia Tauro - Palmi) a notizie negative (rischio soppressione del servizio sulla linea Catanzaro Lido - Lamezia Terme), il tutto condito da un clima elettorale non propriamente distensivo...che almeno in Calabria, e forse non solo, rischiava di prendere letteralmente fuoco, se una piccola apparizione della nostra associazione addirittura su Porta a Porta, fosse stata mandata in onda qualche giorno prima del fatidico 25 maggio. Ne parleremo in conclusione del post!

Perciò, proviamo a "rilassarci" un po', almeno per qualche ora, con le nostre consuete Foto della settimana, provenienti dalla photogallery di Ferrovie in Calabria.

Iniziamo dal bellissimo scatto inviatoci da Giovanni Russo, nostro grande amico e Presidente dell'Associazione Ferrovie Siciliane: si tratta della prima Foto della settimana pubblicata in modo congiunto su entrambi i siti associativi, creando una sorta di ponte ferroviario, seppur virtuale, tra le due regioni, Calabria e Sicilia, "irrimediabilmente" ma amichevolmente congiunte, non solo a livello ferroviario, nonostante la separazione marittima dello Stretto di Messina. Ovviamente, il soggetto dello scatto non poteva non essere un treno che serve entrambe le regioni: è stato infatti scelto l'InterCity 727 Roma - Villa San Giovanni - Palermo/Siracusa, qui ripreso in transito a 110 km/h nei pressi di Scilla (tra le gallerie "Paci" ed "Alta Fiumara"), trainato dalla E402 031, ormai al termine del suo viaggio...continentale!

A 110 km/h sui binari della Costa Viola (n°129 - 05/2014)
Cambiamo totalmente località, tipo di trazione, scartamento...e soprattutto velocità (!!), con il secondo scatto di maggio, inviatoci da Gianluca Altomare: una fotografia che potrebbe tranquillamente essere "spacciata" per risalente agli anni '60, quando il vapore sulla rete delle Ferrovie Calabro Lucane la faceva da padrone. Ci troviamo invece in un passato decisamente più recente, esattamente tre mesi fa: il 2 marzo 2014, in occasione di un treno speciale organizzato da Ferrovie in Calabria in collaborazione con l'azienda Ferrovie della Calabria, la mitica vaporiera 353 è tornata a correre tra Cosenza e Rogliano, per la Giornata delle Ferrovie Dimenticate. Nella fotografia, è stato immortalato il rifornimento idrico alla stazione di Pedace: una tappa irrinunciabile per una macchina che basa il suo funzionamento sull'acqua allo stato di vapore e sul fuoco...
La macchina ad acqua (n°130 - 05/2014)
La terza fotografia di maggio, invece, ci porta a cambiare ancora una volta tipologia di trazione: passiamo al diesel, sulla ferrovia Jonica, con la D445 1141 in corsa nei pressi di Marina di San Lorenzo, immersa nella macchia mediterranea costiera, in testa all'InterCity 559 Taranto - Reggio Calabria Centrale. Nessuna fatica per il potente locomotore, in testa alle "solite" due vetture UIC-X revamping...

In corsa nella macchia mediterranea (n°131 - 05/2014)
Il mese si conclude invece...quasi come è iniziato: ci troviamo alla stazione di Scilla, a poca distanza dal luogo di scatto della prima immagine di maggio, durante il transito dell'Espresso 14051 Lourdes - Ventimiglia - Siracusa, organizzato dalla sede jonica siciliana dell'UNITALSI. Ultimi impegni di una certa levatura, per la E656 091 in testa alle 14 vetture cuccette, bagagliai e barellate, del "treno bianco".

Il treno bianco (n°132 - 05/2014)
In chiusura del post, invitiamo i nostri lettori a visionare il bellissimo servizio andato in onda su Porta a Porta, ben noto talk show di Rai1, realizzato dalla giornalista lombarda Valentina David. Di durata molto breve, ma assolutamente esaustivo, ha spaziato dalla problematica relativa all'InterCity 559/562 Reggio Calabria Centrale - Taranto, molto spesso effettuato con automotrici ALn668, finendo alla disastrosa scelta di dismettere la vecchia tratta ferroviaria che serviva Catanzaro, sostituendola con quella "moderna"...sulla quale però rischiano di essere soppressi gli ultimi treni Regionali per scarsità di traffico. La nuova stazione di Catanzaro rimarrà alla storia come una nuova cattedrale nel deserto? Noi stiamo tentando di evitarlo, per quanto possibile.

28 mag 2014

Ferrovia Gioia Tauro - Palmi: un esperimento di integrazione per la Calabria


Lo scorso 21 maggio, in presenza delle più importanti testate giornalistiche regionali, il Presidente di Ferrovie della Calabria Giuseppe Pedà, assieme alle maggiori cariche dirigenziali dell'azienda ed all'Assessore regionale ai Trasporti, ha annunciato quello che da anni si attendeva. Le ferrovie taurensi non sono "dimenticate", ma anzi ripartiranno dalla Gioia Tauro - Palmi, entro pochi mesi. Inizieranno tra qualche settimana, infatti, i lavori di ripristino del tracciato ferroviario della linea a scartamento ridotto, lunga circa 9 km, che collega i due importanti centri della piana. Dall'ormai lontano 2009, nessun treno percorreva più quel che rimaneva della ferrovia per Seminara e Sinopoli: solo due anni dopo, toccava alla Gioia Tauro - Cinquefrondi, proprio nel clou della crisi finanziaria che investiva l'azienda Ferrovie della Calabria. In realtà, se la linea per Cinquefrondi fino alla fine continuò a generare un notevole traffico pendolare, la Gioia Tauro - Palmi sopravvisse fino al 2009 con un numero di treni mai superiore alle quattro coppie feriali, tra l'altro scarsamente frequentate. 
La causa principale della poca appetibilità della breve tratta, fu anche una notevole sovrapposizione dei servizi su gomma di Ferrovie della Calabria gravitanti attorno a Gioia Tauro (specie quelli provenienti dalle aree precedentemente servite dalla linea per Sinopoli), ed in parte anche la concorrenza dei servizi ferroviari regionali di Trenitalia con frequenza semi-oraria. 
L'attuale progetto di Ferrovie della Calabria, però, ha le potenzialità per risultare una sorta di importante esperimento di integrazione modale, da replicare in molte aree regionali. 
L'intenzione dell'azienda è infatti quella di istituire due poli di interscambio gomma-ferro a Gioia Tauro e Palmi, da cui originano due diversi bacini di utenza su gomma, e che verrebbero interconnessi proprio dalla linea ferroviaria da ripristinare, evitando così la sovrapposizione di più servizi su strada nel tratto compreso tra le due località. Inoltre, per venire incontro all'utenza principalmente studentesca, verranno ripristinati circa 600 metri di binario dalla stazione di Palmi verso Sinopoli, prolungando il tratto attivo al servizio ferroviario, fino ad un'area limitrofa al polo scolastico che disterebbe circa 50 metri dalla ferrovia.
Non dimentichiamo, inoltre, che a Gioia Tauro l'interscambio sarebbe addirittura "triplo", visto che avverrebbe non solo tra i treni ed i bus di Ferrovie della Calabria, ma anche con il servizio ferroviario Regionale e nazionale di Trenitalia che percorre la direttrice Tirrenica.
I treni tra Gioia Tauro e Palmi, avranno diverse frequenze in base agli orari, con una corsa ogni '30 minuti nei due sensi, nella fascia pendolare mattutina (06.00 - 09.00), cadenzamento orario tra le 9 e le 12, nuovamente semi-orario tra le 12 e le 15, ed una corsa ogni 45 minuti tra le 15 e le 20. Il servizio sarà a spola con gestione a navetta semplice, e non saranno presenti punti di incrocio lungo la linea, ad eccezione, chiaramente, di quelli di Gioia Tauro e Palmi, in quanto stazioni di testa. Verrà riattivata la piccola fermata intermedia di San Fantino.

Per quanto riguarda il materiale rotabile che verrà utilizzato, è prevista la ristrutturazione e l'invio a Gioia Tauro di due automotrici FIAT M4.400, che verranno affiancate anche da un complesso Stadler, da utilizzarsi per le corse a maggiore frequentazione: un punto più volte ribadito dal Presidente Pedà, riguarda proprio la costituzione di un piccolo polo manutentivo ferroviario a Gioia Tauro, che potrebbe contribuire in futuro a creare delle opportunità di impiego nel territorio della Piana.
Relativamente ai lavori edilizi, concentrati principalmente sulla costruzione delle due nuove autostazioni adiacenti alle stazioni ferroviarie di Gioia Tauro e Palmi, durante la descrizione delle strutture da parte dell'architetto Ilario Tassone, è stato specificato che i canoni di rispetto dell'ambiente ed efficientamento energetico sono stati rispettati attraverso l'inserimento di pannelli fotovoltaici sui tetti delle nuove costruzioni, il cui approvvigionamento idrico di acqua calda sarà inoltre basato totalmente da un impianto solare termico, integrato da un sistema di geotermia.
A basso impatto ambientale anche i cantieri, che non interromperanno il normale esercizio di TPL, e lo svolgimento dei lavori (eseguiti dalla società "Italia Costruzioni & Ingegneria S.r.l) potrà addirittura essere visionato on-line attraverso un sito internet di nuova apertura. In totale, per il ripristino della tratta ferroviaria (risanamento della sede e sostituzione dell'armamento) e per la costruzione delle autostazioni, saranno necessari 330 giorni, e l'avvio dei lavori è previsto per luglio. 
Ma cosa comporterà la costruzione delle due moderne e futuristiche autostazioni, a livello urbanistico ed impiantistico? Sicuramente a Palmi, nonostante la struttura sarà molto più contenuta rispetto a quella di Gioia Tauro, avverrà una notevole riqualificazione urbana nell'area limitrofa alla stazione ferroviaria FC, con relativa modifica dell'impostazione della viabilità stradale. A Gioia Tauro, invece, nonostante la nuova autostazione sia di notevoli dimensioni (dotata tra l'altro di sala d'attesa, punti ristoro, wc, biglietterie), l'unico edificio ferroviario che probabilmente verrà abbattuto, sarà il vecchio magazzino merci. Rimarrà invece invariato il piazzale di stazione, e gli impianti di manutenzione e ricovero dei rotabili ferroviari e dei bus.

Render della futura autostazione di Gioia Tauro. L'interscambio con i treni avverrà sul retro.
La più piccola ma non meno funzionale autostazione di Palmi: sulla destra si intravede il magazzino merci della stazione ferroviaria FC.


E la Gioia Tauro - Cinquefrondi? E' stata dimenticata proprio quella che, almeno in origine, sembrava "intoccabile"? Per il momento lo spettro della sdemanializzazione regionale è stato allontanato, ma di ripristini dell'esercizio ferroviario per adesso non se ne parla, per ovvi motivi economici: si affaccia però all'orizzonte un simpatico progetto dell'azienda di trasporto regionale, in collaborazione con un'impresa produttrice di materiali plastici di Gioia Tauro, che punta alla salvaguardia dell'infrastruttura. Attraverso il recupero di fondi provenienti dalla vendita di materiali ferrosi dismessi, esiste infatti la possibilità di acquisto di alcune lastre prefabbricate, da installare ad incastro sui binari, che permetterebbero così di costituire un percorso ciclabile ed allo stesso tempo scongiurare il furto dell'armamento ferroviario sulla linea per Cinquefrondi, in attesa di possibili rilanci della tratta. 
Tra luci ed ombre (anche se le luci sono decisamente in vantaggio!), il rilancio delle Ferrovie della Calabria, dopo uno dei periodi più bui della loro decennale storia, prosegue quindi a gonfie vele: in un contesto di riduzione del servizio di TPL ferroviario sulla rete RFI regionale, che noi di Ferrovie in Calabria speriamo di contribuire a scongiurare, anche grazie all'operato del Presidente Giuseppe Pedà, della dirigenza e del personale aziendale, Ferrovie della Calabria si confermano ancora una volta una locomotiva economica e sociale per la nostra regione. Speriamo che questa locomotiva, oggi a scartamento ridotto, possa "allargarsi" e portarsi in testa a quel lungo treno di attività calabresi di ogni tipo, da ormai troppo tempo ferme in deposito...

22 mag 2014

Ferrovia Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale: Ferrovie in Calabria contro il taglio dei treni


Piano Regionale dei Trasporti, riorganizzazione dei servizi ferroviari, eliminazione delle sovrapposizioni tra gomma e ferro. Tanti bellissimi propositi firmati "Regione Calabria", che negli scorsi mesi abbiamo più volte approfondito nelle pagine di questo blog. 
Si trattava si segnali promettenti, dopo anni di totale disinteresse verso il settore del TPL (principalmente su ferro) che pur in un contesto di immancabili tagli finanziari al comparto, avrebbero però alleviato gli annosi disagi ai pendolari calabresi. Del resto, sarebbe bastato poco: proprio nell'ambito del trasporto ferroviario regionale di Trenitalia, che come ricordiamo viene finanziato ed a grandi linee pianificato dalla Regione Calabria, sarebbe bastato riorganizzare in modo più funzionale i servizi, anche riducendo le frequenze dei treni, in modo tale, però, da garantire coincidenze oggi inesistenti. In un contesto di crisi finanziaria, infatti, riteniamo sia "accettabile" ridurre in modo omogeneo le corse, ma allo stesso tempo crediamo sia necessario impegnarsi nel realizzare una rete interconnessa tra i vari collegamenti, per lo meno su rotaia, in modo da ridurre al minimo le difficoltà di spostamento all'interno della regione.
A quanto pare, però, ancora una volta non sarà così: un taglio immediato di circa 10 milioni di Euro (15 rispetto al Contratto di Servizio stipulato nel 2011), previsto nella delibera regionale 124 del 08/04/2014 , verrà distribuito sui servizi di tutta la Regione, abbattendo - secondo voci circolanti negli ambienti ferroviari - completamente il servizio sulla fondamentale linea Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale, classificata ormai come tratta "a scarso traffico". In pratica, il rischio è quello di tornare all'autosostituzione dei treni, proprio come nel periodo di interruzione della ferrovia tra il novembre 2011 e l'aprile 2013, a seguito del crollo di un ponte tra Marcellinara e Feroleto Antico. Risultato? Ancora più disagi per la martoriata popolazione della fascia jonica, che già da anni non può raggiungere in modo diretto, in treno, Lamezia Terme Centrale, avendo "spezzato" i collegamenti Regionali provenienti dalla Jonica sud (Reggio Calabria/Roccella Jonica) e da Crotone/Sibari, a Catanzaro Lido. Ovviamente, l'assenza di coincidenze degne di tal nome, ha fatto il resto. In molti casi, come ribadiamo da tempo, a causa di attese superiori all'ora, il viaggio verso Lamezia Terme è divenuto ormai un vero e proprio calvario. Come se non bastasse, al danno si unisce la beffa, con coincidenze tra i treni "jonici" e quelli da/per Lamezia Terme, che saltano per pochi minuti. In tal modo, l'utenza è stata completamente scoraggiata, e come se non bastasse, sono stati provocati gravissimi danni al turismo del versante Jonico, che aveva già subito un notevole tracollo dopo la soppressione dei treni a lunga percorrenza negli scorsi anni. I numeri parlano chiaro: in aereo da Milano a Lamezia Terme, si impiega circa un'ora e trenta minuti: per proseguire da Lamezia a Terme a Soverato, per fare un esempio, si arrivano anche ad impiegare tre ore, (quattro per Locri e Siderno!), a patto che si trovi immediatamente un collegamento per raggiungere la stazione dall'aeroporto e un treno in partenza da Lamezia, tra l'altro con disagevole cambio a Catanzaro Lido, specie per i turisti che viaggiano con molti bagagli, bambini o persone anziane al seguito. Ben tre ore per percorrere circa 60 km, e non va sicuramente meglio per chi deve proseguire verso il crotonese! Se poi consideriamo anche che, al giorno d'oggi, le vacanze sono sempre più "toccata e fuga", è chiaro che impiegare giornate intere soltanto per raggiungere una meta all'interno della stessa Calabria, fa perdere gran parte dell'attrattività a quei territori jonici, che per decenni sono stati il fiore all'occhiello del nostro turismo regionale. 
L'ALn663 1170 in tripla composizione con altre due unità: l'utilizzo di queste automotrici con servizi diretti Jonica - Lamezia Terme Centrale, in coincidenza con i servizi a lunga percorrenza tirrenici, sarebbe ottimale e di buona immagine anche per i turisti provenienti dal resto d'Italia e diretti sul versante jonico.
Ferrovie in Calabria non ci sta: più volte da parte della nostra Associazione è stato proposto il ripristino di alcuni collegamenti diretti dalla Jonica a Lamezia Terme Centrale, anche a costo di una leggera diminuzione dell'offerta complessiva, in modo da avere coincidenze degne di questo nome con i treni a lunga percorrenza che servono il versante tirrenico calabrese. In particolare, abbiamo fatto notare che il tempo perduto durante il cambio banco (da 7 a 10 minuti) a Catanzaro Lido per quei treni che dalla Jonica Sud andrebbero a proseguire per Lamezia Terme Centrale verrebbe totalmente recuperato con la minima riduzione delle tracce orarie nel tratto Monasterace - Catanzaro Lido (tempi di percorrenza spesso allargati di quasi 10 minuti), e nel tratto Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale e viceversa, dove anche in questo caso si potrebbe ridurre la percorrenza di circa cinque minuti. Per chi non fosse a conoscenza delle motivazioni legate a tali certosini calcoli dei tempi, ricordiamo che i treni Regionali vengono finanziati dal committente (e cioè la Regione Calabria) in base ad una tariffa oraria, e quindi a tempo, che prevede un costo minimo di circa 518€/ora per un treno con massimo 150 posti a sedere. In pratica, un treno effettuato con una doppia di automotrici ALn668 (136 posti) o un Minuetto (146 posti), costerebbe alla Regione 518€ per ogni ora di percorrenza del convoglio, calcolata dall'orario ufficiale di partenza all'orario ufficiale di arrivo. Un esempio: per tre coppie di treni Regionali tra Reggio Calabria Centrale - Roccella Jonica e Lamezia Terme Centrale e viceversa, considerando che a Catanzaro Lido sono necessari circa 10 minuti per invertire la marcia del convoglio e proseguire verso Lamezia Terme o verso Roccella / Reggio Calabria, quotidianamente la Regione Calabria spenderebbe esattamente 518€ in più al giorno, rispetto al normale contratto di servizio con Trenitalia (10 minuti di cambio banco moltiplicati per 6 treni, cioè tre andate e tre ritorni). Non spenderebbe ovviamente nulla di più, poichè il nostro programma d'orario prevede il mantenimento dell'attuale numero di treni (o al più anche ridotto!) sia sulla linea Jonica che sulla Catanzaro Lido - Lamezia Terme, che andrebbe però rimodulata, in modo da far coincidere i collegamenti trasversali con quelli provenienti dalla Jonica Sud. Il maggiore costo, perciò, proverrebbe soltanto dai 60 minuti totali (10 per treno) di cambio banco, a Catanzaro Lido. Come abbiamo però scritto qualche rigo più in alto, questi 60 minuti verrebbero nel complesso recuperati, attraverso la riduzione delle tracce orarie dei treni tra Monasterace e Lamezia e vv, non comportando pertanto alcun aggravio di costi alla nostra 'povera' Regione Calabria. 
In seguito pubblicheremo un post specifico, con all'interno le nostre proposte descritte in dettaglio. 
Questa volta vogliamo "solo" esprimere tutto il nostro sdegno per un provvedimento che se si realizzasse proprio durante il periodo estivo, provocherebbe una definitiva ecatombe del turismo jonico. Non tornerebbero più, probabilmente, neppure molti emigranti, se non quelli che normalmente raggiungono i loro territori d'origine in auto, con notevoli spese per il carburante, per le autostrade, eccetera.
Inoltre, premettendo che Ferrovie in Calabria non vuole certamente accusare ingiustificatamente nessuno, riteniamo sia giusto sottolineare che, se venissero confermate alcune voci che prevedono l'affidamento del collegamento Roccella - Soverato - Lamezia Terme ad autolinee private, noi non rimarremo certamente in silenzio di fronte ad una simile scelta regionale. Non rimarremo in silenzio sia perchè un provvedimento del genere andrebbe a contrastare in modo evidente con il progetto di eliminazione delle sovrapposizioni gomma/ferro (riportato nelle linee guida del Piano Regionale dei Trasporti, e non nel libro dei sogni di Ferrovie in Calabria!), e sia per principio. Già, proprio per principio. Quel principio che chiede giustizia, dal momento che le tariffe dei trasporti regionali vengono costantemente aumentate e i servizi ridotti in nome del recupero di qualche 'spicciolo' per poter mantenere in piedi il sistema di trasporto regionale per il quale sembrano mancare sempre le risorse, mentre inspiegabilmente i servizi automobilistici privati proliferano in ogni dove! Ricordiamo che il servizio tra Soverato e Catanzaro Lido prevede nei giorni lavorativi 10 coppie di treni, mentre ben 12 bus privati collegano Soverato a Catanzaro soltanto tra le 6.30 e le 7.35!! (Una media di un bus ogni 5 minuti! Da fare invidia a qualsiasi capitale europea!!). Per non parlare degli assurdi collegamenti (peraltro vuoti) con origine e destinazione improbabili, dei quali ci si domanda il perché della loro esistenza, o di quelli che, nonostante corrano lungo la ferrovia, riescono persino a viaggiare vuoti! (Succede a diversi collegamenti che dal Crotonese raggiungono il Catanzarese, ad esempio...).
Ma mentre per i collegamenti 'improbabili', proprio in virtù dell'impossibilità di mantenere collegamenti per alcuni piccoli centri dell'entroterra a 'mercato', può essere giustificato il finanziamento regionale al fine di scongiurare il certo isolamento trasportistico, di certo la cosa non può passare inosservata sulla jonica, dove l'offerta (e di conseguenza la domanda) viene costantemente, deliberatamente (in tutti i sensi, è proprio il caso di dirlo!), dirottata sulla gomma.. peraltro privata!
Privati che per di più spesso arrotondano le tariffe a loro vantaggio, non rispettando le indicazioni regionali (come fanno invece le aziende 'pubbliche' Trenitalia e Ferrovie della Calabria), e che non solo non vengono 'puniti' dalla Regione, consapevole delle inadempienze, ma vengono persino 'premiati' con il possibile affidamento di nuovi servizi, ovviamente in sovrapposizione ai servizi ferroviari!
A questo punto, almeno, ci piacerebbe che questi servizi venissero effettuati quanto meno a mercato dalle aziende, piuttosto che sovvenzionati dalla stessa Regione, che in questo modo recupererebbe diversi milioni all'anno e che mentre piange da un lato per la mancanza di fondi e proclama il taglio alle sovrapposizioni gomma-ferro, dall'altro continua a finanziare nuovi collegamenti su gomma in sovrapposizione al ferro... misteriosi disturbi bipolari del Settore Trasporti della nostra Regione!
Preferiamo non aggiungere altro, se non che metà della attuale Catanzaro Lido - Lamezia è stata inaugurata da meno di 6 anni, ovviamente non senza relativi scandali...

L'Associazione Ferrovie in Calabria parteciperà sabato 24 maggio, alle ore 16.00, ad una conferenza stampa indetta da tutte le sigle sindacali calabresi, per illustrare le azioni che verranno intraprese nelle prossime settimane, per contrastare i tagli lineari e l'assenza di pianificazione della Regione Calabria. Appuntamento presso il Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido. Qui il comunicato stampa

20 mag 2014

Foto dal Passato (n°47 - maggio 2014)


In questo nuovo appuntamento con la Foto dal Passato, possiamo parzialmente...mettere da parte la nostalgia, poichè, per fortuna, la particolarissima situazione che andremo a descrivere, potrebbe verificarsi ancora oggi! 
Questa volta faremo un salto indietro nel tempo di circa sei anni, tornando al primo luglio dell'ormai lontano 2008. Ci troviamo alla stazione di Catanzaro Lido, poco meno di un mese dopo l'apertura della discussa variante Catanzaro Lido - Settingiano, sulla linea per Lamezia Terme Centrale: dopo alcuni giorni di "coesistenza" di entrambe le tratte ferroviarie, via variante e via Catanzaro Sala, per lo meno nell'innesto lato Catanzaro Lido (a Settingiano la vecchia tratta venne "tagliata" nella notte tra il 14 ed il 15 giugno 2008), anche la storica radice degli scambi di immissione sulla linea Jonica, venne rimossa. Il piazzale di stazione, in particolare sui binari 1 e 2 lato nord, quelli che permettevano gli instradamenti per Lamezia Terme, venne quindi rimodulato. Per lo spostamento degli scambi, rimossi per intero e non demoliti nell'immediato, venne utilizzato un rotabile decisamente d'eccezione. Un rotabile che, anche se tanti lettori probabilmente non ne saranno a conoscenza, normalmente risiede ed è a disposizione in caso di necessità, proprio a Catanzaro Lido, all'interno o nei pressi dei capannoni dell'O.N.M.O. (Officina Nazionale Macchine d'Opera). Si tratta di una spettacolare gru ESK 30 di costruzione tedesca Takraf, appartenente ad RFI. Questa tipologia di gru, risalente agli anni '70, viene utilizzata per la rimozione o il varo di intere componenti di binario (come appunto gli scambi), o addirittura anche di piccole travate metalliche di ponti e piattaforme girevoli.
Nelle fotografie in basso possiamo ammirare il rotabile (purtroppo parzialmente graffitato), marcato 80 83 988 7 606-6 Gruz, in sosta sul binario 1 di Catanzaro Lido, in compagnia dell'onnipresente carro di supporto, contenente all'interno funi ed altre componenti utili durante l'operatività della gru. Assolutamente interessante anche il carro: si tratta di un ormai raro FF, nella classica livrea di servizio grigia. In pratica si tratta uno storico carro F dalle dimensioni "maggiorate", con passo più lungo.
Decisamente più doloroso, invece, ricordare i convogli che in quel lontano 2008, transitavano e manovravano di fianco alla gru...come l'Espresso 908 "Freccia Adriatica" per Torino Porta Nuova, composto da vetture UIC-X originali con in testa la D445 1026 ancora in vecchia livrea. 
Ricordi che ancora oggi, a stento riusciamo a considerarli tali...

La gru ESK 30 in sosta sul binario 1 di Catanzaro Lido, con al seguito il carro FF (riclassificato come VVA) di servizio.
La D445 1007 in manovra sul binario 2.
Particolare del carro di servizio VVA.
A contorno della gru...la D445 1026 in testa all'Espresso 908 Catanzaro Lido - Bari Centrale - Torino Porta Nuova, via Bologna Centrale. 

16 mag 2014

Ferrovia Silana: prospettive e proposte


Una certezza sicuramente c'è: della ferrovia silana Cosenza - Pedace - Camigliatello - San Giovanni in Fiore, se ne parla. Ed anche tanto, quasi più di quando il servizio turistico era la norma, ed in parte era ancora percorsa da servizi ferroviari ordinari.
Indubbiamente uno dei maggiori meriti, proviene dal neo costituito "Comitato per la salvaguardia della ferrovia Silana", presieduto da Don Emilio Salatino, parroco di San Giovanni in Fiore. 
E' chiaro che la presenza di persone amanti del trasporto su rotaia (residenti ed attive nell'area silana), e che hanno a cuore le sorti di una delle ferrovie più belle d'Italia, sia fondamentale per la buona riuscita dell'opera di sensibilizzazione principalmente politica. La conoscenza diretta delle problematiche territoriali, che siano economiche o sociali, infatti non può sicuramente appartenere a chi, per motivi principalmente geografici, oltre che di lavoro e studio, risiede a grande distanza da un territorio che, purtroppo, risulta di difficile raggiungibilità anche dal resto della Calabria! 
La costituzione del Comitato per la Salvaguardia della ferrovia Silana risulta essere stata perciò un passo fondamentale per la tutela della nostra amata ferrovia di montagna, anche in seguito alla chiara impossibilità da parte della nostra Associazione di garantire una presenza e un'attività costanti e soprattutto dedicate unicamente alla questione 'Ferrosilana', conseguentemente ai tanti impegni associativi che quotidianamente riguardano i pochi membri di 'Ferrovie in Calabria' relativamente alle questioni ferroviarie di tutta la Regione Calabria, che siano regionali, a lunga percorrenza o turistiche! (ricordiamo che siamo stati proprio noi a promuovere ed avviare il ritorno dei treni speciali sulla rete delle Ferrovie della Calabria!)
Nonostante questo, anche la nostra piccola Associazione ha provato a dare il suo contributo a favore della salvaguardia della Ferrovia della Sila, impegnandosi direttamente con l'Assessorato ai Trasporti della Regione Calabria, immediatamente dopo la pubblicazione, per la modifica della D.G.R. n. 380/2013, che prevedeva la sdemanializzazione della ferrovia Silana, sul tratto da Camigliatello a San Giovanni in Fiore e proponendo quanto meno il prolungamento del tratto 'protetto' fino a San Nicola Silvana Mansio, stazioncina nel cuore della Sila classicamente utilizzata come termine corsa dei treni turistici delle Ferrovie della Calabria negli ultimi anni di attività del servizio turistico silano (ne abbiamo parlato qui). Ci piace pensare perciò che il primo traguardo recentemente raggiunto, seppur ancora minimo, di limitare la "dismissione" al tratto San Nicola Silvana Mansio - San Giovanni in Fiore (vedi pagina 7 del documento) possa essere stato anche frutto del nostro lavoro, oltre ovviamente che di quello più costante ed 'agguerrito' del Comitato di Don Emilio.
Dismissione che si spera possa essere evitata sull'intera tratta fino a San Giovanni in Fiore, ma che anche in caso di decisione irreversibile, ricordiamo che non significherebbe automaticamente uno smantellamento della tratta ferroviaria interessata e quindi l'addio al servizio turistico.

La mitica FCL 353 in sosta al deposito di Cosenza Vaglio Lise, in attesa di essere manovrata dal piccolo locomotore Lm2 753.
Prima di approfondire la nostra proposta, una premessa è d'obbligo. Un servizio ferroviario turistico 'ordinario', sul tratto Camigliatello - San Nicola Silvana Mansio e viceversa, all'occhio dell'appassionato, potrebbe apparire come una sorta di "giostra" fine a se stessa, su un tratto tutto sommato breve (12 km circa): un progetto che potrebbe quasi apparire come di facciata, senza un ampio respiro.
In realtà, la verità è molto semplicemente un'altra, ed è sempre la ben nota questione economica! 
I costi di effettuazione di un'andata e ritorno con treno a vapore, non sono certamente irrisori, specialmente in estate, quando si rende necessario il supporto di un convoglio anti-incendio: sicuramente sono molto minori rispetto ad un'analoga iniziativa su rete RFI con materiale rotabile storico di Trenitalia, ma pur sempre non trascurabili. La tratta Camigliatello - San Nicola Silvana Mansio, abbastanza favorevole dal punto di vista plano-altimetrico, fortemente attrattiva a livello paesaggistico, oltre che interessata dai flussi turistici gravitanti attorno Camigliatello, permette infatti di mantenere un servizio ferroviario turistico poco costoso, e soprattutto quasi ordinario, con corse fisse aperte al pubblico, e non solo riservate e su richiesta da parte di gruppi ed associazioni. 
Ma attenzione: poco costoso sì per l'azienda, ma automaticamente (e principalmente!) poco costoso anche per coloro che andranno a viaggiare a bordo del trenino a vapore! Superare i 25 o addirittura i 30 euro a persona, nonostante l'emozione di un'esperienza unica, immersi in un bellissimo contorno paesaggistico e culturale, potrebbe portare ad una scarsa frequentazione dei treni storici trainati dalla sbuffante vaporiera 353, con immediato fallimento dell'iniziativa. Il breve tratto Camigliatello - San Nicola, consente di mantenere costi accessibili principalmente per i potenziali utenti, portando così ad un successo certo del progetto. Non a caso è quello che già accadeva fino a qualche anno fa.
Eventi promozionali a parte, un treno speciale a vapore da Cosenza a Rogliano (23 km), o da San Nicola Silvana Mansio a San Giovanni in Fiore (17 km), considerando inoltre che in entrambi i tratti sono presenti non poche livellette (che quindi porterebbero a maggiori consumi), inizierebbe perciò ad essere insostenibile se si dovesse pretendere di coprire i costi interamente con le quote dei partecipanti... a meno che non ci si rivolga a comitive estere o a grandi associazioni, più propense a spendere cifre anche superiori a 30€ a persona per il solo viaggio in treno, rispetto ad un italiano o peggio ancora un calabrese, che ha ancora il suo bel da fare per fronteggiare la crisi economica.
L'unica possibilità, che secondo il punto di vista di Ferrovie in Calabria non va assolutamente sottovalutata, per poter garantire il mantenimento di un servizio turistico ordinario o, più realisticamente, con treni speciali dedicati (nello specifico a San Giovanni in Fiore, ma vale anche per la tratta Cosenza - Rogliano), è quella di richiedere un aiuto economico ad enti pubblici e/o privati. E' chiaro che uno sponsor disposto a contribuire alle spese di gestione dei treni storici, consentirebbe un abbassamento dei costi gravanti su ogni partecipante al convoglio, aumentando così le possibilità di successo di tali iniziative. Esempio: riportare i treni a vapore a San Giovanni in Fiore, porterebbe ad un risultato positivo immediato sui flussi turistici e quindi sull'economia della città. Perchè, allora, lo stesso Comune non dovrebbe contribuire economicamente alla realizzazione di questa iniziativa, se ha a cuore il futuro turistico, demografico e delle attività commerciali del proprio territorio?
A livello infrastrutturale, invece, a seguito della sdemanializzazione, si potrebbe pensare di investire parte del ricavato del servizio turistico Camigliatello - San Nicola Silvana Mansio, per intervenire sul risanamento della sede ferroviaria: per fortuna, nel tratto San Nicola Silvana Mansio - San Giovanni in Fiore, oltre ai sicuramente notevoli interventi di disboscamento e recupero dell'infrastruttura, non dovrebbero essere necessari importanti (e costosi) lavori di ricostruzione rilevati o opere d'arte.
Sopralluogo di Don Emilio Salatino, sul punto in cui è avvenuto lo smottamento della sede ferroviaria, nei pressi di Fondente.
In occasione dell'incontro tra Comitato, Ente Parco, Ferrovie della Calabria, Regione Calabria e comune di S.Giovanni in Fiore, tenutosi lo scorso 13 maggio, da parte del consigliere regionale Fausto Orsomarso è giunta anche un'ulteriore proposta relativa al recupero di finanziamenti per il ripristino della ferrovia fino a San Giovanni in Fiore (da Camigliatello a S.Nicola Silvana Mansio, si parla di una spesa relativamente contenuta, stimata in alcune centinaia di migliaia di €, in ogni caso al momento non ancora disponibili). La via proposta da Orsomarso sarebbe quella relativa all'utilizzo di fondi europei per la mobilità: un'idea validissima, indubbiamente, ma che - facciamo notare senza mezzi termini - in Calabria viene "riciclata" da anni, in ogni campo, senza però alcun risultato. L'utilizzo di fondi europei può potenzialmente cambiare il volto e l'economia di una regione o di determinate aree di essa, ma ha bisogno di impegno, costanza e soprattutto di figure capaci di stilare progetti ed attrarre questi fondi comunitari, che puntualmente vengono perduti dalla nostra regione.
Le proposte e le possibilità, perciò, non mancano di certo: la sdemanializzazione riteniamo che non vada considerata automaticamente come una "promessa di smantellamento" della ferrovia. Lo smantellamento e l'abbandono alla speculazione lo si rischia solo perdendo le speranze: le intenzioni di Ferrovie della Calabria riteniamo siano più che positive, ma come scritto qualche rigo più in alto, non si può prescindere, purtroppo, dallo scontrarsi con le questioni economiche. L'Associazione Ferrovie in Calabria rinnova la propria disponibilità alla collaborazione con il Comitato per la salvaguardia della ferrovia Silana, visto che i fini delle due associazioni sono i medesimi, ribadendo che soltanto chi opera a livello locale può spronare la istituzioni e la comunità, facendo comprendere l'importanza economica e sociale di una simile infrastruttura. 
Istantanea dell'incontro dello scorso 13 maggio, tra Ferrovie della Calabria, Comitato per la salvaguardia della Ferrovia Silana, Comune di S.Giovanni in Fiore ed Ente Parco.

9 mag 2014

Fermodellismo tropeano: la storia continua!


Si è tenuto domenica 27 aprile, a Tropea, l'annunciato meeting tra associazioni fermodellistiche ed in generale relative alla cultura ferroviaria: ancora una volta, l'intraprendenza ed il notevole lavoro dell'attivissimo Gruppo Fermodellistico Tropeano, ha dato buoni frutti, con la partecipazione di ben sette associazioni...tra le quali, ovviamente, non potevamo certo mancare noi di Ferrovie in Calabria, gentilmente invitati dall'amico Davide Godano, presidente del GFT. Nello specifico, le realtà associative presenti, non solo calabresi, sono state le seguenti: "Gruppo Fermodellistico Rhegium", "Associazione Modellisti Catanzaresi", "Associazione Modellisti Reggini", "FREMO Calabria", "FREMO Catania", "Associazione Ferrovie Siciliane". Molte le piccole opere esposte, opera degli associati, tra diorami ed autocostruzioni.
Inoltre, sono state presentate anche numerose novità delle case modellistiche Hornby Italia (E636 ed ETR450/401 Lima Expert), per la quale erano presenti due rappresentanti della società, e Roco - Gieffeci. In questo caso i modelli (locomotive E412/E405 FS ed Eu 43 RTC, e locomotiva Taurus proposta in varie livree) sono stati illustrati da Davide Godano e Luca Berardocco,

La giornata si è svolta con la seguente scaletta:

- Ore 10:00 Arrivo dei partecipanti ; 
- Ore 10:20 Breve saluto del GFT agli ospiti; 
- Ore 10:25 Promozione delle future manifestazioni modellistiche organizzate dalle associazioni presenti; 
- Ore 11:00 Presentazione delle Novità RIVAROSSI e LIMA Expert. Per Hornby Italia presenti Massimo Greco e Daniela Merigo; 
- Ore 12:00 Presentazione di 5 Nuovi Modelli ROCO by GIEFFECI a cura di Davide Godano e Luca Berardocco staff GFT; 
- Ore 12:30 Esposizione con spiegazioni tecniche di vari lavori modellistici realizzati dai soci delle associazioni presenti: elaborazioni rotabili, accessori modellistici, applicazione digitale, moduli FREMO e altro ancora... ; 
- Ore 13:30 Pranzo sociale presso Trattoria “Da Franco” nella vicina località Brattirò, a base di cucina tipica;
- Ore 15:00 Sessione operativa di vari modelli sul plastico sociale GFT con l’ausilio del sistema digitale ROCO Z21 e le novità presentate da ROCO by GIEFFECI in bellavista sul plastico GFT . 
Le Taurus E190 di Roco.
I due bellissimi ETR450 ed ETR401 di Hornby.
In occasione del nostro intervento, sono state illustrate le finalità dell'Associazione Ferrovie in Calabria, e gli eventi futuri che verranno realizzati. Non potevano ovviamente non essere toccati due tasti abbastanza "dolenti": il primo relativo ai treni storici di Ferrovie della Calabria sulla linea silana (era ben prevedibile la domanda "quando sarà il prossimo treno storico, ma soprattutto, sarà in Sila?") ed alle nostre opinioni sulle linee taurensi, ed il secondo, decisamente più...dolente, quello relativo allo stato disastroso del servizio ferroviario Regionale, specie sul versante Jonico. 

Il breve intervento di Ferrovie in Calabria, assieme a Davide e Luca!
Scorcio del plastico sociale del GFT.
Bellissima Emmina autocostruita, appartenente alla "cugina" delle FCL, la Ferrovia Circumetnea. Altrettanto spettacolare il diorama, costruito da un membro dell'Associazione Ferrovie Siciliane.
Il bellissimo prototipo del Pendolino, l'ETRY0160, magistralmente autocostruito da Luca Berardocco, utilizzando le casse del vecchio Pendolino ETR450 Lima della serie giocattolo.
Purtroppo i tempi molto ristretti di rientro, ci hanno costretto a lasciare il bellissimo incontro subito dopo l'abbondante e piacevolmente interminabile pranzo, che ha lasciato positivamente "sconvolti" i rappresentanti di Hornby Italia: un simpatico ricordo della loro visita calabrese, che speriamo possa ripetersi in futuro, magari facendo loro conoscere qualche realtà ferroviaria tipicamente nostrana.
Un plauso va ancora una volta al Gruppo Fermodellistico Tropeano, la prima associazione che è metaforicamente riuscita ad aprire le porte "modellistiche" della nostra Calabria, con il coinvolgimento diretto delle aziende produttrici: il nostro augurio a Davide ed a tutto il Gruppo, è quello di poter replicare al più presto, il fantastico Model Expo made in Calabria, tenutosi lo scorso anno. Un evento che ha avuto poco da invidiare a quelli più importanti, che annualmente si ripetono in Veneto e Lombardia.

Scorcio del mega pranzo conviviale!
Clicca qui per leggere il reportage completo pubblicato sul sito del GFT.

5 mag 2014

Progetto scuola-ferrovia 2014: inizio secondo tempo!


Prosegue a gonfie vele l'edizione 2014 del bellissimo "Progetto Scuola-Ferrovia", annualmente organizzato dal Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido. Qualche settimana fa si è concluso il primo step dell'iniziativa, che per la prima volta avviene in modo congiunto con l'Associazione Ferrovie in Calabria, relativo alla visita nelle scuole elementari del comprensorio catanzarese, dove si sono svolte le interessanti "lezioni di ferrovia", atte a sensibilizzare le nuovi generazioni sul tema del trasporto pubblico su rotaia, con le ben note ricadute positive in campo sociale ed ambientale...specialmente in una regione come la Calabria, che da anni soffre di gravi carenze trasportistiche nel sistema ferroviario locale ed a lunga percorrenza. Proprio per la costante riduzione del servizio ferroviario regionale, non è stato possibile organizzare la tradizionale visita al DCO di Lamezia Terme Centrale, con viaggio in treno da Catanzaro Lido...
A tal proposito, avevamo pubblicato un post sull'ultima visita, svolta nella scuola elementare del comune di Taverna.
Giorno 2 maggio, invece, è stato il primo giorno dedicato alle visite...inverse!
Infatti, dopo essere stati i componenti del DLF a portare un po' di ferrovia all'interno delle scuole, fino alla fine del mese saranno i piccoli studenti a visitare treni ed impianti ferroviari, con vere e proprie mini-gite organizzate ad hoc, e concordate con gli istituiti scolastici. Il progetto si concluderà a fine maggio, in data da stabilire, con il convegno di chiusura, premiazione delle opere preparate dagli studenti, e premiazione delle fotografie relative al concorso congiunto DLF-Associazione Ferrovie in Calabria.
Perciò, quale rientro migliore a scuola, dopo il giorno festivo dell'1 maggio, per gli alunni della scuola elementare di Roccelletta di Borgia, coinvolti in un entusiasmante viaggio in treno?
Seppur breve, da Catanzaro Lido a Botricello e ritorno, il viaggetto a bordo dell'automotrice ALn668 (dettagliatamente descritta negli appuntamenti scolastici), è stato per tanti bambini il primo con questo mezzo di trasporto. 
Lo stupore dei circa 30 piccoli viaggiatori, appena saliti sul treno con le insegnanti, era pari a quello dei viaggiatori abituali dei treni 3724 e 3729, trovatisi improvvisamente in compagnia di una festante comitiva riconoscibile dai cappellini gialli del Progetto, regalati dal DLF ad ogni studente.
La partenza verso Botricello, con il Regionale 3724, è stata preceduta da un'interessante visita all'interno del posto di Polizia Ferroviaria della stazione di Catanzaro Lido, all'interno del quale gli agenti hanno brevemente descritto il loro compito. 
Visita al posto della Polfer a Catanzaro Lido.
Alle 9.23, l'ALn668 1050 è partita da Catanzaro Lido: lungo il tragitto, tutti gli studenti a gruppi di tre bambini per volta, hanno visitato la cabina di guida, sperimentando anche l'ebrezza dell'azionamento della tromba in prima persona!

Sul treno: mentre Michele illustra il funzionamento e la condotta dell'ALn668...
...il Capo Treno risponde alle domande dei bambini in attesa di visitare la cabina dell'automotrice.
Arrivati a Botricello alle 9.39, il gruppo si è intrattenuto inizialmente nella simpatica piazzetta antistante la stazione ferroviaria, ed in seguito ha effettuato una breve visita sul corso principale e nel duomo. Da segnalare la disponibilità degli addetti alla gestione del locale asilo, messo a disposizione per le prossime visite studentesche del Progetto Scuola - Ferrovia, che si terranno giorno 9 e giorno 14 maggio.
Un altro piccolo esempio di un simil-turismo interno, seppur con i dovuti limiti, che però può riuscire a valorizzare sia i trasporti che i piccoli centri calabresi...senza dimenticare l'importanza relativa alla conoscenza del territorio calabrese da parte delle nuove generazioni, che ormai sempre più spesso viaggiano all'estero, come sicuramente giusto, ma non conoscono le bellezze, la cultura e la geografia della propria regione.

Visita al bellissimo duomo di Botricello.
Attorno alle 11, il gruppo è di nuovo in stazione: il tempo di scattare le ultime foto ricordo, che l'ALn668 1035 del Regionale 3729, fa il suo ingresso sul binario 1: si torna a casa, con una piccola ma intensa e costruttiva esperienza in più.
L'ALn668 1035 entra in stazione a Botricello, con il Regionale 3729 che riporterà la comitiva a Catanzaro Lido.
Rinnoviamo il plauso al Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido, in particolare al Presidente Ennio Macrì ed al vice-presidente Michele Spagnolo: un'iniziativa da coltivare ed ampliare nei prossimi anni, e che speriamo possa essere replicata anche dalle altre sezioni DLF calabresi.

2 mag 2014

Foto della settimana - Aprile 2014

Un po' di ritardo è pur sempre "folkloristico" in un sito che si occupa di treni e ferrovie! 
Pubblichiamo oggi le come sempre bellissime fotografie, pubblicate una volta a settimana nella nostra Photogallery, relative all'appena concluso mese di aprile 2014.

Iniziamo con il primo scatto che ci è stato inviato, il cui autore è l'amico Francesco Bruno Guaragna. Ci troviamo a Lamezia Terme Centrale, ed in primo piano possiamo ammirare una vettura Gran Conforto in coda all'InterCity 556 Reggio Calabria Centrale - Roma Termini. Queste vetture, di sola prima classe e nate ad inizio anni '70 per l'utilizzo sui treni Trans Europe Express, proseguono oggi la loro carriera, un po' più in sordina: pur ristrutturate a fondo (anche se non tutte le unità) con i progetti IC 901 "FrecciaBianca" ed IC 270, qualcosa delle vecchie "GC" rimane ancora, come ad esempio le lussuose e panoramiche porte degli intercomunicanti, interamente trasparenti.

Inossidabile Gran Conforto... (n°125 - 04/2014)
Nel secondo scatto di aprile, del nostro Antonio Romeo, ci spostiamo un po' più a sud di Lamezia Terme Centrale: ci troviamo a Palmi, dove la bellissima locomotiva diesel-elettrica 5127 dell'impresa Francesco Ventura di Paola, società specializzata nella costruzione e manutenzione dell'armamento ferroviario, riposa in testa ad un treno cantiere. Queste storiche e potenti locomotive di origine belga, hanno prestato servizio per decenni in Belgio, anche in testa ad importanti treni viaggiatori dell'azienda ferroviaria statale SNCB. Un po' un'emigrazione al contrario, visto che storicamente, purtroppo, sono stati (e lo sono ancora...) i calabresi che hanno trovato lavoro in Belgio. In questo caso l'imponente locomotore, assieme ad altre unità, per poter proseguire il proprio duro lavoro, si è dovuta...trasferire in Calabria!
Emigrazione inversa (n°126 - 04/2014)
Ancora treni cantiere, ancora una volta immagine del nostro Antonino Romeo...ed ancora più a sud! Da Palmi saltiamo a Melito di Porto Salvo, con questa eccezionale fotografia scattata alla D145 2024, unità da poco revisionata ed assegnata ad RFI, ripresa in testa ad un breve treno materiale composto da due carri di servizio Vrtz carichi di rotaie. Il minuscolo convoglio, che di certo non ha impensierito la potente D145, ha percorso in più giornate il tratto Villa San Giovanni - Bovalino, dove sono state scaricate le rotaie destinate al locale tronco lavori.

...che fatica! (n°127 - 04/2014)
L'ultima immagine del mese di aprile, è stata scattata esattamente sul lato opposto, rispetto alla foto della D145 2024, della stazione di Melito di Porto Salvo! In un'atmosfera in verità un po' irreale per il periodo, l'ALn668 3210 appena assegnata alla DTR Calabria (precedentemente è appartenuta alla DTR Marche), parte alla volta di Roccella Jonica/Catanzaro Lido. Una piccola ventata di novità, se così la si può definire, per la nostra Jonica, dove le automotrici 668 serie 3100 erano già onnipresenti negli anni '80, '90 e fino alla fine del primo decennio del 2000. Sullo sfondo di scorge il termine della catenaria: speriamo che presto questa interruzione possa non esserci più, e che l'elettrificazione possa finalmente coprire l'intera linea Jonica.
Il ritorno delle "tremilacento" (n° 128 - 04/2014)
Continuate ad inviarci le vostre fotografie! Pubblicheremo le migliori una volta a settimana nella fotogallery di Ferrovie in Calabria. Per info ed invii, scrivere ad info@ferrovieincalabria.it
 
Il primo blog dedicato al trasporto ferroviario in Calabria...by Roberto Galati...email - msn: exp826@hotmail.it