I contenuti di Ferrovie in Calabria sono a disposizione di tutti, ma a condizione che, se sfruttati, siano accompagnati dall'indicazione della fonte (blog o autore dei testi/fotografie). Tutto il materiale ivi pubblicato è protetto da Copyright, perciò per evitare situazioni incresciose vi preghiamo di seguire questa piccola regola. Buon Viaggio!

• 14/10/14 • La mancanza di energia per l'alimentazione elettrica, sulla linea Paola - Cosenza, causa l'arresto improvviso di un treno nella galleria Santomarco: si è trattato della simulazione di criticità, tenutasi stanotte all'interno della lunga galleria posta sulla ferrovia Paola - Cosenza. Qui la news di ANSA Calabria • 13/10/14 • Trenitalia: a partire dal 15 ottobre verrà ripristinato il treno Regionale 22664 Reggio Calabria Centrale (11.30) - Rosarno (12.50), mentre verrà soppresso, solo nella giornata del 15 ottobre, il Regionale 22653/22654 Melito PS (6.45) - Rosarno (8.45). Qui il comunicato di Fsnewss • 04/10/14 • Si è tenuto nella giornata del 2 ottobre, l'open day alla stazione RFI di Fuscaldo, i cui ambienti non più utili ai fini dell'esercizio ferroviario, sono stati assegnati alla locale cooperativa agricola "Il Segno": prosegue quindi anche in Calabria, il programma di Rete Ferroviaria Italiana che prevede il recupero e l'affidamento a fini sociali delle stazioni parzialmente o totalmente dismesse. Qui la news • 29/09/14 • Si terra alla stazione RFI di Bova Marina, giorno 9 ottobre, un nuovo sit-in di protesta contro il declassamento della ferrovia Jonica. Clicca qui per aderire all'evento su facebook • 22/09/14 • Taglio delle stazioni sulla ferrovia Jonica: l'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, scrive ad RFI per chiedere rassicurazioni sul progetto di ridimensionamento, in vista di una riorganizzazione dell'orario regionale lungo la linea Jonica. Qui il comunicato • 13/09/14 • Pubblicati sulla nostra pagina gli orari dei servizi ferroviari Ferrovie della Calabria previsti a partire dal prossimo 15.09.2014. Vedi qui • 12/09/14 • Il fabbricato viaggiatori della ormai dismessa fermata di Curinga (posta sulla linea Tirrenica tra Lamezia Terme ed Eccellente), è stato ufficialmente attribuito da RFI, ad uso gratuito del Comune. Qui la delibera del consiglio comunale • 09/09/14 • Domani, 10.09.2014, il candidato per le Regionali con il Centrosinistra Oliverio si recherà nella stazione delle Ferrovie della Calabria di Soveria Mannelli, dalla quale partirà alla volta di Catanzaro a bordo del treno 17 delle 10.25. Arrivato a Catanzaro incontrerà a via Milano i lavoratori e sindacalisti delle FC e dell'AMC di Catanzaro. Leggi qui

28 giu 2012

Foto dal passato (n.24 - giugno 2012)

Giugno 2006: mancavano ormai meno di tre mesi all'inaugurazione in pompa magna della tratta ferroviaria elettrificata e raddoppiata tra Melito di Porto Salvo e Reggio Calabria Pellaro. Mancava poco al promesso ritorno via Roccella dell'InterCity "Pitagora" Reggio Calabria Centrale - Bari Centrale e dell'Espresso notturno 986/983 sullo stesso percorso, e del riprolungamento a Reggio Calabria Centrale dell'Espresso "Freccia Adriatica" Catanzaro Lido - Torino Porta Nuova via Bari Centrale - Bologna Centrale. Ripristini che alla fine rimasero sulla carta, e ad oggi, a sei anni esatti di distanza, di tutti questi storici treni rimane, purtroppo, solo un vago ricordo...come se di anni ne fossero trascorsi venti!
Le fotografie che pubblichiamo in questo appuntamento con la "Foto dal passato" risalgono precisamente al piovoso 12 giugno: ci troviamo alla stazione di Melito di Porto Salvo, nel pieno dei lavori di elettrificazione. In particolare era in corso la posa dei pali della catenaria, che era ormai pressoché completa da Reggio Calabria Pellaro e Saline di Reggio. Non si può non notare la presenza del "famoso" quarto binario, andato distrutto assieme alla relativa pensilina il 26 ottobre 2007 a seguito di una devastante mareggiata: all'epoca ne parlammo in questo post. Dopo quasi cinque anni il binario 4 e la pensilina non sono mai stati ricostruiti (anzi addirittura più volte anche il 3 ha rischiato di fare la stessa fine!), e come segnalato un mese fa, i resti di pensilina, marciapiede e pietrisco sono ancora al loro posto...dando una brutta sensazione di degrado e provvisorietà a causa della presenza di reti da cantiere.
Ma torniamo al 2006: all'epoca tutti i treni Regionali Catanzaro Lido - Reggio Calabria Centrale e vv avevano origine e destinazione da Melito di Porto Salvo, dove avvenivano le insolite manovre di inversione del locomotore. Inoltre un'ALn668 che la mattina effettuava un Regionale su Roccella, veniva addirittura ricoverata in uno dei due tronchini (oggi demoliti e ridotti ad uno solo, per far posto ad un parcheggio) dell'ex scalo merci. Chi da Melito doveva proseguire per Reggio Calabria Centrale, aveva a disposizione in coincidenza con i treni dalla Jonica uno o più autobus sostitutivi fino a Reggio Calabria Pellaro, dove si risaliva in treno. Da Reggio Calabria Centrale a Pellaro, infatti, il raddoppio e l'elettrificazione era già attivo dal 2004, con tanto di servizio metropolitano da/per Villa SG/Rosarno, poi esteso a Melito di Porto Salvo. L'Espresso 890/893 da/per Roma via Roccella aveva anch'esso ovviamente termine ed origine corsa da Melito, ma diversamente dai Regionali, proseguiva fino a Saline di Reggio come invio materiale, dove veniva pulito internamente ed esternamente in attesa di ripartire la sera verso Roma: quando vennero ripristinati anche gli InterCity Notte 750/753 da/per Milano Centrale e 766/763 da/per Torino Porta Nuova, anche i materiali vuoti di questi treni venivano inviati nella vicina Saline, per non intasare il piazzale di Melito di Porto Salvo...tanti ricordi di treni, carrozze, manovre...e soprattutto di vane speranze.


La D445 1139 in testa ad un Regionale da Catanzaro Lido in arrivo sul primo binario. Sulla sinistra, in sosta in uno dei due tronchini, l'ALn668 1077.

Il piazzale di Melito di Porto Salvo in via di elettrificazione.

Ancora l'ALn668 1077, in compagnia addirittura di una UIC-X open space di prima classe serie 1964, in sosta nel secondo tronchino...sulla sinistra si intravede la D445 1139, che intanto si era già portata dal lato opposto al Regionale giunto precedentemente, in attesa di ripartire per Catanzaro Lido/Lamezia Terme Centrale.

25 giu 2012

Le "comiche" della DTR Calabria...

Comiche ovviamente tra virgolette, perché se probabilmente tra qualche riga tanti lettori rideranno di gusto, al contrario molti pendolari (ed in questo periodo anche turisti) che si servono dei treni Regionali di Trenitalia in Calabria, sono decisamente poco allegri, a causa di giornalieri disservizi che ormai hanno oltrepassato i limiti dell'assurdo.
Iniziamo con una testimonianza risalente allo scorso 4 giugno, di un nostro amico pendolare, che molte volte al mese si sposta in treno (o almeno ci prova...) tra Diamante e Catanzaro Lido per motivi di studio.

‎4/6/2012 TRATTA DIAMANTE-CATANZARO....UNA VERA E PROPRIA ODISSEA!

Salve a tutti! Vi rendo partecipi di una esperienza alquanto allucinante vissuta da me stamattina. La partenza da Diamante era prevista per le 6.45 (Regionale 12691), ma il treno, per ragioni a me ignote, è arrivato alle 7.15. Quindi, la coincidenza da Paola per arrivare a Lamezia per poi prendere il mitico bus sostitutivo per Catanzaro Lido ,prevista alle 7.30, sarebbe saltata. Salito a bordo del Regionale chiedo al capotreno soluzioni alternative e mi suggerisce la presenza di un bus sostitutivo (RC 017) dal piazzale esterno alle 7.55 con destinazione Rosarno ma con fermata a Lamezia. Arrivato a Paola arriva il bello: l'autobus sostitutivo trattasi di un FIAT DUCATO(con tanto di logo AQUILONIA) 9 posti (7 per i passeggeri togliendo autista e capotreno o capobus in questo caso...)p er 13 passeggeri (fra cui due bambini piccoli). Dapprima l'autista cerca di sistemarci alla buona:"signori ci possiamo stringere,i bimbi si siedono sui genitori ecc..."; poi il capotreno si rende conto della situazione e così viene contatatto un taxista del posto in modo che i passeggeri destinati a Lamezia viaggino con il taxi e i passeggeri destinati a Rosarno sul DUCATO. La mia situazione è ancor più paradossale: essendo pieno di bagagli non avrei potuto salire sul taxi, infatti la mia intenzione era di restare sul DUCATO, poi l'autista mi fa:"non ti preoccupare, tu vai con il taxi che tanto a Lamezia ci devo venire pure io, i bagagli poi te li do io...". Un pò perchè assonnato, un pò perchè spiazzato dalla situazione, accetto, quindi io viaggio sul taxi mentre i miei bagagli (comprensivi di 800 euro di pc) sul DUCATO...Si sale sul sul taxi e si parte! Nemmeno due km e il taxista si ferma al distributore a fare benzina...tutti i viaggiatori,bimbi compresi senza cintura di sicurezza per altro... Allucinanti le considerazioni del taxista:"a me non conviene fare questi viaggi, TRENITALIA mi paga dopo 2-3 mesi...per la tratta mi pagano 2 euro a km ma a me non conviene perchè poi loro vogliono la fattura,si paga il 21 per cento di IVA mentre con il privato tu puoi contrattare..."
Tengo inoltre a precisare che NESSUNO ci ha chiesto se fossimo muniti di biglietto.
Finalmente alle 9.00 il taxi giunge alla stazione di Lamezia Terme, la coincidenza per Catanzaro era alle 9.13 ma io comunque non lo avrei potuto prendere perchè stavo aspettando i bagagli che viaggiavano sul DUCATO! Almeno su questo devo dire che il taxista ha avuto il buonsenso di andare a parlare lui personalmente con il capotreno(capobus) chiedendo di eventualmente attendere qualche minuto. Dieci minuti dopo giunge in stazione anche il Ducato e l'autista mi consegna tutti i bagagli.
SITUAZIONE DI UNA COMICITA' DISARMANTE


Autobus sostitutivo di Aquilonia in sosta di fronte la stazione di Catanzaro Lido.

Altro evento decisamente più grave e già segnalato tramite reclamo, è avvenuto la sera di giorno 21 giugno...a farne le spese addirittura Francesco Lazzaro, amministratore di Ferrovie in Calabria! Trovandosi a Soverato nel pomeriggio e dovendo rientrare a Catanzaro Lido, decide di servirsi del Regionale 3754 Reggio Calabria Centrale - Catanzaro Lido, con partenza da Soverato alle 20:36: attualmente è l'ultimo treno utile per arrivare a Catanzaro Lido, se si esclude l'autobus sostitutivo LP794 Reggio Calabria Centrale - Lamezia Terme Centrale, comunque non utilizzabile per spostamenti intermedi sulla Jonica in quanto riservato ai viaggiatori diretti a Roma Termini/Milano Centrale, con trasbordo a Lamezia sul corrispondente InterCity Notte. Arrivato in stazione, con grande sconforto scopriva dal tabellone elettronico che il 3754 era soppresso! Passa qualche minuto ed anche l'altoparlante annuncia che il Regionale in questione quel giorno non era stato effettuato. Nessun autobus sostitutivo previsto, e viaggiatori da Soverato ("per fortuna" solo due) completamente abbandonati a se stessi...senza possibilità di arrivare a meno di 20 km di distanza, se non la mattina dopo.
Ma non finisce qui! Il nostro Francesco, raggiunta Catanzaro Lido tramite un passaggio in auto, per curiosità andava a controllare sul servizio on line di Trenitalia "Viaggiatreno", come mai il 3754 fosse stato soppresso e se il treno in questione non sia partito da Reggio Calabria Centrale, o se magari si fosse "piantato" in qualche stazione intermedia. Con viva sorpresa però scopre che in realtà il treno è stato effettuato! C'è stata la regolare fermata per servizio viaggiatori a Soverato alle 20:49, con 14 minuti di ritardo sull'orario previsto: ovviamente chiunque, fidandosi dei tabelloni e degli annunci, non sarebbe rimasto in stazione ad attendere un treno soppresso! Come prova di ciò, pubblichiamo uno screen di Viaggiatreno, con le ultime fermate del 3754 "fantasma". E' proprio vero che al peggio non c'è mai limite...

22 giu 2012

Arena Ways: partito il conto alla rovescia!

Finalmente ci siamo!
A meno di un mese dalla partenza della prima corsa Torino Porta Nuova - Reggio Calabria Centrale, sono stati pubblicati gli orari della nuova coppia di treni-hotel, classificati InterCity Notte 1561/1562. Giorno 10 luglio il Talgo bianco-azzurro in livrea TrenHotel lascerà per la prima volta la stazione piemontese alle ore 17:10, trainato da un locomotore della divisione Passeggeri di Trenitalia (E656/E444R/E402) alla volta dello Stretto di Messina: ad Alessandria sosterà per l'aggancio dei carri auto al seguito (che dovrebbero essere addirittura 7!), ed effettuerà la prima fermata in Calabria a Paola alle 7:10. Seguono Lamezia Terme Centrale alle 7:50, Villa San Giovanni alle 9:08 (dove avverrà lo sgancio dei carri DDm e lo scarico delle auto) ed arrivo a Reggio Calabria Centrale alle 9:35. Peccato non aver preso in considerazione Rosarno, che riunisce il bacino di utenza di praticamente tutta la locride, oltre ovviamente all'hinterland della popolata piana di Gioia Tauro. In senso opposto si parte da Reggio Calabria Centrale alle 19:00, fermata a Villa San Giovanni per servizio viaggiatori ed aggancio carri alle 19:40, Lamezia Terme Centrale 20:50, Paola 21:28 ed arrivo a Torino Porta Nuova alle 12:00.
Poco più di 16 ore di percorrenza, che in realtà, purtroppo, non sono pochissime, soprattutto se pensiamo che il vecchio Espresso "Treno dell'Etna" Torino Porta Nuova - Palermo/Siracusa, percorreva il tratto continentale tra Torino e Villa San Giovanni in circa 13 ore! Molto probabilmente, però, alla traccia decisamente larga assegnata da RFI (cosa purtroppo consueta per i treni notturni da qualche anno a questa parte...), si uniscono i 140 km/h di velocità massima raggiungibile dai carri auto, che ovviamente limitano tutto il convoglio.

Tracce orarie degli ICN 1561/1562


Ed a proposito di carri: sembrerebbe che siano stati addirittura noleggiati dalle ferrovie tedesche DB, gli stessi che vengono utilizzati in composizione ai noti treni Autozug. La scelta in realtà ci sembra un po' incomprensibile, visto e considerato che al momento centinaia di carri DDm di Trenitalia risultano accantonati nei principali impianti ferroviari italiani, a seguito della soppressione del servizio auto al seguito da parte dell'impresa del gruppo Ferrovie dello Stato. Ma addirittura, ironia della sorte, tantissimi carri auto FS della serie più recente (tipo 1985), sono dotati di carrelli FIAT che permettono di raggiungere la velocità di 160 km/h, a differenza dei 140 di quelli DB! Non sarebbe stato possibile rilevare alcuni di questi rotabili, invece di rivolgersi al "mercato estero"?
Lo stesso discorso vale per i comunque comodissimi (anche se non molto gradevoli esteticamente...) complessi Talgo di ultima generazione, acquistati dalle ferrovie spagnole RENFE. Era così difficile recuperare le nuovissime carrozze letto Excelsior di Trenitalia, costruite alla fine degli anni '90, al momento tutte vergognosamente accantonate? Molte di queste vetture si trovano guarda caso in varie aree di ricovero di Reggio Calabria Centrale, in balia di vandali e senzatetto...un indegno destino per carrozze di alto lusso, dotate addirittura di cabina con letto matrimoniale! Idem per il servizio ristorante a bordo treno, che poteva essere svolto su alcune delle tante carrozze Ristobar ed ex Self Service destinate in parte alla trasformazione in vetture FrecciaBianca, ed in parte addirittura alla demolizione, dopo meno di 30 anni di servizio. In precedenza venivano utilizzate in composizione agli InterCity di Trenitalia, ma a seguito della dismissione del servizio ristoro su questa categoria di treni, decine di queste carrozze sono state accantonate: al momento ne vengono utilizzate non più di 4 in composizione alla coppia di treni notte "Thello" Venezia Santa Lucia - Parigi. Non sarebbe stato possibile optare per una simile soluzione anche per i convogli di ArenaWays?
Altra considerazione da non sottovalutare: i tipi di sistemazione offerti sul nuovo treno di ArenaWays saranno soltanto due. Si passa dalla cabina letto doppia, utilizzabile anche come singola, al sicuramente comodissimo posto a sedere in poltrona reclinabile. In entrambi i casi è compresa nel prezzo (vedi in basso il listino) anche la cena e la prima colazione, ma troviamo poco conveniente per i viaggiatori e per l'impresa l'assenza di una soluzione intermedia di posti "orizzontali", come per esempio la classica cabina con cuccetta a 4 posti. Una famiglia composta anche da sole tre persone, sarebbe così costretta ad utilizzare esclusivamente il posto a sedere!
I prezzi sono ovviamente adeguati al servizio di alta qualità offerto: le prenotazioni si apriranno giorno 2 luglio, e sarà possibile effettuarle sia sul sito di ArenaWays che su quello di Trenitalia/FsItaliane, oltre ovviamente alle stazione ferroviarie abilitate ed agenzie viaggi. La riservazione del servizio auto al seguito non sarà però effettuabile on-line. Fino al 31/08 sarà possibile acquistare i biglietti con un'interessante offerta:


Certamente in questo periodo estivo il successo di questo nuovo collegamento sarà assicurato: l'utenza non sarà certamente quella classica degli spostamenti sud-nord fatta di emigranti di ritorno, ma molto probabilmente in maggior parte da turisti di livello medio-alto. Dopo la metà di settembre si spera che venga almeno rinnovata l'offerta già esistente, altrimenti il rischio di non riuscire a coprire i costi con i ricavi (ricordiamo che non si tratta di un treno sovvenzionato!) sarà molto alto.
Tante piccole cose, quindi, potevano essere strutturate meglio: però quel che è certo è che finalmente la nostra Regione torna ad essere presa in considerazione a livello di investimenti turistici e di mobilità, con un servizio davvero eccellente: buona fortuna ArenaWays!

Rendering della livrea del TrenHotel di ArenaWays. Foto tratta da www.ferrovie.it

Rotabili che si sarebbero potuti utilizzare per i nuovi treni di ArenaWays, accantonati a Reggio Calabria Centrale: nella prima fotografia notiamo una carrozza letto Excelsior, e nella seconda uno dei tantissimi carri DDm (in questo caso una unità con carrelli 24 da 140 km/h) abbandonati negli scali italiani...



Per ulteriori informazioni, leggi anche il post "Orario estivo 2012: qualche anticipazione..."

18 giu 2012

Foto della settimana - Maggio 2012

A causa dell'elevato numero di post di una certa importanza pubblicati nel mese di maggio, abbiamo spostato ad oggi il consueto appuntamento con la rubrica delle "Foto della settimana" dello scorso mese, provenienti dalla nostra Fotogallery: speriamo di non creare confusione nei lettori, quando tra poco più di dieci giorni pubblicheremo le Foto della settimana di giugno!

Partiamo subito con la prima fotografia del nostro Francesco Lazzaro, scattata il 25 aprile alla stazione di Madonna di Porto: grande affluenza di viaggiatori sui treni speciali effettuati dalle Ferrovie della Calabria tra Soveria Mannelli e Catanzaro Città, in occasione delle consuete celebrazioni liturgiche nel vicino santuario omonimo. Da notare sul primo binario una doppia di automotrici M2.200 MV, mentre un'ulteriore doppia, questa volta di M4.350, entra in deviata sul binario due...attesa da un nutrito gruppo di pellegrini!

Pellegrini a 950 mm (n°46 05/2012)

Spostiamoci ora sulla costa Tirrenica, con questo bellissimo scatto di Nicola Santucci: ci troviamo all'interno della cabina di una ALn668, mentre effettua un Regionale Rosarno - Melito di Porto Salvo. A Favazzina si incrocia una bella composizione, che purtroppo tra qualche mese apparterrà ai ricordi, di E656 ed UIC-X, in servizio tra Reggio Calabria Centrale e Paola/Cosenza. Da notare i particolari all'interno della cabina, come il berretto, il blocchetto per l'emissione di biglietti a bordo del treno o la scheda treno!

Dentro e fuori... (n°47 05/2012)

Torniamo in montagna, in piena atmosfera calabro-lucana: purtroppo questa volta decisamente non ci sono doppie di automotrici pronte a trasportare decine di viaggiatori lungo le belle linee a scartamento ridotto calabresi. Domenico Martire, autore dell'artistica fotografia, si trovava nella bucolica stazione di Campotenese (CS), posta lungo la dismessa linea FCL Spezzano Albanese - Castrovillari - Lagonegro, soppressa nel 1978. Ad oggi si attende invano un possibile recupero di almeno parte del tracciato per fini turistici, ma purtroppo per ora sembra difficile anche realizzare una semplice pista ciclabile sul vecchio tracciato, ormai completamente disarmato.

In attesa della rinascita (n°48 05/2012)

Ultima fotografia di maggio ancora del grande amico Nicola Santucci: ambientazione prettamente primaverile lungo la ferrovia Jonica tra Guardavalle e Monasterace, attorniata da centinaia di bellissimi papaveri...mentre in lontananza uno degli ultimi temporali dà un'ultima rinfrescata ai terreni, in attesa di un'estate che si preannuncia rovente!

Aria di primavera (n°49 05/2012)

Continuate ad inviarci le vostre fotografie, ai seguenti indirizzi: exp826@hotmail.it, shayparkman@gmail.com, fra.laz.91@gmail.com, o caricandole sul gruppo Facebook di Ferrovie in Calabria!

14 giu 2012

S.Antonio: "soppresso" ed autosostituito!


Ebbene sì: in Calabria non c'è purtroppo pace per chi si sposta in treno. Soppressioni improvvise, tagli ai cambi d'orario e soprattutto tante, troppe corse ferroviarie sostituite da autobus. Ma ai "comuni viaggiatori mortali" ormai si devono adeguare anche figure metafisiche e mistiche, che per una volta all'anno decidono di compiere il loro viaggetto in treno: è il caso di Sant'Antonio di Padova , festeggiato lo scorso 13 giugno. Come ben noto, annualmente si svolge un'interessante processione "su rotaia" a Catanzaro Lido, dove il famoso Santo viene considerato il protettore dei ferrovieri. Tutto inizia il 22 agosto 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i bombardieri Alleati per frenare i rifornimenti alle truppe tedesche rasero al suolo gran parte delle stazioni ferroviarie e delle opere d'arte della ferrovia Jonica: in particolare si accanirono sul Deposito Locomotive di Catanzaro Lido, riducendolo ad un cumulo di macerie fumanti. Incredibilmente si salvarono dall'inferno delle bombe tutti i ferrovieri in servizio nell'impianto, tranne uno solo che cercò rifugio all'interno della caldaia di una vaporiera...
Terminato il bombardamento, i ferrovieri tornarono nell'area del Deposito Locomotive, ormai irriconoscibile, e l'unico oggetto che venne ritrovato intero fu proprio la statuina di S.Antonio! A quel punto non si poté fare a meno di gridare al miracolo: fu così che iniziò la devozione dei ferrovieri catanzaresi.
Ogni anno l'evento viene ricordato in un modo decisamente particolare ed unico in Italia: il personale ferroviario e le proprie famiglie, giornalisti, curiosi ed ovviamente le personalità ecclesiastiche, salgono assieme alla statuetta di S.Antonio su una ALn668 al Deposito Locomotive di Catanzaro Lido: l'automotrice raggiunge la stazione ferroviaria, effettua il cambio banco e riparte verso gli impianti dell'O.N.M.O (Officina Nazionale Macchine d'Opera), all'interno dei quali viene celebrata una messa con benedizione e rinfresco. Evento insolito non solo per la particolarità del "santo sul treno", ma anche perché l'O.N.M.O. non viene mai raggiunta da materiale rotabile viaggiatori, ma ovviamente soltanto da mezzi per la manutenzione dell'infrastruttura da revisionare/riparare!
La terza tappa è di nuovo la stazione RFI di Catanzaro Lido, dove si tiene un'altra breve messa prima del rientro in Deposito, e la prosecuzione delle celebrazioni nei pressi del DLF.
Ne abbiamo parlato anche l'anno scorso in questo post.

Ma allora cos'è accaduto quest'anno? Cosa centrano le autosostituzioni?

Purtroppo a causa della sostituzione dell'armamento sui binari 1 e 2 della stazione di Catanzaro Lido, al momento l'O.N.M.O. risulta isolata dalla rete RFI, visto e considerato che il raccordo per le officine si dirama proprio dal binario 1...
Questa situazione ha portato gli organizzatori a prendere la decisione di sopprimere senza preavviso il "treno di S.Antonio", sostituendolo con una...Fiat Palio station wagon! Grande delusione quindi per chi aspettava da un anno di effettuare il breve ma intenso viaggio in treno assieme al Santo...accontentandosi di inseguire a sua volta in auto S.Antonio, nei suoi trasferimenti dal DL all'ONMO, alla stazione!
Quello che ci chiediamo noi di Ferrovie in Calabria, è come mai non sia stato effettuato il treno almeno sul tratto Deposito - Stazione, facendo arrivare l'automotrice sui binari 3, 4 o 5: dalla stazione si sarebbe potuto caricare la statuina in auto, e raggiungere così l'ONMO, effettuando il percorso inverso al ritorno! In questo modo almeno parte della tradizione si sarebbe rinnovata anche quest'anno, invece di "autosostituire" l'intero treno!
Non si può comunque non fare un plauso agli organizzatori, che si sono impegnati per la perfetta riuscita di questo pittoresco evento, nonostante l'imprevisto...appuntamento all'anno prossimo sull'ALn668 (o magari arriverà un Minuetto diesel?)!

La statuina di S.Antonio sull'autoservizio sostitutivo...!

Rapido cambio di programma: prima di partire per l'ONMO, la statuina viene portata all'interno del DL per una rapida messa. Il povero monaco antoniano si è dovuto sgolare per farsi sentire durante la celebrazione, a causa di una ALn668 in folle ai massimi giri!

Terminata la messa, di corsa si ricarica in auto la statuina e si parte verso l'ONMO...

...raggiunta pochi minuti dopo, all'interno della quale si tiene un'altra rapida ed originale omelia con benedizione, tra rincalzatrici e motocarrelli!

Durante la messa.

Conclusione della celebrazione con un rinfresco offerto dall'ONMO!

Ecco la causa della soppressione dell'insolito treno: parte del primo binario è già stato riposato, con nuovo armamento di rotaie 60 UNI, traversine in cemento armato ed attacco elastico. Il binario 2 invece è ancora in parte presente lato Crotone, mentre è totalmente asportato lato Reggio. Finisce in un certo senso un'epoca, visto che i primi due binari della stazione di Catanzaro Lido risalivano ad almeno 25 anni fa...su quelle rotaie hanno effettuato fermata quasi tutti i treni a lunga percorrenza ormai soppressi che collegavano lo Jonio con il resto d'Italia, oltre a qualche sporadica presenza di rango degli InterCity ed Espressi della Tirrenica, deviati via Jonica durante le interruzioni...

11 giu 2012

Le sorprese ferroviarie di Catanzaro...

Ormai è diventata una consuetudine: dalla mitica Emmina M1-37 FCL recuperata nell'ex area di interscambio FS-FCL a Catanzaro Lido, fino ai resti delle vetture e dei carri freno dell'altrettanto storica Automotofunicolare dispersi nei pressi del capolinea inferiore della funicolare a Catanzaro Sala, passando per la vaporiera 625 144 monumentata nei pressi del DL di Catanzaro Lido, il nostro capoluogo di Regione si conferma ancora una volta come una sorta di "museo ferroviario" a cielo aperto!
Gli ultimi rotabili ritrovati tra i rovi sono stati accantonati per 26 anni in una piccola rimessa dall'equilibrio precario, posta all'interno del dismesso cementificio di Catanzaro Sala, di proprietà dell'Italcementi. Si tratta due ormai antichissime locomotive elettriche ad accumulatori, che venivano utilizzate per manovrare i numerosi carri merci in arrivo e partenza dall'allora importante stabilimento. Era presente infatti un raccordo che si staccava dalla radice sud della stazione FS di Catanzaro Sala, che in sede propria (attraversando un piccolo ponte) si introduceva all'interno dell'area industriale. In realtà il cementificio non era servito solo dalla rete Statale: dal lato opposto rispetto al binario a scartamento ordinario, infatti, si raccordava anche un binario proveniente dall'adiacente linea a scartamento ridotto gestita all'epoca dalle Ferrovie Calabro-Lucane: in questo caso il binario si staccava in piena linea, qualche decina di metri dopo la stazione di Catanzaro Sala FCL. All'interno dello stabilimento, oltre al binario a scartamento ordinario con asta di manovra ed almeno due a scartamento ridotto, esisteva addirittura un tratto di binario a doppio scartamento a quattro rotaie! Abbiamo ricostruito, per quanto possibile, il piano dei binari del cementificio: in rosso il raccordo FS, in giallo quello FCL, con tratto a doppio scartamento con giallo interposto al rosso.



Tornando alle due locomotive, le informazioni in nostro possesso non sono purtroppo tantissime: le uniche certezze derivano dalle targhe dei costruttori: la locomotiva numero 2, quella di dimensioni più contenute, è stata costruita dalla famosa Carminati & Toselli, con equipaggiamento elettrico fornito dall'altrettanto conosciuto e storico "Tecnomasio Italiano Brown Boveri" (abbreviato TIBB) e batterie fornite dalla Tudor di Melzo.
La numero 1 invece, decisamente più grande, ha le stesse componenti elettriche della prima, ma è stata assemblata dalle Officine Meccaniche Savigliano, figurando con numero di fabbrica "36". Entrambe risalgono al 1929: sono quindi ancora più anziane dell'Emmina M1-37 del 1936!

Ma come mai questi piccoli gioielli d'epoca sono stati scoperti solo ora? La motivazione è semplice: le due locomotive sono state accantonate nel 1986 (o almeno lo supponiamo, visto che l'ultima data di caricamento delle batterie risale al 14 novembre dello stesso anno), all'interno di una rimessa ormai malconcia, come anticipato all'inizio del post. Già di per sé questo ricovero era difficilmente visibile, se non introducendosi all'interno del cementificio, ed era relativamente visibile soltanto transitando con i treni delle Ferrovie della Calabria. Visibile l'edificio, ma non le locomotive all'interno, ovviamente! Noi di Ferrovie in Calabria vogliamo prenderci un piccolo merito: siamo a conoscenza dell'esistenza dei due rotabili dal settembre 2010, a seguito di una "soffiata" di un grande amico appassionato, che le aveva intraviste dopo il disboscamento eseguito dalla ditta Francesco Ventura che stava sostituendo i binari sull'adiacente linea FC. Siamo riusciti a fotografarle, con non poca difficoltà, all'interno della rimessa: non pubblicheremo per adesso le immagini, per ovvi motivi.
Recentemente però è stato deciso dal Comune di Catanzaro di demolire l'enorme struttura, ormai inutilizzata, del vecchio cementificio: nei progetti dovrebbe essere riqualificata tutta l'area come parco cittadino. Ed ecco che durante i lavori di abbattimento dei fabbricati, spuntano le due anziane locomotive: trainate fuori dalla rimessa, si trovano ora ben in vista di fronte all'entrata principale del cementificio.
Immediatamente abbiamo inviato un appello al Comune di Catanzaro per evitare "gesti azzardati", come purtroppo vergognosamente avvenuto per l'ultima vettura tranviaria rimasta e per i carri freno della S.T.A.C. , oggi ridotti in mille pezzi irriconoscibili.
Questa volta sembra che la volontà di recuperare due simboli poco conosciuti della storia di Catanzaro sia forte: a seguito della nostra segnalazione è stato pubblicato un articolo su Catanzaro Informa nei giorni scorsi, mentre oggi era presente addirittura sul quotidiano Calabria Ora un appello del Consigliere comunale Sergio Costanzo affinché le locomotive vengano recuperate! Piena disponibilità e gentilezza anche da parte della società General Smontaggi che si occupa della demolizione dello stabilimento, e soprattutto dell'Italcementi , disposta a bonificare i due rotabili ed eventualmente trasferirli in luogo idoneo alla ristrutturazione, sempre all'interno di Catanzaro.
La sistemazione perfetta sarebbe sicuramente all'interno del futuro parco che nascerà dalle macerie del mitico cementificio di Catanzaro: riportarle a nuovo e monumentarle sarebbe il modo migliore per non dimenticare un pezzo di storia industriale del nostro Capoluogo!

Per ora non anticipiamo altro: quel che è certo è che qualcosa si sta muovendo...
seguiranno aggiornamenti!

Ecco alcune fotografie delle locomotive ad accumulatori scattate dall'esterno del cementificio: al momento per motivi di sicurezza e normative interne dell'Italcementi non è giustamente possibile fotografare sul posto i due rotabili, in attesa di nuove decisioni sul loro futuro.

Locomotiva n.1

Notevole la differenza di dimensioni dei due curiosi rotabili.

Vista "aerea" delle due locomotive: in primo piano si nota la rimessa all'interno della quale hanno soggiornato per 26 anni, e dove è presente ancora l'alimentatore per la ricarica degli accumulatori, oltre ad alcuni pezzi di ricambio.

Particolare della locomotiva n.2: notare sulla destra l'ultima data di caricamento delle batterie (che in entrambe le macchine si trovavano alloggiate all'interno dei due cassoni laterali alla cabina), risalente al 14 novembre 1986.

8 giu 2012

Ferrovie della Calabria: quale futuro per le Taurensi?

Ad un anno esatto dalla chiusura della ferrovia Gioia Tauro - Cinquefrondi, l'ultima rimasta in servizio dopo la soppressione a fine 2009 della Gioia Tauro - Palmi, tratto iniziale della linea per Sinopoli, le prospettive future per queste ferrovie continuano ad essere decisamente poco rosee.

Ma qual'è stata esattamente la "dinamica dei fatti" che ha portato al taglio di questa piccola ma importante rete di ferrovie a scartamento ridotto?
Tutto inizia nel 1997, quando una frana tra Palmi e Seminara porta alla parziale chiusura della Gioia Tauro - Sinopoli: l'unico tratto attivo rimarrà, appunto, quello tra Gioia Tauro e Palmi fino alle porte del 2010. Nessun potenziamento è previsto, e ci si limita al manutenzione minima del disastrato armamento (rotaie da 36 kg/m e traversine in legno), dei rilevati e delle varie opere d'arte. Questo però porterà inesorabilmente ad un costante decadimento dell'infrastruttura, causando rallentamenti ed aumento dei costi di gestione, fino alla totale autosostituzione delle poche corse ancora previste in orario.
Sulla più importante Gioia Tauro - Cinquefrondi il copione purtroppo è stato lo stesso: se si esclude un tentativo di modernizzazione alla fine degli anni '90, con la sostituzione dell'armamento e l'installazione di traversine in cemento in un tratto di linea tra Polistena e Cinquefrondi, anche in questo caso l'intera ferrovia è stata completamente abbandonata a se stessa. Addirittura si trattava dell'ultima linea con impianti di segnalamento, scambi ed alcuni passaggi a livello comandati a filo, che uniti al materiale rotabile composto esclusivamente dalle automotrici Breda M2.200 allo stato originario, davano l'impressione di un non indifferente salto indietro nel tempo! Anche in questo caso però il provvedimento di chiusura da parte dell'USTIF (Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi) arrivò a causa delle pessime condizioni dell'armamento in alcuni tratti: emblematiche le curve...che curve non erano più, avendo assunto in prossimità delle giunzioni delle rotaie una forma letteralmente poligonale, che causava spesso degli inquietanti sbandamenti delle automotrici, nonostante le bassissime velocità tenute negli ultimi tempi.
Il 6 giugno 2011 la fine: la sicurezza di viaggiatori e personale non era più garantita sulla Gioia Tauro - Cinquefrondi, ed i treni andavano autosostituiti a partire dal giorno successivo. Immediatamente si sono scatenate numerose proteste dei dipendenti del settore ferroviario di delle Ferrovie della Calabria: addirittura alcuni di essi minacciarono di lanciarsi nel vuoto dal tetto del fabbricato viaggiatori di Gioia Tauro. Per alcuni mesi si andò avanti tra vane promesse (in realtà neanche tante...) e tristi ed inqualificabili commenti del presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, che ancora oggi continua a non smentirsi. Addirittura durante un incontro con il personale arrivò a dire che "lui non è lì per garantire il lavoro sotto casa a nessuno". Peccato però che il taglio di questa ferrovia, che tutto era tranne che un baraccone distributore di stupendi, ha lasciato senza treni una vasta area popolata da circa 60.000 abitanti distribuiti particolarmente nei centri di Cittanova, Taurianova, Polistena, Rizziconi e Cinquefrondi. Senza contare che nonostante i rallentamenti, l'intera tratta veniva percorsa in circa un'ora dai treni, a differenza dei 90 minuti degli autobus! Fino a meno di dieci anni fa invece, quando ancora le condizioni dell'infrastruttura erano discrete, si scendeva addirittura a 45 minuti!
Quarantacinque minuti ulteriormente riducibili con investimenti mirati, fatti di piccole varianti, sostituzione dell'armamento e magari anche materiale rotabile più performante.
A giugno dello scorso anno si stimava che per riaprire nelle stesse condizioni pre-chiusura questa tratta, servissero circa 12 milioni di Euro. Dodici milioni per risistemare alla buona l'armamento esistente, rilevati e mettere in sicurezza alcuni ponti. Siamo certi che oggi, a giugno 2012, ne servano almeno il doppio per effettuare gli stessi lavori, visto e considerato l'alluvionale inverno 2011-2012.
Non sarebbe stato più lungimirante spendere queste cifre per riqualificare negli anni precedenti questa linea, prima dell'ecatombe totale? O forse la volontà politica - e non solo - è stata proprio mirata all'abbandono, per portare appunto alla chiusura della ferrovia? In Calabria, regione notoriamente filo-gomma, ci si può aspettare di tutto...
Un esempio del disinteresse in un eventuale ripristino lo abbiamo avuto lo scorso 29 maggio, in occasione della conferenza Ferrovie in Calabria, presenziata anche dal Ministro della Coesione Territoriale Fabrizio Barca: il sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena, che almeno in teoria dovrebbe conoscere almeno un minimo le infrastrutture ferroviarie della propria provincia, ha affermato infatti che bisognerebbe effettuare degli "studi sull'effettiva domanda di mobilità delle Taurensi, e che forse l'unica di esse che potrebbe essere ripristinata è la Gioia Tauro - Rosarno".
Facendo finta di ignorare lo strafalcione della Gioia Tauro - Rosarno (speriamo sia stato un lapsus e non una reale ignoranza sul tema), non crediamo ci sia bisogno di andare a verificare la domanda sulla Gioia Tauro - Cinquefrondi, visto e considerato che le corse nelle ore di punta venivano effettuate con due automotrici M2.200 ed un rimorchio RA 1000 e nonostante tutto tanti pendolari rimanevano in piedi!
E se l'utenza continuava ad essere sostenuta su una linea malconcia, con velocità medie prossime ai 15 km/h, rotabili poco capienti e senza aria condizionata e frequenze non elevate, quali risultati ci sarebbero stati con la velocizzazione della tratta, cadenzamento semi-orario ed automotrici più moderne, magari analoghe ai DE M4c 500 della Stadler in servizio a Catanzaro e Cosenza?
Risultati da metropolitana di superficie di tutto rispetto, una metropolitana che la Piana di Gioia Tauro meriterebbe a pieni voti, senza contare la non indifferente utilità ai fini turistici che avrebbe una simile linea ferroviaria.
Senza dimenticare l'antico progetto, che oggi avrebbe un'utilità ancora maggiore, di creare un anello tra la Gioia Tauro - Cinquefrondi e la Gioia Tauro - Sinopoli, costruendo un nuovo tratto di ferrovia tra Sinopoli e Taurianova che servirebbe i centri di Oppido Mamertina e Varapodio: ne abbiamo parlato l'anno scorso in questo post.
Purtroppo oggi l'unica certezza che abbiamo è quella del menefreghismo della classe politica locale, provinciale e regionale...e dello smontaggio dei passaggi a livello, in corso su tutta la tratta. Un brutto segnale...


La M2 211 immortalata in uno scenario da plastico, mentre scende da Cinquefrondi a Gioia Tauro, sul viadotto di San Giorgio Morgeto.

Direttamente dalla nostra pagina sulle mappe interattive, ecco i tracciati delle linee Gioia Tauro - Cinquefrondi e Gioia Tauro - Palmi:

Una curiosità: qualche mese fa l'attivissima band reggino-taurense AllMyFriendzAre Dead ha girato parte del videoclip della loro ultima canzone al deposito locomotive FC di Gioia Tauro! In via del tutto eccezionale, a seguito della richiesta del gruppo, la M2 221 è stata utilizzata attiva per le riprese...pochi metri percorsi all'interno del deposito, con la speranza di rivederla presto sui binari verso Cinquefrondi, Palmi...e magari anche Sinopoli.

Chiudiamo il post con un ultimo bellissimo video, risalente al 2003. Da notare la M2.212 ancora in livrea originale FCL grigio perla e verde magnolia, seppur parzialmente graffitata. E' stata l'ultima automotrice della serie a vestire questa elegantissima coloritura.

Per saperne di più sulla storia e le curiosità della Gioia Tauro - Cinquefrondi e ripercorrerla "virtualmente", consigliamo la lettura di questo post pubblicato su Ferrovie in Calabria in Viaggio: "In the middle of nowhere was a local train" (pt.1)

6 giu 2012

Un anno fa...


...un Amico, prima che collaboratore di Ferrovie in Calabria ed appassionato di treni, ci lasciava per sempre. Sei giugno 2011: sembra sia successo ieri. Sembra ieri che pubblicavamo il post più triste della storia di Ferrovie in Calabria.
Tante domande senza una risposta, ma non è importante...quello che conta è ricordare non solo oggi, ma ogni giorno, in ogni nostra avventura ferroviaria, in ogni nostro post che scriviamo, tutte le belle esperienze ferroviarie e non trascorse assieme a te, caro Marco.
Senza far mancare mai un sorriso, perché siamo certi che dovunque tu sia non vorrai sicuramente vedere volti tristi e malinconici...e del resto la tristezza non cambierebbe di certo la realtà dei fatti, purtroppo.

Le tante fotografie, unite agli indelebili ricordi, continuano a farci sentire sempre accanto a te.

Ciao Marco, non ti dimenticheremo mai!

E forza Cosenza!



3 giu 2012

Orario estivo 2012: tutte le novità.

In occasione della presentazione ufficiale dell'imminente orario estivo, tenutasi giorno 29 maggio alla stazione Termini a Roma, sono stati caricati sul sito internet di Trenitalia/Fsitaliane i nuovi orari che entreranno in vigore a partire dal 10 giugno. In Calabria le novità principali riguardano fondamentalmente i collegamenti a lunga percorrenza, con il ritorno di due treni notturni diretti Sicilia - Milano via Pisa/Genova, Reggio Calabria - Milano via dorsale, e Reggio Calabria - Torino con servizio auto al seguito e gestito da ArenaWays in collaborazione con Trenitalia. Dopo sei mesi di battaglie (ricordiamo che i treni notturni Sicilia/Calabria - Nord sono stati soppressi a dicembre 2011) dei politici locali - chi più e chi meno... - , dei sindacati e soprattutto dei dipendenti della ex CIWL, sembra che qualcosa stia finalmente cambiando. Sicuramente però esiste un enorme margine di miglioramento, perché come vedremo i due treni notturni da/per Milano potrebbero essere strutturati in modo decisamente migliore per aumentarne l'appetibilità da parte dei viaggiatori. Per quanto riguarda il Reggio Calabria Centrale - Torino Porta Nuova di ArenaWays/Trenitalia, al momento non ci sono novità rilevanti: la presentazione ufficiale delle tracce orarie e l'apertura alla vendita dovrebbe tenersi giorno 6 giugno.
Andiamo ora ad analizzare i due nuovi treni-notte da/per la città meneghina!
Iniziamo con quello dalla percorrenza decisamente più lunga, che avrà origine da Palermo e Siracusa: le due sezioni saranno composte da tre vetture T4 Comfort ed un WL MU. Da Villa San Giovanni fino a Milano Centrale sarà classificato InterCity Notte 784, mentre in senso opposto sarà InterCity Notte 787. La partenza prevista da Siracusa sarà alle 13:40, da Palermo alle 12:39, con arrivo a Milano Centrale alle 10:45. In senso dispari si parte da Milano Centrale alle 20:05 ed il lungo viaggio termina a Siracusa alle 15:40 ed a Palermo alle 16:36.
Le fermate intermedie in Calabria saranno Villa San Giovanni, Gioia Tauro, Rosarno, Vibo Valentia - Pizzo, Lamezia Terme Centrale, Amantea, Paola e Scalea - S.Domenica Talao. Come vedremo, almeno in Calabria questo sarà l'unico collegamento da/per Milano con orari abbastanza "umani" sia in senso pari che in senso dispari: lo stesso non si può dire, purtroppo, per la Sicilia, dove si partirà all'ora di pranzo e si arriverà nel pomeriggio inoltrato. Si ripete lo stesso problema dei vecchi notturni soppressi a dicembre, con tracce esageratamente larghe: si spera che non si ripetano, per lo meno, i ritardi astronomici che caratterizzavano i vari "Treno de Sole", "Trinacria" e "Freccia della Laguna", visto e considerato che già gli orari di arrivo non sono di certo tra i più comodi.
Un'altra particolarità è la classificazione di InterCity Notte: è effettivamente un'anomalia, perché il treno sarà composto solo da vetture letto e cuccette. Normalmente infatti la differenza tra Espresso (esclusi quelli con solo letti e cuccette) e InterCity Notte sta nella presenza e soprattutto nel prezzo dei posti a sedere, che nel secondo caso hanno un costo maggiore per l'aggiunta del supplemento InterCity: i costi di vagone letto e cuccetta sono invece analoghi in entrambe le categorie di treno! Il nuovo 784/787 sarà perciò il primo ICN "tutto notte", prerogativa fino ad ora della categoria "Espresso"! E' innegabile che nel campo del servizio notte ci sia non poca confusione in ambito Trenitalia...
Con l'istituzione del 784/787 verrà soppressa la coppia di Espressi 1952/1963 Palermo/Siracusa - Roma Termini e vv.

Il secondo collegamento da/per Milano avrà invece origine da Reggio Calabria Centrale, e sarà instradato dalla dorsale Firenze - Bologna: purtroppo però il "nuovo" treno salterà proprio Bologna Centrale transitando dalla "cintura", per presunte problematiche di saturazione dell'importante nodo emiliano: la prima fermata dopo Prato Centrale sarà quindi Modena. La scelta è assolutamente sbagliata ed inconcepibile: Bologna Centrale, come ben sappiamo, oltre all'importanza della città, è uno degli hub fondamentali in Italia, specialmente al giorno d'oggi con la presenza dell'Alta Velocità. Inoltre, come se non bastasse, saltare Bologna Centrale precluderà l'interscambio con i treni diretti verso il Veneto ed il Friuli Venezia Giulia, soprattutto considerando che non verrà ripristinato un treno notte diretto con origine/destinazione Venezia...ricalcando i fasti della vecchia "Freccia della Laguna".
Abbiamo scritto "nuovo" treno tra virgolette: infatti non si tratterà di un collegamento ex novo come il 784/787 siciliano. L'InterCity Notte 794/795, come sarà infatti classificato, non sarà altro che l'attuale Espresso 894/895 Reggio Calabria Centrale - Roma Termini prolungato a Milano Centrale! Gli orari anche in questo caso sfiorano l'assurdo: da Reggio a Roma ed in senso opposto rimarranno invariati, con l'unica ovvia differenza che non si passerà più per Termini ma per Tiburtina (il 794 arriverà alle 6:29, mentre il 795 partirà alle 23:03). Da Roma Termini a Milano Centrale la traccia sarà un vero e proprio calvario: ben 7 ore e 37 minuti per percorrere l'intero tratto in senso sud-nord, e 7 ore e 18 minuti in senso nord-sud. Si arriverà perciò a Milano alle 14:10, e si partirà in senso opposto alle 15:45. La composizione rimarrà addirittura invariata, con sole 4 vetture T4 Comfort e 3 UIC-X di seconda classe con posti a sedere...
Una scelta decisamente incomprensibile, che purtroppo sembra legata più ad un "contentino" politico che ad una reale utilità: se il senso di questo treno è quello di collegare Reggio Calabria con Milano, sarebbe stato più semplice istituire una sezione di tre o quattro carrozze letto e cuccette da Reggio Calabria Centrale a Villa San Giovanni, da agganciare all'InterCity Notte siciliano, piuttosto che rovinare un intero treno da sempre specializzato su Roma...
Come se non bastasse la trasformazione da Espresso a InterCity Notte, porterà ad un aumento del prezzo dei posti a sedere: in questo caso il cambiamento di categoria ha un senso, anche se esclusivamente per le casse di Trenitalia.
In questa tabella riassumiamo le tracce orarie ed i servizi dei due nuovi treni:


Spostiamoci ora sul "versante diurno" della lunga percorrenza: non ci saranno cambiamenti particolari sui servizi InterCity, Eurostar ed Alta Velocità (cambierà solo la classificazione in Freccia Argento) Roma - Reggio Calabria, né per gli InterCity Roma-Sicilia. L'unico grande cambiamento avverrà su altre due coppie di InterCity Reggio Calabria Centrale - Roma Termini e ritorno, che verranno effettuate non più con ETR450, bensì con materiale ordinario UIC-Z/GC del progetto IC270 ristrutturato a salone. Già dal 16 aprile la coppia IC 550/561 viene effettuata con questo materiale: qui un approfondimento . Sembrerebbe perciò che la fine dei mitici elettrotreni ETR450, il Pendolino di prima generazione, si stia avvicinando, purtroppo, a grandi passi...
Purtroppo dobbiamo dedicare un po' di spazio anche ai vari autoservizi sostitutivi di treni a lunga percorrenza ormai soppressi, specie sulla linea Jonica. In particolare segnaliamo che il bus LP 618 Crotone - Taranto, in coincidenza con l'InterCity analogo che collega Taranto con Bologna Centrale (si tratta dell'ex Murge Crotone - Milano Centrale...), dal cambio d'orario partirà dalla città di Pitagora alle 6:30 con arrivo a Taranto alle 11:00, e non più alle 5:00, a causa della variazione di orario dell'InterCity 618. In senso opposto invece il bus (LP615) partirà da Taranto alle 19:00 ed arriverà a Crotone alle 23:20.
Confermati gli autoservizi sostitutivi LP 986/983 Reggio Calabria Centrale - Bari Centrale (...) ed LP555/556 Paola - Crotone e vv, in coincidenza nella stazione tirrenica con il corrispondente InterCity Reggio Calabria Centrale - Roma Termini e vv.
La coppia LP894/895 Lamezia Terme Centrale - Reggio Calabria Centrale via Catanzaro/Roccella, che sostituisce la soppressa antenna notturna 890/893 da/per Roma Termini, diventerà LP794/795 per variazione di numerazione del treno corrispondente a Lamezia: come abbiamo detto qualche riga più sopra, infatti, l'Espresso 894/895 Reggio - Roma e vv diventerà ICN 794/795 prolungato a Milano Centrale.

Ultimi transiti a dicembre 2011 della "Freccia della Laguna": dal 10 giugno riavremo ben due treni da/per Milano, uno periodico su Torino, ma continuerà a mancare un servizio diretto verso il Nord-Est italiano...e sarà anche impossibile effettuare il cambio a Bologna...

ETR450 agli sgoccioli: a partire dal cambio d'orario di giugno probabilmente solo una coppia di InterCity Roma - Reggio Calabria e vv rimarrà assegnata a questi storici elettrotreni.

Facciamo ora una breve analisi sulle novità del servizio Regionale calabrese: purtroppo anche quest'estate si conferma l'ingiustificata e vergognosa riduzione delle corse sulla Jonica sud, tra Catanzaro Lido e Roccella Jonica/Reggio Calabria Centrale.
In senso dispari infatti verranno soppressi i Regionali 3741 e 3755 Catanzaro Lido - Reggio Calabria Centrale: nel primo caso ci sarà un buco d'orario di quattro ore dalle 6:05 alle 10:05, mentre il 3755 Sibari (18:30) - Roccella Jonica (21:45), ultimo treno utile nel tratto in questione, costringerà a servirsi del precedente 3753 Sibari - Reggio Calabria Centrale, che percorre la Jonica nella fascia oraria tra le 17 e le 22. Letteralmente assurdo in un'area ad alta vocazione turistica, che in estate dovrebbe essere servita da treni regionali anche nelle ore notturne!
In senso pari, da Reggio Calabria Centrale a Catanzaro Lido, il buco d'orario sarà addirittura di sei ore...soppressi i Regionali 3746 e 3748, con partenza da Reggio C. Centrale rispettivamente alle 10:05 ed alle 12:05: qualcosa di incomprensibile. Soppressi anche i Regionali 12711 e 12715 Roccella Jonica - Reggio Calabria Centrale con partenza rispettivamente alle 7:50 e 11:50, il 12714 Reggio Calabria Centrale - Roccella Jonica (partenza 9:05), oltre ai 22631, 22673, 22683 del servizio metropolitano Rosarno - Melito di Porto Salvo. Taglio netto anche al 3724 Catanzaro Lido - Sibari con partenza alle 9:30. Situazione meno disastrosa sulla Tirrenica, dove viene soppresso solo il 3675 Paola (16:33) - Reggio Calabria Centrale (18:50), che viene però relativamente rimpiazzato dal 12687 sullo stesso percorso, con maggiori fermate, con partenza da Paola alle 17:35 ed arrivo sullo Stretto alle 21:45). Tra Paola e Cosenza e ritorno vengono soppressi i Regionali 23878 e 22171.
Nessuna variazione tra Cosenza e Sibari, se non il ritardo del Regionale 8507 Sibari - Cosenza, che arriverà alle 13:47 anziché alle 13:40. Anche l'8504 partirà da Cosenza per Sibari alle 12:50 e non più alle 12:45. Sulla Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale confermata l'offerta di bus sostitutivi.
E mentre per il secondo anno il servizio sulla ferrovia Jonica, rimasta per di più senza treni a lunga percorrenza, viene ridotto proprio nel periodo turistico, gli amministratori locali (ad eccezione di qualcuno), continuano a tacere...salvo riempire giornali e tv locali di belle parole sullo sviluppo del turismo come volano per l'economia. Avessero almeno un mezzo di trasporto per arrivarci e soprattutto per spostarsi sullo Jonio, questi poveri turisti...

Ferrovia Jonica: pochi treni e materiale inadeguato, composto quasi esclusivamente da ALn668 in singola composizione...

...ad eccezione, non si sa ancora per quanto, della coppia 3742/3743 Reggio Calabria Centrale - Catanzaro Lido e vv, effettuata con D445 e le ultime UIC-X open space ancora in servizio. Queste vetture dovranno obbligatoriamente essere accantonate entro fine dicembre di quest'anno, in quanto non rispettano alcune norme sulla lateralizzazione delle porte. Si spera che vengano almeno sostituite con carrozze Piano Ribassato o per Media Distanza...

Le UIC-X sono ormai quasi sparite anche sulla Tirrenica: le composizioni trainate dalle E656 navetta sui Reggio - Paola/Cosenza vengono gradualmente sostituite dalle E464 e PR...

...o dalle varie ALe582 ex DTR Sicilia, che gradualmente continuano ad essere assegnate al DL di Reggio Calabria.

Pubblicheremo in seguito, con un post specifico, alcune proposte in corso di elaborazione, per quanto riguarda la Lunga Percorrenza ed il servizio Regionale sulla Jonica.
 
Il primo blog dedicato al trasporto ferroviario in Calabria...by Roberto Galati...email - msn: exp826@hotmail.it