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15 set 2011

Metroleggera a Cosenza: le nostre proposte

Negli ultimi tempi è ritornato in auge il tema riguardante la Metropolitana Leggera di Cosenza, forte adesso dei finanziamenti pubblici appena arrivati e in attesa di un soggetto, un predicato e un complemento. Un progetto definitivo, per farla breve. Al momento, i più lo sapranno, il progetto più in auge è quello riguardante la costruzione della tramvia da Piazza Matteotti (dirimpetta alla stazione FC di Cosenza Centro) fino al campus universitario di Arcavacata attraversando Viale Parco e l'abitato di Quattromiglia, con una tramvia in sede propria che, in circa 40 minuti, dovrebbe collegare il centro storico della città bruzia con il suo campus universitario. Un progetto discusso, trito e ritrito da diversi decenni a questa parte (più che altro in corrispondenza delle tornate elettorali, guardacaso), ma che con i finanziamenti giunti in cassa è tornato davvero "sulle prime pagine", come dimostra l'ampio dibattito (un esempio qui) sul tema che si sta scatenando nel capoluogo silano. Poche luci e tante ombre, con una posizione difficile da prendere. Noi di Ferrovie in Calabria, dal canto nostro, abbiamo pensato di gettare sul campo anche la nostra proposta.

Rendering della Metroleggera di Cosenza con la fermata di Viale Mancini

Un progetto alternativo alla Metropolitana Leggera di Cosenza sarebbe, nella sua semplicità, per certi versi ancor più utile e con un maggior grado di interoperabilità rispetto a quello attualmente in voga. L'attuale progetto infatti ha in sè diversi punti alquanto discutibili: si tenderebbe a creare un'infrastruttura dai costi di costruzione e gestione non propriamente bassi, mettendo in conto anche le particolari infrastrutture che una tramvia possiede; l'inserimento della linea tramviaria al centro di Viale Parco, importantissima arteria viaria della città (costruita sul sedime della linea FS che conduceva alla vecchia stazione di Cosenza, oltretutto), accentuerebbe l'effetto di dividere in due la città, già oggi piuttosto consistente grazie all'importante traffico cittadino; il movimento d'utenza relativo al solo tratto Piazza Mancini - Unical, come peraltro sottolineato dal prof. Domenico Gattuso dell'Università di Reggio Calabria, non sembra giustificare l'eventuale spesa necessaria per costruzione ed esercizio della tratta. Un'utenza che sarebbe scoraggiata anche dagli esagerati tempi di percorrenza (circa 40 minuti) previsti per l'opera.

Valutando bene il "caso Cosenza" diviene subito chiaro come la soluzione sia pressochè a portata di mano: con una spesa di gran lunga minore rispetto a quella della costruzione di una linea ex-novo si potrebbe semplicemente prolungare la linea FC Cosenza - Catanzaro Lido dalla fermata di Cosenza Monaco, situata circa 700 metri prima del capolinea di Cosenza Vaglio Lise, fino al campus universitario di Arcavacata, sfruttando in doppio scartamento la tratta RFI fino a Castiglione Cosentino per poi deviare sul vecchio tracciato per Paola, variando solamente lo scartamento e senza la necessità di creare un sedime "da zero", se non per i 500 metri finali.

Per essere più chiari, raccontiamo "punto per punto" gli interventi da farsi per realizzare questa breve tratta, aiutandoci con delle immagini:

La mappa relativa all'ingresso della rete FC in quella RFI presso la stazione di Cosenza Vaglio Lise con i suoi punti salienti(clicca per ingrandire). E' da intendersi che il piano binari riportato è stato semplificato ai fini di praticità.

A Cosenza Monaco, come detto sita a poco più di 700 metri dal capolinea di Vaglio Lise, uno scambio si diramerebbe dal binario pari, intersecando così il dispari con un deviatoio inglese, consentendo ai treni provenienti dall'Unical di innestarsi direttamente sul binario dispari verso la città. Tale intervento, inoltre, provocherebbe un arretramento del segnale di protezione di Cosenza Vaglio Lise (attualmente ubicato esattamente al termine del marciapiede di Cosenza Monaco), e molto probabilmente una sua standardizzazione con quelli in uso nel fascio FS.
Subito dopo lo scambio, la linea entra su una rampa in discesa, costruita al posto di un attuale tronchino di ricovero delle FC, dopodichè dopo circa 256 metri effettua una curva a sinistra entrando così nel fascio binari RFI di Cosenza. Poco dopo la curva avviene l'inizio del doppio scartamento con l'interposizione della rotaia FC dentro il 1435 mm delle FS. Qualche decina di metri appresso il deviatoio, sempre a doppio scartamento, che permette ai treni FC di essere ricevuti anche sul binario 1 (il binario 2 in questo caso rappresenta quello di corretto tracciato).

Il percorso della linea, in parte comune alla vecchia Paola - Cosenza, dalla stazione di Castiglione Cosentino fino al campus UNICAL.

La linea prosegue così verso Castiglione Cosentino sempre in doppio scartamento, innestandosi sul tratto a doppio binario compreso tra Cosenza e Castiglione Cosentino, lungo 4,335 km. A Castiglione Cosentino i binari muniti di doppio scartamento sarebbero l'1 e il 2, da cui subito dopo il termine del marciapiede si andrebbe a diramare il binario, a scartamento 950 mm, diretto all'Unical. Tale tratto di binario percorrerebbe esattamente il sedime della ex linea FS per Paola, come detto ancora armata e in buone condizioni nel tratto fino a San Fili, per 1,250 km (praticamente fino al sottopasso con la A3 SA-RC), da dove con una secca curva a destra, dopo aver scavalcato la fiumara ed un breve tratto in salita, giungerebbe ai piedi del Campus universitario di Arcavacata, all'altezza dell'attuale fermata autobus (percorrendo 1,910 km dalla stazione di Castiglione Cosentino).
Al km. 1+030, inoltre, potrebbe essere istituita la fermata di Quattromiglia a servizio dei quartieri abitativi presenti nei pressi della ferrovia, che troverebbero nel treno, oltre a un utile mezzo per raggiungere la città di Cosenza, anche un veloce vettore per il campus, dato che l'andare a piedi implicherebbe un largo giro.

Cosa possiede in più un progetto del genere rispetto a quello della tramvia? Intanto è evidente: ci sono da costruire ben poche infrastrutture totalmente nuove e difficoltose: le tratte costruite "da zero" ammonterebbero a poco meno di un chilometro (la rampa Cosenza Monaco - Vaglio Lise e il tratto di linea che si dirama dalla ex Paola - Cosenza fino al Campus), per le restanti c'è solo da cambiare armamento o sfruttare un sedime già ampiamente predisposto.
Nel tratto a doppio scartamento il problema più grosso (se si esclude la bassa predisposizione di RFI alla collaborazione con altri enti) è sicuramente costituito dai deviatoi e dagli incroci che il doppio scartamento implicherebbe. E' tuttavia un problema, anche economicamente, superabile: le FC infatti potrebbero trovare un accordo con le FAL, che ricordiamo possiedono il tratto Avigliano Lucania - Potenza Santa Maria in comune con le FS, per una fornitura congiunta di materiali d'armamento. Una cosa che, giocando con le economie di scala, potrebbe far alleggerire il prezzo unitario dei materiali, con tanto di guadagnato per entrambe le società.

Il Posto di Movimento Tiera, nel tratto a doppio scartamento (950/1435mm) compreso tra Avigliano Lucania e Potenza Santa Maria, con i particolari deviatoi in evidenza.

A livello di esercizio e di offerta all'utenza, l'utilizzo del tracciato FC come "radice" per questa linea porterebbe davvero un mare di utenza in più rispetto alla semplice tramvia: se noi calcolassimo intanto i tempi di percorrenza per lo stesso percorso della tramvia (Piazza Mancini - Unical), noteremmo subito come in treno si avrebbero: 4 minuti da Cosenza Centro a Cosenza Vaglio Lise RFI, poi altri 6 fino a Castiglione Cosentino e non più di 4 fino al Campus, per un totale che viaggia attorno ai 15 minuti, pochi in più se calcoliamo tutte le fermate intermedie (lo sbocco della ferrovia su Arcavacata darebbe anche un nuovo slancio alle due fermate di Cosenza Monaco e Cosenza Campanella). Ben 25 in meno della tramvia, ma con in più la possibilità di estendere il servizio prettamente urbano ai quartieri Casali e Bosco di Rovito. Ma oltre al servizio urbano, è di vitale importanza considerare anche quello extraurbano, con tutti i comuni del Savuto (Aprigliano, Piane Crati, Mangone, Rogliano, Marzi) e della Presila (Spezzano, Celico, Rovito, Casole Bruzio, San Pietro in Guarano) che andrebbero a trovare nel treno un mezzo di trasporto veloce e sicuro, esente dal "rischio intoppo" a cui gli autobus sono puntualmente sottoposti. Ancora meglio se consideriamo l'ipotesi di estendere il servizio con treni diretti da Catanzaro, che oltre a connettere i due capoluoghi offrirebbero all'intero entroterra reventino (Serrastretta, Decollatura, Soveria Mannelli, Colosimi) un mezzo di vitale importanza per raggiungere Cosenza, con tempi di percorrenza dalla zona del Reventino concorrenziali all'autobus già allo stato attuale, immaginiamo con un servizio più razionalizzato. Facendo un veloce calcolo, con l'attuale tracciato (ammesso che venga al più presto ripristinato) si potrebbero istituire servizi diretti dal capoluogo regionale con percorrenza gravitante attorno alle 2 ore/2 ore e 10 con fermate, da Catanzaro Città, a Gimigliano, Serrastretta, Decollatura, Soveria Mannelli, Colosimi, Rogliano, Cosenza Centro, Cosenza Vaglio Lise, Castiglione Cosentino.

Un esempio della configurazione che potrebbe avere un eventuale Servizio Ferroviario Suburbano della città bruzia con gli interventi esposti.

Anche a livello di materiale rotabile la "scelta FC" porterebbe importanti vantaggi: una tramvia richiederebbe l'acquisto di tram elettrici totalmente nuovi nel panorama trasportistico calabrese contemporaneo, mentre le Ferrovie della Calabria dispongono già di un discreto parco mezzi da poter utilizzare, tra l'altro analogo a quello in uso sulla tratta a doppio scartamento Avigliano Lucania - Potenza Santa Maria (perciò, si potrebbe dire, "bello e testato").
Per potenziare e modernizzare il servizio, si potrebbe dare via all'opzione per ulteriori 10 treni Stadler ad aderenza naturale, presente nel contratto per l'acquisto dei 5 già in servizio, magari prevedendo la versione a tre casse già commissionata dalle FAL. Tale scelta avrebbe il non trascurabile effetto, oltre alla "ventata di aria fresca" nel parco rotabili FC, di standardizzare le forniture di ricambi tra i già circolanti Stadler a cremagliera e quelli eventuali ad aderenza naturale, un principio che ha costituito uno degli assi portanti del successo delle automotrici FIAT (tra cui le "nostre" M4.400 ed M4c.350) in giro per l'Italia.

Il DE M4c.505 in sosta a Catanzaro Città. L'efficienza, l'ottima accelerazione e la conformazione degli ambienti viaggiatori rendono questo tipo di treno particolarmente adatto a tratte a forte carattere suburbano.

A voler essere esagerati, però, si potrebbe anche pensare ad un'ipotesi alquanto suggestiva: il concetto di tram-treno in Italia è pressochè assente, mentre in Europa sta cominciando a trovare una sempre più ampia diffusione (ne potete trovare approfondimento sul sito http://www.cityrailways.it/, andando sul banner a destra riguardante il "Progetto Tram-Treno"), mettendo in risalto un modello di esercizio che si sta rivelando sempre più vincente. Cosenza potrebbe essere terreno fertile per questo sistema: estendendo l'elettrificazione in un primo momento da Cosenza Vaglio Lise alla stazione di Pedace, e adottando quindi ovviamente le stesse caratteristiche dell'elettrificazione FS, viene da sè che si potrebbero avviare servizi tramviari tra la città e l'Unical, eventualmente andando a creare una rete tramviaria interna alla città che, distaccandosi dalla stazione di Cosenza Centro, andrebbe a coprire con facilità il fabbisogno di mobilità cittadino. Un intervento del genere, inoltre, potrebbe essere meglio inserito nel contesto di un riammodernamento della linea per Catanzaro, rettificando alcune tratte o ricostruendone totalmente altre (un pregevole esempio di tale intervento può essere ricercato negli studi condotti dal già citato prof. Gattuso), andando così a presentare la possibilità di collegamenti diretti, assolutamente concorrenziali, tra i due capoluoghi con percorrenze gravitanti attorno ai 70/90 minuti. Ma qui, è evidente, siamo (per adesso) in piena fantaferrovia..

La RandstadRail (qui la pagina Wikipedia in inglese) è una rete ferroviaria che collega Rotterdam a L'Aia, nei Paesi Bassi. E' considerato uno dei migliori esempi di Tram-Treno in Europa, connettendo le due metropoli olandesi con un intricato sistema di tram e treni ordinari. Qui un Regio Citadis serie 4000 in servizio su una linea convenzionale delle NS.

In conclusione, vorremmo sapere la vostra opinione: abbiamo infatti aperto un sondaggio, della durata di tre settimane, sulla questione. La domanda è: Metroleggera di Cosenza: quale soluzione preferisci? Sono presenti quattro opzioni: il mantenimento del progetto attuale, il prolungamento della linea FC qui esposto, l'adozione del sistema tram-treno oppure, semplicemente, l'adozione di un sistema di Bus ad Elevato Livello di Servizio, detto BELS, con mezzi capienti circolanti in apposite corsie protette . La questione è calda e conoscere il parere dell'utenza è fondamentale, perciò votate numerosi!

(Ideazione e pianificazione: Francesco Lazzaro e Vittorio Lascala - Testo e disegni: Vittorio Lascala)

22 commenti:

FdC ha detto...

ragazzi il progetto di prolungamento della linea fc è il migliore sotto tutti i punti di vista, si prenderebbero due anche tre piccioni con una fave(nuovi treni stadler,potenziamento linea cs cz e riapertura linea silana di conseguenza si potrebbe allungare la metro).vediamo se i politici miopi saranno capaci di distruggere anche questo progetto bello pronto con opere faraoniche che potrebbero rivelarsi cattedrali nel deserto.ciao

AlexMos ha detto...

Premesso che sposo il progetto, che rivitalizzerebbe le FC, però andrebbe ampliato sistemando definitivamente la questione FS. Ma ci sarebbe da scrivere un post, e forse alla fine vi mando quello.

Francesco Lazzaro ha detto...

Siamo persone aperte noi U_U
Attendiamo proposte/integrazioni! :D

Admin ha detto...

La questione FS...credo che davvero l'unica soluzione sarebbe riprolungare in zona Cosenza Centro!
Follia del momento: doppio scartamento di nuovo fino a Casali, visto che la sagoma di ponte e galleria c'è!!

Francesco Lazzaro ha detto...

Mah..volendo anche solo fino a Centro andrebbe più che bene u.u :P

AlexMos ha detto...

Roberto, ci avevo pensato anche io, però nel momento in cui le FC escono fuori dal centro per andare incontro alle nuove esigenze di mobilità, non conviene più tornare indietro sui passi, ma andare avanti. Arrivare a Cosenza Centro poi vorrebbe dire riarretrare tutto a Vaglio Lise, non essendoci più spazio, in barba alle prospettive di sviluppo del nuovo corso della nuova ferrovia metropolitana cosentina made in FC.

Invece, seguendo lo sviluppo della città i cui centri di interesse sono ormai tutti a Rende, in un principio di separazione dei traffici, spostare fuori la stazione FS. Come è ora non solo non serve a nulla, ma crea problemi alla programmazione del traffico ferroviario di quel quadrante di Calabria.

Una nuova stazione Cosenza Rende più esterna, invece, che fosse passante sulla linea da Sibari, finalmente creerebbe quella trasversale Sibari - Paola che oggi di fatto non esiste, creando il deserto

I collegamenti dentro Cosenza e le sue aree di interesse sarebbero tutti gestiti interamente da FC.

E si collegherebbe l'area cosentina alla struttura passante della rete ferroviaria calabrese.

Invece degli inutili Sibari - Cosenza (che non servono a nessuno perché per come è ora la gente prende il bus) si avrebbero i Sibari - Cosenza - Paola. Così l'area jonica ha il suo accesso diretto alla tirrenica e alla lunga percorrenza. I Reggio - Cosenza attuali prolungati su Sibari (e l'area jonica ne avrebbe indubbi benefici) e finalmente circolerebbe materiale eletrico sulla attuale Sibari - Cosenza. Eventuali futuri treni a lunga percorrenza da Roma farebbero Paola - Cosenza Rende - Sibari (e se magari li si facesse la bretella instradati direttamente sulla Jonica evitando rotture e inversioni). Si potrebbero congegnare un paio di collegamenti Reggio - Puglia (che so, un Taranto Bari e un Taranto Brindisi Lecce) via Tirrenica, che sfrutterebbero la minor distanza e maggior velocità a tagliare su Sibari, servendo anche l'alto quadrante della jonica e servendo altresi l'area cosentina senza entrare a Vaglio Lise e fare inversione.

E' fantaferrovia perché riguarda le FS e figurarsi se muovono una paglia per riorganizzare le cose laddove vorrebbero togliere addirittura il treno, ma è la soluzione più logica ed efficace, che sistemerebbe tutte le relazioni FS in quella parte di Regione, eliminando alla radice l'anomalia Cosenza, appendice nel nulla, di una città che ormai viaggia fuori dai propri confini comunali. E cmq ...la mega struttura di Vaglio Lise non serve più. Non c'è bisogno di ricostruire tutto l'inutile ambaradan ... basta una stazione media da 4 binari passanti, fabbricato razionale senza inutili gigantismi, la rimessa non serve, c'è la vicina Paola. Lo scalo merci ormai è andato a farsi benedire. Ovviamente poi un fascio binari tronchi per le FC che vengono da sud. E Vaglio Lise resterebbe fermata FC e sede deposito officine FC e basta. E se buttassero giù quell'obbrobbio di stazione FS farebbero un favore alla cittadinanza.

Ovviamente sarebbe ipotesi da secondo momento.
Ma più FC ed FS si fanno i fatti loro, limitandosi solo ai punti di interscambio, meglio è per tutti.

AlexMos ha detto...

Peraltro il decentramento della stazione FS è anche tra le ipotesi del professore di Economia reggino che citate.

Le FC hanno bisogno di svilupparsi dentro Cosenza, e l'idea dell'estensione alle UNICAL è ottima. Perché da finalmente razionalita a un tratto urbano cosentino attualmente senza ne capo ne coda, e che invece avrebbe ottime possibilità di sviluppo. Ma riportare dentro i treni FS a Centro o peggio ancora a Casali, minerebbe alle origini il progetto di sviluppare tutte le varie opzioni FC da Pedace a Rogliano et similia. E non si nicchi troppo sul paragone di Potenza, a proposito del doppio scartamento, sulla linea per Foggia, dal traffico esiguo. Cosenza se volesse con la sua area di afferenza, con il campus universitario che ha, potrebbe, con infrastrutture apposto, sviluppare molto più traffico al suo interno. Ragion per cui più le FS vanno fuori meglio è. Peraltro fu proprio un cosentino, il Mancini, a voler la stazione fuori città, creando i preuspposti per quel bel viale e il centro commerciale e quell'obrobrio di Vaglio Lise. Allora si dia un senso a tale svolta, rendendola veramente efficace. E si dia modi alle FC di lavorare a Cosenza organicamente e bene.

Francesco Lazzaro ha detto...

Non so..a me il decentramento fa un po' paura..credo che Vaglio Lise abbia un traffico effettivo molto ridotto rispetto a quello potenziale, e credo che uno dei motivi sia proprio il suo "leggero" decentramento. Un ulteriore decentramento rischierebbe di diminuire ancora di più le utenze, a meno che il servizio metropolitano FC fino all'Unical e l'eventuale "Cosenza-Rende" non riesca ad imporsi tra i cosentini, come non si è riusciti a fare per l'attuale servizio Cosenza - Cosenza Centro (che attualmente avrebbe appunto lo stesso ruolo dell'eventuale linea FC tra Cosenza Centro e Cosenza Rende).
Sia chiaro, non è il piano in sè che non approvo, anzi mi piace pure: è la mentalità dei calabresi che non approvo! Non siamo mai stati abituati (per colpa delle varie aziende di trasporto, di chi ci governa, ma anche soprattutto per la nostra pigrizia e passività) alla mentalità dei mezzi pubblici, per cui ogni spostamento che richieda più di un vettore viene automaticamente scartato. Da qui il fallimento di Vaglio Lise e l'alto rischio di una stazione di "Cosenza" ulteriormente decentrata.. :(

PS: in questo tuo progetto il collegamento della stazione di Cosenza-Rende con la rete metropolitana FC nascerebbe come prolungamento della Cosenza-Unical oppure continuerebbe a seguire, dopo Castiglione Cosentino, la rete RFI fino al "bivio"?
Perchè se la nuova stazione sorgesse in corrispondenza del bivio che punta verso Paola, si potrebbe anche semplicemente prolungare la linea FC lungo tutta l'università, il cui estremo Nord punta proprio verso quella diramazione, fino alla nuova stazione..

AlexMos ha detto...

Più che progetto è un'idea, e non conoscendo al millimetro l'area non saprei sbilanciarmi. Ma di certo se c'è la possibilità concreta di proseguire alla stazione FS via Unical sarebbe la via migliore, evitando di disperdere l'effetto rete, perché con una linea e un servizio si potrebbe racogliere tutto.

Per il resto, la mia è solo una riflessione in libertà su quello che potrebbe essere il modo migliore epr ovviare a tutta una serie di problemi che investono tutta larea cosentina. Quindi si tratta di un ragionamento ideale, che poi deve scontrarsi, come ogni idea del genere con la realtà delle cose, sia essa di abitudini che di reale capacità realizzativa. Il fatto che riguardi la riorganizzazione delle FS taglierebbe già la testa al toro per un suo "niet", d'altro canto se dovessimo tutti appiattirci sul sentire comune, nemmeno dovremmo stare più a parlare di ferrovie, ancora meno a fantasticarci. E invece siamo sempre qui a cercare soluzioni per migliorare le cose ... :D

Francesco Lazzaro ha detto...

Ahh..inarrestabili sognatori noi! :) :)

Admin ha detto...

Però...però!!! Mi piace terribilmente l'idea di Alessandro, soprattutto per il prolugamento a Sibari dei Regionali da Reggio!!
L'unica cosa che mi fa inorridire è la demolizione di Vaglio Lise...parliamoci chiaro, non mi rende triste la demolizione in sè di quell'obbrobrio di struttura, ma più che altro l'infierire con lo spreco...una cattedrale nel deserto costata chissà quanto, e continuerà a far spendere soldi pubblici per abbatterla e far rinascere l'area...e gira e volta per lavori propedeutici alla demolizione, demolizione in sè e rivalutazione della zona, si spenderanno quasi tanti soldi quanti se ne sono spesi per costruirla! O___O
Se si vuole proprio costruire la nuova stazione passante, idea che comunque approvo totalmente, bisognerebbe fare in modo di farci qualcosa, non per forza ferroviaria, con Vaglio Lise...altrimenti sarà il colpo di grazia dopo più di 20 anni di sprechi, e al giorno d'oggi soldi quasi non ce ne stanno più! :(

AlexMos ha detto...

(parte I)

Il primo passo da fare è di estendere la rete FC fuori Cosenza, fino al campus.
Se questo funziona, si può pensare al passo successivo, la stazione esterna sulla Paola - Sibari. E se è veramente realizzabile l'ipotesi di Francesco del semplice porlungamento della linea FC dal campus, sarebbe un asso nella macchina, perché se la gente si fidelizza a predere la FC dalla città all'universitò, non avrebbe poi particolari problemi a fare il passo successivo, di usare le fc per andare a prendere il treno FS posto una fermata dopo.
Se poi fossero intelligenti da creare una tariffazione unica, un "Unico Cosenza" o "Metro Cosenza" valido per tuti i vettori entro una certa fascia, con interscambio FS e FC come capita altrove... a Perugia hanno fatto l'unico APM - Trenitalia - FCU.

Purtroppo il problema di Vaglio Lise è molteplice. Nel senso che è una stazione decentrata si, ma soprattutto in una posizione ibrida, che è fuori da Cosenza intesa come centro, ma in una posizione al di fuori di tutto. che non è carne ne pesce. E il tratto FC per come è congegnato è una finta metropolitana che non invoglia al suo utilizzo. Una corsetta di 3 minuti che passa fuori dalla città, per giunta costeggiata da una strada a due corsie per senso di marcia, non incentiva al suo utilizzo, mentre per contro, una rete suburbana strutturata ed estesa che colleghi la città ai suoi reali centri di interesse avrebbe, almeno sulla carta un altro appeal.

Non dimentichiamoci infatti che Vaglio Lise fu un progetto nato già vecchio. Fu aperta nel 1987 ma l'idea è di un ventennio precendente, di fine anni sessanta, quanto si pensava che quell'area sarebbe stata il cuore della nuova Cosenza, ancora prima della creazione del campus universitario. Invece poi gli interessi della città si sono aperti km più a nord, si continua a dire Cosenza ma ormai è Rende.

Quindi si può ipotizzazzare una fase uno di FC all'Unical e FS ancora a Vaglio Lise con tratto promiscuo. Ma se poi la rete FC funziona, e si estende fuori, e addirittura rivitalizza i tratti terminali da Catanzaro (Rogliano) e dalla Sila (San Giovanni) allora potrebbero crearsi problemi allo sviluppo del servizio FC per l'uso della sede promiscua.

L'idea di riportare in centro le FS con l'adozione della terza rotia fino a Cosenza Centro non è che sia cattiva in se, l'ho pensata anche io (e Vittorio mi è testimone perché ne parlammo al telefono non più di un mese fa). Ma la pensavo in prospettiva del mantenimento dello scenario attuale della FC da Centro a Vaglio Lise. Visto che questo tratto FC tanto non funziona, si poteva eventualmente pensare di sopprimere qualche corsetta e portare tutti i treni FS fino alla città (e cmq Centro - Vaglio Lise ha il doppio binario, anche se permane poi il problema del ricovero dei mezzi che andrebbe cmq retrocesso a Vaglio Lise per mancanza di spazio). Ma se le FC avessero i numeri per realizzare quello che progettate voi, la situazione sarebbe ben diversa da quella attuata tra Potenza Superiore e Avigliano. Allora è bene che dentro Cosenza si sviluppino le FC, e la stazione FS, fuori per fuori, stia dove potrebbe intercettare e sviluppare altro traffico, andnado finalmente a compiere quella trasversale Paola - Sibari che oggi esiste solo sulla carta, e che crea problemi non solo a Cosenza, ma a tutta la popolosa provincia che oggi non trova una sbocco. Uno che dalla popolosa Sibaritide oggi vuole andare a Paola in treno non può, perché cambia a Sibari, poi non c'è coincidenza col treno per Cosenza, poi da Cosenza non c'è coincidenza col treno per Paola.

AlexMos ha detto...

(parte II)

Ovviamente in una scala di priorità se devo scegliere preferisco che prima si sistema la questione FC e il tratto metropolitano cosentino, dandogli una fisionomia e soprattutto un senso, per potersi sviluppare e mantenere, magari contribuendo a rivitalizzare le linee storiche (la silana e la catanzaro del tratto cosentino). Ma ragionando in termini ideali, il mio auspicio è che anche a livello di rete nazionale, si trovi la giusta sistemazione a quel quadrante di Calabria che si trova nell'eterno dilemma di scegliere se servire Cosenza o servire le altre aree saltando il capoluogo, finendo per servire poco e male entrambe.


E' un progetto che oggi suona avveniristico e folle, ma se domani le FC fossero già all'Unical e bastasse prolungare di poco il binario, senza inutili sperperi, basterebbero 4 binari passanti (senza attestamenti e inversioni bastano e avanzano) 3 marciapiedi, un fabbricato razionale, senza inutili gigantismi. Con le rimesse nelle vicine Paola e Sibari. Anche Sibari, oggi fantasma di se stessa e sfregio alla sua storia, con un riorganizzato sistema ferroviario regionale, si rivitalizzerebbe. Se poi si facesse la famosa bretella Thurio - Doria che evitasse l'inversione a Sibari, che bella linea S che si potrebbe crearea tra Rossano (che ha anche un terzo binario per eventuali attestamenti) - Corigliano e Paola servendo anche Rende-Cosenza.
Pensate anche a dei Lamezia - Cosenza Sibari. La gente che dall'alto jonio volesse scendere in aereo data la moria di treni LP oggi si trova nella necessità di farsi venire a prendere a Lamezia, facendo 150 km con la A3 in quello stato nei tratti di Falerna ... altrimenti dovrebbe fare Lamezia - Lido e Lido - Sibari perché via Paola anche se arrivi a Paola poi devi andare a Cosenza, poi devi andare a Sibari, e magari devi farti venire a prendere li perché altrimenti devi prendere il regionale che scende al Lido. Una follia per poco più di 100 km di percorso.

A tutto questo si possono aggiungere altre ipotesi ferroviarie. I Reggio - Cosenza - Sibari già detti, il ripristino dei dei LP Roma - Crotone che servano anche Cosenza senza manovra (e con la bretella non inverti nemmeno a Sibari). Anche quell'Exp 892 che aveva congegnato Vittorio via Paola - Sibari che servirebbe tutta la jonica fino a Reggio. Serviresti anche Cosenza. Perché suona un po' come una presa per i fondelli che un treno del genere che servirebbe tutti i paesi della jonica salta una città come Cosenza, ma così come è ora la linea, dovresti fare doppia inversione, sia a Sibari che a Cosenza.

AlexMos ha detto...

Quanto all'ultimo dilemma che hai posto, Roberto, so bene anche io che gli sprechi della mega area ferroviaria FS di Vaglio Lise gridano vendetta, ma ormai il danno e lo sperpero è fatto, e allo stato attuale delle cose non c'è un fisiologico ferroviario (in termini FS) rimedio. I soldi non ci sono, è vero, se parliamo di grandi opere pubbliche. Ma se si trattasse di riconvertire l'area (fatta salva l'area ferroviaria per i servizi FC che si prolungano) per altri interessi, stai tranquillo che i soldi degli investitori privati spunterebbero come funghi. Pensa se in tutta l'area di Vaglio Lise, che è ancora in città poco fuori il centro, ci fosse una bella area polifunzionale attrezzata, che sia un po' di verde, spazi culturali (cinema e/o teatro) o impianti sportivi ben realizzati. Insomma una nuova grande area di socializzazione dentro Cosenza. Che con 3 minuti di FC dal centro comodamente ci arrivi senza imbottigliarti nel traffico. I giovani che oggi non prendono il treno per andare alle FS secondo me riempirebbero i treni dal centro a li. E anche dai paesini di montagna.

Francesco Lazzaro ha detto...

Vabbè, il problema dell'integrazione tariffaria è minimo, visto che a Cosenza esiste già da molti anni tra i vari vettori locali (ne fanno parte da sempre FC bus e treno, Amaco, Consorzio Autolinee, più altri che ne facevano parte all'inizio e ora non più, e altri che ne hanno preso parte da poco..). C'è da dire che tra gli operatori che facevano parte di questo progetto di integrazione tariffaria, il BinBus, e che ora non ne fanno più parte, c'è ovviamente Trenitalia, che ha ben pensato di tirarsi indietro da una cosa tanto positiva come questa.
Evidentemente non ne traeva i vantaggi economici sperati, ma di sicuro si riuscirebbe a convincerla nel momento in cui si riuscirebbe a dare un nuovo ruolo al traffico passeggeri locale sulla rete nazionale..

Questo progetto comunque, per qualche ragione, mi piace sempre di più ;)

Altra nota, per Vittorio: quell'Espresso non si può chiamare 892, perché esiste già un treno con questo numero U_U

Shay Parkman ha detto...

A genti pì pacci ni pigghia :O

Io mi astengo dal leggere tutti i commenti...sennò faccio domattina! :D
Moscio Piteccio della malora, ma fai un post e invialo che lo si pubblica! :D

Admin ha detto...

Diamine Ale!!!!!!!!!! E sprechi le tue idee sui commenti quando, come dice Vittorio, si potrebbe fare un bel post!!!!! :(

AlexMos ha detto...

L'idea originaria era proprio di scrivere un pezzo dettagliato e organico su file word che, partendo dal vs. ultimo post facesse un ragionamento sulla riorganizzazione delle ferrovie a Cosenza nel loro complesso, per poi inviarlo via mail a te, Francesco e Vittorio. Ma quando sono tornato in ufficio e ho visto il commento tuo e di Francesco, mi è venuto spontaneo rispondervi, non prevedendo che il discorso prendesse piede incontrando anche un tale favore. Ma si fa sempre in tempo a riscriverlo per bene in modo da farne un post.

AlexMos ha detto...

Ehm ehm ... da quando si è allargato il discorso sul riordino delle FS, sono iniziati ad arrivare i voti per la tramvia. Quindi è bene che il post non lo si faccia più :D

Francesco Lazzaro ha detto...

Vabbè, c'è da dire che il progetto della tramvia resta comunque un progetto valido, dal momento che comunque a livello strettamente urbano (intendendo l'area urbana tra Cosenza e l'Unical, non il vero centro di Cosenza, che resterebbe comunque escluso) ha un'utenza potenzialmente superiore rispetto a quella delle FC, che però vanterebbero un collegamento extraurbano non indifferente. E se si conta che, ovviamente, gli studenti Unical sono per la maggior parte "extraurbani"..
Poi certo, se i soldi fossero "infiniti", si potrebbero anche attuare entrambi i progetti, eventualmente integrandoli attraverso il "tram-treno" U_U Ma qui, al solito, si torna alla fantaferrovia :P

gip ha detto...

La vostra mi pare un'ida buona e ben strutturata. Tuttavia trattasi di idea parecchio utile per il tratto Cs centro storico-Unical e tratte afferenti (CZ,Paola,Montalto-Sibari) ma poco utile per decongestionare il traffico di Rende e Cosenza generato dai residenti.
Suggerirei di studiare una seconda linea davvero "metropolitana" dalla stazione FCL di piazza matteotti passi per viale parco, piazza europa, via panebianco, via kennedy, quattromiglia, castiglione scalo in modo da catturare parte dell'utenza dei residenti.
La soluzione avvale quindi la scelta del tram-treno ovvero del BELS, o più facilmente di un potenziamento degli autobus e delle corsie preferenziali sulla suddetta tratta, in aggiunta alla metroleggera FDC.

Admin ha detto...

Effettivamente nel centro di Cosenza, almeno a mio parere, più che la tranvia sarebbe più utile la creazione di un servizio BELS! Probabilmente costerebbe molto, ma molto meno di un tram, e con i soldi risparmiati (o aggiungendo al massimo una somma relativamente piccola) si può procedere al progetto del prolungamento della linea FC verso Castiglione e campus universitario, venendo così a creare due servizi: uno più capillare pienamente interno a Cosenza ed hinterland (BELS), ed uno più rapido un pò "esterno", che serve sia Cosenza dai suoi punti principali, e sia i centri interni.
Poi certamente, io da appassionato di treni e ferrovie preferirei un bel tram al posto dei comunque comodi bus ad elevato livello di servizio...però economicamente credo che non ci siano paragoni!
Ciaoo!!

 
Il primo blog dedicato al trasporto ferroviario in Calabria...by Roberto Galati...email - msn: exp826@hotmail.it