I contenuti di Ferrovie in Calabria sono a disposizione di tutti, ma a condizione che, se sfruttati, siano accompagnati dall'indicazione della fonte (blog o autore dei testi/fotografie). Tutto il materiale ivi pubblicato è protetto da Copyright, perciò per evitare situazioni incresciose vi preghiamo di seguire questa piccola regola. Buon Viaggio!

• 14/10/14 • La mancanza di energia per l'alimentazione elettrica, sulla linea Paola - Cosenza, causa l'arresto improvviso di un treno nella galleria Santomarco: si è trattato della simulazione di criticità, tenutasi stanotte all'interno della lunga galleria posta sulla ferrovia Paola - Cosenza. Qui la news di ANSA Calabria • 13/10/14 • Trenitalia: a partire dal 15 ottobre verrà ripristinato il treno Regionale 22664 Reggio Calabria Centrale (11.30) - Rosarno (12.50), mentre verrà soppresso, solo nella giornata del 15 ottobre, il Regionale 22653/22654 Melito PS (6.45) - Rosarno (8.45). Qui il comunicato di Fsnewss • 04/10/14 • Si è tenuto nella giornata del 2 ottobre, l'open day alla stazione RFI di Fuscaldo, i cui ambienti non più utili ai fini dell'esercizio ferroviario, sono stati assegnati alla locale cooperativa agricola "Il Segno": prosegue quindi anche in Calabria, il programma di Rete Ferroviaria Italiana che prevede il recupero e l'affidamento a fini sociali delle stazioni parzialmente o totalmente dismesse. Qui la news • 29/09/14 • Si terra alla stazione RFI di Bova Marina, giorno 9 ottobre, un nuovo sit-in di protesta contro il declassamento della ferrovia Jonica. Clicca qui per aderire all'evento su facebook • 22/09/14 • Taglio delle stazioni sulla ferrovia Jonica: l'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, scrive ad RFI per chiedere rassicurazioni sul progetto di ridimensionamento, in vista di una riorganizzazione dell'orario regionale lungo la linea Jonica. Qui il comunicato • 13/09/14 • Pubblicati sulla nostra pagina gli orari dei servizi ferroviari Ferrovie della Calabria previsti a partire dal prossimo 15.09.2014. Vedi qui • 12/09/14 • Il fabbricato viaggiatori della ormai dismessa fermata di Curinga (posta sulla linea Tirrenica tra Lamezia Terme ed Eccellente), è stato ufficialmente attribuito da RFI, ad uso gratuito del Comune. Qui la delibera del consiglio comunale • 09/09/14 • Domani, 10.09.2014, il candidato per le Regionali con il Centrosinistra Oliverio si recherà nella stazione delle Ferrovie della Calabria di Soveria Mannelli, dalla quale partirà alla volta di Catanzaro a bordo del treno 17 delle 10.25. Arrivato a Catanzaro incontrerà a via Milano i lavoratori e sindacalisti delle FC e dell'AMC di Catanzaro. Leggi qui

30 apr 2012

Foto della settimana - Aprile 2012

Jonica Sud protagonista in tutte le foto della settimana di aprile!

Iniziamo con il primo suggestivo scatto di Nicola Santucci: ci troviamo nei pressi di Palizzi in cabina dell'ALn668 che quel giorno effettuava il Regionale 3742, alle prime luci dell'alba...

Jonica albeggiante (n°42 04/2012)

Scendiamo un po' più a sud con questa bellissima immagine panoramica inviataci dall'amico Nino, che ha immortalato l'ALn668 1101 in arrivo a Melito di Porto Salvo con un Regionale da Roccella Jonica.

Sempre lei... (n°43 04/2012)

La terza fotografia, scattata a Bovalino, è dedicata ad un evento decisamente eccezionale per la ferrovia Jonica, ormai percorsa quasi esclusivamente da automotrici: da qualche settimana il lungo convoglio molatore dell'impresa di manutenzione e costruzioni ferroviarie SPENO, sta effettuando alcuni interventi sulle rotaie della nostra amata ferrovia. Probabilmente la stessa "sorte" toccherà in seguito anche alle altre linee RFI calabresi.

Tedeschi...Jonici! (n°44 04/2012)

Quarta ed ultima immagine ancora una volta di Nicola Santucci: ci troviamo nei pressi di Bova Marina, mentre una doppia di ALn668 fa da "contorno" al bellissimo quadretto naturalistico tipico della fascia Jonica...

ALn668 marina (n°45 04/2012)

Continuate ad inviarci le vostre fotografie ai seguenti indirizzi: shayparkman@gmail.com, exp826@hotmail.it, fra.laz.91@gmail.com...una volta alla settimana pubblicheremo la più bella sulla Fotogallery di Ferrovie in Calabria!

26 apr 2012

Trasporto ferroviario regionale: conferenze in Calabria


L’edizione calabrese della “V^ Giornata delle Ferrovie Dimenticate”, evento promosso a livello nazionale da “Co.Mo.Do.” (Confederazione Mobilità Dolce), ha visto l’organizzazione a livello regionale di due manifestazioni tenutesi giorno 04 marzo, e di un’altra tenutasi domenica scorsa, 22 aprile 2012.
Quest'ultimo evento, infatti, inizialmente previsto a marzo in concomitanza con la data nazionale, è stato posticipato a pochi giorni fa a causa di alcuni problemi organizzativi che hanno peraltro comportato modifiche al programma inizialmente previsto.
L'iniziativa, a cura della sezione di Crotone di Italia Nostra, prevedeva infatti di viaggiare in treno sulla linea ferroviaria jonica tra Crotone e Sibari, ripercorrendo idealmente l'itinerario percorso a fine '800 da grandi scrittori come George Gissing ed altri intellettuali del Grand Tour, che in quegli anni scoprivano le bellezze del nostro territorio proprio attraverso la nostra ferrovia ionica, un tempo importantissima via di collegamento, oggi sempre più sottoutilizzata e quasi abbandonata a se stessa.
Durante il viaggio sarebbero stati letti brani tratti da "Sulle rive dello Jonio" ( Titolo italiano di "By the Ionian Sea") di George Gissing, libro in cui lo scrittore inglese descrive il suo viaggio da Taranto a Reggio Calabria, passando per Sibari, Cotrone (all'epoca si chiamava ancora così), Catanzaro e Squillace. Arrivati a Sibari sarebbe avvenuto l'incontro con la sezione di Trebisacce di Italia Nostra e qui si sarebbe dovuta tenere una tavola rotonda sulla attuale situazione ferroviaria in Calabria.
A causa però della incredibile assenza di treni verso Sibari ad orari utili (la partenza da Crotone era prevista intorno alle ore 9) sia di sabato che di domenica, era stato chiesto a Trenitalia un preventivo per l'effettuazione di un treno speciale e, dopo una lunga attesa per ottenere un riscontro, si ha avuto come risposta una richiesta di circa 5000€, comportando l'abbandono del programma di viaggio iniziale nonché la necessità di rimandare l'evento.
Nonostante tutte le difficoltà, però, la V^ edizione della Giornata della Ferrovie dimenticate, grazie anche alla determinazione di Teresa Liguori, Presidente della sezione crotonese di Italia Nostra, è riuscita ad avere luogo, anche se, purtroppo, grazie all'utilizzo di un ben più economico bus!
La manifestazione, rivista rispetto ai programmi iniziali,ha avuto Sibari come prima tappa (peraltro facendo "incrocio" con il regionale 3727 Metaponto - Catanzaro Lido), dove è stata affissa una targa in onore di Giuseppe Garibaldi e George Gissing, alla presenza di un consigliere della provincia di Cosenza (al quale è stato prontamente risposto dalla Liguori) che, probabilmente non avendo afferrato l'intento della manifestazione, elencava tra le attenzioni date dalla Provincia agli abitanti della Sibaritide quella di voler stanziare un finanziamento di 20 milioni di Euro destinati alla costruzione dell'Aeroporto di Sibari (!!!).


La targa apposta da Italia Nostra in onore di Giuseppe Garibaldi e George Gissing all'esterno della stazione sibarite.

Dopo qualche intervento di Teresa Liguori e dell'architetto Angelo Malatacca, presidente della sezione "Alto Jonio" di Italia Nostra, e di alcuni partecipanti (in cui si è evidenziato inoltre l'enorme spreco di denaro pubblico legato alla ristrutturazione dell'intero fabbricato viaggiatori di Sibari, con tanto di inaugurazione del nuovissimo sottopassaggio, mentre contemporaneamente viene ad essere completamente soffocato il traffico ferroviario), e dopo la lettura del passo di "Sulle rive dello Jonio" in cui lo scrittore George Gissing raggiungeva, appunto in treno, la stazione di Sibari, il gruppo di partecipanti si è spostato presso l'agriturismo "Masseria Torre di Albidona", tra Trebisacce e Amendolara, dove, dopo un abbondante pranzo, si è tenuta una conferenza sulla attuale situazione ferroviaria in Calabria alla presenza inoltre di membri della sezione di Italia Nostra diPotenza.



Visione d'insieme della stazione di Sibari, con un "focus" sul nuovissimo sottopassaggio.

La conferenza, tenutasi presso la biblioteca dell'agriturismo, il cui uso è stato gentilmente concesso dall'avv. Chidichimo, ha visto circa una cinquantina di partecipanti ed ha toccato diversi temi, operando così un confronto tra il passato e il presente ferroviario calabrese, nonché facendo proposte per il futuro.
Il dibattito, moderato dal giornalista de "Il Quotidiano" Franco Maurella, ha visto gli interventi di Angelo Malatacca che, raccontando un po' la storia della nostra ferrovia, si è soffermato sull'importanza che la sua costruzione ha rappresentato per le popolazioni locali dell'epoca, evidenziando anche l'interesse avuto per le zone dell'alto Jonio da parte della famiglia lombarda Aletti, concessionaria della costruzione della linea ferroviaria.
Carlo Spartaco Capogreco, ordinario di storia contemporanea presso l'Università della Calabria, ha invece elencato le diverse assurdità nelle scelte fatte negli ultimi 25 anni da parte della classe dirigente del "gruppo FS", come ad esempio l'illogico spostamento in periferia della stazione centrale di Cosenza (tanto da non venire più chiamata comunemente "stazione di Cosenza" ma "stazione di Vaglio Lise") e di come questo esempio sia stato tragicamente seguito anche dalla città capoluogo di regione, spostando la stazione di Catanzaro in aperta campagna, con conseguente abbattimento del traffico viaggiatori, o di come sia stata paradossale da parte di Trenitalia la scelta di festeggiare l'Unità d'Italia spaccando il paese a metà, con la soppressione di tutti i collegamenti a lunga percorrenza.
Il professore si è inoltre soffermato su un fatto di primaria importanza (spesso sottolineato anche da noi di Ferrovie in Calabria) di come sia assolutamente primaria la necessità di intervenire, prima ancora che sui vari politici e dirigenti aziendali, sulla collettività e sul suo modo di pensare e di rapportarsi al trasporto pubblico, sottolineando come il calabrese medio "vada in macchina anche al cesso".

L'incantevole paesaggio di Torre di Albidona, location scelta per la conferenza della V^ Giornata delle Ferrovie Dimenticate.

Il professor Tullio Masneri, preside del liceo classico e scientifico di Trebisacce, dopo aver ulteriormente approfondito alcuni aspetti legati alla presenza della famiglia Aletti sul territorio locale, ha sottolineato come la ferrovia ionica possa essere utilizzata come mezzo per una migliore fruizione di quello che è il patrimonio storico (oltre che ovviamente paesaggistico) calabrese, attraversando infatti importanti siti archeologici quali Sibari, Crotone e Squillace, ma anche Monasterace e Locri, tutti luoghi simbolo dell'antica civiltà magno-greca, incentivando così contemporaneamente l'utilizzo del treno,la conoscenza di questi importanti luoghi "culla" della nostra cultura e di conseguenza il turismo nella nostra regione.
Il dottor Giulio Grilletta, membro del direttivo di Italia Nostra di Crotone, ha invece proposto la presentazione "Gambero Express", evidenziando come la ferrovia ionica, anziché migliorare, stia negli anni andando a "marcia indietro". Nella presentazione si sono mostrati diversi dati di traffico relativi alla stazione di Crotone confrontando quelli degli anni '90 con quelli attuali rispetto alla movimentazione di carri merci e rispetto al numero di treni viaggiatori feriali e festivi giornalieri.
Si è infine sottolineato come la Regione Calabria anziché incentivare il trasporto collettivo vada incentivando quello privato, attraverso la costruzione e l'inaugurazione di nuove strade (come ad esempio la nuova variante della 106 a Trebisacce, che costituirebbe la "terza" 106 che attraverserebbe il comune, divenendo così anche ulterioreelemento di separazione del tessuto urbano).

Il tavolo con i principali relatori della conferenza. Da sinistra: Carlo Capogreco, Angelo Malatacca, Franco Maurella, Teresa Liguori, Tullio Masneri.

La conferenza si è conclusa con l'intervento di diversi partecipanti, tra i quali i rappresentanti della sezione potentina di IN, e ha trovato tutti concordi su alcune tematiche relative a quelli che dovranno essere i futuri investimenti nella ferrovia Jonica:
- Rendere il sistema di trasporto il più efficiente possibile attraverso il cosiddetto schema "a spina di pesce", capace di velocizzare e razionalizzare il trasporto pubblico locale garantendo i collegamenti con l'entroterra attraverso lo scambio treno+bus;
- Utilizzo della ferrovia come naturale mezzo per dare anche a Sibari il suo aeroporto, cioè il Sant'Anna di Crotone, attraverso una linea metropolitana leggera, utilizzando nuovo materiale rotabile come Minuetti Diesel oppure, meglio, mezzi di costruzione OMECA, che colleghi l'alto Jonio con la fermata di Isola Capo Rizzuto, dove poter usufruire di navette di collegamento in coincidenza con le corse ferroviarie per raggiungere il vicino aeroporto;
- Utilizzo della ferrovia come mezzo di investimento nel turismo di ogni tipologia nella nostra regione (artistico, archeologico, paesaggistico, … ).

Al termine della conferenza, il Consigliere Nazionale di IN Teresa Liguori ha letto inoltre un messaggio del membro del CdA delle Ferrovie della Calabria Giuseppe Pedà che, rammaricandosi per non poter essere stato presente, ha salutato tutti i partecipanti e dato il suo pieno appoggio alla manifestazione nonché la sua disponibilità ad una futura collaborazione.



Ricordiamo infine che giorno 27 aprile alle ore 15.30 al Benny Hotel di Catanzaro si terrà un altro convegno sul TPL in Calabria, organizzato dalla FILT CGIL di Catanzaro - Lamezia, a cui interverranno oltre a Giuseppe Valentino e Michela Avenoso, Segretari rispettivamente della CGIL di Catanzaro - Lamezia e della FILT CGIL di Catanzaro, anche Domenico Gattuso, docente di Ingegneria dei Trasporti dell'Università di Reggio Calabria, Gianni Speranza, Sindaco di Lamezia, Salvatore Scalzo, candidato sindaco di Catanzaro, Antonio Granata, del dipartimento CGIL Nazionale e Debora Serracchiani, Europarlamentare addentrata nella tematica del Trasporto Pubblico.


22 apr 2012

Pellegrini calabresi...tutti in treno!

La fine di aprile e tutto il mese di maggio saranno infatti caratterizzati da un intenso movimento di pellegrini in Calabria, che in gran parte si sposteranno in treno!
Una buona notizia è il ritorno dei treni straordinari festivi sulla rete FC, in particolare sul tratto Catanzaro Città - Soveria Mannelli giorno 25 aprile, in occasione del pellegrinaggio Diocesano al Santuario di Madonna di Porto, che viene affollato da migliaia e migliaia di devoti provenienti da tutta la Calabria. Nel 2011 dopo un'iniziale incertezza sono ritornati ad essere effettuati i treni speciali per l'occasione, dopo la sospensione del 2012 causata dagli ingenti danni provocati dal maltempo, che avevano portato a numerose interruzioni sulla linea Catanzaro Lido - Cosenza (in parte ancora presenti, tra Colosimi e Rogliano...). Inutile sottolineare l'importanza di tale servizio straordinario, che viene utilizzato da centinaia di persone, decongestionando le malmesse strade provinciali dell'entroterra catanzarese.
La frequenza delle corse è decisamente elevata: non è presente un cadenzamento ben definito, ma si spazia da un intervallo di tempo di un'ora e 40 minuti di attesa tra un treno e l'altro, fino a soli 20 minuti nelle fasce di maggiore affluenza.

Gli orari di partenza da Catanzaro Città per Madonna di Porto sono i seguenti: 7:50 - 8:10 - 9:25 - 9:50 - 10:55 - 11:30 - 12:55 - 13:30 - 15:00 - 15:20 - 17:00 - 17:20 - 18:49 - 19:10
mentre da Madonna di Porto per Catanzaro Città le partenze saranno alle: 8.35 - 9.05 - 10.13 - 10.38 - 11.35 - 12.06 - 13.35 - 14.15 - 15.46 - 16.20 - 18.00 - 18.30 - 19.50.

In senso opposto invece saranno queste le partenze da Soveria Mannelli per Madonna di Porto con proseguimento su Catanzaro Città: 7:55 - 9:33 - 11:20 - 13:20 - 15:00, mentre da Madonna di Porto per Soveria Mannelli i treni saranno alle: 8.48 - 10.19 - 12.30 - 14.06 - 17.36 - 19.25. Notare la frequenza minore in confronto a quelli da/per Catanzaro Città.

Da Gimigliano a Madonna di Porto e ritorno, inoltre, sarà presente anche un servizio integrativo su gomma dalle ore 7:30 alle 10:30 e dalle 12:30 alle 18:00.

Il costo del biglietto speciale, partendo da qualsiasi stazione, sarà di 1,50 €, e non saranno validi i titoli di viaggio ordinari.
Cliccando qui è possibile visualizzare direttamente sul sito delle Ferrovie della Calabria la tabella con gli orari e le varie fermate intermedie.

Un treno speciale da Madonna di Porto appena giunto a Catanzaro Città, con una composizione di ben quattro automotrici M4c.350, in una piovosa giornata di giugno 2009. Sarà molto facile ritrovare composizioni così "robuste" e quasi inusuali per i treni speciali del 25 aprile.

Pellegrini dalla percorrenza decisamente più lunga, invece, sulla rete RFI! Da fine aprile e per tutto il mese di maggio, come di consueto l'UNITALSI ha organizzato da tutta Italia i famosi "Treni Bianchi" per il Santuario di Lourdes. Quelli della delegazione calabrese avranno origine da Reggio Calabria Centrale, e partiranno nei seguenti giorni:

Espresso 14066: 29 aprile, partenza prevista tra le 10:30 e le 11:00
Espresso 14078: 11 maggio, partenza prevista tra le 10:30 e le 11:00
Espresso 14090: 16 maggio, partenza prevista tra le 10:30 e le 11:00

In senso opposto invece i treni arriveranno a Reggio Calabria Centrale da Lourdes i seguenti giorni:

Espresso 14067: 7 maggio, arrivo previsto tra le 15:00 e le 16:00
Espresso 14079: 18 maggio, arrivo previsto tra le 15:00 e le 16:00
Espresso 14019: 23 maggio, arrivo previsto tra le 14:30 e le 15:30

Le composizioni saranno quelle ben note agli appassionati, e cioè da 12 a 14 vetture, di cui 9-11 carrozze cuccette X, due bagagliai UIC-X o UIC-Z attrezzati con cucina a gas, cappella e magazzino viveri/attrezzature sanitarie, e da una a due vetture UIC-X serie BH per trasporto infermi, dotate di brandine laterali e corridoio centrale: un'occasione per rivedere sui binari calabresi (ma ormai in tutta Italia la situazione è analoga...) composizioni notturne decisamente robuste di oltre 8 pezzi. Curiosità: a Reggio Calabria Centrale è assegnata l'unica UIC-X BH non trasformata con aria condizionata e finestrini a vasistas, che monta perciò i tradizionali finestrini semi-apribili Klein. In tutto sono state costruite 10 carrozze di questo tipo, appartenenti alla serie 1975 delle UIC-X. Ristrutturate in nove unità a metà del primo decennio del 2000, una sola vettura è rimasta allo stato originario, per motivi non ben precisati: forse si è trattato di necessità sanitarie, in caso di trasporto di infermi sensibili all'aria condizionata o ad un ambiente eccessivamente "sotto vuoto".
Ma le avventure dei "pellegrini ferroviari" non finiscono qua: altri Treni Bianchi verranno effettuati a Settembre...ne riparleremo appena saranno disponibili gli orari!


Carrozze UIC-X a cuccette serie 1982 in sosta a Reggio Calabria Centrale.

Bagagliaio UIC-X serie 1986 con iscrizioni religiose, in attesa di effettuare un nuovo treno speciale...

...assieme ad una delle vetture UIC-X BH ristrutturate.

19 apr 2012

Foto dal passato (n.22 - aprile 2012)

Dedichiamo questo nuovo appuntamento con la Foto dal passato ad un triste (e potenzialmente pericoloso) evento accaduto lo scorso lunedì 16 aprile. Come anticipato nelle nostre news nel pomeriggio stesso di lunedì, un vasto incendio è divampato all'interno dell'ex magazzino merci della stazione dismessa di RFI di Catanzaro Sala. Come fatto notare più volte, l'intera area a quasi quattro anni dalla chiusura (risalente al 15 giugno 2008, data di inaugurazione della variante lungo il Corace) versa in uno stato di totale abbandono e degrado. Probabilmente l'incendio è stato appiccato per incidente da qualche senza tetto, o dai soliti vandali che hanno scassinato e danneggiato il fabbricato viaggiatori e gran parte degli edifici adiacenti. Proprio su questo argomento ci soffermeremo nelle prossime settimane, con un post fotografico specifico, nel quale documenteremo le scene di devastazione che si presentano agli occhi di un osservatore. Un destino veramente indegno per una stazione ferroviaria che rappresenta la storia di Catanzaro.
Ecco alcune immagini tratte da http://www.cn24.tv, ed un video girato durante le operazioni di spegnimento dell'incendio. Le fiamme hanno compromesso in modo irreparabile la struttura del magazzino merci, in quanto anche le travi in legno di sostegno al tetto hanno preso fuoco, e l'edificio è stato dichiarato inagibile dai Vigili del Fuoco. Senza considerare i fumi contenenti sostanze non di certo benefiche che hanno appestato l'aria di tutto il quartiere di Sala...






Le fotografie con cui vogliamo ricordare la stazione di Catanzaro Sala risalgono al 20 maggio del 2008: poco meno di un mese prima della chiusura definitiva. Una chiusura che sembrava essere temporanea, viste le solite infinite promesse dei politici. Si parlò di metropolitana di superficie mantenendo lo scartamento ordinario (con treni da/per Soverato e Roccella Jonica), di autostazione e qualcuno azzardò addirittura un museo ferroviario. Quel che è certo è che al giorno d'oggi soltanto le fotografie possono farci ritornare indietro nel tempo...e se gli anni 2000 non sono certo stati quelli di massimo splendore per quella che fu la vera stazione ferroviaria di Catanzaro, per lo meno non veniva saccheggiata, danneggiata ed incendiata quasi giornalmente.

Incrocio tra la ALn668 1044 diretta a Lamezia Terme Centrale, e la 1056 a Catanzaro Lido. In basso l'unità 1040 effettua un Regionale per Rosarno via Lamezia. Da notare i primi segni di degrado (erbacce sui binari, su parte dei marciapiedi e sul tetto di fabbricati parzialmente in disuso). Sotto la bellissima pensilina in metallo, però, si continuava a mantenere un minimo di decoro tra vasi con piante e panchine...

15 apr 2012

Nella morsa dei TIR (3° parte)

Prosegue la nostra lunga analisi sulla situazione passata, presente ed "ipotetica" degli scali merci ferroviari presenti in Calabria: ricordiamo che l'idea di questi post è nata a seguito della protesta degli autotrasportatori contro il caro-gasolio, che a gennaio ha letteralmente paralizzato e svuotato stazioni di servizio e supermercati di tutta Italia, specie in Calabria, dove più del 90% delle merci viaggia su gomma...
Il primo post l'avevamo dedicato agli impianti merci presenti sulla ferrovia Jonica, ed il secondo a quelli della ferrovia tirrenica: ci occuperemo questa volta dello scalo merci di Lamezia Terme Centrale, che merita un approfondimento specifico assieme a quello di Cosenza, che tratteremo nel prossimo ed ultimo post, assieme ad alcune interessantissime sorprese!

Diamo perciò inizio al nostro tour virtuale a Lamezia Terme Centrale!

Da sempre nodo ferroviario strategico della Calabria, che assieme a Paola mette in comunicazione la ferrovia Jonica con quella Tirrenica (crollo di ponti a parte...): ai tempi del servizio merci a carro o a gruppi di carri negli anni '80 e '90, a Lamezia venivano smistati i vagoni provenienti e destinati alle stazioni della ferrovia Jonica, in primis ovviamente, Catanzaro Lido e Crotone, e fino alla prima metà degli anni '90 anche Lamezia Terme Nicastro, Catanzaro Sala, Soverato e Siderno. Proprio Crotone, tra l'altro, è stato l'ultimo impianto ad essere attivo sul versante Jonico, come avevamo accennato nel primo post: oltre ai treni merci di barbabietole su Foggia Incoronata, erano presenti numerosi collegamenti anche con Lamezia Terme Centrale via Catanzaro Lido, specialmente per trasporto di prodotti granulari (terre, sabbie e derivati) con lunghi treni composti da carri Eaos o tramogge di vario tipo trainati, in particolare quelle a carrelli serie Tadns, e trainati dalle D345. Fino al 2003 esisteva anche un discreto servizio di collettame, in quanto venivano sganciati uno o due postali UIC-X dal "celerone" Milano - Villa San Giovanni.
Ma la maggior parte del traffico merci di Lamezia era generato dalle adiacenti zone industriali site nella piana di S.Eufemia: si spaziava dai prodotti alimentari fino al legname lavorato e non, fino all'incredibile movimento di casse mobili e container, provenienti dai numerosi spedizionieri del posto, e provenienti da tutta la Calabria in generale! Lo scalo intermodale lametino (gestito dalla Cemat fino al 2008), infatti, era secondo soltanto a quello di S.Ferdinando del porto di Gioia Tauro come livelli di traffico combinato. Esistevano collegamenti diretti con Milano Smistamento e Bologna San Donato, oltre ad alcuni carri agganciati a treni intermodali provenienti dalla Sicilia e diretti un po' in tutta Italia ed anche all'estero.
Sempre fino al 2008 è esistito anche un interessantissimo collegamento trisettimanale per trasporto sabbia estratta nelle cave della Sila, e diretto a Sassuolo per la produzione di piastrelle: composto da circa venti carri Taems, veniva effettuato in doppia trazione simmetrica con E652 ed E655, a causa del non indifferente peso dell'intero convoglio.
Per quanto riguarda il traffico diffuso, invece, dopo la totale dismissione degli scali merci Jonici, a Lamezia sopravviveva comunque fino al 2009 un non indifferente movimento di carri chiusi di tipo H a pareti scorrevoli di varia tipologia e Gbs/Gabs, per trasporto di alimentari di varia tipologia: dai succhi di frutta fino a pomodori pelati ed acqua minerale, la maggior parte dei quali provenienti da Ravenna, che venivano scaricati nei magazzini adiacenti al fabbricato viaggiatori, gestiti dall'OMNIALOGISTICA, dov'era presente anche il terminal auto al seguito...ormai vergognosamente abbandonato anch'esso, dopo l'eliminazione di questo fondamentale servizio da parte di Trenitalia, lo scorso dicembre. Giornalmente non mancavano neanche numerosi merci interzona per San Ferdinando e Villa San Giovanni, per invio o restituzione di carri vuoti.
Nel periodo di "massimo splendore" a Lamezia Terme Centrale erano assegnate ben cinque locomotive da manovra: quelle distaccate alla divisione Cargo erano 3, due 245 serie 0000 (uno dei quali ancora presente) ed una D143 per le manovre più pesanti, in seguito sostituita da una D345 e più recentemente da una D443.

Ecco alcune immagini satellitari dello scalo intermodale di Lamezia Terme Centrale, risalenti al 2006-2007:

...tra i numerosi convogli di container e casse mobili, si notano in alto i carri Taems per il trasporto sabbia.


In alto ed in basso: panoramiche dello scalo intermodale affollato di treni merci. Nella fotografia soprastante si nota anche il magazzino merci utilizzato per il carico/scarico dei carri del traffico diffuso.



Il tragico colpo arrivò purtroppo nel 2009: a causa della crisi finanziaria scoppiata nel 2008 che sfociava in una profonda recessione, i livelli di traffico merci a Lamezia Terme Centrale crollarono in modo vertiginoso: contemporaneamente Trenitalia decideva di razionalizzare ulteriormente gli impianti abilitati alla ricezione/invio di carri singoli o gruppi di carri, abbattendo la propria scure anche sul grande scalo calabrese e "salvando" quello di Cosenza: questa negativa convergenza di eventi portò alla chiusura totale dell'impianto, provocando non poche proteste dei lavoratori e dei politici locali e regionali.
Tutto rimase fermo fino alla fine del 2010, quando veniva invece deliberata la chiusura dello scalo merci di Cosenza: a quel punto quello di Lamezia Terme Centrale veniva "ripescato", anche se esclusivamente per i servizi a treno completo. Ad oggi infatti sopravvive un discreto movimento. In particolare viene effettuato più volte alla settimana un interessante Merci Rapido Speciale proveniente dall'Austria, per trasporto legname tagliato e palettizzato (destinato probabilmente ai grandi esercizi commerciali Brico e similari), composto esclusivamente da carri chiusi a pareti scorrevoli e pianali delle ferrovie austriache OBB e trazione di Trenitalia (alcune voci parlano di un'affidamento all'impresa Linea). Recentemente si è notato anche un certo ritorno del traffico intermodale ed alcuni rari treni completi di carri chiusi, anche se al momento non è data sapersi la provenienza e la destinazione di tali convogli...

La E655 537 in testa al Merci Rapido Speciale vuoto, pronto a ripartire per l'Austria per un nuovo carico di legname. Notare gli interessanti carri pianali OBB a due assi, accoppiati a due a due, e marcati "Laaprs".

Altra vista del lungo merci: in composizione anche alcuni carri chiusi tipo H a pareti scorrevoli.

Merci intermodale in sosta lo scorso 16 marzo: si intravedono in secondo piano i carri carichi del treno proveniente dall'Austria.


Ricordi del traffico diffuso a Lamezia Terme Centrale: in alto l'ingresso del magazzino merci gestito dall'OMNIALOGISTICA, ed in basso alcuni carri H in attesa di essere scaricati:

Una E655 manovra un carro chiuso a pareti scorrevoli, pronto per essere scaricato nel locale magazzino merci, il 23 luglio del 2008.


...e sempre nello stesso giorno, poco lontano, uno dei 245 serie 0000 era in testa ad alcuni carri pianali carichi di casse mobili e semirimorchi stradali.

Crediamo sia superfluo ribadire l'importanza strategica che riveste questo impianto: scongiurato (forse) il pericolo della chiusura definitiva, il ripristino di un discreto traffico merci è un ottimo segnale, ma ovviamente si potrebbe fare molto di più. Al momento infatti l'enorme scalo è assolutamente sottoutilizzato, e con una buona politica trasportistica potrebbe tornare a rivestire un ruolo di prim'ordine in Calabria. Infatti, se San Ferdinando potrebbe servire tutta la piana di Gioia Tauro, parte del reggino Tirrenico e la Locride come accennato nel precedente post, Lamezia Terme Centrale potrebbe diventare l'hub merci per tutto il lametino, l'entroterra attiguo e gran parte del catanzarese Jonico. Un'enorme mole di merci di ogni tipologia potrebbe infatti essere terminalizzata a Lamezia via ferrovia, e distribuita localmente via gomma...anche se, da buoni appassionati, preferiremmo che queste merci potessero continuare sulle rotaie verso Catanzaro Lido, Crotone, Vibo Valentia...ma forse chiediamo troppo ad una Calabria e ad un'Italia dove, purtroppo, il trasporto su gomma la fa fin troppo da padrone, con le ben note ricadute economiche sui cittadini e sull'ambiente.

Continua...

11 apr 2012

Atmosfera FCL...in scala 1:87!

Come avevamo preannunciato nel post dedicato all'importante mostra modellistica che si è tenuta a Verona lo scorso 3 e 4 marzo, il nostro creativo amico e collaboratore Marcello Lapenna ha esposto per la prima volta al pubblico il piccolo ma curatissimo diorama con ambientazione prettamente Calabro-Lucana! L'anno scorso avevamo dedicato un articolo all'automotrice M2 73 in scala llm (1:22,5) autocostruita da Marcello, consultabile cliccando su questo link: questa volta invece la piccola opera d'arte è in scala 1:87, e riproduce egregiamente in uno spazio limitatissimo (soli 30 x 40 centimetri, cioè la dimensione di un foglio A3!) la ormai irriconoscibile rimessa della stazione di Taurianova - con tanto di fosse di visita -, posta sulla linea Gioia Tauro - Cinquefrondi, al momento sospesa all'esercizio, ed il piazzale immediatamente adiacente. Nonostante le dimensioni minime e la caratterizzazione perfetta dell'ambiente, non è presente alcun "sovraffollamento" di edifici e rotabili, e l'impressione che sorge all'osservatore è quella di trovarsi davanti ad un diorama di dimensioni apparentemente ben più grandi!
Marcello ha ricostruito fedelmente l'antica rimessa a due vie con tanto di magazzino laterale, la colonna idrica, la carbonaia e la bellissima piattaforma girevole: ottima esecuzione anche per il terreno, il variegato pietrisco dei quattro binari ed i cespugli. Non poteva mancare ovviamente una pianta di fico d'india di fianco alla carbonaia, tipica della nostra Calabria!
Ma quello che più ci ha lasciati a bocca aperta, sono stati gli spettacolari rotabili in sosta sui binari: dettagliatissimi, ma soprattutto dalle non facili forme riprodotte in modo quasi "inumano", in particolare se pensiamo che si tratta di autocostruzioni e non modelli industriali!
Ovviamente la piccola Emmina è la prima ad attirare l'attenzione dell'osservatore, ed i più esperti potranno notare che si tratta della riproduzione della mitica M1-37 allo stato attuale...ed a proposito di questa automotrice non crediamo ci sia bisogno di approfondire sulla sua storia decisamente originale!
Nei pressi dell'automotrice, come al vero non potevano mancare tre appassionati intenti a filmare e fotografare lo storico rotabile!
Non meno degna di nota è la carrozza a due assi di costruzione Reggiane, delle quali purtroppo non ne è stata preservata alcuna unità, né in ambito FC e né FAL.
Completano il quadretto due carri pianali con garitta tipo "P" (di cui uno all'interno della rimessa), ed un graziosissimo carrellino, in questo caso dotato di sponde, utilizzato per il trasporto di attrezzi o modeste quantità di materiali da cantiere: nelle stazioni e nei depositi delle ex-Calabro Lucane è possibile ammirare numerosi rotabili similari, molti dei quali vengono ancora utilizzati per treni materiale o da cantiere. Inoltre alcuni carri P, assieme a varie tramogge, sono stati acquisti dall'impresa Francesco Ventura di Paola, che si occupa dei lavori di manutenzione dell'armamento per le Ferrovie della Calabria e le Ferrovie Appulo Lucane.
I materiali utilizzati per la costruzione di edifici, terreno e rotabili sono di comune reperibilità e ad "alta economicità"! Si spazia dal plasticard (plastica modellistica in fogli di vario spessore) con il quale sono costruite le pareti della rimessa ed il tetto (in questo caso si tratta di fogli analoghi ma con riproduzione delle tegole), mentre i vetri delle finestre sono di plastica semi-trasparente. Autocostruiti anche i binari, utilizzando vecchie rotaie in scala N e listelli in legno di dimensione opportuna per le traversine: con questa tecnica è stato possibile riprodurre realisticamente la differente dimensione e forma delle traversine e lo spazio variabile tra di esse, oltre al basso profilo delle rotaie. Le stesse traversine sono state utilizzate anche per ricostruire la carbonaia, riempita con vero carbone sbriciolato.
La piattaforma girevole, statica, è un semplice "pezzo" di cartoncino, sul quale è stata incollata la superficie zigrinata...proveniente da un ritaglio di una sovracopertina di un libro! Il tutto è stato reso ancora più realistico da un'equilibrata sporcatura di edifici e rotabili.
Carri merci, carrozza ed Emmina sono stati costruiti con compensato modellistico da 1 mm, ed hanno assali Bemo.
In teoria, perciò, potrebbero anche circolare su un futuro plastico a tema FCL, assieme ad un'eventuale Emmina motorizzata...chissà! Per ora godiamoci le immagini di questo piccolo capolavoro, e lasciamo correre la nostra fantasia, come sicuramente avranno fatto le centinaia di visitatori che lo hanno ammirato nelle due giornate veronesi!

Il carrellino a due assi in sosta di fianco alla vettura Reggiane in livrea castano-isabella...

L'Emmina accantonata nei pressi della piattaforma girevole...ed in attesa di restauro!

Ed ecco la vera M1-37...praticamente identica!

Carro P carico di pietrisco.

Vista laterale dell'Emmina...notare le complesse forme riprodotte in modo fedelissimo!

Vista della rimessa e della carrozza Reggiane.

Uno sguardo all'interno della rimessa, con un dipendente delle FCL al lavoro nei pressi del secondo carro P!

Delegazione di Ferrovie in Calabria assieme agli amici Marcello (all'estrema destra) e Andrea (all'estrema sinistra), allo stand dell'Associazione Ferrovie Siciliane: sulla sinistra il diorama FCL e l'altrettanto bellissima M2 73 in scala 1:22,5.

7 apr 2012

Auguri...sovraffollati!

Purtroppo come avviene di consueto da alcuni anni, Trenitalia non istituisce più alcun treno straordinario di rinforzo nei periodi festivi (ad eccezione di quel che rimane dell'ex Espresso "Mongibello" Palermo/Siracusa - Milano Centrale e vv, che si è effettuato oggi in senso Nord-Sud, e giorno 9 in senso Sud-Nord): è già avvenuto nello scorse festività natalizie, e si sta ripetendo in queste pasquali, e succederà probabilmente di nuovo quest'estate.
Da circa due settimane è infatti diventato assolutamente impossibile trovare posto sugli InterCity, Eurostar e sull'Espresso 894/895 che collegano Roma Termini a Reggio Calabria e ritorno. Ma mentre le varie imprese di autoservizi aumentano in modo esponenziale le corse speciali, Trenitalia perde l'opportunità di incrementare i propri guadagni, oltre a provocare grave disagio a chi dovesse decidere di partire nel giro di pochi giorni per motivi urgenti, o vacanze last minute...
Sono lontani i tempi di quando venivano effettuati InterCity/Espressi straordinari tra Roma e Reggio (in alcuni casi limitati a Paola o Lamezia Terme Centrale) e tra Roma e la Sicilia, in verità spesso effettuati con il materiale rotabile più disparato (UIC-X a cuccette o con posti a sedere non Giubileo), ma comunque di fondamentale utilità per la mobilità nei periodi festivi. Non mancavano anche i treni speciali dal Nord Italia, principalmente da Bologna a Reggio Calabria Centrale e ritorno, diurni e notturni. Senza contare, inoltre, che dallo scorso dicembre è stato soppresso l'utilissimo Espresso notturno periodico 891/892 (si effettuava nei fine settimana) tra Reggio Calabria Centrale e Roma Termini via Mileto e vv, composto da vetture cuccette e con posti a sedere. Come se non bastasse non vengono più neanche potenziate le composizioni dei treni normalmente in orario: se non è ovviamente possibile allungare le composizioni degli Eurostar AV e non, effettuati con elettrotreni ETR460 ed ETR485 o degli InterCity effettuati con ETR450, lo stesso non si può dire per i due InterCity Sicilia - Roma e della coppia IC 550/555 da e per Reggio, composti da materiale UIC-Z e GC, rispettivamente con 8 e sole 6 carrozze per il treno reggino! Le stesse considerazioni valgono per l'Espresso 894/895, composto da 7 vetture, di cui solo 3 con posti a sedere e 4 cuccette comfort: sarebbe stato così difficile aggiungere, per esempio, solo altre tre UIC-X di seconda classe, rendendo prenotabili ben 216 posti in più al giorno?

Ecco quali sono i risultati di questa strategia trasportistica anoressica ed esageratamente rigida: InterCity 555 Roma Termini - Reggio Calabria Centrale sovraffollato, con corridoi delle vetture praticamente impercorribili.




Il compianto cantautore corregionale Rino Gaetano in una sua famosa canzone diceva: "ma chi me sente? Ma chi me sente?". Ormai la stessa domanda ce la poniamo anche noi di Ferrovie in Calabria...

Lo staff di Ferrovie in Calabria augura a tutti i lettori ed alle loro famiglie una Pasqua ricca di pace e serenità!!!

3 apr 2012

Post anti-monotonia - 8

E' trascorso quasi un anno dalla pubblicazione dell'ultimo "Post anti-monotonia": ricordiamo che questi brevi resoconti sono dedicati ai rotabili insoliti o ai treni straordinari viaggiatori, merci o di servizio, che saltuariamente rendono appunto meno monotono il magro panorama ferroviario calabrese!Partiamo ora con i primi avvistamenti, risalenti allo scorso 16 e 20 marzo, alla stazione di Lamezia Terme Centrale: questa volta vi assicuriamo che non si tratta di pesci d'aprile!

Composizione insolita per l'Espresso 895 Roma Termini - Reggio Calabria Centrale: in prima posizione, subito dietro la E656 454, era presente un bagagliaio UIC-X serie 1986 in trasferimento. Presumibilmente si tratta di una unità attrezzata con cucina a gas e/o magazzino e cappella, utilizzata in composizione ai noti "treni bianchi" gestiti dall'UNITALSI con destinazione Lourdes e Loreto: i prossimi treni speciali infatti verranno effettuati giorno 16 maggio e giorno 18 maggio da Reggio Calabria Centrale a Lourdes, con ritorno rispettivamente il 23 maggio e 25 maggio, come visibile in questo link. Oltre al bagagliaio, da notare la composizione del convoglio che da qualche mese è stata rinforzata con l'aggiunta di una carrozza UIC-X di seconda classe con posti a sedere, portando a tre le vetture di questa tipologia, ed a 7 pezzi in totale l'intero treno, con le quattro Cuccette Comfort.


Volgendo lo sguardo verso il fascio merci, invece, è possibile notare finalmente un rinnovato movimento di treni e locomotori: mentre continua infatti ad essere effettuato il lungo Merci Rapido Speciale Tarvisio - Lamezia Terme Centrale per trasporto legname palettizzato (che da qualche settimana viene saltuariamente prolungato a San Ferdinando), sono ricomparsi anche alcuni merci intermodali, caricati nell'interporto adiacente l'A3, con container e casse mobili: non siamo però ancora a conoscenza della destinazione di tali treni. Dovrebbe invece partire, anche se non si sa ancora precisamente quando, né quali siano le eventuali periodicità, un servizio merci da Bari Lamasinata a San Ferdinando per trasporto divani, destinati ai mercati esteri, con trasbordo su nave. Nessuna traccia invece dell'impresa Linea, che da marzo si sarebbe dovuta sostituire a Trenitalia per la trazione del Tarvisio - Lamezia TC.
Il 245 0023 fa compagnia al MRS Tarvisio - Lamezia (in secondo piano), e ad un merci intermodale in sosta.

Nuovi arrivi per quanto riguarda anche i mezzi di trazione: è stata infatti distaccata a Lamezia Terme Centrale la D443 1022, originariamente assegnata a Cagliari e trasferita al DL di Catania in seguito al vergognoso smantellamento della divisione Cargo in Sardegna. Da qualche mese però le D443, che non rientrano nel programma di attrezzaggio con SSC/SCMT, non possono più circolare in linea in testa a treni ordinari: tantissime unità purtroppo sono state avviate alla demolizione, mentre alcune sopravvivono in asset Rotabili Storici, e per servizi di manovra come appunto la 1022 di Lamezia Terme Centrale, utilizzata di supporto ai due 245 di stanza nell'importante nodo calabrese. Questo gruppo di locomotori, se si escludono rare apparizioni delle unità di Taranto sulla Jonica (in particolare con i merci delle barbabietole Crotone - Foggia Incoronata esistiti fino al 2007), non è mai stato stabilmente assegnato in Calabria.

E sempre a proposito di treni merci, nella mattinata di ieri 2 aprile, è stato effettuato un treno per trasporto pietrisco da Reggio Calabria Centrale a Roccella Jonica, con la D345 1110 (assegnata all'OML di Marcianise!) in testa a nove carri tramoggia Vfaccs: nel pomeriggio il convoglio ha fatto ritorno a Reggio Calabria.
Nella foto in basso, scattata dall'amico Nino, lo vediamo in transito alla stazione di Motta San Giovanni - Lazzaro:


Lavori in corso invece nei pressi della stazione di Soverato lato sud, dove l'impresa Francesco Ventura sta sostituendo parte delle traversine e riallineando il binario: dalla mattina fino al primo pomeriggio è possibile ammirare in movimento uno dei tanti locomotori kof di origine tedesca di proprietà dell'importante ditta di Paola, in testa/coda ad un carro pianale, che ancora riporta iscrizioni delle non più esistenti Ferrovie Ceco-Slovacche! Presente anche un bimodale Colmar utilizzato per il carico/scarico delle traversine e degli attrezzi da lavoro in generale.

Operazioni di scaricamento delle attrezzature da lavoro nei pressi dell'ex scalo merci di Soverato...

...ed il piccolo kof in testa al carro pianale, seguito a breve distanza dal mezzo bimodale, entrambi di ritorno in stazione, dopo aver scaricato le traversine nuove che verranno messe in opera il giorno dopo.

Concludiamo il post con una nota dolente, l'ennesima: ecco in quali vergognose condizioni viaggiano i già vecchi autobus utilizzati nei servizi sostitutivi dei treni della Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale: in questo caso si trattava addirittura del servizio LP895, che sostituisce la soppressa antenna Roma Termini - Reggio Calabria Centrale via Catanzaro - Roccella, soppressa a dicembre 2010: notare il parabrezza del bus pericolosamente lesionato, con grave rischio per autista e viaggiatori. E secondo Trenitalia questi sarebbero "autobus gran turismo"...
Altro particolare è lo stato di totale abbandono della nuova stazione di Catanzaro e delle zone limitrofe: sono visibili cumuli di immondizia nel parcheggio, mentre l'interno del fabbricato viaggiatori è stato devastato dai soliti vandali. Dedicheremo appena possibile un post a questo scempio nei confronti di beni pubblici: di dubbia utilità, ma pur sempre beni pubblici. Intanto continuiamo a chiederci cosa stia facendo la Regione Calabria a proposito dei disastrati trasporti su ferro, visto l'imminente arrivo della bella stagione. Senza treni a lunga percorrenza sulla Jonica, con un servizio Regionale in condizioni disastrose (che per altro in estate viene ulteriormente ridotto, quando andrebbe in realtà potenziato!) e assurdi autobus sostitutivi da museo sparsi per la Calabria, non riusciamo proprio a capire come i turisti possano raggiungere gran parte della nostra Regione, e spostarsi agevolmente all'interno di essa...


...ecco "l'Espresso da Roma" con il parabrezza lesionato, in arrivo alla stazione di Catanzaro Lido...non sui binari posti sulla destra, ma via strada...!

- un ringraziamento ad Ellis Barazzuol che ha collaborato alla stesura del post a proposito dei servizi merci -
 
Il primo blog dedicato al trasporto ferroviario in Calabria...by Roberto Galati...email - msn: exp826@hotmail.it