Il giorno 15 settembre 2006, alle ore 17:50 circa, esattamente dopo ben 15 mesi, è stato attivato il doppio binario della tratta ferroviaria Reggio Calabria Centrale-Melito di Porto Salvo.
L’importanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Traporti l’Ingegner Bianchi, da molti ufficiali della Polfer di Reggio Calabria e dalla presenza cospicua di giornalisti e cittadini.
Adesso, quale futuro si prospetta per la famigerata ferrovia Jonica? I treni soppressi verranno adeguatamente ripristinati al servizio dei cittadini? Ed il potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria di questa tratta verrà attuato?
Domande alle quali ancora nessuno sa dare delle risposte…nemmeno Trenitalia visto che, con le modifiche d’orario entrate in vigore dal 17 settembre 2006, le uniche novità hanno riguardato esclusivamente il trasporto regionale, con la sola nota della modifica dell’orario dell’InterCity Notte 766 “Scilla” diretto a Torino Porta Nuova la cui partenza da Reggio Calabria Centrale è alle ore 16:10.
Per il resto, l’unica novità sul fronte dei collegamenti con la Puglia, unico sbocco naturale che la ferrovia Jonica possiede: con l’entrata in vigore dell’orario 2008 è stato istituito l’Espresso 914/913 Reggio Calabria Centrale-Bari Centrale e viceversa il quale possiede una traccia abbastanza larga, quindi lenta e, in senso dispari viaggia a poca distanza dall’Espresso 908/905 “Freccia Adriatica” limitato a Catanzaro Lido. L’Espresso notturno 986/983 da e per Bari Centrale, invece, è ancora istradato via Mileto
Il diretto 3742/3757 Reggio Calabria Centrale-Sibari e viceversa fornisce la coincidenza con la coppia di locali Sibari-Taranto e viceversa, ma non offre un’adeguata qualità del servizio in quanto i passeggeri si vedono costretti ad effettuare il cambio a Sibari e per di più usufruendo di un treno lento che effettua fermate in tutte le stazioni.
D’altra parte, si sa, la linea Jonica, dal 2002 ha visto un declino vertiginoso in termini di collegamenti diretti oltre regione. Basti pensare che proprio dal dicembre 2002 sono spariti i seguenti collegamenti:
L’importanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Traporti l’Ingegner Bianchi, da molti ufficiali della Polfer di Reggio Calabria e dalla presenza cospicua di giornalisti e cittadini.
Adesso, quale futuro si prospetta per la famigerata ferrovia Jonica? I treni soppressi verranno adeguatamente ripristinati al servizio dei cittadini? Ed il potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria di questa tratta verrà attuato?
Domande alle quali ancora nessuno sa dare delle risposte…nemmeno Trenitalia visto che, con le modifiche d’orario entrate in vigore dal 17 settembre 2006, le uniche novità hanno riguardato esclusivamente il trasporto regionale, con la sola nota della modifica dell’orario dell’InterCity Notte 766 “Scilla” diretto a Torino Porta Nuova la cui partenza da Reggio Calabria Centrale è alle ore 16:10.
Per il resto, l’unica novità sul fronte dei collegamenti con la Puglia, unico sbocco naturale che la ferrovia Jonica possiede: con l’entrata in vigore dell’orario 2008 è stato istituito l’Espresso 914/913 Reggio Calabria Centrale-Bari Centrale e viceversa il quale possiede una traccia abbastanza larga, quindi lenta e, in senso dispari viaggia a poca distanza dall’Espresso 908/905 “Freccia Adriatica” limitato a Catanzaro Lido. L’Espresso notturno 986/983 da e per Bari Centrale, invece, è ancora istradato via Mileto
Il diretto 3742/3757 Reggio Calabria Centrale-Sibari e viceversa fornisce la coincidenza con la coppia di locali Sibari-Taranto e viceversa, ma non offre un’adeguata qualità del servizio in quanto i passeggeri si vedono costretti ad effettuare il cambio a Sibari e per di più usufruendo di un treno lento che effettua fermate in tutte le stazioni.
D’altra parte, si sa, la linea Jonica, dal 2002 ha visto un declino vertiginoso in termini di collegamenti diretti oltre regione. Basti pensare che proprio dal dicembre 2002 sono spariti i seguenti collegamenti:
IC 744/745 “Velia” da e per Roma Termini;
IC 692/697 “Pitagora” da e per Bari Centrale;
Expr 974/979 da e per Taranto;
Expr 986/983 da e per Bari Centrale/Lecce.
Gli unici collegamenti rimasti, oltre al già descritto Expr 914/913 da e per Bari Centrale sono, invece, i seguenti:
ICN 766/763 “Scilla” da e per Torino Porta Nuova;
ICN 750/753 “Piepoli” da e per Milano Centrale;
Expr 890/893 da e per Roma Termini.
Un declino ingiustificato e controproducente per una linea che, sino a pochi anni fa, era considerata di rilevante importanza soprattutto per la presenza di treni a medio/lungo percorso che erano al servizio dei cittadini.
Anche a livello di trasporto regionale la ferrovia Jonica non presenta un sistema ben organizzato: il cadenzamento biorario Reggio Calabria Centrale-Catanzaro Lido-(Lamezia Terme Centrale) e viceversa è utilizzato solo in parte dai viaggiatori che, per lo più, sono concentrati nella zona della Locride ove nei buchi d’orario del cadenzamento sopra descritto, sono stati istituiti dei locali Reggio Calabria Centrale-Roccella Jonica e viceversa che effettuano fermate in tutte le stazioni.
Con l’apertura della nuova tratta Reggio Calabria Centrale-Melito di Porto Salvo, considerata un’opera di rilievo, si spera in un futuro migliore per la Jonica: le proposte di ripristino dei treni soppressi non nasce da una semplice passione, ma dall’intuizione che gli stessi funzionassero e ciò è testimoniato dalle numerose proteste attuate dai sindaci dei vari comuni della Locride unitamente al consenso del Vescovo Monsignor Giovanni Maria Brigantini (uno dei primi a mobilitarsi per la soppressione dell’IC “Pitagora” nel dicembre 2003).
In attesa di una risposta da parte di Trenitalia, quale futuro per la famigerata linea Jonica?
2 commenti:
Il futuro e il rilancio della Jonica, passano innanzitutto attraverso la necessaria elettrificazione, ed il raddoppio nei tratti dove la morfologia del tarritorio lo permette senza spese folli.Le potenzialita' per offrire un ottimo servizio sia passeggeri che merci, ci sono tutte.Bisognerebbe organizzare un incontro esteso a politici, imprenditori, strutture ricettive e gente comune del luogo;allo stato attuale, dal governo questa linea viene tacciata come costosissima da mantenere, meglio regalare un auto per ogni viaggiatore.Complimenti ministro!
Il futuro .... del passato?
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