I contenuti di Ferrovie in Calabria sono a disposizione di tutti, ma a condizione che, se sfruttati, siano accompagnati dall'indicazione della fonte (blog o autore dei testi/fotografie). Tutto il materiale ivi pubblicato è protetto da Copyright, perciò per evitare situazioni incresciose vi preghiamo di seguire questa piccola regola. Buon Viaggio!

• 14/10/14 • La mancanza di energia per l'alimentazione elettrica, sulla linea Paola - Cosenza, causa l'arresto improvviso di un treno nella galleria Santomarco: si è trattato della simulazione di criticità, tenutasi stanotte all'interno della lunga galleria posta sulla ferrovia Paola - Cosenza. Qui la news di ANSA Calabria • 13/10/14 • Trenitalia: a partire dal 15 ottobre verrà ripristinato il treno Regionale 22664 Reggio Calabria Centrale (11.30) - Rosarno (12.50), mentre verrà soppresso, solo nella giornata del 15 ottobre, il Regionale 22653/22654 Melito PS (6.45) - Rosarno (8.45). Qui il comunicato di Fsnewss • 04/10/14 • Si è tenuto nella giornata del 2 ottobre, l'open day alla stazione RFI di Fuscaldo, i cui ambienti non più utili ai fini dell'esercizio ferroviario, sono stati assegnati alla locale cooperativa agricola "Il Segno": prosegue quindi anche in Calabria, il programma di Rete Ferroviaria Italiana che prevede il recupero e l'affidamento a fini sociali delle stazioni parzialmente o totalmente dismesse. Qui la news • 29/09/14 • Si terra alla stazione RFI di Bova Marina, giorno 9 ottobre, un nuovo sit-in di protesta contro il declassamento della ferrovia Jonica. Clicca qui per aderire all'evento su facebook • 22/09/14 • Taglio delle stazioni sulla ferrovia Jonica: l'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, scrive ad RFI per chiedere rassicurazioni sul progetto di ridimensionamento, in vista di una riorganizzazione dell'orario regionale lungo la linea Jonica. Qui il comunicato • 13/09/14 • Pubblicati sulla nostra pagina gli orari dei servizi ferroviari Ferrovie della Calabria previsti a partire dal prossimo 15.09.2014. Vedi qui • 12/09/14 • Il fabbricato viaggiatori della ormai dismessa fermata di Curinga (posta sulla linea Tirrenica tra Lamezia Terme ed Eccellente), è stato ufficialmente attribuito da RFI, ad uso gratuito del Comune. Qui la delibera del consiglio comunale • 09/09/14 • Domani, 10.09.2014, il candidato per le Regionali con il Centrosinistra Oliverio si recherà nella stazione delle Ferrovie della Calabria di Soveria Mannelli, dalla quale partirà alla volta di Catanzaro a bordo del treno 17 delle 10.25. Arrivato a Catanzaro incontrerà a via Milano i lavoratori e sindacalisti delle FC e dell'AMC di Catanzaro. Leggi qui

31 dic 2013

Foto della settimana - Dicembre 2013

Un altro anno giunge ormai al termine: salutiamolo con le ultime (e come sempre bellissime) Foto della Settimana del 2013, pubblicate in questo mese di dicembre nella Photogallery di Ferrovie in Calabria

Iniziamo dalla prima immagine, inviataci dal nostro Antonino Romeo: ci troviamo nei pressi della fermata di Villa San Giovanni Cannitello, mentre una ALe582, in composizione a tre elementi, si approssima alla ben più importante stazione di Villa San Giovanni. Il "tranquillo" servizio regionale tra Rosarno e Melito di Porto Salvo, effettuato dalle ALe582, in turno con le ALn668 ed ultimamente anche con Minuetto elettrico, condivide le stesse rotaie "tirreniche" percorse ogni giorno dai ben più importanti e veloci servizi a lunga percorrenza nord-sud: in ogni caso, su quest'ultimo tratto, non si può certo parlare di "velocità", visto che nei tre ranghi si passa da 65 a non più di 70 km/h! 

65-65-70 (n°109 - 12/2013)
Rimaniamo ancora sul versante Tirrenico, con questa simpaticissima fotografia scattata dall'amico Matteo Ascioti, alla stazione (o meglio Posto di Movimento...) di Eccellente, ormai sommersa dalla vegetazione: l'ALn668 1050 in servizio tra Rosarno e Lamezia Terme Centrale via Tropea, sembra quasi una "belva" appostata tra i cespugli in attesa di una preda da attaccare...!

In attesa...della preda?! (n°110 - 12/2013)
Nel terzo scatto dicembrino, inviatoci da Alessandra Fragomeni del gruppo LocRinasce, un filo conduttore mantiene il collegamento con la precedente fotografia: ci spostiamo sullo Jonio, ed ovviamente, ecco ancora una ALn668...che in questo caso non è però la principale protagonista dell'immagine. Ci troviamo nei pressi di Locri, sui classici binari della ferrovia jonica un po' erbosi, stretti tra case, spiaggia, Strada Statale 106, assieme ai pendolari che giornalmente utilizzano il treno, e non si arrendono al declino della propria ferrovia. La costanza sta forse per essere premiata: anche noi di Ferrovie in Calabria, assieme alla maggior parte degli abitanti della locride, rimaniamo fiduciosi!

Cara Jonica...(n°111 - 12/2013)
Rimaniamo sulla Jonica con la fotografia conclusiva dell'anno 2013...assieme al rappresentante, più nel male che nel bene, di quest'ultimo anno: ci riferiamo all'InterCity 559/562 Taranto - Reggio Calabria Centrale e vv, via Jonica, istituito con lo scorso orario estivo di giugno. Un'esistenza difficoltosa, molto spesso ai limiti del ridicolo, con continui guasti di vetture e locomotori, ed effettuazione con ALn668, molto spesso in singola composizione, con relativi gravi disagi per i viaggiatori, in un percorso così lungo. Nella fotografia in basso, possiamo ammirare il 559 in composizione "ordinaria", con la D445 1086 in testa alle due vetture UIC-X della Divisione Trasporto Regionale, in transito nei pressi di Marina di San Lorenzo.
Speriamo che il nuovo anno porti consiglio a chi di dovere...

L'ultimo InterCity Jonico... (n°112 - 12/2013)
Si conclude così l'ultimo appuntamento del 2013 con le Foto della settimana: vogliamo inviare a tutti i nostri lettori ed alle loro famiglie, un grandissimo augurio di buon 2014, sperando che il nuovo anno possa rappresentare finalmente un positivo momento di svolta per i trasporti (e non solo...) nella nostra Calabria.
Ricordiamo e salutiamo infine tutti i ferrovieri, gli appassionati, i movimenti e le associazioni, che hanno contribuito alla realizzazione delle ben sei mostre fotografiche ed oggettistiche (di cui una attualmente in corso a Catanzaro, assieme all'Associazione Modellisti Catanzaresi!) organizzate in questi 365 dall'Associazione Ferrovie in Calabria, che ha inoltre partecipato attivamente a nove convegni in tutto il territorio regionale, e che in questi ultimi giorni ha avviato anche una interessante collaborazione con le Ferrovie della Calabria: approfondiremo nelle prossime settimane con un post dedicato!


29 dic 2013

Ricordando Franco Nisticò...


Lo scopo di questo post non è la mera ricostruzione dei fatti, e di tutte le più o meno vane polemiche successive: vogliamo solo ricordare le battaglie di Franco Nisticò, cittadino badolatese ed ex-sindaco del comune jonico, in difesa della ferrovia Jonica e dell'integrità territoriale della nostra Calabria, contro speculazioni e mega opere inutili o peggio ancora dannose. Proprio durante una manifestazione di protesta contro la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, a Villa San Giovanni, l'amico Franco ci ha lasciato. Era il 19 dicembre 2009, e l'eredità battagliera del vero e proprio "eroe jonico" è stata colta da tanti movimenti nati successivamente, e con un po' di orgoglio, anche noi dell'Associazione Ferrovie in Calabria ci definiamo "eredi": vogliamo ricordare Franco, ripubblicando un post dell'ormai lontano novembre 2007, che in quel periodo riuscì ad ottenere un incontro pubblico con l'allora Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. Tante promesse, in gran parte ottenute soprattutto grazie al costante interessamento ed alle forme di protesta anche piuttosto estreme (ma teniamo a ricordare, mai violente) di Franco Nisticò: non dimentichiamo che proprio tra la fine del 2007 e l'inizio del 2008, la ferrovia Jonica tornò a rivedere, seppur appunto per un breve periodo, uno spiraglio di luce, con il ripristino di un collegamento Espresso diurno diretto (Exp 911/914), tra Reggio Calabria Centrale e Bari Centrale via Roccella Jonica - Catanzaro Lido - Crotone (veniva utilizzato lo stesso materiale rotabile del corrispondente Espresso notturno 986/983 sullo stesso percorso, ma instradato via Tirrenica), e la conferma di tutti i servizi a lunga percorrenza interessanti l'intera tratta da Reggio Calabria a Metaponto (che all'epoca non erano certamente pochi, si parlava di ben 9 coppie, di cui due limitate a Catanzaro Lido e 3 a Crotone). Una permanenza purtroppo effimera per l'Espresso 911/914, a causa dell'errata impostazione oraristica del treno, della traccia oraria estremamente larga, e non di meno del mutato interesse politico da parte delle istituzioni regionali e nazionali (ricordiamo, a tal proposito, l'affermazione di Matteoli, che vergognosamente disse che "avrebbe avuto più senso acquistare un'auto a tutti i cittadini della costa Jonica, piuttosto che mantenere un treno tra Reggio Calabria e Bari").
Il 5 novembre 2007 eravamo presenti al Comune di Soverato, in attesa dell'arrivo del Ministro: indimenticabile la stretta di mano con Franco, quando ancora chi gestiva questo blog, aveva poco più di 16 anni...


Si è tenuta ieri sera, nella sala consiliare del Comune di Soverato, un incontro tra i sindaci di molti centri della costa Jonica, ed il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. La conferenza è stata organizzata dal mitico Franco Nisticò di Badolato(Comitato per la Jonica), da tutti noi conosciuto per le sue battaglie mirate alla ristrutturazione ed al potenziamento della Ferrovia Jonica e della Statale 106. Oltre ai vari sindaci, erano presenti esponenti militari tra cui la Marina, e i Carabinieri, e l'assessore provinciale alle Politiche Agricole Giovanni Mirarchi. Franco Nisticò ha esposto il nostro decennale problema, principalmente sulla ferrovia Jonica. I punti fondamentali della dibattito sono stati i seguenti:

-Ripristino dell'InterCity Velia che collegava la fascia Jonica con Roma Termini(e Bologna nei fine settimana);

-Modifica all'orario(non molto comodo e che oltretutto, in senso dispari, si sovrappone all'Espresso 905 fino a Catanzaro Lido) del nuovo collegamento diretto per Bari che entrerà in vigore dall'8 dicembre Mantenimento delle antenne Joniche(ICN per Torino e Milano ed Espresso per Roma). Per queste ultime possiamo dire che FINALMENTE il pericolo è stato scongiurato, in quanto sono state confermate anche con il nuovo orario, che ricordiamo entrerà in vigore l'8 dicembre;

-Istituzione di un collegamento per Napoli via Jonica, almeno estivo, a scopo turistico(un Espresso esisteva almeno fino al 1989/1990);

-Metropolitana di superficie Guardavalle-Botricello e collegamenti con gli aeroporti, in primis Lamezia Terme Centrale.

Di certo, come detto sopra, si ha solo la conferma delle antenne Joniche come servizio universale e di pubblica utilità. Non è stato invitato alcun esponente di Trenitalia in quanto, purtroppo, le risposte sono sempre state le solite: collegamenti in rosso(anche se utilissimi)=tagli. Anche il Ministro ha confermato la tendeza di Trenitalia. Purtroppo essendo una società privata, lo Stato ha ormai(purtroppo...) poco controllo su di essa. Per ora si è riusciti ad ottenere solo il ripristino del treno per Bari e la conferma delle antenne Joniche. Per quanto riguarda l'infrastruttura non cambierà molto...nel piano triennale(2008-2011) delle FS non è ancora prevista l'elettrificazione dell'intera Jonica. Per la metropolitana di superficie c'è in corso uno studio di fattibilità da parte dei vari comuni e di Trenitalia/RFI. Concludiamo questo breve resoconto con una frase del Sindaco di Soverato: "Sono ormai cinquant'anni che attendiamo delle risposte concrete dai governi, per il nostro territorio...ci sono stati decine di questi incontri, ma i risultati sono stati nulli o quasi. Speriamo che questa sia la volta buona" Che dire? Parole sante...

Ci sentiamo sì orgogliosi di essere successori di Franco, però non nascondiamo che vergognosamente, fino ad ora, non siamo riusciti a salvaguardare tutto quello che con tante battaglie si era riusciti ad ottenere, grazie al suo impegno, qualche anno fa: speriamo di poter essere ascoltati ed impegnarci sempre di più, per offrire ai cittadini della costa Jonica qualcosa che vada oltre un falso InterCity Reggio Calabria - Taranto, dai tempi di percorrenza improponibili, ed effettuato con una automotrice ALn668, come se fosse il peggiore treno Regionale presentabile ai pendolari in tutto il territorio nazionale. 
Lo dobbiamo alla nostra terra, ed alla memoria di Franco Nisticò. 

Il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, durante la conferenza nella sala consiliare del Comune di Soverato: intervento dell'ex-sindaco Raffaele Mancini.

L'Espresso 911 Bari Centrale - Reggio Calabria Centrale, in partenza da Soverato: il materiale giunto nel tardo pomeriggio a Reggio Calabria, ripartiva alla sera come Espresso 986 per Bari Centrale via Villa San Giovanni - Lamezia Terme Centrale - San Lucido Marina - Sibari, e viceversa. Ad oggi esiste soltanto un misero autobus sostitutivo, che percorre la stessa tratta dell'allora Espresso instradato via Tirrenica. Sulla Jonica invece ci si "accontenta" (...ma non troppo, giustamente) di un disastroso InterCity-truffa tra Reggio Calabria Centrale e Taranto, effettuato il più delle volte con automotrici ALn668.

23 dic 2013

Foto dal passato (n°42 - Dicembre 2013)

Non sembra vero, ma in un batter d'occhio eccoci nuovamente alla fine di un altro anno, l'ennesimo di questa strana epoca, in compagnia di Ferrovie in Calabria: l'ultimo appuntamento del 2013 con la Foto dal Passato, alle porte del Natale, sarà probabilmente un bellissimo regalo per molti lettori del nostro blog! 
In questi giorni abbiamo ricevuto alcuni interessantissimi scatti fotografici risalenti all'inverno tra il 1990 ed il 1991, ed all'estate del 1990. Luogo di ambientazione: Germania!
Probabilmente vi starete chiedendo cosa ci sia sotto...visto che l'area geografica di ambientazione delle immagini che stiamo per pubblicare, ha decisamente poco a che fare con la nostra Calabria! 
In realtà il nesso c'è, ed è qualcosa di assolutamente eccezionale: l'amico tedesco Rolf Wiemann ci ha "sconvolto" con l'invio di una testimonianza storica di alcuni treni internazionali a lunghissima percorrenza, che ancora nel 1990 e nel 1991 collegavano Dortmund (ed altre importanti città tedesche ad alta presenza italiana, come Essen, Colonia e Francoforte), passando per la Svizzera da Basilea...direttamente con la nostra Calabria...ed in particolare, Catanzaro Lido! Purtroppo tali treni molto probabilmente non figuravano sugli orari ufficiali, almeno su quelli delle Ferrovie dello Stato, in quanto sicuramente circolavano come straordinari, segnalati di volta in volta: in ogni caso siamo aperti ad ogni consiglio o puntualizzazione, se qualche lettore ne dovesse sapere di più...cosa che speriamo possa avvenire, per ricostruire al meglio la storia di questi mitici servizi ferroviari. 
Un altro elemento poco chiaro, riguarda la composizione: si trattava di interi treni (che in Italia percorrevano l'itinerario Adriatico, da Milano Centrale/Bologna Centrale, a Bari Centrale - Taranto - Crotone - Catanzaro Lido), o di gruppi di carrozze dirette che venivano agganciate/sganciate a vari treni internazionali e non, durante il loro lungo viaggio attraverso l'Europa? 
Nella fotografia in basso, notiamo infatti che le vetture UIC-X FS sono soltanto tre (tutte di seconda classe con posti a sedere), in testa al convoglio capeggiato da una locomotiva gruppo 110 delle Deutsche Bundesbahn, che all'epoca, dopo il crollo del Muro di Berlino nel 1989, erano diventate l'unica azienda ferroviaria statale in Germania: il resto del convoglio è formato da vetture UIC-X DB nella storica livrea blu/crema, ma non è dato sapersi se l'intero treno fosse destinato a Catanzaro Lido (in tal caso sarebbe eccezionale la presenza di carrozze tedesche, addirittura lungo la nostra attualmente moribonda linea Jonica...), o magari con altra destinazione internazionale o interna alla Germania stessa:

Una locomotiva elettrica serie 110 delle DB, in testa al lungo convoglio, nell'estate del 1990: subito dietro il locomotore, 3 UIC-X con posti a sedere di seconda classe delle FS, dirette a Catanzaro Lido. Non è dato sapersi se anche il resto del treno composto da vetture DB, avesse la stessa destinazione...
Particolare della bellissima tabella di percorrenza (di proprietà delle DB, e non delle nostre FS!), posta sulla UIC-X FS in livrea grigio ardesia, riportante il percorso Dortmund - Catanzaro, e relative fermate intermedie principali. Probabilmente la dicitura "Catanzaro" era errata, in quanto il treno terminava la corsa a Catanzaro Lido, mentre come ben sappiamo "Catanzaro" era riferito alla stazione cittadina di Sala: è improbabile che un treno a percorrenza così lunga e proveniente dalla Jonica Nord, effettuasse cambio banco a Catanzaro Lido, per terminare la corsa pochi km dopo, alla stazione di Sala...anche se, visto il periodo decisamente felice per le nostre ferrovie, nulla è escludibile! 
















L'altro scatto, in questo caso ancora più significativo e malinconico, vede in primo piano due probabili cittadini pugliesi o calabresi (o entrambi!), ripresi durante la sosta in una stazione ferroviaria tedesca. Da notarsi le perfette condizioni estetiche delle due UIC-X di seconda classe, con posti a sedere, della serie 1982, con tanto di tabelline metalliche, indicative del numero della carrozza! 
L'onnipresente tabella di percorrenza, invece, in questo caso riporta il percorso esatto, con destinazione Catanzaro Lido e non Catanzaro: incredibile pensare, al giorno d'oggi, di effettuare una tratta così lunga, che molto probabilmente si aggirava attorno alle 36 ore di percorrenza...senza la minima possibilità di comunicare tramite cellulari o altri strumenti "moderni", per aggiornarsi ed aggiornare parenti ed amici sullo stato del viaggio, ed eventuali ritardi del treno! 
Quel che è certo, è che la fine di questi collegamenti su rotaia, che probabilmente nel 1991 venivano effettuati per le ultime volte, non è stata decretata esclusivamente dal trasporto aereo: ad oggi esistono infatti decine e decine di collegamenti autobus tra Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, con destinazione Germania, Francia, Austria...
Siamo quindi proprio sicuri che in determinati periodi dell'anno, magari soltanto sulle principali direttrici ferroviarie (è ovviamente impossibile riproporre un Catanzaro Lido - Stoccarda o Catanzaro Lido - Dortmund, quando oggi si è divenuti incapaci anche di garantire un semplice InterCity Reggio Calabria Centrale - Taranto...), una serie di collegamenti similari non riscuoterebbe un notevole successo commerciale? In estate o nei periodi natalizi e pasquali, con effettuazione bisettimanale, un Reggio Calabria - Villa San Giovanni - Lamezia Terme Centrale - Zurigo/Stoccarda/Dortmund e vv, magari basandosi sul mai dimenticato Espresso con auto al seguito 1384/1385 "Freccia della Calabria" Villa San Giovanni - Zurigo, soppresso nel 2006, rischierebbe soltanto...di fare il pienone! 
In verità confidiamo più nelle ferrovie tedesche DB e svizzere SBB CFF FFS, che in Trenitalia...
Ferrovie in Calabria lancia la proposta!

Emozionante è dir poco: i due viaggiatori pugliesi e/o calabresi in sosta in qualche stazione ferroviaria tedesca, nell'inverno del 1990, in attesa della ripartenza del treno diretto a Catanzaro Lido. 

Particolare della tabella di percorrenza Dortmund - Catanzaro Lido, posta su una UIC-X serie 1982, in una immacolata livrea rosso fegato e grigio beige.

Mappa della rete ferroviaria fondamentale europea, con evidenziato in rosso il percorso del treno Dortmund - Catanzaro Lido, via Essen, Colonia, Mannheim, Basilea, Berna, Milano Lambrate, Bologna Centrale - Bari Centrale - Taranto - Crotone.
Cogliamo l'occasione per augurare Buon Natale e buone feste a tutti i lettori di Ferrovie in Calabria!!!

Roberto, Francesco, Vittorio, Luca, Vincenzo - Associazione Ferrovie in Calabria

19 dic 2013

Mobilità, trasporti e logistica: un patto per la Calabria?

La domanda è volutamente retorica: è arrivato finalmente il momento, o si tratta dell'ennesimo proclama lanciato in un convegno?
Il titolo dell'importante iniziativa tenutasi nella giornata di ieri a Reggio Calabria, infatti, è ovviamente senza punti interrogativi: "Tavolo di confronto - Mobilità, trasporti e logistica: un patto per la Calabria". 
Il convegno, tenutosi all'interno del Grand Hotel Excelsior, al quale non poteva ovviamente mancare una rappresentanza di Ferrovie in Calabria, è stato organizzato dalla sigla sindacale Uil Trasporti: al tavolo dei relatori, le maggiori cariche istituzionali e dirigenziali del settore trasporti calabrese, dall'Assessore Regionale ai Trasporti Luigi Fedele, al Dott. Domenico Bagalà, Amministratore Delegato di MCT, società che attualmente gestisce le attività del porto di Gioia Tauro, passando per Franco Costantino e Giuseppe Pedà, rispettivamente Direttore Regionale di Trenitalia e Presidente delle Ferrovie della Calabria.
L'iniziativa, che si preannuncia decisamente articolata e dai tempi decisamente...larghi (avviata attorno alle 11.00, e conclusa attorno le 14.00!), viene egregiamente introdotta da Giuseppe Bartolo, Segretario Generale di Uilt Calabria. Siamo stati colpiti dalla grandissima competenza dimostrata dal Segretario Bartolo, unita a quel modo di porsi battagliero ma fortemente propositivo, tipico del vero sindacato, quello che purtroppo, nella maggior parte dei casi, ha smesso di esistere negli ultimi anni.
L'introduzione ha spaziato dall'incentivazione dell'intermodalità e l'integrazione (tecnica e tariffaria) tra vettori di trasporto, ormai assolutamente necessaria, iniziando da quella mai realizzata nella nostra regione, tra ferro e gomma. Purtroppo un ulteriore segnale negativo, come segnalato da Bartolo, è arrivato proprio nella giornata di ieri, con l'uscita di Trenitalia dal consorzio Trebus nell'area metropolitana di Reggio Calabria, probabilmente a causa della precaria situazione economica dell'ATAM, azienda di trasporto pubblico su gomma del comune reggino, che assieme all'impresa ferroviaria nazionale garantisce un valido servizio treno-autobus con biglietti unici. Non siamo riusciti a trovare ulteriori conferme della notizia, e questo ci fa sperare che la decisione sia stata sospesa: sarebbe la fine dell'ultimo esempio di integrazione tariffaria in Calabria, che provocherebbe un enorme danno alla collettività dall'area calabrese dello Stretto.
Un appello lanciato dal Segretario di Uilt, è rivolto alle istituzioni regionali, e chiede un'immediata risoluzione dei gravissimi problemi di sovraffollamento e soppressione dei treni regionali, ed un investimento tecnologico sia a livello di materiale rotabile che a livello infrastrutturale, per colmare il gravissimo gap tra il sistema di trasporto calabrese e quello del resto d'Italia, con un accenno anche alla precaria situazione degli aeroporti calabresi, in particolare quelli di Reggio Calabria e Crotone. Uscire insomma da una situazione di emergenza e di "sostentamento" infinito del settore trasporti, per evitarne il tracollo, ed iniziare a studiare seriamente una strategia di rilancio e sviluppo.
Non è mancato ovviamente un appunto per quanto riguarda il Porto di Gioia Tauro, fortemente a rischio a causa della spietata concorrenza degli altri porti del Mediterraneo. Assolutamente necessario il ripristino dei "Ferrobonus" europei, in modo tale da incentivare il ripristino dell'interscambio nave-ferro, con un appello all'investimento ed alla costruzione di una vera piattaforma logistica integrata, rivolto anche alla MCT (Medcenter Container Terminal), società che attualmente gestisce le attività portuali nell'impianto calabrese.
A tal proposito, segnaliamo, e preghiamo i nostri lettori di diffondere tale affermazione, quanto detto da Bartolo: l'ex ministro dei Trasporti Claudio Burlando, genovese doc (ricordiamo la presenza di un importantissimo porto a Genova, in aperta concorrenza con Gioia Tauro) ha espressamente obbligato Lorenzo Necci, ex AD di Ferrovie dello Stato, di "non far partire neanche un treno merci da Gioia Tauro, se teneva alla sua poltrona". Sembrano dichiarazioni impossibili, e fino alla fine speriamo non siano vere...
L'intervento del Segretario Bartolo si conclude con alcuni dati: a breve verrà attivato un servizio ferroviario di trasporto intermodale da Istambul a Trieste, di collegamento tra i due porti, che prevede un traffico di addirittura 14 milioni di TEUs ( 1 TEU = 1 container da 20 piedi), raddoppiando quello già attuale di 7. E nel frattempo Gioia Tauro rimane a guardare.
Politica dei trasporti e legalità: sono questi i due punti base sui quali la Uilt desidera collaborare con le forze politiche ed amministrative calabresi.
Concluso l'intervento di Giuseppe Bartolo, la parola passa a Demetrio Arena, Assessore Regionale alle Attività Produttive. Tralasciando alcune considerazioni probabilmente soggettive di Ferrovie in Calabria, a proposito della continuità politica di un personaggio la cui amministrazione comunale è stata sciolta per infiltrazioni mafiose, segnaliamo che l'intervento (in questo caso molto condivisibile) di Arena è stato concentrato sul porto di Gioia Tauro, soffermandosi sulla necessità di spingere politicamente per l'erogazione dei Ferrobonus da parte dell'Unione Europea, e sull'estesa presenza di lobby deterministiche, che potrebbero approfittare dell'attuale debolezza della politica per portare gravi squilibri economici all'interno dei territori, come purtroppo avvenuto in Calabria.
Segue Bernardo Romano, Presidente di ANAV Calabria (Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori), consorzio che riunisce molte imprese private di trasporto pubblico su gomma in Calabria: sono state ovviamente segnalate le indubbie criticità che stanno interessando anche questo settore, che si ritrova finanziariamente strozzato da mutui di salvataggio, i quali interessi stanno ormai ricadendo sulle aziende stesse a causa dell'approvazione del Patto di Stabilità, che si trovano costrette quindi a tagliare servizi, pur di garantire l'occupazione di centinaia di dipendenti, il tutto unito agli imminenti aumenti tariffari imposti dall'inflazione.
Dopo i bus, si torna a discutere di Porto di Gioia Tauro con Domenico Bagalà, Amministratore Delegato di MCT: un intervento assolutamente realista, senza giochi di parole, e che almeno apparentemente dipinge un quadro irrimediabilmente pessimista sulle sorti del nostro porto. Un milione di TEU sottratti dal 2008 ad oggi, dopo essere stati i primi nel Mediterraneo dal 1998: decine di discussioni sull'indubbia strategicità nazionale dell'impianto taurense, ma nessun atto concreto per evitarne il declino, difficoltà nel preservare gli attuali volumi di traffico. Emblematico l'esempio del Porto di Atene, che grazie alle tasse di attacco quasi azzerate, nonostante la crisi economica che attanaglia la Grecia, è divenuto uno dei primi concorrenti di Gioia Tauro!
Le proposte del giovane Bagalà, però sono altrettanto valide e realistiche: istituzione di una ZES (Zona Economica Speciale) che includa il Porto ed il relativo centro intermodale da costruire/ristrutturale, riduzione del costo del lavoro, incentivi nazionali ed europei, a partire dal Ferrobonus, in modo tale da incentivare il trasporto di container via ferrovia, anche in caso di non totale riempimento delle composizioni: molto spesso, negli scorsi anni, molti treni in partenza dal porto di Gioia Tauro, viaggiavano parzialmente vuoti a causa degli elevati costi, uniti alla crisi economica, con notevole perdita da parte di MCT, obbligata a pagare per pieno, all'impresa ferroviaria esercente (che ricordiamo non è stata soltanto Trenitalia, ma anche Rail Traction Company e General Transport Service), un treno che in realtà veniva poi caricato con pochissimi contenitori.
Conclusa la parentesi "portuale", la parola passa al neo Presidente delle Ferrovie della Calabria Giuseppe Pedà, altra figura giovanile dalle altissime competenze amministrative e gestionali nel panorama calabrese.
Per lo meno in questo caso, un po' più di ottimismo sembra pervadere la sala, con l'annuncio della quasi definitiva cancellazione dei debiti delle ormai regionalizzate Ferrovie della Calabria, e con la conferma del forte impegno per ridurre le attuali criticità dei servizi...anche grazie alla collaborazione di Associazioni come Ferrovie in Calabria ed Italia Nostra, come espressamente sottolineato dal Presidente Pedà, che ovviamente continuiamo a ringraziare per la disponibilità e la totale apertura nei nostri confronti!
I punti fondamentali per il rilancio delle Ferrovie della Calabria, espressi da Pedà, sono essenzialmente tre: recupero integrale della Catanzaro Città - Cosenza, con avvio di uno studio di fattibilità entro febbraio, per un nuovo tracciato che possa ridurre i tempi di percorrenza ad un'ora e dieci minuti tra i due capilinea, maggiore integrazione tra servizi su rotaia e ferroviari, e soprattutto, ricollegandosi alla questione sul porto di Gioia Tauro, possibilità di effettuazione di servizi ferroviari merci (ricordiamo che le Ferrovie della Calabria sono detentrici di regolare licenza per la circolazione su rete RFI), con avvio di prime attività, magari di manovra all'interno dello scalo intermodale, riutilizzando il personale "ferroviario" delle purtroppo dismesse e vicine linee taurensi, che in ogni caso a breve dovrebbero essere riattivate limitatamente al tratto Gioia Tauro - Palmi.
Un appello ad una riduzione della forte burocrazia presente in Italia ed alla Regione Calabria per la prosecuzione del supporto finanziario alle Ferrovie della Calabria (viene ricordato che in ogni caso la carenza di fondi è ancora presente, vista la difficoltà di erogazione delle tredicesime dei dipendenti), nel nome di un forte attaccamento alla nostra Calabria, che ha spinto il Presidente Pedà e tutto il management a perseguire un immane sforzo nel salvataggio della più grande impresa di trasporto regionale, che con il fallimento avrebbe portato ad una perdita di identità storica, sociale, oltre al grave danno per i pendolari e per i 900 dipendenti dell'azienda stessa. 
Luigi Fedele, Assessore Regionale ai Trasporti, segue a ruota Pedà, complimentandosi con Uil Trasporti per la propositività, ricordando gli sforzi della Regione Calabria nel settore dei trasporti, nonostante il periodo di gravissima incertezza economica, che non permette investimenti immediati. Ci ha fatto molto piacere l'affermazione di Fedele, sulla necessità di lavorare tutti assieme, non solo riferendosi alla politica, ma anche a sindacati, associazioni, utenti stessi, per ottenere dei risultati concreti, ribadendo la fine dell'epoca in cui i politici, da soli, magari di un solo schieramento, potevano far fronte ai problemi. 
Come in seguito ripreso anche da Franco Costantino, Direttore Regionale di Trenitalia, Fedele ha confermato la "prenotazione" della Regione Calabria di quattro convogli diesel di costruzione Pesa, da utilizzare sulla ferrovia Jonica la cui gara indetta da Trenitalia è stata appena aggiudicata: nel frattempo si è cercato di sopperire alle gravi mancanze con l'assegnazione a Reggio Calabria di alcune automotrici ALn663, più affidabili e con possibilità di comando multiplo di tre unità, e che già stanno circolando con alcune coppie di treni Regionali tra Reggio Calabria Centrale e Catanzaro Lido (anche se al momento non ancora in modo "stabile" su determinati treni).
Ma Fedele ha discusso anche di Piano Regionale dei Trasporti, eliminazione delle sovrapposizioni tra bus e treno (con riduzione quindi dei costi per la Regione Calabria), consegna a gennaio dei nuovi complessi elettrici Coradia Meridian da utilizzarsi sulla direttrice Tirrenica tra Reggio Calabria Centrale e Paola/Cosenza, senza però dimenticare i purtroppo necessari aumenti tariffari imposti dal governo nazionale, e dal confronto con la Divisione Passeggeri Nazionale di Trenitalia, per quanto riguarda il trasporto a lunga percorrenza, ribadendo la necessità di costruire un nuovo corridoio ad Alta Velocità (anche se su tale scelta potrebbero esserci alcune obiezioni sulle reali necessità...) per collegare la Calabria con il resto d'Italia, analogamente a come avviene oggi da Salerno verso nord. Per il "salvataggio" del settore Trasporti è stato concesso in via eccezionale, l'utilizzo di 305 milioni di Euro di fondi FAS in tre anni.
Il convegno si conclude con gli interventi di Franco Costantino e di Santo Biondo, Segretario Uil Calabria, che con dati alla mano ha fatto notare il divario nel trasporto merci su rotaia tra la Calabria (1,7 tonnellate ogni 100 persone) e media nazionale (30 tonnellate ogni 100 persone): ma tante, troppe altre criticità affliggono il territorio e la popolazione calabrese, e senza molti giochi di parole ha confermato che il vasto malcontento potrebbe mettere a rischio nel breve periodo l'ordine pubblico all'interno della nostra regione, con rischio di forti proteste sociali dall'esito fortemente incerto e potenzialmente pericolose.
Speriamo vivamente non sia così, anche se ci si chiede se davvero cambierà qualcosa in questa Italia e soprattutto in questa Calabria: soltanto per fare un esempio, nella giornata odierna, con tutte le "nuove" ALn663 in servizio, che visto l'esiguo numero di 6 unità possono garantire la loro presenza su non più di tre coppie di treni in doppia composizione, i problemi di sovraffollamento sono praticamente invariati, e l'insofferenza dei viaggiatori, molto spesso trasbordati improvvisamente da un'automotrice all'altra a causa delle sempre costanti carenze di materiale rotabile, aumenta di giorno in giorno.

Istantanea della conferenza.

Intervento del Presidente Pedà.

L'ALn663 1192, precedentemente appartenente alla DTR Sicilia, è una delle sei unità appena assegnate a Reggio Calabria: qui è ripresa in sosta al DL di Catanzaro Lido.

14 dic 2013

Nuovo orario invernale 2013-2014: l'inizio di una rivoluzione? (2° parte - Lunga Percorrenza)

Dopo esserci precedentemente soffermati sulle novità che interesseranno il trasporto metropolitano e Regionale in Calabria a partire da domani, 15 dicembre, ci dedicheremo in questo post a quelle, in verità un po' meno eclatanti (almeno per adesso), dei servizi a lunga percorrenza di base e del brand "Le Frecce". 
Anticipiamo che il previsto accantonamento definitivo degli ETR450, attualmente in servizio da e verso la nostra Regione, su due coppie di InterCity Reggio Calabria Centrale - Roma Termini, è stato ulteriormente rinviato, probabilmente a giugno 2014, a causa del ritardo nella consegna delle vetture tipo UIC-Z e GC ristrutturate a salone, facenti parte del progetto "IC270", che a regime verranno utilizzate su tutte e tre le coppie di InterCity tra lo Stretto e la Capitale. Agli storici Pendolino, perciò, rimarranno assegnate le attuali due coppie di treni 553/552 e 561/560, mentre le coppie 550/551 e 556/555 vengono confermate con composizione a materiale ordinario di vetture UIC-Z e GC a salone.
Materiale rotabile invariato anche per le due coppie di treni InterCity 723/728 e 727/724 Palermo/Siracusa - Roma Termini e vv, con composizioni a materiale ordinario tipo Z e GC con allestimento d'origine (scompartimenti), e per i servizi Frecciabianca e Frecciargento da Reggio Calabria Centrale a Roma Termini e viceversa, rispettivamente ETR460/463 (che gradualmente stanno vestendo la nuova livrea dedicata), ed ETR485. 

L'ETR450 10, con iscrizioni dedicate ai 25 anni di servizio del mitico Pendolino, transita velocemente a Reggio Calabria Catona con l'InterCity 552 diretto a Roma Termini.












Nuova livrea Frecciabianca per l'ETR 460 30, qui ripreso in partenza da Reggio Calabria Centrale con il treno 9872.














Nessun cambiamento quindi? 
Non proprio: una mini-rivoluzione avviene per quanto riguarda le tracce orarie ed il cadenzamento dei treni InterCity, Frecciabianca e Frecciargento in servizio tra Roma Termini e Villa San Giovanni/Reggio Calabria, probabilmente in previsione di più consistenti modifiche dei treni Regionali calabresi, sulla tratta Melito di Porto Salvo - Reggio Calabria Centrale - Paola - Cosenza. 
In senso sud-nord, infatti, le partenze "Lunga Percorrenza" da Reggio Calabria Centrale, da domani saranno le seguenti:

- IC 550 per Roma Termini, ore 06.10 (vecchio orario 05.50);
- FA 9372 per Roma Termini, ore 06.40 (vecchio orario 06.45);
- IC 552 per Roma Termini, ore 08.10 (vecchio orario 07.50);
- FB 9872 per Roma Termini, ore 08.40 (vecchio orario 08.55);
- IC 556 per Roma Termini, ore 10.10 (vecchio orario 09.45);
- FB 9879 per Roma Termini, ore 13.45 (vecchio orario 13.50);
- IC 560 per Roma Termini, ore 15.10 (vecchi orario 14.50).

Da Villa San Giovanni, invece, gli IC 724 e 728 provenienti da Palermo/Siracusa, partiranno con i seguenti orari:

- IC 728 per Roma Termini, ore 11.55 (vecchio orario 11.50);
- IC 724 per Roma Termini, ore 14.55 (vecchio orario 14.50).

In senso opposto, invece, le partenze da Roma Termini saranno le seguenti:

- IC 723 per Palermo/Siracusa: ore 07.26 (vecchio orario 07.39);
- IC 551 per Reggio Calabria Centrale, ore 09.26 (vecchio orario 09.39);
- FB 9873 per Reggio Calabria Centrale, ore 10.56 (vecchio orario 10.45);
- IC 727 per Palermo/Siracusa ore 11.26 (vecchio orario 11.39);
- IC 1573 per Reggio Calabria Centrale ore 11.56 (vecchio orario 11.45);
- IC 553 per Reggio Calabria Centrale ore 12.26 (vecchio orario 12.39);
- FB 9877 per Reggio Calabria Centrale ore 13.56 (vecchio orario 13.45);
- IC 555 per Reggio Calabria Centrale ore 14.26 (vecchio orario 14.39);
- IC 561 per Reggio Calabria Centrale ore 16.26 (vecchio orario 16.39).

Unica nota positiva è la velocizzazione degli Intercity di una media di 7 minuti a treno sul percorso complessivo Reggio C. - Roma, compensata però da una percorrenza mediamente aumentata per i collegamenti dispari.

La E403 012 in testa all'IC 556 in partenza da Reggio Calabria Centrale, eccezionalmente con vetture IC270 in composizione: con il progressivo accantonamento di E656 ed E444R, le E403 e le E402A/B diventeranno le uniche protagoniste della divisione Passeggeri di Trenitalia.














Spostandoci sul versante Jonico, segnaliamo la conferma dell'ormai famoso e tragicomico InterCity 559/562 Reggio Calabria Centrale - Taranto, istituito lo scorso giugno per garantire continuità all'intera linea Jonica, oltre ad una coincidenza con l'InterCity Notte 758/765 Lecce - Taranto - Milano Centrale. Si spera che i problemi di affidabilità dei locomotori D445 e delle relative vetture UIC-X del trasporto Regionale previste per questo treno, possano essere risolti al più presto, onde evitare il protrarsi dell'effettuazione dello stesso con automotrici ALn668, obiettivamente improponibili (tra l'altro ben oltre i limiti della truffa ai danni del viaggiatore) per percorrenze così lunghe!
Sarebbe un vero peccato rischiare di perdere un servizio probabilmente non ottimale, ma che in ogni caso colma in parte le gravi carenze di mobilità lungo la fascia jonica, a causa di "misteriosi" guasti continui del materiale rotabile.

La D445 1100 in testa all'InterCity 559 Taranto - Reggio Calabria Centrale, con vetture UIC-X IR ex prima classe, in partenza da Soverato.














Per quanto riguarda i treni-notte, non si segnalano novità di rilievo, ad eccezione della tanto agognata istituzione della fermata di Bologna Centrale all'InterCity Notte 794 Reggio Calabria Centrale - Roma Tiburtina - Torino Porta Nuova: peccato però che inspiegabilmente la stessa continui a non essere prevista in senso opposto, per l'ICN 795. Speriamo si tratti di una scelta temporanea (magari in attesa di un'ulteriore decongestione del nodo di Bologna Centrale, con l'instradamento per via sotterranea dei treni AV provenienti e diretti nel Nord-Est d'Italia), e non di un provvedimento definitivo, che renderebbe ancora più assurdo un collegamento dalla traccia improponibile nel 2013, che guarda caso risulta utilizzabile in orari consoni e con tempi di percorrenza più o meno accettabili, soltanto sulla tratta Reggio Calabria - Roma - Bologna. Il 794/795 viene confermato con servizio posti a sedere di seconda classe, cuccette comfort e carrozza letto MU con servizi T3, singolo e doppio.
Totalmente invariati anche i tre InterCity Notte Palermo/Siracusa - Roma Termini/Milano Centrale, sia a livello di fermate (l'unico ICN siciliano da/per la Capitale che effettua servizio viaggiatori in Calabria, solo a Villa San Giovanni, è il 1956/1955), che a livello di servizi. Tutti e tre prevedono solo vetture letto (MU per i collegamenti da/per Roma Termini ed ancora T2s per il 784/785 da/per Milano Centrale) e cuccette comfort.

Scorcio dell'ICN 784 Palermo/Siracusa - Roma Termini, con vettura letto T2s in composizione: si tratta dell'ultimo servizio in Italia ad avere in composizione questa tipologia di carrozza.












Concludiamo il post anticipando che da indiscrezioni, risulta allo studio il ripristino di un collegamento diretto da/per Roma Termini interamente via Jonica, con instradamento ancora da definire: a tal proposito si spera che al più presto un piccolo contingente di locomotive D445 venga definitivamente attrezzato con impianti di lateralizzazione porte delle vetture IC/Notte, onde evitare la "commedia" che da giugno si protrae con l'InterCity 559/562 Reggio Calabria Centrale - Taranto e vv...

11 dic 2013

5-7 dicembre 2013: attivismo ferroviario nella locride! (Locri - Per non perdere il treno...)


Proseguiamo con il nostro resoconto delle due conferenze a tema ferroviario, tenutesi a Brancaleone e Locri rispettivamente gli scorsi giorni 5 e 7 dicembre: del primo appuntamento ci siamo dedicati proprio ieri.
Oggi è il turno dell'iniziativa  "Per non perdere il treno...", organizzata dal movimento politico locrese "LocRinasce", con la collaborazione della Caritas Diocesana, che ha messo a disposizione la propria sala conferenze, nei pressi della bella stazione ferroviaria della città jonica, per lo svolgimento del convegno.
Questa volta Ferrovie in Calabria ha partecipato in modo molto più "attivo", con l'organizzazione della piccola ed ormai famosa mostra fotografica ed oggettistica ferroviaria, come piacevole corollario alla conferenza, ma soprattutto con due interventi al tavolo dei relatori: in rappresentanza dell'Associazione, Sergio Grasso e Roberto Galati.
Ma non eravamo gli unici ad esporre le nostre considerazioni, esperienze e proposte di miglioramento del servizio ferroviario, lungo la nostra fin troppo bistrattata ferrovia Jonica: in rappresentanza del nuovo movimento ALBA e del comitato CIUFER, non è mancato neppure stavolta il Prof. Domenico Gattuso, docente di Trasporti all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Seguiva a ruota, sempre in rappresentanza del CIUFER, l'amico Antonio Guerrieri, che ha raccontato le proprie esperienze di viaggio da pendolare ferroviario, non solo su tratta regionale (ed in particolare nella tratta compresa tra reggino, locride e catanzarese), ma anche su quelle a lunga percorrenza. Come fatto notare da Antonio, il pendolare non è soltanto colui che si sposta in ambito locale, ma colui che in genere "pendola" tra due località più o meno lontane. E' il caso, per esempio, di chi settimanalmente percorre la tratta Roma - Calabria in InterCity (ormai obbligatoriamente sul versante tirrenico), e di chi la percorreva anche via Jonica con il rimpianto Espresso 890/893, servizio notturno di fondamentale importanza, che collegava la locride ed il basso catanzarese con la Capitale, fino al dicembre 2010.
Ruolo di moderatrice del dibattito, l'attivissima Alessandra Fragomeni, rappresentante del movimento LocRinasce.
Riassumiamo in ordine cronologico il tema principale dei vari interventi, iniziando da quello del nostro Sergio Grasso, locrese DOC ed autore della ben nota pubblicazione "Quando anche a Locri si fermavano i T.E.E.". L'esordio non poteva non essere incentrato su una accattivante ricostruzione storica delle varie tappe di costruzione della ferrovia Jonica Reggio Calabria - Taranto, e relative particolarità che l'hanno interessata negli anni. Si inizia dall'avvio dei primi lavori di costruzione, nel 1865, sia sul versante calabrese che su quello lucano-pugliese, da parte della Società Vittorio Emanuele, soltanto quattro anni dopo l'Unità d'Italia: nel 1866 è attivo all'esercizio il primo tronco tra Reggio Calabria e Lazzaro, di 16,464 km, e così via, attraverso varie tappe, che culmineranno con il completamento dell'intera ferrovia nel 1875.
Per addirittura 20 anni, la Jonica fu l'unica via di comunicazione su rotaia a connettere la Sicilia e l'intera Calabria con il Centro/Nord Italia: emblematico il caso delle due vetture pullman della Compagnia Internazionale dei Wagons Lits, che collegavano Siracusa con Roma proprio attraverso l'itinerario Jonico e la linea Metaponto - Battipaglia.
Ma anche dopo il completamento della linea Tirrenica, il traffico rimase consistente (con l'apice del lusso raggiunto nel biennio 1972-1974, con l'assegnazione dei servizi Rapidi tra Reggio Calabria e Bari agli eleganti complessi binati Breda ex TEE ALn442-448) fino all'inizio del nuovo Millennio: le speranze di potenziamento giunte nel 1989 con l'elettrificazione della tratta Sibari - Metaponto e nel 2005 con il raddoppio e l'elettrificazione della Melito di Porto Salvo - Reggio Calabria Pellaro, che portava all'estensione del servizio metropolitano dell'area reggina, si sono però spente negli ultimi anni. Le cause sono da attribuirsi in primis all'incompetenza ed al disinteresse della politica regionale (ed a catena di quella nazionale, a tal proposito ricordiamo la vergognosa affermazione dell'ex ministro dei trasporti Matteoli, convinto che sarebbe stato più utile "regalare un'auto ai viaggiatori della tratta Reggio Calabria - Bari, piuttosto che ripristinare il treno diretto"), senza dimenticare la ormai chiara lobby della autolinee, che ha pilotato artificialmente l'abbandono del trasporto regionale su ferro, ed ha probabilmente inibito le spinte politiche preposte alla salvaguardia del settore lunga percorrenza, sulla tratta Jonica. Cause quindi "superiori", ma non solo: Sergio non ha risparmiato una assolutamente condivisibile critica alle popolazioni locali, che salvo rare eccezioni, con rassegnazione e molte volte anche con disprezzo e pregiudizio per il vettore ferroviario, hanno più o meno tacitamente accettato il progressivo smantellamento di un servizio che ormai tutti rimpiangono...ad eccezione, probabilmente, di chi ancora spera di veder sparire i binari dalla nostra costa, dando così campo libero a speculazioni edilizie e devastazioni territoriali. Un ulteriore punto a favore, erroneamente poco considerato, è il valore strategico dell'infrastruttura ferroviaria, in un territorio altamente vulnerabile da calamità di varia tipologia: dalle ormai purtroppo "normali" alluvioni, fino ad eventi sismici. La viabilità su rotaia permette di essere ripristinata in modo semplificato in brevissimo tempo, e di trasportare enormi quantità di merci e generi di soccorso in quelle aree che speriamo mai vengano colpite da disastri naturali.
Non solo perciò utilità ai fini della mobilità, ma anche vero e proprio "argine" materiale all'abusivismo che rischia di rovinare irrimediabilmente le nostre coste, e vettore d'emergenza: è questo il ritratto della nostra ferrovia Jonica, da difendere con tutte le nostre forze, prima che sia troppo tardi. I consigli di Sergio, in conclusione all'intervento, sono molto semplici: utilizzare il treno il più possibile, anche con qualche sacrificio in più a causa dei ben noti sovraffollamenti, essere propositivi e non inutilmente pessimisti sulle sorti del trasporto su rotaia nei nostri territori. Dare quindi un segnale di cambiamento alla politica, e non di meno a Trenitalia, facendo capire che un treno che sia pulito, veloce, funzionale (e capiente...) sullo Jonio si pretende, e non viene considerato solo un mezzo "sporco, brutto e cattivo"... rielaborando il titolo di un famoso film western di Sergio Leone!

Concluso l'intervento di Sergio, la parola passa così ad Antonio Guerrieri, che come anticipato ha segnalato nel numerose criticità che vengono subite dalle centinaia di pendolari che ogni giorno si spostano in treno sulla Jonica, ed in particolare nella locride...e delle altrettante centinaia rimaste orfane dei servizi a lunga percorrenza, in rappresentanza del pendolarismo a lunga percorrenza. Carenza di materiale rotabile, scarsa affidabilità dello stesso ormai eccessivamente vetusto, scarsa capienza, informazione quasi inesistente: è il caso delle tre coppie di treni Regionali della tratta Reggio Calabria Centrale - Roccella Jonica - Catanzaro Lido, date per soppresse a settembre, ma salvate in extremis dalla Regione Calabria...che però per oltre un mese continuavano a non figurare nei sistemi di ricerca d'orario online di Trenitalia, e nei sistemi "Viaggiatreno" e "Prontotreno". Un danno all'utenza ed alla frequentazione degli stessi servizi, che ovviamente risultando soppressi, venivano utilizzati soltanto da viaggiatori che sul momento, in stazione, li vedevano effettivamente "esistere". Altra gravissima problematica segnalata da Antonio, quella di assenza di coincidenze tra i servizi ferroviari stessi ed integrazione con quelli su gomma: si discute tanto di Alta Velocità in Calabria nei "salotti politici", ma allo stesso tempo risulta preclusa la possibilità di spostamento per ferrovia all'interno della Regione stessa, con un sistema volto quasi a scoraggiare ulteriormente l'utenza dei treni, già crollata numericamente negli ultimi anni, per forza maggiore, a causa della riduzione dei posti a sedere offerti e del numero di collegamenti.

Ed è proprio l'integrazione uno dei temi principali presenti all'interno delle slide studiate da Ferrovie in Calabria, e descritte successivamente all'intervento di Antonio: la presentazione aveva come titolo "La Ferrovia nella locride: idee per un potenziamento low cost". Riteniamo infatti che l'attuale offerta commerciale, opportunamente riorganizzata, possa andare incontro ai bisogni dei viaggiatori che si spostano in ambito locale ed a lunga percorrenza, portando addirittura ad un cospicuo risparmio di risorse finanziare da parte della Regione Calabria, investibili in un progetto a medio termine per l'acquisto di nuovi rotabili.
Ma prima di entrare nello specifico delle proposte, alle quali dedicheremo nelle prossime settimane un post, abbiamo percorso a ritroso le tappe del declino Jonico, con una breve lista dei treni a lunga percorrenza soppressi dal giugno 2002 ad oggi (iniziando dall'InterCity "Velia" Reggio Calabria Centrale - Roma Termini via Roccella/Catanzaro Lido, passando per l'IC "Pitagora" Villa San Giovanni - Bari Centrale e finendo all'ICN 782/787 ex "Freccia del Levante", ultimo servizio a lunga percorrenza di collegamento tra la Jonica e Milano/Torino), e dell'ecatombe del trasporto regionale. Eloquenti i grafici relativi al numero di corse e numero posti a sedere offerti, analizzati negli anni 1991, 2001, 2004, 2011, 2012 e 2013.
Si passa poi alla parte prettamente propositiva, con grafico delle tracce orarie del sistema regionale jonico sud riorganizzato, che prevede l'istituzione di tre coppie di Regionali Veloci Reggio Calabria Centrale - Lamezia Terme Centrale via Roccella Jonica/Catanzaro (ripristinando così la possibilità di raggiungere direttamente il corridoio Tirrenico), effettuati con tripla di automotrici ALn663, e l'integrazione delle coincidenze con i Regionali tradizionali a Catanzaro Lido. Proposta anche la traccia oraria di una sezione dell'attuale InterCity Notte 794/795 Reggio Calabria Centrale - Torino Porta Nuova, percorrente la Jonica da Reggio Calabria Centrale fino a Sibari (doppia trazione simmetrica di D445 dotate di impianti di lateralizzazione porte delle vetture UIC-X con posti a sedere ed a cuccette), ed unica manovra di aggancio/sgancio a Paola dalla sezione principale. In tal modo si tornerebbe a garantire un collegamento diretto con Roma, ed allo stesso tempo una possibilità di prosecuzione diretta verso Firenze, Bologna, Milano e Torino.
Non poteva mancare uno sguardo alla situazione del trasporto regionale al di fuori della Calabria, soffermandoci maggiormente sulla vicina Puglia: il titolo della slide è stato: "Il trasporto Regionale del futuro...che è già presente fuori dalla Calabria: l'esempio pugliese". Ma oltre alle fotografie dei complessi elettrici e diesel assegnati alle Ferrovie del Sud Est, Ferrovie del Gargano ecc.. , inseriti all'interno della presentazione informatica, sono stati affissi all'interno della sala alcune grandi stampe rappresentanti varie tipologie di treno regionale moderno in servizio un po' in tutta Italia. L'intervento di Ferrovie in Calabria si conclude con un appello ad un "risveglio" collettivo da parte dei cittadini della costa Jonica, non solo relativo alle problematiche del trasporto ferroviario, ma in generale sulle tantissime problematiche sociali e culturali che affliggono il nostro territorio.

La conferenza si conclude quindi con il Professore Domenico Gattuso: impeccabile l'illustrazione degli attuali sprechi economici e della volontà di imbarcarsi in opere inutilmente costose, mentre contemporaneamente si è incapaci di garantire i servizi pubblici basilari. Si continua ad invocare la costruzione del Ponte sullo Stretto, ma sembra impossibile mettere in sicurezza dei movimenti franosi sulla ferrovia Catanzaro - Cosenza delle Ferrovie della Calabria. Si parla di Alta Velocità sulla linea Tirrenica, ma non si può istituire un treno InterCity o InterCity Notte degno di tale nome sulla linea Jonica, a causa dell'obsolescenza dei locomotori.
Proprio l'Alta Velocità, è stato fatto notare, sta diventando l'unico punto di riferimento della politica, non considerando che attualmente la maggior parte degli utenti delle ferrovie non si sposta su lunghe percorrenza, ma principalmente su distanze medio/brevi, su treni pendolari: letteralmente si sta puntando ed investendo su un traffico di nicchia, e si taglia (salvo rare eccezioni) ed abbandona il settore fondamentale del trasporto su rotaia italiano.
Inoltre, tornando in Calabria più nello specifico, non vengono dimenticati i progetti di metropolitane a Catanzaro e Cosenza, che probabilmente tengono poco conto delle effettive utilità delle stesse.
Ma si è parlato anche di trasporto merci, l'abbandono del servizio ferroviario al Porto di Gioia Tauro, ed i milioni di Euro di fondi europei destinati alle infrastrutture ed ai trasporti in Calabria, inspiegabilmente non spesi, se non in un miserabile 20% circa.
E sempre a proposito di Gioia Tauro, il Prof. Gattuso non ha tralasciato un cenno alle linee a scartamento ridotto taurensi, patrimonio ingegneristico e sociale, vergognosamente lasciate in stato di abbandono dal 2011.
Lo slogan che ormai abbiamo imparato a conoscere è "No-TAV, sì TES", e cioè sì ai "Trasporti Equo-Sostenibili", usufruibili da tutta la collettività, e non solo da una relativamente piccola parte di essa.

Ma oltre agli interventi dei relatori, la partecipazione del pubblico (all'interno del quale erano presenti anche personalità di spicco, come l'ex-sindaco di Locri Giuseppe Lombardo, da sempre attento alle problematiche dei trasporti) non è certamente mancata. Sono tante le considerazioni spontanee che sono state esposte, tra le tante degna di nota quella di un'eccellenza calabrese, il Prof. Carlo Spartaco Capogreco, storico e docente presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università della Calabria, che si è soffermato su alcuni caratteri sociali e culturali che hanno portato al declino ferroviario (e non solo) nella nostra regione, ed in particolare sulla fascia Jonica. 
Il bilancio dell'iniziativa, perciò, come per l'incontro di Brancaleone, è stato più che positivo: un grandissimo ringraziamento va ad Alessandra Fragomeni ed al suo movimento LocRinasce, che con forza si batte affinchè un cambiamento radicale avvenga all'interno di un territorio decisamente difficile...nonostante ci sia ancora chi, remando al contrario, spera di perseguire la strategia di disinformazione e diffusione di ignoranza e pregiudizio, tra le popolazioni joniche. Vogliamo sperare che non sia il caso dell'attuale amministrazione comunale di Locri, che vergognosamente non ha partecipato al convegno neppure con una rappresentanza, ignorando che le tematiche legate a trasporti, sanità, istruzione e servizi sociali in generale, dovrebbero rimanere al di fuori dei colori politici e delle antipatie personali.
Confidiamo nei tecnici, in LocRinasce, (e con un po' di autocelebrazione, anche in Ferrovie in Calabria!) ed in tutti i movimenti positivi e propositivi della nostra terra: ci penserà una popolazione finalmente istruita su varie tematiche, tra cui quella dei trasporti, e slegata da vincoli culturali appartenenti ormai ad altri tempi, a mandare finalmente a casa coloro che sono stati la causa del nuovo quasi-Medioevo in cui siamo precipitati.
Al prossimo appuntamento!

Esattamente di fianco i binari Jonici, si è svolto, nell'edificio adiacente alla "solita" ALn668, il convegno "Per non perdere il treno..."

Il tavolo dei relatori: da sx Sergio Grasso, Roberto Galati, Alessandra Fragomeni, Domenico Gattuso, Antonio Guerrieri.

Istantanea della sala, decisamente gremita di partecipanti. Si notano su parete e vetrate, le ormai conosciute fotografie ferroviarie ed i cimeli storici (tabelle di percorrenza, berretti, lanterne...) di Ferrovie in Calabria!

Articolo dedicato al convegno, pubblicato sul quotdiano "L'ora della Calabria".

9 dic 2013

5-7 dicembre 2013: attivismo ferroviario nella locride! (Brancaleone - Turismo e Trasporti in Calabria)

Come avevamo anticipato con la pubblicazione delle locandine e con la pubblicizzazione degli eventi su Facebook, nelle giornate del 5 e del 7 dicembre, due conferenze decisamente interessanti e coinvolgenti si sono tenute rispettivamente a Brancaleone ed a Locri. Tema principale, ovviamente, il trasporto ferroviario lungo la linea Jonica, ed in particolare nell'area della locride.
In ordine cronologico avviamo quindi il nostro resoconto delle due iniziative, partendo da "Trasporti e Turismo in Calabria", organizzata dalla Pro-Loco e dal comune di Brancaleone, all'interno della biblioteca comunale.
I relatori presenti sono stati il Prof. Domenico Gattuso, docente di Ingegneria dei Trasporti all'Università Mediterranea di Reggio Calabria, e rappresentate dei movimenti ALBA Calabria e CIUFER , Seby Romeo, segretario provinciale di Reggio Calabria del Partito Democratico, il Sindaco di Brancaleone Avv. Francesco Moio, il Senatore Franco Crinò (in rappresentanza del fratello Pietro, consigliere Regionale ed occupato in altra iniziativa contemporanea alla conferenza brancaleonese), e l'Assessore ai Trasporti della Regione Calabria Luigi Fedele, arrivato con qualche minuto di ritardo. La conferenza è stata moderata dal Dott. Vincenzo De Angelis, importante figura culturale della cittadina della locride. In conclusione alla conferenza, è intervenuto anche Gianfranco Marino, vicesindaco del vicino centro di Bova.
Noi di Ferrovie in Calabria non potevamo ovviamente mancare, e nonostante in questo caso fossimo "semplici spettatori", qualche minuto prima dell'avvio della conferenza, assieme al Prof. Gattuso è stata - per così dire - improvvisata un'intervista da parte della tv locale Telebruzzano, alla quale ha assistito anche il pubblico già presente in sala. Il tema toccato in questa sorta di "pre-conferenza", è stato concentrato sulle difficoltà degli spostamenti a breve ed a lungo raggio sulla linea Jonica, e sulle motivazioni tecniche, economiche (ed ovviamente politiche...) che hanno portato a questo tragico declino. Da parte di Ferrovie in Calabria è stato inoltre anticipato il piccolo programma di rilancio della linea Jonica, riorganizzando l'attuale offerta ferroviaria, che sarebbe stato poi presentato più dettagliatamente a Locri, sabato 7.
Durante la conferenza, dopo i saluti del Dott. De Angelis e del Sindaco Moio, che si sono soffermati anche sulla altrettanto grave carenza di infrastrutture stradali sulla fascia Jonica, i due interventi probabilmente più attesi, sono stati quelli del Prof. Gattuso e dell'Assessore Luigi Fedele.
Il docente universitario ha infatti riproposto le ben note riflessioni "trasportistiche", applicandole alle realtà calabresi: la presentazione tramite slide è iniziata con una corrispondenza tra la legge di Newton...ed i flussi turistici in Calabria. Il concetto di base della famosa formula, prevede che l'attrazione tra due masse aumenta proporzionalmente al "peso" delle masse stesse, ma tende a diminuire con l'aumento della distanza tra le stesse: applicando tale legge al turismo lungo la costa Jonica, notiamo che più diminuisce una delle due "masse", e cioè il numero di visitatori, ed allo stesso tempo aumenta la distanza con il centro/nord Italia e l'estero (in questo caso l'aumento è figurato, in quanto si tratta ovviamente di aumento di difficoltà nel raggiungimento della Calabria Jonica, e non "allontanamento" geografico!), e più tale forza attrattiva diminuisce. Nulla di più corretto e purtroppo realistico.
L'eliminazione dei treni a lunga percorrenza e la mancanza di adeguati servizi ferroviari regionali di collegamento tra le aree ormai rimaste orfane del traffico nord/sud e quelle (principalmente tirreniche) interessate dai flussi ferroviari da/per il centro/nord Italia, ha infatti portato ad un tracollo della frequentazione turistica nella locride ed in generale su tutto lo Jonio, dal reggino al cosentino/metapontino. "Trasporti e Turismo in Calabria", quindi: l'assenza di un buon servizio su rotaia e la carenza di infrastrutture stradali ed integrazione tra vettori, ha portato perciò ad un enorme danno economico ad un territorio già di per sè carente di servizi ed industria.
Il danno però non riguarda soltanto l'economia turistica, ma anche quella prettamente locale, mantenuta dalle migliaia di lavoratori pendolari che giornalmente si servono (o si servivano...) del treno per raggiungere i principali centri jonici: treni sovraffollati, spesso soppressi, materiale ormai inadeguato ed eccessivamente vetusto. Una situazione ormai insostenibile, che sta finalmente portando ad una presa di coscienza delle popolazioni locali, che iniziano a porsi le fatidiche domande: "perchè si investe solo sul trasporto pubblico su gomma, e non più su quello ferroviario, più comodo, rapido e sicuro? Perchè gli autobus sono spesso nuovissimi, e le "littorine" sulle quali tutti i giorni viaggiamo, sfiorano i 40 anni di servizio?"
Alcuni quesiti sono state parzialmente risolti dall'Assessore Fedele, promettendo addirittura, entro qualche settimana, lo stanziamento di 40 milioni di Euro per una gara d'appalto per l'acquisto di nuovi convogli diesel da parte della Regione Calabria, che dovrebbero essere quindi consegnati nei prossimi anni: nel frattempo è in corso un programma di leggero rinnovo della flotta, con l'assegnazione a Reggio Calabria delle più recenti automotrici ALn663, provenienti da vari depositi italiani. Entro febbraio verranno inoltre consegnati i 7 complessi elettrici Coradia Meridian a cinque casse, che effettueranno servizio sulla linea Tirrenica. Nella bozza del Piano Regionale dei Trasporti è inoltre previsto l'esclusivo utilizzo del materiale rotabile diesel sulle linee non elettrificate, concludendo finalmente la terribile parentesi di effettuazione di treni Regionali su tratte completamente sotto tensione, con automotrici ALn668, anche in orari di fortissima frequentazione, specie sulla tratta metropolitana Rosarno - Melito di Porto Salvo.
Dobbiamo però appuntare l'affermazione estremamente triste e fuori luogo di Luigi Fedele, per quanto riguarda le linee ferroviarie a scartamento ridotto taurensi: come fatto giustamente notare dal Prof. Gattuso, la chiusura delle stesse è stato un imperdonabile errore, in quanto tratte ad altissima frequentazione pendolare (specie la Gioia Tauro - Cinquefrondi), a differenza di quanto affermato da Fedele ("ci viaggiava solo qualche extracomunitario") e soprattutto di inestimabile valore storico ed ingegneristico! La risposta dell'Assessore, che ha liquidato la questione con un semplice "nella Piana nessuno si sta lamentando, abbiamo messo gli autobus e quindi non vediamo dove sia il problema", la consideriamo assolutamente qualunquista e basata su un concetto completamente inaccettabile. E' ormai ben noto, infatti, che al giorno d'oggi una popolazione che "non si lamenta", non significa automaticamente che non viva problematiche, che sono molto spesso gravissime. Vogliamo infatti ricordare che i tempi di percorrenza dell'autobus sostitutivo alla ferrovia, nella Piana di Gioia Tauro, sono praticamente raddoppiati rispetto a quelli di un treno che tra l'altro, prima della chiusura, percorreva la linea a non più di 50 km/h! Cosa sarebbe stata una Gioia Tauro - Cinquefrondi ristrutturata a fondo e magari con nuovi treni, capaci di raggiungere velocità di 80-90 km/h? Siamo sicuri che gli abitanti di Taurianova, Cittanova, Polistena e degli altri centri, si sarebbero ancora spostati con scomodi e lenti autobus?
Un altro punto a sfavore dell'Assessore, che purtroppo dobbiamo far notare, è stato il seguente: Fedele ritiene che le proposte del Prof. Gattuso siano in larghissima parte inattuabili, in quanto le capacità finanziarie attuali della Regione Calabria ed in generale dello Stato Italiano, sono ridottissime se non totalmente nulle. Peccato però che le riflessioni di Gattuso siano state concentrate principalmente sulla più seria ripartizione di ingenti somme di denaro stanziate per opere di dubbia utilità, e come se non bastasse, sul quasi mancato utilizzo dei fondi comunitari europei destinati al potenziamento delle infrastrutture e dei servizi in Calabria! Di quali "utopie" parliamo allora, a quali spese inutili o "romantiche" ci riferiamo, se poi addirittura si torna a considerare il Ponte sullo Stretto come una "mancata occasione di sviluppo" per Calabria e Sicilia? Perchè recuperare vertiginose quantità di denaro per costruire una mega opera non necessaria è allora possibile, mentre risulta una follia recuperare 30 milioni di Euro per acquistare, ad esempio, nuovi aliscafi da destinare a collegamenti veloci tra Reggio Calabria e Messina, e per garantire un futuro alla Metromare, impresa sull'orlo dell'abbandono da parte del Gruppo Ferrovie dello Stato?
Non vogliamo ovviamente che tali riflessioni vengano considerate un attacco politico o personale all'Assessore Fedele, che in ogni caso ha dato e sta continuando a dare prova di maggiore competenza ed impegno sul settore ferroviario calabrese, a differenza dei vari predecessori (ricordiamo a tal proposito la catastrofica e per fortuna breve esperienza di Fausto Orsomarso): ci piacerebbe però che venissero messe da parte un po' di frasi fatte della politica, ed alcuni progetti chiaramente inutili (o probabilmente utili soltanto per speculazioni), e si iniziasse ad investire seriamente sulle reali necessità delle popolazioni.
Vogliamo ricordare, infine, che siamo stati colpiti anche dall'intervento di Franco Crinò, che ha raccontato la sua esperienza da pendolare sulla Jonica nel 2011, sottolineando che tutto sommato la frequenza dei treni da Roccella Jonica a Reggio Calabria Centrale è oraria, ma il problema fondamentale è la presenza di materiale rotabile datato, insufficiente ai flussi di traffico, e la totale mancanza di integrazione tra la lunga percorrenza ed il trasporto ferroviario locale...e soprattutto tra trasporto ferroviario in generale e trasporto su gomma, accennando alla ormai nota voce dell'innegabile esistenza di una forte lobby delle autolinee. Emblematico il caso di istituzione di una navetta su bus, tra Bivongi e l'aeroporto di Lamezia Terme...
Dello stesso parere Seby Romeo, che ha ribadito che l'isolamento trasportistico della locride è stato causato da un graduale disinteressamento della politica, con assenza di pianificazione dei servizi, e maggiori interessi particolaristici nel trasporto gommato.
In conclusione, il bilancio dell'iniziativa, almeno da quanto riteniamo noi di Associazione Ferrovie in Calabria, è stato però più che positivo: occasioni di discussione, confronto e proposizione tra le varie parti politiche, tecniche e sociali, con grande partecipazione delle comunità locali, da riproporre sempre più spesso in una terra che per troppo tempo ha vissuto nella disinformazione e nella non-informazione.

Continuate a seguirci, pubblicheremo nelle prossime ore il resoconto della altrettanto interessante conferenza locrese "Per non perdere il treno"!

Istantanea della conferenza di Brancaleone: da sx il Prof. Domenico Gattuso, il segretario regionale del PD Seby Romeo, il Sindaco di Brancaleone Avv. Francesco Moio, il Dott. Vincenzo De Angelis, il Sen. Franco Crinò.









In basso l'intervista di Anthony Randolfi di Telebruzzano, al Prof. Domenico Gattuso e Roberto Galati dell'Associazione Ferrovie in Calabria:

 
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