"Treni, per Milano e Torino a Roma si cambia?"
Naccari: «Aspetto di sapere, la Regione è comunque pronta a fare la propria parte. Ma il responsabile è Matteoli»
Tonio Licordari
L'UilTrasporti ha denunciato nei giorni scorsi un taglio dei treni a partire dal primo marzo. Si tratta di 12 convogli a lunga percorrenza. Sulle prime nessuna risposta da parte del Gruppo Fs e anche dei politici. Ieri, in contemporanea, sono arrivate due note: una dell'assessore regionale ai Trasporti Demetrio Naccari Carlizzi e l'altra dell'assessore comunale alle Attività produttive, Candeloro Imbalzano. Il primo (Naccari) ancora aspetta di capire se esiste un provvedimento del genere e, comunque, nel caso la voce dovesse rivelarsi vera, fa sapere l'assessore regionale che il responsabile è il governo nazionale e, in particolare il ministro Altero Matteoli. Il secondo (Imbalzano), invece, chiede un autorevole intervento proprio del governatore Agazio Loiero e dello stesso assessore Naccari, titolando la sua nota: "Regione, se ci sei batti un colpo". L'UilTrasporti regionale, attraverso Pino Bartolo, conferma i tagli dei 12 treni diretti a Milano e Torino. In pratica il calabrese che vuole raggiungere queste due città dovrebbe necessariamente cambiare a Roma. Lunedì prossimo i rappresentanti di questo sindacato sono stati convocati «per un'informativa» dal dott. Ettore Satariano, responsabile delle Relazioni industriali risorse umane area Calabria-Sicilia di Trenitalia.
L'avvocato Naccari Carlizzi dal canto suo sostiene che sulla vicenda «si stanno facendo chiacchiere e sterili polemiche», denunciando la poca attenzione del governo di centrodestra nei confronti del Sud. «Rfi – dice –, società gemella di Trenitalia, che cura gli investimenti sulla infrastruttura, nel 2009 ha investito solo il 13 per cento del Bilancio nelle regioni a Sud di Viterbo; di questo magro bilancio, la tredicesima parte, l'un per cento del budget totale di Rfi, viene investito in Calabria, come confermano i dati del Cipe».
Secondo Naccari comunque «non si tratterebbe di soppressione di treni, bensì di razionalizzazione di alcune tratte, in partenza da Reggio sul versante jonico e tirrenico in direzione Roma e dalla capitale verso le città settentrionali, nonché di tratte del servizio notturno. Si parla tecnicamente di "antenne", ossia servizi che vengono applicati in più fasce orarie e da diversi territori di partenza, e che potrebbero essere razionalizzati. Il tratto maggiormente penalizzato sarebbe quello Reggio-Lamezia, a favore dello scalo catanzarese da dove partirebbero i nuovi servizi. Ma, ripetiamo, il condizionale è d'obbligo».
Fatta questa premessa, l'assessore Naccari afferma che «i calabresi per le loro lagnanze di si debbono rivolgere al ministro Matteoli. È lui ad avere un contratto in scadenza con Trenitalia, contratto che vedrà una diminuzione sensibile dei finanziamenti del governo Berlusconi diretti a Trenitalia; da qui si spiegano i probabili tagli, che vanno rivendicati alla politica di scarsa attenzione dell'esecutivo di Roma verso le necessità dei meridionali».
L'assessore regionale "punge" il ministro Matteoli che viene in Calabria a parlare della costruzione Ponte, «di cui – secondo Naccari – nessun calabrese sente il bisogno», anziché occuparsi dei problemi dei trasporti per questa regione. Di recente l'assessore ha incontrato l'amministratore delegato dell'Azienda Vincenzo Soprano. Ma altri incontri seguiranno per verificare se realmente il Gruppo Fs ha intenzione di razionalizzare questo servizio. «A quel punto – annuncia Naccari – ci attiveremo per soluzioni alternative». In sostanza per mitigare gli eventuali effetti negativi nei confronti dei viaggiatori reggini e vibonesi, «l'assessorato regionale – conclude Naccari – è pronto a intervenire per colmare alcune lacune su specifiche tratte, attivando linee regionali che suppliscano alle esigenze dei viaggiatori calabresi nei collegamenti con le regioni settentrionali». E comune, assicura Naccari, da una eventuale razionalizzazione non si perderebbe alcun posto di lavoro.
Di parere contrario è, invece, l'assessore comunale Candeloro Imbalzano. Un'operazione del genere, secondo lui, ridimensionerebbe il deposito locomotive di Reggio «con una perdita secca di circa 70 posti di lavoro».
Il quadro non è però chiaro: i tagli dei 12 treni, cui si riferisce l'UilTrasporti, penalizzerebbero i viaggiatori dell'intera Calabria che di solito raggiungono in treno Milano e Torino. Non ci sarebbe più alcuna relazione diretta con queste due città, ma sarebbe obbligatorio il cambio a Roma.
Se i tagli riguardano i treni a lunga percorrenza e per tutta la Calabria, quali potranno essere le soluzioni alternative? Aspettiamo di capire di che cosa si tratta lunedì prossimo, dopo l'incontro che l'UilTrasporti avrà con il dott. Satariano e ancora di più quando l'assessore Naccari si vedrà con l'ing. Soprano. Una cosa è certa: il caso esiste e va affrontato con il dovuto rigore.
Indubbiamente ha ragione l'assessore Naccari Carlizzi quando sostiene che la paternità dei tagli e della relativa razionalizzazione appartiene al Gruppo Fs e sulla questione l'attuale governo deve darne conto; ma è altrettanto giusta la proposta di Imbalzano, che si schiera accanto all'UilTrasporti, sollecitando «un'iniziativa immediata ed autorevole della Regione che deve chiedere un confronto ai vertici di Rfi». E questa azione della Regione, aggiungiamo noi, dovrebbe essere sostenuta da tutti i sindacati e da tutte le istituzioni calabresi, a cominciare dal Comune e dalla Provincia di Reggio. Bisogna fare quadrato, insomma, le polemiche non servono.
L'UilTrasporti ha denunciato nei giorni scorsi un taglio dei treni a partire dal primo marzo. Si tratta di 12 convogli a lunga percorrenza. Sulle prime nessuna risposta da parte del Gruppo Fs e anche dei politici. Ieri, in contemporanea, sono arrivate due note: una dell'assessore regionale ai Trasporti Demetrio Naccari Carlizzi e l'altra dell'assessore comunale alle Attività produttive, Candeloro Imbalzano. Il primo (Naccari) ancora aspetta di capire se esiste un provvedimento del genere e, comunque, nel caso la voce dovesse rivelarsi vera, fa sapere l'assessore regionale che il responsabile è il governo nazionale e, in particolare il ministro Altero Matteoli. Il secondo (Imbalzano), invece, chiede un autorevole intervento proprio del governatore Agazio Loiero e dello stesso assessore Naccari, titolando la sua nota: "Regione, se ci sei batti un colpo". L'UilTrasporti regionale, attraverso Pino Bartolo, conferma i tagli dei 12 treni diretti a Milano e Torino. In pratica il calabrese che vuole raggiungere queste due città dovrebbe necessariamente cambiare a Roma. Lunedì prossimo i rappresentanti di questo sindacato sono stati convocati «per un'informativa» dal dott. Ettore Satariano, responsabile delle Relazioni industriali risorse umane area Calabria-Sicilia di Trenitalia.
L'avvocato Naccari Carlizzi dal canto suo sostiene che sulla vicenda «si stanno facendo chiacchiere e sterili polemiche», denunciando la poca attenzione del governo di centrodestra nei confronti del Sud. «Rfi – dice –, società gemella di Trenitalia, che cura gli investimenti sulla infrastruttura, nel 2009 ha investito solo il 13 per cento del Bilancio nelle regioni a Sud di Viterbo; di questo magro bilancio, la tredicesima parte, l'un per cento del budget totale di Rfi, viene investito in Calabria, come confermano i dati del Cipe».
Secondo Naccari comunque «non si tratterebbe di soppressione di treni, bensì di razionalizzazione di alcune tratte, in partenza da Reggio sul versante jonico e tirrenico in direzione Roma e dalla capitale verso le città settentrionali, nonché di tratte del servizio notturno. Si parla tecnicamente di "antenne", ossia servizi che vengono applicati in più fasce orarie e da diversi territori di partenza, e che potrebbero essere razionalizzati. Il tratto maggiormente penalizzato sarebbe quello Reggio-Lamezia, a favore dello scalo catanzarese da dove partirebbero i nuovi servizi. Ma, ripetiamo, il condizionale è d'obbligo».
Fatta questa premessa, l'assessore Naccari afferma che «i calabresi per le loro lagnanze di si debbono rivolgere al ministro Matteoli. È lui ad avere un contratto in scadenza con Trenitalia, contratto che vedrà una diminuzione sensibile dei finanziamenti del governo Berlusconi diretti a Trenitalia; da qui si spiegano i probabili tagli, che vanno rivendicati alla politica di scarsa attenzione dell'esecutivo di Roma verso le necessità dei meridionali».
L'assessore regionale "punge" il ministro Matteoli che viene in Calabria a parlare della costruzione Ponte, «di cui – secondo Naccari – nessun calabrese sente il bisogno», anziché occuparsi dei problemi dei trasporti per questa regione. Di recente l'assessore ha incontrato l'amministratore delegato dell'Azienda Vincenzo Soprano. Ma altri incontri seguiranno per verificare se realmente il Gruppo Fs ha intenzione di razionalizzare questo servizio. «A quel punto – annuncia Naccari – ci attiveremo per soluzioni alternative». In sostanza per mitigare gli eventuali effetti negativi nei confronti dei viaggiatori reggini e vibonesi, «l'assessorato regionale – conclude Naccari – è pronto a intervenire per colmare alcune lacune su specifiche tratte, attivando linee regionali che suppliscano alle esigenze dei viaggiatori calabresi nei collegamenti con le regioni settentrionali». E comune, assicura Naccari, da una eventuale razionalizzazione non si perderebbe alcun posto di lavoro.
Di parere contrario è, invece, l'assessore comunale Candeloro Imbalzano. Un'operazione del genere, secondo lui, ridimensionerebbe il deposito locomotive di Reggio «con una perdita secca di circa 70 posti di lavoro».
Il quadro non è però chiaro: i tagli dei 12 treni, cui si riferisce l'UilTrasporti, penalizzerebbero i viaggiatori dell'intera Calabria che di solito raggiungono in treno Milano e Torino. Non ci sarebbe più alcuna relazione diretta con queste due città, ma sarebbe obbligatorio il cambio a Roma.
Se i tagli riguardano i treni a lunga percorrenza e per tutta la Calabria, quali potranno essere le soluzioni alternative? Aspettiamo di capire di che cosa si tratta lunedì prossimo, dopo l'incontro che l'UilTrasporti avrà con il dott. Satariano e ancora di più quando l'assessore Naccari si vedrà con l'ing. Soprano. Una cosa è certa: il caso esiste e va affrontato con il dovuto rigore.
Indubbiamente ha ragione l'assessore Naccari Carlizzi quando sostiene che la paternità dei tagli e della relativa razionalizzazione appartiene al Gruppo Fs e sulla questione l'attuale governo deve darne conto; ma è altrettanto giusta la proposta di Imbalzano, che si schiera accanto all'UilTrasporti, sollecitando «un'iniziativa immediata ed autorevole della Regione che deve chiedere un confronto ai vertici di Rfi». E questa azione della Regione, aggiungiamo noi, dovrebbe essere sostenuta da tutti i sindacati e da tutte le istituzioni calabresi, a cominciare dal Comune e dalla Provincia di Reggio. Bisogna fare quadrato, insomma, le polemiche non servono.
I treni a rischio:
Milano.Via jonica: il "750" (partenza 17.10) e il "751" in partenza da Milano e arrivo a Reggio alle 13.15. Via tirrenica "752" ore 19.35 e il "753" in partenza da Milano e arrivo a Reggio alle 13.35.
Torino.Il "768" delle 18.20 e il "761" in partenza da Torino e arrivo a Reggio alle 12.03. "Antenna Torino", via jonica, "766" alle 16.10 e il 763 in partenza da Torino con arrivo a Reggio alle 14.15.
Villa San Giovanni. Per Torino: il "1610" in partenza alle 18.27 e il "1611" in partenza da Torino e arrivo a Villa alle 11. Per Milano: il "1622" in partenza alle 18.27 e il "1621" in arrivo a Villa alle 11. Questi due treni si effettuano a giorni alterni, uno per torino e uno per Milano.
Torino.Il "768" delle 18.20 e il "761" in partenza da Torino e arrivo a Reggio alle 12.03. "Antenna Torino", via jonica, "766" alle 16.10 e il 763 in partenza da Torino con arrivo a Reggio alle 14.15.
Villa San Giovanni. Per Torino: il "1610" in partenza alle 18.27 e il "1611" in partenza da Torino e arrivo a Villa alle 11. Per Milano: il "1622" in partenza alle 18.27 e il "1621" in arrivo a Villa alle 11. Questi due treni si effettuano a giorni alterni, uno per torino e uno per Milano.
L'ICN 763, uno dei treni a rischio soppressione dal primo marzo, ripreso alla stazione di Soverato. L'ex ICN "Scilla", com'era denominato questo treno prima del 9 dicembre(ebbene sì, dal cambio d'orario sono scomparsi pure i mitici nomi dei treni...), ha subito assieme ad altri treni a lunga percorrenza, il taglio di una carrozza con posti a sedere, come è ben visibile dalla fotografia. Vogliamo sperare che la notizia delle probabili soppressioni sia infondata...con l'arrivo delle festività di Pasqua e soprattutto con l'avvicinarsi dell'estate, la soppressione dei treni a lunga percorrenza causerebbe un crollo del turismo, in Calabria già in ginocchio a causa della crisi economica e per la solita criminalità organizzata che sta mandando in rovina una delle regioni più belle d'Italia. Speriamo non sia vero...ma nell'eventualità siamo sempre pronti a far sentire la nostra voce!
25 commenti:
Roberto, ricordati che l' attuale ministro Matteoli e'quello che tempo fa' affermo' che era meglio regalare a voi jonici un' auto a testa che non tenere in vita la ferrovia Bari-Reggio Calabria. E' meglio tenere alta la guardia, non si sa mai...
Ma guarda Peppe...per me TUTTI i ministri dei trasporti degli ultimi 10 anni la pensavano come Matteoli...solo che lui lo dice come la pensa(malissimo), mentre gli altri o tagliavano e basta, o mettevano treni schifosi per accontentare questo o quel politico(vedi exp 911/914 con il ministro Bianchi). Nessuno dei due è un modo giusto di gestire ed organizzare un servizio ferroviario! :(
Mi pare che andiamo migliorando ... la volta scorsa si parlava di tagliare tutti i collegamenti a lunga percorrenza di Calabria e Sicilia .... adesso si accontentano solo di qualcuno ....
Io aspetto di sentire qualche voce più ufficiale!!
Anche io Roberto .... certo che è curiosa la vita ... un giorno si legge di mega opere .... il giorno dopo di taglio selvaggio dell'esistente ... una persona normale come minimo resta disorientata.
L'unica voce ufficiale sarà l'orario in stazione...se cambierà allora c'è da rompergli la testa a qualcuno, sennò restiamo con la guardia alzata. E' improbabile aspettarsi che qualcuno di TI vada ad ufficializzare queste cose...
E io continuo a non spiegarmi queste assurdità che arrivano da Piazza della Croce Rossa. Cioè, TUTTI i giorni vedo il 782 partire quasi pieno, dalla 1a classe alle cuccette, e non di gente che arriva a Taranto o a Trebisacce, è gente che va al nord, e i minimo 4 bagagli appresso penso ne siano una testimonianza.
Sono poco fiducioso sulla veridicità di queste affermazioni, soprattutto vedendo la frequentazione di questi treni.
Alex, è la stessa cosa che ho pensato io, e l'ho scritta nell'ultimo commento del post sulle mega opere! :D
Cose da pazzi...
Vittò, la stessa cosa le antenne della Jonica Sud!!!Soprattutto in senso pari gira e volta le riempi per intero!!Lunedì quando tornavamo da CS a Catanzaro Lido ho visto il 766, ed era quasi pieno, soprattutto nelle cuccette!Se consideriamo che ci troviamo in bassa stagione, non mi sembra che la frequentazione sia disastrosa!
Ma se io il 28 Dicembre ho viaggiato da Cirò a Policoro interamente in piedi sull'Exp908??
Che poi ho chiamato a un amico in biglietteria a Potenza, il quale mi ha detto che per quel giorno era tutto esaurito, soprattutto per le città emiliane e Torino, e c'era gente in "lista d'attesa" anche lì a Potenza!
Cose da pazzi...cose assolutamente da pazzi!!!
Vittò, è da notare poi il fatto della gente in piedi...diamine, se c'è la prenotazione obbligatoria, COSA CI FACEVA QUELLA GENTE?Le cose son due, e forse coesistono:
-Trenitalia è delinquente ed ha fatto prenotazioni doppie e triple degli stessi posti, mangiandoci a non finire e dicendo poi che i treni sono in perdita
-Molti viaggiatori sono altrettanto delinquenti, e si sono imbarcati senza prenotazione, e quindi senza biglietto, approfittando del caos creato da TI. Una bella spirale senza fine...
La stessa cosa è capitata a me sempre a dicembre: ho viaggiato da Soverato a Monasterace(stavo andando a Brancaleone) stipato nel vestibolo della Giubileo...non sono neanche riuscito ad andare a verificare se il mio posto era libero!!!Alla fine mi sono girate le scatole e me ne sono andato nella cuccetta comfort, e mi son seduto là -____-
No..è diverso..magari i viaggiatori delinquenti c'erano, ma i delinquenti veri sono quelli di TI: una volta arrivati a treno pieno sono solo poche le categorie per cui vengono bloccate le prenotazioni (ES* e derivati insomma..) sugli altri treni invece è possibile continuare ad acquistare biglietti "senza garanzia di posto a sedere"..ma sempre allo stesso prezzo naturalmente..considerando poi che molte stazioni sulla jonica hanno le biglietterie impresenziate e senza punti vendita alternativi a volte capitano pure quelli che salgono sprovvisti di titolo di viaggio ma regolarizzabili a bordo senza sanzioni..e allora lì sì che è una truffa e una presa in giro la prenotazione "obbligatoria"..
Eh ho capito, io sono salito senza biglietto, come tanta altra gente che doveva andare anche a Cariati o Rossano (vedi che significa pochi regionali?), e nonostante tutto mi sono trovato sullo scontrino (ormai così lo definisco), "Posto 71". Il quale era occupato da una famiglia di Cropani diretta a Torino...
Oppure quando ho comprato il biglietto prima, ho pagato l'euro in più e mi è uscito "posto non garantito", con tanto di viaggio nel vestibolo fino a Botricello?
L'euro in più ormai non è più solo l'euro in più..ormai da gennaio le tariffe degli espressi si sono per la prima volta distaccate completamente da quelle regionali..quindi non è l'"euro" in più ma l''"euro e qualche cosa" in più...per di più! :P
Da un' indagine fatta da miei collaboratori e' emerso che il tratto Reggio-Roccella-Catanzaro Lido-Sibari ha una frequentazione di passeggeri sia sui pax che reg. superiore a quella del tratto Reggio-Rosarno-Lamezia-Paola, il che la dice lunga sulle potenzialita' inespresse della jonica.
Francè cos'è questa storia dell'Euro "e qualcosa" in più? :O
Io è da un pezzo che non prendo gli exp per spostarmi in regione stessa! :O
Peppe, come vorrei che lo capissero... :'(
Te lo spiego io Robè...
Prima per fare Cirò - Policoro pagavo 8 euro e 10 con prenotazione, ora ne spendo 8 e 70. E invece sai quanto si spende in IC? La bellezza di €13.50! Quasi il doppio dei 7.30€ dell'anno scorso senza prenotazione!
Non è possibile che trenitaglia decida di eliminare i collegameneti a lunga percorrenza dalla jonica. Anzi dovrebbe incrementarli con ulteriori collegamenti diurni.
Proporrei alcune modifiche per la jonica:
- un regionale la mattina presto per la coincidenza a Lamezia della freccia argento così come un regionale per il rientro la sera.
- l'eliminazione di alcune fermate nell'ICN Piepoli (che senso ha la fermata di Amantea o di Vallo della lucania) in modo da non impiegare 12 ore per arrivare a Bologna e una velocizzazione nella composizione del treno a Lamezia (è assurdo aspettare 40 minuti per ripartire nello jonio).
- un intercity diurno per Bari centrale e notturno nei mesi estivi.
- un intercity diretto per Napoli/Roma diurno.
- almeno una vettura di prima classe in ogni intercity (anzi aggiungo che su quello per Bari centrale si potrebbe inserire una vettura ristorante forse mai vista in jonica)
Le mie ipotesi faranno sicuramente ridere per via dell'assurdità in cui versa la nostra dissestata linea ma sarebbe invece una soluzione il miglioramento del servizio (non ditemi che sono meglio le AV vuote da Milano a Napoli)...dico ma trenitalia non vede che i treni per il SUD sono sempre pieni?...non hanno addetti al marketing? non sanno che se sfruttate bene le nostre linee possono essere altamente redditizie?
Per l'Anonimo: purtroppo queste come tante altre proposte sono già state fatte più volte a più ministri, ministeri, assessori e via dicendo, molto spesso anche da importanti personalità ma sempre ignorate dai vertici FS...
Per Roberto, anche se Vittorio ha già risposto: fino all'anno scorso i biglietti per i treni regionali ed espressi (posti a sedere naturalmente) erano equivalenti, cioè acquistando il biglietto si aveva il diritto a viaggiare entro due mesi dall'acquisto sulla relazione scelta su un qualsiasi treno regionale o espresso (addirittura era possibile comprare da Cz Lido un biglietto per Roma Termini dalle macchinette della DTR!)..Poi sono arrivate le nuove "regole" con la prenotazione obbligatoria, per cui su tutti i treni Pax è stato previsto il rincaro di 1€ (all'inizio anche su quelli che già prevedevano la prenotazione obbligatoria, provvedimento successivamente rivisto, per fortuna!), obbligando così i viaggiatori degli <> treni a prenotazione facoltativa ad acquistare un biglietto a lunga percorrenza per una data precisa, senza avere la libertà di utilizzarlo entro i due mesi dall'acquisto (l'unica nota positiva è che - di solito, non SEMPRE - con questo provvedimento si ha diritto alla prenotazione del posto con 1€ incluso nel prezzo del biglietto e non con 3€, a discrezione del viaggiatore e da aggingere al costo base del biglietto stesso). A dicembre 2009 poi, come ormai quasi ogni dicembre, c'è stato l'aumento dei prezzi Pax, ma solo sugli ES* e famiglia quindi sostanzialmente il divario tra Exp e Reg era rimasto dell'"Euro in più", ma a gennaio, è stato deciso un ulteriore aumento, ma questa volta per tutte le categorie Pax dall'Exp all'AV (che già aveva subito l'aumento di dicembre.. -.-)..per questo ora è un "Euro e qualcosa in più" per una NON prenotazione obbligatoria!
Ho capito ho capito...non ero a conoscenza dell'ultimo aumento dei prezzi di tutti i Pax...ero rimasto alla prenotazione obbligatoria con il sovrapprezzo di 1€...MAH!!!!
Io cmq a scanso di equivoci domani sera vado alla stazione di Terni e mi faccio il biglietto per il viaggio di martedi notte con il 954 ... sia mai che decisano di toglierlo :D
Prima avevo dimenticato, sempre per L'Anonimo:
in realtà un mini collegamento per la Frecciargento da Lamezia esiste per il treno dispari, ed è il treno delle 21.40 per Catanzaro Lido..ma naturalmente non va oltre..anche se molto spesso l'ES*Fast è in ritardo e non viene nemmeno aspettato :S..e pensare che è stato posticipato appositamente per il cambio d'orario del Fast! Per il treno pari invece c'era una sorta di coincidenza, sempre da Cz Lido, con il vecchio orario, ora invece si dovrebbe arrivare a Lamezia un'ora prima, perchè il treno successivo arriva a Lamezia 6 minuti dopo la partenza dell'ES Fast... -.-
Per quanto riguardo il l'ex "Tommaso Campanella", ex "Piepoli" magari la fermata ad Amantea ci può pure stare, non sono i due minuti di fermata a rovinare la sua traccia, che si potrebbe comunque ridimensionare: l'ultima volta che l'ho preso sono arrivato a Roma Tib.na alle 3.40 circa, quando l'arrivo previsto è alle 4.17! Sicuramente è da dire che la sua traccia non è tragica quanto tanti altri treni.. Noi naturalmente ci lamentiamo delle tracce dei treni sulla jonica perchè sono quelli che ci riguardano da vicino e parlare di treni "Nordici" sarebbe fuori luogo su un blog chiamato "Ferrovie in Calabria", ma i notturni Napoli/Roma - Milano non son certo da meno..infatti il nostro 752 è proprio il più veloce tra Roma e Milano se si va a guardare: 5 ore e 52 minuti di percorrenza (mica male!) contro le 6.58 della "Freccia del Sud", le 7.56 dell'Exp 1910 e le 8 ORE E 33 (!!!) dell'Exp 830.. Ogni tanto capita quindi anche a noi di avere qualche "record" positivo..! ;)
La cosa brutta e deleteria è che molto spesso, nonostante le tracce incredibilmente larghe, sono capaci di far arrivare i treni in ritardo!!!!!!!!!!!
PS: un consiglio: se potete leggetevi il libro "Fuori Orario" di Claudio Gatti!Me l'ha prestato Vittorio e devo dire che sono rimasto veramente sconvolto dalle condizioni disastrose delle FS e da tutti gli imbrogli che ci stanno dietro...si parla pure della questione delle tracce!
ciao a tutti.
utilizzo il treno inc 761 ogni venerdi da genova a grosseto.
avete novità sulla soppressione del suddetto treno? ho cercato on.line ma notizie nulla..
ma come si puo sopprimere un treno che è sempre sempre pieno? mah...
questa è l'italia. evviva le ferrovie....
Probabilmente dal primo marzo verrà soppresso... :'(
La speranza è che si trovi un compromesso per non tagliare i due treni notturni, o eventualmente si passa alle proteste...
Se dovesse venire soppresso, spero che le varie DTR (quindi da te DTR Liguria e DTR Toscana) istituiscano treni Regionali in sostituzione dell'ICN...
L'Italia è allo sbando...
iniziamo a sperare allora.....
anche se di speranza c'è n'è ben poca...
inizierò ad affidarmi a qualche santo..
ahaha infatti!!Bisogna affidarsi a tutto con i tempi che corrono...Santi, politici (quei 4, FORSE, che rimangono onesti) ed a qualche sana protesta...
Comunque il 6 marzo a Reggio Calabria dovrebbe esserci una manifestazione dei sindacati contro la soppressione dei due treni! ;)
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