I contenuti di Ferrovie in Calabria sono a disposizione di tutti, ma a condizione che, se sfruttati, siano accompagnati dall'indicazione della fonte (blog o autore dei testi/fotografie). Tutto il materiale ivi pubblicato è protetto da Copyright, perciò per evitare situazioni incresciose vi preghiamo di seguire questa piccola regola. Buon Viaggio!

• 14/10/14 • La mancanza di energia per l'alimentazione elettrica, sulla linea Paola - Cosenza, causa l'arresto improvviso di un treno nella galleria Santomarco: si è trattato della simulazione di criticità, tenutasi stanotte all'interno della lunga galleria posta sulla ferrovia Paola - Cosenza. Qui la news di ANSA Calabria • 13/10/14 • Trenitalia: a partire dal 15 ottobre verrà ripristinato il treno Regionale 22664 Reggio Calabria Centrale (11.30) - Rosarno (12.50), mentre verrà soppresso, solo nella giornata del 15 ottobre, il Regionale 22653/22654 Melito PS (6.45) - Rosarno (8.45). Qui il comunicato di Fsnewss • 04/10/14 • Si è tenuto nella giornata del 2 ottobre, l'open day alla stazione RFI di Fuscaldo, i cui ambienti non più utili ai fini dell'esercizio ferroviario, sono stati assegnati alla locale cooperativa agricola "Il Segno": prosegue quindi anche in Calabria, il programma di Rete Ferroviaria Italiana che prevede il recupero e l'affidamento a fini sociali delle stazioni parzialmente o totalmente dismesse. Qui la news • 29/09/14 • Si terra alla stazione RFI di Bova Marina, giorno 9 ottobre, un nuovo sit-in di protesta contro il declassamento della ferrovia Jonica. Clicca qui per aderire all'evento su facebook • 22/09/14 • Taglio delle stazioni sulla ferrovia Jonica: l'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, scrive ad RFI per chiedere rassicurazioni sul progetto di ridimensionamento, in vista di una riorganizzazione dell'orario regionale lungo la linea Jonica. Qui il comunicato • 13/09/14 • Pubblicati sulla nostra pagina gli orari dei servizi ferroviari Ferrovie della Calabria previsti a partire dal prossimo 15.09.2014. Vedi qui • 12/09/14 • Il fabbricato viaggiatori della ormai dismessa fermata di Curinga (posta sulla linea Tirrenica tra Lamezia Terme ed Eccellente), è stato ufficialmente attribuito da RFI, ad uso gratuito del Comune. Qui la delibera del consiglio comunale • 09/09/14 • Domani, 10.09.2014, il candidato per le Regionali con il Centrosinistra Oliverio si recherà nella stazione delle Ferrovie della Calabria di Soveria Mannelli, dalla quale partirà alla volta di Catanzaro a bordo del treno 17 delle 10.25. Arrivato a Catanzaro incontrerà a via Milano i lavoratori e sindacalisti delle FC e dell'AMC di Catanzaro. Leggi qui

31 lug 2014

Foto della Settimana - Luglio 2014

Nuovo appuntamento con le consuete foto della settimana, direttamente dalla fotogallery di Ferrovie in Calabria

Abbiamo aperto questo mese di luglio 2014, con un'immagine di "annuncio", dedicata al ritorno del treno storico delle Ferrovie della Calabria dopo lo scorso 2 marzo. Si terrà infatti domenica 3 agosto il prossimo treno speciale da Cosenza a Rogliano, e l'iniziativa si preannuncia, anche questa volta, di grandissimo successo!
La prima foto della settimana, inviataci da Gianluca Altomare, è stata scattata all'interno della "focosa" cabina della vaporiera 353 delle Ferrovie della Calabria...ripresa durante uno spuntino a base di carbone, gentilmente offerto con un enorme...cucchiaino, dal fuochista di Ferrovie della Calabria, Pietro Urso! 

Il pasto...della vaporiera (n°137 - 07"014)
Cambiamo totalmente tema ed ambientazione (decisamente più fresca) nel secondo scatto, pubblicato in questo mese. Ci troviamo a Paola, all'interno di una vettura UIC-X IR di prima classe, ristrutturata a fondo a fine anni '90, al punto da renderla un rotabile adatto a servizi InterCity...come del resto accade sulla linea Jonica, dove queste carrozze vengono utilizzate per il collegamento IC 559/562 Taranto - Reggio Calabria Centrale e vv. Da notare infatti l'impostazione interna, che oltre ad essere mista a scompartimenti ed a salone, prevede anche la presenza di sedili singoli nell'area open space, e prese di corrente ad ogni tavolino. E pensare che le ben più moderne carrozze UIC-Z di seconda classe, salonizzate in occasione dei revamping "Frecciabianca" ed IC270, prevedono il doppio sedile da entrambi i lati!
Quasi un InterCity (n°138 - 07/2014)
Saltiamo ora da Paola, posta sulla veloce e moderna ferrovia Tirrenica, al cuore delle Serre calabre, tra le provincie di Catanzaro e Vibo Valentia. La fotografia è stata scattata a Mongiana, antico centro industriale nel periodo borbonico e quindi pre-unitario: prima del 1861, infatti, Mongiana era sede di - all'epoca modernissime - ferriere, e di una fabbrica d'armi. Basti pensare che proprio a Mongiana, vennero forgiate le prime rotaie per la ferrovia Napoli - Portici, e la caldaia della vaporiera "Bayard", la prima locomotiva italiana. La ferrovia, perciò, è nata al Sud, e addirittura la materia prima proveniva proprio dalla Calabria...quella regione che oggi, purtroppo, la ferrovia la sta in gran parte perdendo.
Del grande polo metallurgico borbonico, oggi rimangono solo pochi ruderi...e due bellissimi carrellini industriali con cassone basculante, posati su un tratto di binario decauville all'interno della Villa Vittoria. 

Agli albori delle ferrovie calabresi (n°139 - 07/2014)
Non poteva mancare anche la Jonica: il mese di luglio si chiude con questa fantastica fotografia dell'amico Antonino Marino, scattata all'InterCity 559 Taranto - Reggio Calabria Centrale, ormai al termine del suo viaggio. Ci troviamo infatti tra l'ormai ex stazione di Marina di San Lorenzo (purtroppo trasformata in fermata la scorsa settimana...) e la stazione di Melito di Porto Salvo. In testa al breve convoglio composto da due UIC-X IR, la possente D445 1140.
Vicino alla meta (n°140 - 07/2014)
Continuate ad inviarci le vostre fotografie ferro-calabre sul gruppo Facebook di Ferrovie in Calabria o all'indirizzo info@ferrovieincalabria.it! Pubblicheremo le più belle, una volta a settimana, sulla nostra fotogallery!

28 lug 2014

Quando la Calabria esporta i treni...


Calabria, Regione di contrasti. E, molto probabilmente, mai come oggi. 
Contrasti che purtroppo esistono in ogni campo, da quello sociale a quello economico, con ovvie ripercussioni anche in quello dei trasporti: dal dualismo tra il trasporto su gomma sviluppato in modo indiscriminato e quello ferroviario abbandonato a se stesso...fino ad un dualismo, al quale dedichiamo questo articolo, che esiste all'interno dell'ambiente "ferrovia" stesso.
La Calabria è una regione che possiede un parco rotabili destinati al trasporto locale, tra i più anziani d'Italia. A tenere alta la media "dell'anzianità", contribuiscono le circa 50 automotrici diesel ALn668 serie 1000 risalenti al 1977, e le vetture a Piano Ribassato soprannominate "Farini", risalenti al 1966, che in realtà da alcuni mesi non vengono più utilizzate, ad eccezione di una vettura pilota di analoga età.
Unici baluardi di modernità, i soli 4 complessi elettrici "Minuetto" (di cui uno inutilizzato ed addirittura cannibalizzato), ed alcune locomotive E464: di epoca più o meno recente, soltanto le elettromotrici ALe582 da poco assegnate alla DTR Calabria, assieme a circa venti vetture UIC-X IR ed MDVC, rotabili in gran parte risalenti alla seconda metà degli anni '80.
In un panorama così desolante, perciò, difficilmente si può pensare che la Calabria possieda delle eccellenze anche nel campo del trasporto ferroviario, così tanto bistrattato da ormai più di un decennio.

Reggio Calabria Centrale, 26 luglio 2014, ore 8.00: sul binario 7 della principale stazione reggina, un insolito convoglio rosso e nero è pronto a partire alla volta di Milano, inquadrato da due carri pianali scudo, e trainato dalla E652 082 di Trenitalia Cargo. Si tratta di uno dei nuovi complessi "Meneghino" di seconda generazione, acquistati dall'ATM di Milano, per sostituire gradualmente gli ormai storici convogli "Reggiane", che dalla costruzione della prima tratta metropolitana milanese (Sesto Marelli - Lotto nel 1964), percorrono instancabilmente la ormai estesissima rete di binari sotterranei (e non) del capoluogo Lombardo.
Ma allora, com'è possibile tutto ciò? Cosa ci fa un treno addirittura dell'ATM, nuovo di zecca, in riva allo Stretto di Messina? 
Il primo nuovo Meneghino della Linea Rossa della metropolitana di Milano, in partenza da Reggio Calabria Centrale, inquadrato tra due carri scudo e trainato da una E652 di Trenitalia Cargo.
Probabilmente non saranno molti i nostri corregionali, a conoscere l'esistenza delle "Officine Meccaniche Calabresi", oggi appartenenti al gruppo AnsaldoBreda, e site nel comune di Reggio Calabria.
L'origine di uno dei più importanti impianti industriali calabresi, risale al 1961, quando il piano nazionale di industrializzazione del sud Italia, portò nel giro di un ventennio, attorno all'area reggina, varie attività produttive. Ricordiamo, assieme alle O.ME.CA. (che danno il nome all'attigua stazione ferroviaria di Reggio Calabria O.ME.CA., posta sulla linea Jonica), le Officine Grandi Riparazioni di Saline Joniche, e "l'innominabile" Liquichimica sita sempre in comune di Montebello Jonico, a pochi chilometri dalle ex-officine FS dismesse nel 2001.
Gli stabilimenti dell'AnsaldoBreda, perciò, sono oggi l'ultimo baluardo produttivo di un programma di rilancio del sud, e nello specifico della Calabria: dal 1961 ad oggi, Reggio Calabria ha contribuito al rinnovamento del parco di rotabili delle Ferrovie dello Stato, attraverso la costruzione di centinaia di locomotive diesel D445 e D345, automotrici ALn668 (costruite anche per varie ferrovie concesse), vetture UIC-X e Gran Conforto, ed addirittura 20 casse per le carrozze dei Pendolino ETR450. 
Targa O.ME.CA. posta su una ALn668 serie 3100.
Ma non solo Italia: le O.ME.CA. hanno esportato i loro treni "made in Calabria" progettati dall'AnsaldoBreda anche all'estero. Di grande successo, per esempio, i TAF (Treno ad Alta Frequentazione) costruiti anche per le ferrovie marocchine, oltre che per Trenitalia e Ferrovie Nord Milano.
Arriviamo così agli ultimi anni, purtroppo tra continui rischi di ridimensionamento non ancora del tutto scongiurati, ma con una costante produzione di materiale rotabile vicinale per treni Regionali (vetture a due piani Vivalto di seconda generazione per Trenitalia e Trenord) e soprattutto complessi metropolitani per l'ATAC di Roma ed appunto l'ATM di Milano.
Potrà sembrare incredibile, ma tra tutti i committenti italiani ed esteri, pubblici e privati...alle nostre storiche O.ME.CA, manca proprio la Calabria! Gli ultimi rotabili ferroviari costruiti negli stabilimenti reggini e che effettuano servizio nella nostra regione, sono le automotrici diesel ALn668 serie 1000 del 1976-1979, alcune ALn668 serie 3100 del 1980-1983, e poche unità di terza serie delle locomotive D445. 
Un paragone un po' forzato, ma tutto sommato abbastanza applicabile al nostro caso, è quello dei bambini del terzo mondo, che cuciono palloni con i quali però non giocheranno mai: la maggior parte delle responsabilità, però, non può non essere addebitata alla stessa politica calabrese, in un'epoca in cui le regioni pianificano i servizi di trasporto pubblico e si occupano anche dell'acquisto del materiale rotabile. In Calabria viviamo da decenni con gli "avanzi" provenienti dal resto d'Italia, e proprio quando l'autonomia regionale avrebbe permesso di riscattarci con l'acquisto autonomo di nuovi rotabili ferroviari, si è preferito riempire un'intera regione di autobus: è emblematico il caso della ferrovia jonica, non elettrificata, che ormai può contare esclusivamente sulle automotrici ALn668 e ALn663 di Trenitalia, che venendo sostituite da rotabili più moderni nel centro/nord Italia, vengono inviate al deposito di Reggio Calabria per garantire quel che rimane del servizio Regionale jonico (e non solo). 

La locomotiva da manovra 245 2273 a Reggio Calabria Centrale, in testa ad una vettura Vivalto di Trenitalia, appena uscita di fabbrica dal vicino stabilimento AnsaldoBreda.
La E656 600 della DTR Lazio in transito a Reggio Calabria Santa Caterina, in testa a sei vetture Vivalto CDPTR in livrea Trenord, destinate alla Lombardia.
Quel che però ci chiediamo, è che fine farà un'importante fetta del trasporto ferroviario locale della nostra regione, quando le ALn668 non ci saranno più. O forse vogliamo tenere in piedi una linea di 472 km, di cui 320 non elettrificati, con i soli tre treni diesel Pesa, che la Regione Calabria "dovrebbe" aver acquistato? 
Riteniamo però non sia questa la sede per discutere di un tema già affrontato (e che torneremo ad affrontare) in decine di approfondimenti pubblicati nelle pagine di Ferrovie in Calabria: con questo breve articolo, la nostra intenzione è soltanto quella di risvegliare un po' di orgoglio calabrese nei nostri lettori, e ricordargli che se milioni di persone, il prossimo anno raggiungeranno l'Expo di Milano su moderni ed accattivanti convogli metropolitani, sarà anche grazie alla passione (ed ai sacrifici) dei 400 lavoratori delle Officine Meccaniche Calabresi di Reggio Calabria...quegli stessi lavoratori che raggiungono il proprio posto di lavoro per costruire moderne vetture Vivalto o i convogli metropolitani di Milano, a bordo di una vecchia ALn668 del 1977. 

Ovviamente di costruzione O.ME.CA...

Panoramica dello stabilimento AnsaldoBreda di Reggio Calabria. Sulla sinistra, in basso, si intravede il fabbricato della stazione di Reggio Calabria O.ME.CA.

23 lug 2014

Foto dal Passato (n°49 - Luglio 2014) - SPECIALE SERVIZI INTERREGIONALI

In questo nuovo appuntamento con la Foto dal Passato, ci occuperemo di un tema che proprio in questi ultimi periodi sta interessando varie regioni italiane...e non solo la "solita" martoriata Calabria.
Ci riferiamo al trasporto ferroviario regionale, ma nello specifico ci soffermeremo su quello ormai "quasi ex" interregionale. Crediamo (e speriamo) che ormai sia chiaro a tutti, che i servizi ferroviari a breve e medio raggio, da anni sono in gran parte pianificati e finanziati dalle varie regioni italiane: quell'enorme numero di treni Regionali, Regionali Veloci ed in pochi casi anche Metropolitani, salvo rarissime eccezioni, è economicamente sostenuto dai contratti di servizio tra le Regioni e le società di trasporto pubblico su rotaia, oggi rappresentata nella maggior parte dei casi da Trenitalia.
Il concetto di autonomie regionali, non solo in casi di statuto speciale, negli ultimi 15 anni ha perciò avuto come risultato anche il decentramento da parte dello Stato Italiano dei servizi di trasporto ferroviario di interesse locale...agli enti locali: in teoria le Regioni, attraverso uffici preposti che studiano le domande di trasporto in maniera sicuramente più approfondita rispetto ad un organo statale "lontano", avrebbero una maggiore capacità di venire incontro alle esigenze dei cittadini, e di creare integrazioni tra varie aziende di trasporto pubblico locale. Non di meno, Regioni limitrofe dovrebbero, tramite accordi e spartizione dei costi, organizzare e gestire un trasporto ferroviario interregionale, più capillare e meno costoso dei servizi a lunga percorrenza "statali" InterCity ed InterCity Notte, ormai difficilmente utilizzabili dai pendolari che si spostano per brevi distanze a causa delle tariffe non certamente accessibili: sono purtroppo terminati i tempi dei lunghi ed economici treni Espressi, che per molti anni supportavano i treni Regionali ed Interregionali, grazie alle tariffe pari a quelle dei servizi finanziati dalle regioni.
Dalla teoria alla pratica: non sempre le Regioni hanno dimostrato di riuscire a mantenere un servizio su rotaia a breve/medio raggio che sia funzionale e soprattutto logico. I problemi sono tanti: in Calabria, purtroppo, quello principale è sempre lo stesso. Gli interessi privatistici e purtroppo in molti casi anche clientelari verso il trasporto su gomma, hanno portato la politica e la dirigenza regionale, a ridurre ai minimi termini il servizio ferroviario a vantaggio del trasporto tramite bus, anche quando i costi, ovviamente, giustificherebbero l'effettuazione di un treno...al posto di dodici autobus con stessa origine e destinazione nel giro di un'ora!
I fondi che annualmente vengono trasferiti dallo Stato, destinati al trasporto pubblico locale, vengono perciò gestiti in notevole autonomia dalle venti regioni italiane. La "torta" dei fondi, non è infatti detto che venga divisa in modo coerente tra trasporto su gomma e trasporto su rotaia: un sistema di tpl "perfetto", dovrebbe prevedere l'esclusivo utilizzo del vettore ferroviario dove presente, e di quello su gomma ad integrazione dello stesso, per il collegamento tra le stazioni e le aree non servite dai treni. Le sovrapposizioni tra treno e bus, o addirittura la sostituzione forzata del treno con il bus, dove l'utenza giustificherebbe il mantenimento o addirittura il potenziamento del servizio su rotaia, non dovrebbero essere assolutamente tollerate: purtroppo, però, è quello che al giorno d'oggi avviene nella nostra Calabria.
Ma l'altra gravissima problematica che proprio in questi giorni sta avendo un notevole risalto sui media, è quella dei collegamenti "pendolari" tra una o più Regioni. Come descritto poco sopra, infatti, l'eredità dei treni "Interregionali" e non di meno quella degli "Espressi", è stata assegnata per ovvi motivi alle Regioni. I vecchi treni Interregionali, infatti, sono molto spesso i "Regionali Veloci" di oggi, che avrebbero dovuto coprire anche quei buchi lasciati dal notevole numero di treni Espressi, che fino a pochi anni fa servivano quasi tutta la rete ferroviaria fondamentale italiana, e che oggi sono solo un lontano ricordo, fatto di centinaia di vetture UIC-X a scompartimenti accantonate nei più importanti scali ferroviari.
Sono riuscite le Regioni a colmare queste mancanze? Molto spesso, purtroppo, non è stato così.
Prese dagli "individualismi", dalle già presenti difficoltà economiche nel mantenere il servizio regionale interno, e non raramente dalla contorta burocrazia italiana, hanno considerato ben poco la necessità di stipulare accordi duraturi e funzionali, atti a garantire su tutto il territorio nazionale un servizio ferroviario poco costoso tra due o più Regioni.
La Calabria, del resto, ne è l'emblema: la ferrovia Jonica ne ha subito pagato le conseguenze, con la totale soppressione del servizio ferroviario Regionale tra Sibari e Taranto, che prevedeva anche una coppia di treni per Catanzaro Lido ed una per Cosenza. Un'alternativa economica a quei servizi a lunga percorrenza Espressi, InterCity ed InterCity Notte, che fino al 2011 continuavano a servire la nostra tratta jonica: soppressi quelli, si è pensato bene di eliminare anche i treni Regionali e sostituirli da bus (con l'eccezione di due coppie di treni Sibari - Metaponto, costantemente a rischio soppressione) nel tratto Sibari - Taranto, andando ad abbandonare totalmente un intero territorio tra tre regioni.
Ma anche sul versante tirrenico, i rischi non sono mancati, e speriamo non si ripresentino nel futuro: più di una volta il servizio di treni Regionali "interregionali" tra Cosenza/Paola e Sapri/Salerno/Napoli, ha rischiato di essere praticamente annientato. La causa? Mancato accordo tra Regioni, per motivazioni probabilmente economiche, ma che tutto sommato non sono mai state chiaramente espresse.
Oggi, problemi altrettanto incredibili, si presentano addirittura nelle molto più organizzate regioni di Veneto e Friuli Venezia Giulia. A causa del minore costo orario previsto nel contratto di servizio tra Regione Friuli e Trenitalia, i treni Regionali provenienti dal Veneto con destinazione Udine e Trieste, al confine tra le due Regioni vengono "ridotti" nel numero di posti a sedere...semplicemente chiudendo al servizio viaggiatori tre vetture. I poveri viaggiatori presenti all'interno delle stesse, perciò, all'atto della chiusura delle carrozze, vengono invitati dal personale di Trenitalia a "trasferirsi" in quelle previste dal contratto di servizio friulano, con chiari risultati di sovraffollamento, noie per il trasferimento di eventuali bagagli...e non di meno, anche rischi di battibecchi per il personale ferroviario. In senso opposto, invece, non appena si entra in Veneto...miracolosamente tre carrozze tornano ad essere in servizio!
Ma la situazione è forse peggiore tra Veneto e Lombardia, dove gli ex Interregionali Venezia - Milano e viceversa, sono stati spezzati a Verona, seppur in coincidenza tra di essi: molto spesso, la causa della creazione di tali "confini", proviene dalla creazione di sistemi di cadenzamento interni alle regioni, che vanno chiaramente a contrastare con quelli delle regioni confinanti, e l'unica sofferta soluzione, è cercare almeno di creare delle coincidenze tra i due sistemi.
Non vogliamo dilungarci oltre, in una rubrica normalmente poco "impegnata" negli argomenti, e concludiamo con una riflessione. Non sarebbe forse il caso, da parte dello Stato centrale, di iniziare a considerare una parziale rivisitazione dell'attuale sistema di assegnazione dei servizi ferroviari locali alle Regioni, che ha origine nella famosa legge Bassanini ? Non sarebbe forse il caso di riprendere in mano la gestione di un servizio minimo tra due o più regioni, senza assurdi confini di mobilità, su tutte le linee ferroviarie che le interessano...magari anche in quelle cosiddette "secondarie"? La Jonica, purtroppo, è una di queste...non solo nel tratto Sibari - Taranto, ma per intero tra Reggio Calabria e Taranto!
Si tratta sicuramente di un caso unico in Italia, ma oggi, a causa di tali restrizioni "regionali", gli utenti sono costretti a pagare con tariffa InterCity un treno effettuato, per motivi tecnici, con materiale rotabile per convogli Regionali. Materiale sicuramente comodo ed accettabile, ma pur sempre per treni Regionali. 
Questo treno è un Regionale Reggio Calabria Centrale - Taranto a tutti gli effetti, che però si chiama InterCity (e costa quindi come un InterCity...) in quanto finanziato dallo  Stato, che a livello normativo non può contribuire in modo diretto all'effettuazione di treni Regionali o Regionali Veloci, ma solo di InterCity ed InterCity Notte! Ma se una Regione non è capace di accollarsi, neanche parzialmente, le spese di un treno come il Reggio Calabria - Taranto per gravi carenze economiche (a causa delle indubbie colpe sulla cattiva gestione dei fondi pubblici destinati alla mobilità), se non è più capace di ripristinare il servizio su rotaia tra Sibari e Taranto, e se non contenta manda anche allo sfascio tutto il resto del sistema di treni Regionali "interni", è mai accettabile che a pagarne le spese siano sempre i cittadini? 
Lo scaricabarile del "è colpa della vostra Regione", che da anni viene ribadito nelle interrogazioni parlamentari sul tema del trasporto ferroviario in Calabria, regionale e non, deve finire al più presto. Se una Regione è incapace di autogestirsi in un campo come quello dei trasporti, e non di meno in quello di sanità e istruzione, e se tali incapacità sono continuate e addirittura peggiorano nel tempo, va commissariata. O, per lo meno, va commissariata in quel determinato settore.

Con queste due immagini concludiamo il nostro articolo: in fotografia possiamo ammirare la E656 457, nel 2006 ancora in livrea originale, in testa ad un altro treno ex-Interregionale perduto. Si trattava del 2428 Reggio Calabria Centrale - Napoli Centrale e viceversa, che negli ultimi anni, fino alla soppressione nel 2009, veniva effettuato con una robusta ed eterogenea composizione di vetture UIC-X open space...che non raramente raggiungeva anche le 7 vetture, di cui due di prima classe! Atmosfera forse poco moderna, per un treno composto anche da vetture risalenti al 1966 (seppur ristrutturate), che effettuava 32 fermate tra i due capilinea e con un tempo di percorrenza di sei ore?
Probabile: nonostante tutto, però questo treno che oggi vediamo come appartenente ad un passato remoto, dava per esempio la possibilità di andare da Bagnara a Pisciotta-Palinuro o da Mileto a Pompei senza cambi, collegando in modo capillare ed economico, un'intera porzione di territorio del Sud, dallo Stretto di Messina al Vesuvio. Tempi in cui la "continuità territoriale", non era soltanto un parolone da campagna elettorale...

La E656 457 in testa al Regionale 2428 Reggio Calabria Centrale - Napoli Centrale, in arrivo a Lamezia Terme.
Interno di una vettura UIC-X open space di prima classe climatizzata, utilizzata in composizione al Regionale Reggio Calabria Centrale - Napoli Centrale e viceversa. In questo caso, la carrozza, ancora con tanto di poggiatesta, era entrata in composizione ad un treno Regionale tra Catanzaro Lido e Reggio Calabria Centrale.
In basso, in un bellissimo video dell'amico Ciro Vitiello, su youtube meglio conosciuto come "Fsinvideotape", è stato immortalato il Regionale 2428 Reggio Calabria Centrale - Napoli Centrale in transito a Torre del Greco, nell'ormai lontano 2007...

20 lug 2014

Salta il "miracolo" dei 30 milioni di Euro: trasporto ferroviario Regionale calabrese allo sbando


La situazione del trasporto ferroviario regionale nella nostra Calabria peggiora di giorno in giorno: sono ormai quotidiane le proteste dei pendolari (purtroppo quasi sempre rivolte alle persone sbagliate...), specie sul versante versante Jonico, maggiormente penalizzato dai tagli.
Nuove azioni sul territorio, da parte dell'Associazione Ferrovie in Calabria, sono in via di organizzazione. Per il momento, abbiamo inviato a tutte le principali testate giornalistiche cartacee ed online calabresi, la seguente lettera aperta: abbiamo riassunto l'attuale situazione di stallo tra Regione Calabria e Trenitalia, e le iniziative di segnalazione delle anomalie sul trasporto pubblico calabrese, che al più presto proveremo ad intraprendere.

Gentile Redazione, 
attraverso la seguente lettera aperta, una delle tante inviate in questi ultimi mesi dall’Associazione Ferrovie in Calabria, vogliamo esprimere ancora una volta lo sdegno nei confronti della Regione Calabria e del suo operato sul tema del trasporto ferroviario Regionale. La situazione è divenuta ormai insostenibile, e ciò che rende ancor più grave la vicenda dei tagli, che ormai si trascina da anni, è la serie di false comunicazioni diffuse dagli organi regionali. Lo scorso 8 aprile 2014, attraverso la delibera regionale n.124, la Regione Calabria tagliava infatti circa 10 milioni di Euro al contratto di servizio con Trenitalia, a partire da giugno 2014, già impoverito di molto negli ultimi anni rispetto all’offerta prevista dal Contratto stipulato nel 2011 per il periodo 2009-2014. In seguito a questa delibera, perciò, a partire dallo scorso giugno è stata decretata la soppressione di ben 26 treni regionali solo sulla linea Jonica tra Reggio e Metaponto e tra Catanzaro Lido e Lamezia, senza contare tutte le soppressioni avvenuti sul lato tirrenico e le modifiche di percorso a molti treni dell’area Metropolitana Reggina. I lettori ricorderanno bene i proclami, lanciati a partire dallo scorso 13 giugno dall’Assessore ai Trasporti Luigi Fedele, nei quali si assicurava che nessun taglio all’offerta ferroviaria Regionale, in primis sulla già martoriata linea Jonica, sarebbe avvenuto, grazie al “miracoloso” recupero da parte della Regione Calabria di 30 milioni di Euro che avrebbero tamponato, anche se solo temporaneamente, l’enorme debito che la nostra Regione ha contratto con Trenitalia in questi ultimi anni. I 30 milioni di Euro, perciò, sarebbero stati una boccata d’ossigeno per il moribondo servizio locale su rotaia calabrese. Trascorsi però pochi giorni dal proclama, i 30 milioni di Euro, da quanto si venne a sapere, diventarono solo 5: in tal modo il taglio sarebbe stato tamponato per soli 3 mesi, coprendo in pratica soltanto la metà dei 10 milioni di Euro di riduzione al contratto di servizio Regione-Trenitalia, previsti dalla delibera n.124 sopra menzionata. Ovviamente, di tale notizia poco rassicurante, nessun proclama pubblico. Il 15 giugno arriva e i giorni passano, ma solo due dei 26 treni soppressi ritornano. Già all’epoca denunciammo l’accaduto e, a distanza di qualche giorno, qualche altro treno venne ripristinato, fino ad arrivare a 12 corse ripristinate, in un clima tuttavia di assoluta confusione e disinformazione, conseguenza della presenza di pochissimi avvisi riguardanti le modifiche alla circolazione, peraltro spesso errati! Ad una settimana dall’entrata in vigore dell’orario estivo arrivano alla nostra Associazione le precisazioni da parte della Direzione Regionale di Trenitalia, che ci comunicava che gli i restanti treni non ancora ripristinati sarebbero stati effettuati nuovamente, per questioni tecniche, a partire dal 14 luglio, a patto che la Regione Calabria avesse confermato la quota parte dei 30 milioni recuperati da destinare a Trenitalia. Allietati da questa notizia, abbiamo ‘sospeso’ la nostra azione di protesta, fiduciosi nella conferma degli stanziamenti e, quindi, nel ripristino degli ulteriori treni il 14 luglio. Epilogo della vicenda? Né 30 milioni, né 5: la Regione Calabria non ha stanziato un solo euro per evitare l’ennesimo attentato al diritto alla mobilità dei cittadini calabresi, ed in particolare di quelli della fascia Jonica, e di conseguenza solo 10 dei 26 treni soppressi sono effettuati più o meno regolarmente, a volte con percorso ridotto e non tutti i giorni. Anche in questo caso, chiaramente, nessun annuncio pubblico. Di seguito, ecco la lista dei treni nuovamente soppressi (ma che in parte non sono mai stati realmente ripristinati!) a partire dallo scorso 13 luglio: 

-Reg. 12712 Reggio Cal. 07:05 Roccella J. 09:15 
-Reg. 12713 Roccella J. 09:50 Reggio Cal. 11:55 
-Reg. 12714 Reggio Cal. 09:05 Roccella J. 11:15 
-Reg. 12715 Roccella J. 11:50 Reggio Cal. 14:00 
-Reg. 3751 Catanzaro Lido 18:05 Reggio Cal. 20:55 
-Reg. 3752 Reggio Cal. 16:05 Catanzaro Lido 19:00 
-Reg. 3723 Crotone 08:25 Catanzaro Lido 09:15 
-Reg. 3728 Catanzaro Lido 11:20 SIBARI 13:55 
-Reg. 3753 Sibari 16:45 Crotone 18:18 
-Reg. 12657 Lamezia T.C. 06:55 Rosarno 8:20 
-Reg. 12664 Rosarno 12:20 Lamezia T.C. 14:00 Reg. 12669 Lamezia T.C. 12:45 Rosarno 14:10 
-Reg. 12670 Rosarno 15:20 Lamezia T.C. 17:00 
-Reg. 12671 Lamezia T.C. 13:45 Rosarno 15:10 (soppresso con certezza fino al 14 settembre, ma probabilmente anche dopo) 
-Reg. 12672 Rosarno 16:20 Lamezia T.C. 18:00 (soppresso con certezza fino al 14 settembre, ma probabilmente anche dopo) 
-Reg. 12673 Lamezia T.C. 14:45 Rosarno 16:10 
-Reg. 12674 Rosarno 17:20 Lamezia T.C. 18:55 
-Reg. 12704 Sibari 14:03 Metaponto 15:10 
-Reg. 12705 Metaponto 15:20 Sibari 16:28 

Come si può notare, una notevole riduzione interessa anche la linea Rosarno - Lamezia Terme Centrale via Tropea, con grave danno al turismo della Costa degli Dei, che per fortuna può contare su un servizio ferroviario a lunga percorrenza, con un collegamento quotidiano InterCity Notte con Roma, Firenze, e Milano/Torino, più un collegamento InterCity periodico con Roma/Firenze/Bologna/Milano. A tutto ciò, si aggiunge la situazione ancora disastrosa sul versante Jonico, dove alcuni collegamenti che in previsione dovevano essere soppressi continuano invece a circolare, non risultando però sugli orari cartacei di stazione, e rimanendo quindi ufficialmente inesistenti per molti potenziali utenti, specie se turisti. Quei pochi rimasti. Idem sul sito internet di Trenitalia, dove risulta un’offerta dimezzata rispetto a quella reale sulla Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, a causa della costante incertezza sull’effettiva erogazione dei fondi regionali, mentre vengono riportati diversi collegamenti sulla Catanzaro Lido – Reggio Calabria che sono, al contrario, ormai inesistenti da più di un mese. Insomma, la situazione risulta, a dispetto di quanto annunciato dalla Regione Calabria, in preda al caos più totale. E’ inaccettabile che interi territori della Calabria siano ostaggio di informazione errata o totalmente assente, e di un servizio ferroviario ormai più simile a quello di una nazione del Terzo Mondo, che di uno stato europeo: ci è addirittura giunta notizia che in alcune famose pubblicazioni di orari ferroviari europei, nelle pagine dedicate alla ferrovia Jonica, sia specificato di prendere con le pinze gli orari pubblicati, poiché potrebbero non corrispondere a realtà! (Qui l’elenco aggiornato delle modifiche all’offerta ferroviaria regionale di Trenitalia rispetto all’orario pubblicato nelle stazioni, entrato in vigore lo scorso 15 giugno, che conferma appunto il mancato ripristino di circa 15 treni rispetto alle promesse dell’Assessore). Simili situazioni sono la normalità in nazioni come Albania o Macedonia, che al momento non posseggono servizi ferroviari certi e continuativi: nazioni che, a differenza di quella regione italiana chiamata Calabria, stanno impegnando tutte le proprie forze per raggiungere un tenore di vita ed un livello di servizi pubblici, paragonabile a quello degli stati europei più avanzati. Ci rendiamo conto di quale triste fine stia per fare la Calabria? Dove dovremo arrivare, prima di renderci conto che i provvedimenti forti vanno chiesti ed ottenuti al più presto possibile? L’Associazione Ferrovie in Calabria non esiterà a chiedere un chiarimento pubblico da parte dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Calabria. Riteniamo sia necessario rendere note, a tutti i cittadini calabresi, le motivazioni reali per cui la Regione abbia accumulato milioni di Euro di debito con Trenitalia. Come mai Trenitalia non è stata pagata per il servizio svolto, se i fondi pubblici annualmente stanziati dallo Stato Italiano e destinati al trasporto pubblico locale, sono stati regolarmente erogati in questi ultimi anni? Com’è possibile, inoltre, che in un contesto di gravi carenze economiche, la Regione Calabria riesca addirittura ad istituire navette su gomma, per una spesa di diverse migliaia di Euro al giorno, che più volte al giorno collegheranno l’Aeroporto di Lamezia Terme alle principali località turistiche calabresi… raggiungibili via ferrovia? I fondi o ci sono, o non ci sono: non è possibile che per mantenere i servizi ferroviari non ci siano mai, mentre per incentivare il trasporto su gomma su tratte tra l’altro parallele ad un treno che purtroppo quasi non esiste più, puntualmente spuntano come per magia dal cilindro. Siamo stanchi, ribadiamo ancora una volta, di essere quotidianamente presi in giro, mentre scivoliamo verso un impoverimento ferroviario e quindi economico e sociale, che sembra senza ritorno: se non verranno ottenuti risultati concreti, ci impegneremo anche attraverso segnalazioni alla magistratura, e porteremo avanti una campagna dove chiederemo a gran voce il commissariamento dell’Assessorato ai Trasporti. Ci dispiace, ma i presupposti per portare avanti questi provvedimenti drastici, ormai ci sono tutti. Nelle prossime settimane organizzeremo una nuova serie di iniziative di protesta, oltre che un evento pubblico nella città di Soverato: in questa occasione, verranno invitati i primi cittadini del versante Jonico, ai quali verrà presentato un protocollo d’intesa sulla rimodulazione del servizio ferroviario Jonico, promosso dal gruppo consiliare soveratese “Euforia”, e già approvato all’unanimità in sede di consiglio comunale. Invieremo al più presto i dettagli e le date delle prossime iniziative. Ringraziando la Testata ed i lettori per l’attenzione, porgiamo cordiali saluti. 

Roberto Galati 
Francesco Lazzaro 
Associazione Ferrovie in Calabria


15 lug 2014

Ferrovia Silana a vapore (e non solo): cosa bolle in pentola...o meglio, in caldaia!

15 luglio 2014: una data che probabilmente ricorderemo negli annali storici della ferrovia Cosenza - Pedace - San Giovanni in Fiore.
Si è tenuto stamane, presso la sede della Comunità Montana della Presila, a Spezzano Piccolo, un importante incontro-dibattito, promosso dall'attivissimo parroco di San Giovanni in Fiore Don Emilio Salatino, al quale hanno preso parte le dirigenze di Ferrovie della Calabria (nello specifico il Presidente Giuseppe Pedà ed il Direttore dell'Esercizio Santo Marazzita), rappresentanti dell'Ente Parco della Sila, dei Giovani Democratici del territorio della Presila, del GAL e sindaci dei comuni attraversati da una delle linee ferroviarie più amate e famose in Italia ed in Europa. 
Tema dell'iniziativa, il futuro della ferrovia Silana, al momento interamente sospesa all'esercizio ferroviario, alla luce della pubblicazione del bando di gara di Ferrovie della Calabria, per l'affidamento del servizio turistico a vapore sul tratto Moccone - Camigliatello - S.Nicola Silvana Mansio...con possibilità di estensione dei "viaggi storici" fino San Giovanni in Fiore. 
In questa occasione, non poteva mancare, ovviamente, una rappresentanza di Ferrovie in Calabria.
Siamo stati onorati di partecipare ad un evento interamente organizzato da Don Emilio Salatino (che tra l'altro si è aggiunto alla schiera di associati di Ferrovie in Calabria, ed al quale diamo il benvenuto nella nostra associazione!), fondatore del Comitato per la Salvaguardia della Ferrovia Silana: l'attivismo del Parroco di San Giovanni in Fiore, che da anni si batte per il ripristino del servizio ferroviario, al minimo turistico, sulla ferrovia silana, riteniamo debba essere un spunto per il rilancio di tante altre realtà calabresi, non solo ferroviarie. Non con lo sconforto e con la semplice "lamentela", in Calabria risolveremo i nostri problemi, e Don Emilio lo ha dimostrato, con la sua capacità di risvegliare gli animi intorpiditi di sindaci ed associazioni del territorio silano, che oggi, all'unanimità, hanno dimostrato un rinnovato interesse nella riattivazione della linea ferroviaria a scartamento ridotto. Una spinta in più, è stata data con la diffusione della raccolta firme, lanciata dal Comitato di Don Emilio Salatino, atta a modificare la delibera regionale n.124 del 8/04/2014, che prevede la dismissione immediata della tratta a scartamento ridotto più alta d'Europa, da San Nicola/Silvana Mansio a San Giovanni in Fiore.

Intervento del Presidente di Ferrovie della Calabria Giuseppe Pedà, durante la tavola rotonda di stamane.
Dal canto suo, l'altrettanto attivissimo Presidente di Ferrovie della Calabria Giuseppe Pedà, presenza costante di tutti gli incontri promossi dal territorio, ha ribadito l'interesse dell'azienda nel sostenere la modifica della delibera n.124, e nel promuovere un progetto di coinvolgimento degli addetti di Calabria Verde (ex-forestali AFOR), per le iniziali operazioni di disboscamento della sede ferroviaria. In questi ultimi anni di abbandono, infatti, il rilevato ferroviario è stato praticamente invaso da ogni tipo di vegetazione, in alcuni casi anche di alto fusto (o futuro tale), che potrebbe in un immediato futuro provocare notevoli danni al sedime.
Per quanto riguarda il tema "treno a vapore", si è discusso dell'opera promozionale di Ferrovie della Calabria, fortemente sostenuta dal Presidente Pedà, in collaborazione con l'Associazione Ferrovie in Calabria, lanciata lo scorso 2 marzo in occasione della Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, che si ripeterà il prossimo 3 agosto con l'iniziativa "Ritorniamo a sbuffare", sul tratto Cosenza - Rogliano, dove tornerà appunto a "sbuffare" la bellissima vaporiera FCL 353 in testa a tre vetture storiche a terrazzini Carminati & Toselli. In occasione dell'evento di stamane, infatti, abbiamo diffuso le primissime locandine ai presenti.
Ma non ci fermiamo qui: quest'oggi ci siamo uniti ad una proposta di Don Emilio Salatino, condivisa da tutti i sindaci presenti e dai rappresentanti degli enti locali, che mira a riportare il treno a vapore sulla ferrovia silana, in tempi relativamente brevi. Per adesso, ovviamente, non a San Giovanni in Fiore, nè a Camigliatello: si tratterebbe di un treno da Cosenza a Spezzano della Sila con proseguimento per San Pietro in Guarano. Un treno per dare un segnale di reale interesse nella riattivazione del servizio, ma soprattutto per dimostrare non solo alla Calabria, ma al resto d'Italia e quindi agli eventuali tour operator che potrebbero partecipare al bando di gara indetto da Ferrovie della Calabria, quali siano le reali potenzialità economiche e di sviluppo territoriale, legate al servizio ferroviario a vapore, immerso un contesto paesaggistico e culturale di rara bellezza.
Una delle prime locandine dell'evento "Torniamo a sbuffare" che si terrà il prossimo 3 agosto, in posa sull'indiscussa protagonista della giornata, la vaporiera FCL 353!

L'Associazione Ferrovie in Calabria ha proposto al Comitato per la Salvaguardia della Ferrovia Silana, la creazione di un protocollo di intesa (mezzo politicamente molto incisivo, che stiamo portando avanti al comune di Soverato, per quanto riguarda le problematiche legate alla ferrovia Jonica) tra i sindaci dei comuni interessati e gli enti locali, da allegare alla proposta dettagliata del treno speciale, che studieremo in tempi brevi. 
Ma come abbiamo lasciato intendere nel titolo di questo articolo, non si è parlato di solo vapore e treni storici. Prima di concludere l'incontro, infatti, si è riflettuto sulle problematiche legate al TPL, anche a seguito di alcuni spunti lanciati da noi di Ferrovie in Calabria, e condivisi da Don Emilio. Anche nel territorio silano, gli sperperi di denaro legati alle sovrapposizioni tra più vettori di trasporto pubblico locale su gomma, sono all'ordine del giorno. 
Senza voler lanciare alcuna critica sterile, si è fatto notare come il servizio su gomma gestito dall'Amaco, l'azienda di trasporto pubblico urbano di Cosenza, che collega il capoluogo di provincia con tutti i centri abitati fino a Spezzano della Sila, precedentemente serviti dalla ferrovia, risulti tutto sommato peggiore rispetto a quello offerto fino al 2009 dal treno! I tempi di percorrenza del bus, tra l'altro non adeguato a percorsi extraurbani, infatti, si aggirano attorno ai 30 minuti, senza considerare eventuale traffico stradale e pericoli derivanti da neve e ghiaccio nei mesi invernali. Il treno, strutturato con orari adeguati alle necessità dell'utenza, da Cosenza Centro a Spezzano della Sila, con la linea ferroviaria in condizioni ottimali, potrebbe addirittura prevedere tempi di percorrenza leggermente inferiori, senza dimenticare la garanzia di maggiori standard di sicurezza anche in situazioni di severo maltempo, che non sono sicuramente rare nel territorio presilano. Soltanto riflessioni, magari anche un po' fantasiose: a spanne, un servizio ferroviario ordinario ben strutturato, sulla tratta iniziale linea silana, potrebbe risultare competitivo sui tempi di percorrenza rispetto ad un bus "capillare", che non percorre quindi la SS 107, almeno fino a San Pietro in Guarano. 
Un servizio costoso? Sicuramente lo è rispetto ad un bus extraurbano. Ma quando addirittura oltre all'Amaco, tre società di autoservizi si sovrappongono sul tratto presilano e sulla trasversale Cosenza - San Giovanni in Fiore - Crotone, con costi complessivi che sarebbe interessante analizzare, ci si chiede come mai non sia possibile da parte della Regione Calabria, tornare a garantire un servizio ordinario minimo su parte della ferrovia silana, affidato a Ferrovie della Calabria, in sostituzione di quello "strano" servizio su gomma urbano/extraurbano, che oggi malamente cerca di coprire il vuoto lasciato dalla soppressione dei treni da Cosenza a Spezzano della Sila. Quante altre aree limitrofe a Cosenza, non servite da alcuna infrastruttura ferroviaria, oggi necessiterebbero di un potenziamento del servizio pubblico su gomma? Riteniamo che la lista sia molto lunga.
Vogliamo far notare, per completezza e per chi non conoscesse i territori, che l'intera area composta dai popolosi centri di Casole, Spezzano e Pedace/Serra Pedace, è dotata di una sorta di "metropolitana" studiata all'inizio del '900, che nel giro di 6 km prevede ben cinque stazioni (Magli, Casole - Trenta, Pedace - Serrapedace, Spezzano Piccolo e Spezzano della Sila). Per quanto "lenta" possa essere la nostra storica linea ferroviaria, il confronto con un bus che serva via strada tutte queste località, costretto a percorrere strade strettissime, tortuose e dai percorsi spesso improbabili per ovvi motivi geomorfologici, difficilmente è favorevole al vettore gommato.
La stazione di Pedace - Serrapedace.
La nostra domanda, perciò, è sempre la stessa, e vale per la ferrovia Jonica, come per la Sila, e come per tante altre realtà calabresi: perchè eliminare il servizio su ferro e sostituirlo con bus, addirittura sovrapposti tra di essi, e dove non c'è alternativa al bus perchè le rotaie non ci sono mai arrivate...il bus non esiste, o esiste in modo frammentario e poco attraente per la collettività? Siamo sicuri che le attuali ed assurde sovrapposizioni di più società di trasporto su gomma, non possano essere eliminate, in modo tale da redistribuire i km/bus verso territori oggi quasi totalmente isolati, e parallelamente restituire alla ferrovia, dove esistente e limitatamente alle tratte appetibili dall'utenza, il suo storico ruolo di centralità nella mobilità dei cittadini?
Non chiediamo, sicuramente, di ripristinare i treni ordinari nell'intero tratto da Cosenza fino a San Giovanni in Fiore: in quel caso, chiaramente, a causa degli elevati tempi di percorrenza complessivi, il servizio non sarebbe sicuramente al passo con i tempi rispetto ad un bus diretto che percorra la SS 107: da Spezzano della Sila fino a San Giovanni in Fiore, l'alternativa da promuovere con ogni forza, unendosi all'operato di Don Emilio Salatino, è quella del servizio turistico, a vapore e perchè no, anche a trazione diesel, che a regime potrebbe assumere addirittura i contorni di una sorta di offerta ordinaria. La ferrovia Silana è un patrimonio da non dilapidare, nella sua totalità, e nelle sue diversità, che spaziano dal servizio turistico all'utilità per i pendolari: oggi, più di ieri, questa infrastruttura può rappresentare un vettore per il rilancio del territorio della Pre-Sila cosentina. 
Non possiamo negare di essere, ancora una volta, più che soddisfatti dall'interesse delle Ferrovie della Calabria, che non dimentichiamo, continuano ad attraversare un periodo finanziariamente non ancora roseo: nonostante ciò, la volontà di ripartire e di rimettersi in gioco, ci viene dimostrata ogni giorno di più, e questo è un importante punto a favore  per la più importante azienda di trasporto pubblico locale regionale. Ma soprattutto, è un punto a favore per la realizzazione del sogno di una ripresa economica della nostra Calabria.

A pranzo con Don Emilio, immancabilmente alla stazione di San Nicola Silvana Mansio, al ristorante "La Locomotiva", costituito all'interno di quattro storici rimorchi RA 3000.

9 lug 2014

Calabria a vapore: "Torniamo a sbuffare" il 3 agosto 2014!


Come anticipato nelle scorse settimane, il 3 agosto torna il vapore ferroviario in Calabria, e lo farà dando spettacolo con la bellissima vaporiera FCL 353! Dopo il successo dell'evento legato alla Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, il 2 marzo 2014, l'Associazione Ferrovie in Calabria e le Ferrovie della Calabria, ripropongono una nuova "sbuffante" iniziativa sulla tratta Cosenza - Rogliano e ritorno. Si tratterà, inoltre, di un evento atto a festeggiare e pubblicizzare il bando di gara per l'affidamento del servizio turistico ferroviario in Sila, lanciato dalla nostra azienda di trasporto regionale pochi giorni fa.
Prima di pubblicare il programma dettagliato della giornata, vogliamo invitare ad una riflessione i nostri lettori, ma soprattutto le istituzioni politiche locali e regionali: in Calabria torna il treno storico, (diffuso e consolidato nel resto d'Italia, sia su rete RFI che sulle ferrovie ex-concesse), seppur non ancora con una programmazione fissa. Un treno storico a vapore, e quindi un'attrazione anche per il pubblico non appassionato di treni e ferrovie, proveniente da tutta Italia ed anche dall'estero! Invitiamo a riflettere sulle potenzialità economiche provenienti da iniziative di questa tipologia: lo scorso 2 marzo, grazie al treno speciale, abbiamo contribuito nel nostro piccolo, a "far girare" l'economia di Rogliano, attraverso il coinvolgimento di ristoratori e guide turistiche locali. Questo è quello che torneremo a fare il prossimo 3 agosto, ed è quello che bisognerà continuare a sostenere ed incrementare nell'immediato futuro: la Calabria è una regione che grazie alle proprie risorse ambientali e culturali (e non di meno tecniche ed ingegneristiche, come appunto l'amatissimo treno a vapore di Ferrovie della Calabria), potrebbe potenzialmente divenire una delle aree europee più sviluppate economicamente, e riuscire a superare la crisi in tempi relativamente brevi. Non lasciamoci sfuggire ancora una volta questa occasione: Ferrovie della Calabria e Associazione Ferrovie in Calabria, tra meno di un mese, dimostreranno ancora una volta, che ciò che è stato appena scritto, corrisponde a verità!
La FCL 353 in testa al treno speciale Cosenza  - Rogliano dello scorso 2 marzo.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA 


10.00(*): partenza treno storico dalla stazione di Cosenza FC/FS (Vaglio Lise). Composizione prevista: locomotiva FCL 353 + due carrozze + carrozza mista bagagliaio anni '20;
- 10.15: partenza treno da Cosenza Centro (Piazza Matteotti, C.C. 'Due Fiumi');
- 11.00: arrivo a Pedace, sosta per rifornimento idrico locomotiva e visita della stazione;
- 11.30: partenza da Pedace 
- 13.30: arrivo a Rogliano, inversione locomotiva e pranzo;
- 16.15: visita guidata del centro storico di Rogliano;
- 17.00: partenza da Rogliano per Cosenza Centro e Cosenza Vaglio Lise.

Arrivo stimato a Cosenza intorno alle ore 19.00(*).

(*) Orari compatibili con eventuali arrivi con il treno ICN785 proveniente da Milano C.le o partenze con il treno ICN784 per Milano C.le. Prevista, in caso di necessità, la possibilità di attesa del Reg 23853 proveniente da Paola.


PRENOTAZIONE POSTI e PRANZO

Per l'accesso al treno e l'eventuale soluzione pranzo è necessario versare all'Associazione un contributo, secondo gli importi di seguito indicati:

Adulti (da 13 anni compresi in su): €20,00;
Ragazzi (5-12 anni compresi), Personale FC e Associati 'Ferrovie in Calabria': €12,00 [max 30 posti disponibili];
Bambini 0-4 anni: gratuito (purché non occupino posti a sedere, altrimenti verrà applicata la tariffa prevista per la fascia di età 5-12 anni);
Soluzione pranzo (facoltativa): supplemento €15,00 o €17,00 a seconda del Menu scelto (leggi dettagli sotto; per i bambini è prevista la possibilità di pagare direttamente in trattoria in base a ciò che verrà effettivamente ordinato).

Menu 1 Trattoria 'Pizzeria del Corso':
€15,00
- Antipasto: salumi e formaggi tipici, polpette e bruschetta;
- Primo piatto: Pasta alla siciliana (con melanzane);
- Secondo piatto: Polpettone di carne e verdure;
- Contorno: Patate al forno
- Bibite e vino
- Frutta
- Caffè

Menu 2 Trattoria 'Antico Savuto':
€17,00
- Aperitivo di benvenuto;
- Antipasto: salumi e formaggi tipici, frittatina all'ortolana, polpette miste, funghetti alla silana;
- Primo piatto (pasta fresca): Cavatelli verdure e speckoppure Orecchiette al ragù di salsiccia e pomodorini;
- Secondo piatto: Panata di carne alla silana oppure Panata di tacchino alla piastra;
- Contorno: Patate/Verde misto;
- Bibita o 1/4 di vino;
- Macedonia di stagione

(Sono esonerati dal pagamento del contributo i soli membri dell'Associazione che presteranno servizio durante la giornata [massimo 4]. Gli altri membri dell'Associazione in regola con il pagamento della quota associativa per l'anno in corso avranno invece diritto a viaggiare gratuitamente purché non occupino posti a sedere e sostino all'interno del bagagliaio, nei limiti dei posti disponibili; gli Associati che vorranno invece prenotare un posto a sedere avranno diritto ad una riduzione sul prezzo del biglietto 'Solo Treno'. Il pranzo resta a carico degli Associati.)

I biglietti 'Solo Treno' includono la visita guidata nel centro storico di Rogliano e un sacchetto di 'benvenuto' (snack + bottiglietta d'acqua) ma non il pranzo, per il quale i singoli viaggiatori dovranno provvedere autonomamente in caso di mancata prenotazione e pagamento del supplemento trattoria (che si va a sommare al prezzo del biglietto 'Solo Treno').

INDICAZIONI

Si prega di confermare entro giorno 24 luglio 2014 l'eventuale prenotazione per il pranzo, al fine di poter comunicare in tempo utile le relative prenotazioni ai ristoratori.
Si chiede altresì di comunicare, per ragioni organizzative, la stazione di salita prescelta (Cosenza FS o Cosenza Centro) e il nominativo di ciascun partecipante (indicandone eventualmente anche la fascia di età ai fini tariffari).
Tutti gli orari sono da considerarsi indicativi (ad eccezione di quelli di partenza da Cosenza Vaglio Lise e Cosenza Centro), pertanto saranno possibili anticipi o ritardi rispetto agli orari indicati a seconda dei tempi effettivamente necessari allo svolgimento delle singole attività.
Si raccomanda di recarsi nelle stazioni di salita in congruo anticipo rispetto all'orario di partenza del treno, al fine di agevolare tutte le operazioni di check-in, preventive alla salita sul treno.
E' prevista l'effettuazione di alcune fermate durante il viaggio in treno al fine di effettuare riprese fotografiche, durante le quali solo piccoli gruppi di persone interessate e preventivamente autorizzate dal personale dell'Associazione potranno scendere dal treno.
Durante l'intera giornata tutti i partecipanti saranno tenuti a seguire le indicazioni del personale dell'Associazione e del personale Ferroviario, che saranno a disposizione in caso di qualsiasi necessità per tutta la durata della manifestazione.

La prenotazione dei posti sul treno è obbligatoria: sono disponibili 110 posti a sedere.

Per la prenotazione dei posti si prega visitare la pagina dedicata.

4 lug 2014

Foto della settimana - Giugno 2014

Pur con qualche giorno oltre il termine del mese di giugno, che come abbiamo potuto vedere, si è rivelato foriero di tante inquietudini per quanto riguarda il trasporto ferroviario regionale, pubblichiamo oggi le come sempre bellissime Foto della Settimana provenienti dalla nostra Photogallery.

Iniziamo dal primo scatto, inviatoci dal nostro amico ed associato Alessandro Moscetti: un'immagine nostalgica, ma che in realtà sarebbe ripetibile ancora oggi. Ci troviamo all'interno della rimessa locomotive delle Ferrovie della Calabria di Gioia Tauro: in sosta possiamo ammirare, nella splendente livrea giallo-rosso, il locomotore diesel Lm4 605, affiancato dall'ormai storica automotrice M2.210, ancora dotata di caratteri frontali in rilievo! 
Una fotografia che dedichiamo all'imminente avvio dei lavori di ripristino della tratta ferroviaria Gioia Tauro - Palmi, un punto di ripartenza per l'intero sistema di mobilità taurense.
Cartolina taurense (n°133 - 06/2014)
Rimaniamo sul versante tirrenico con la seconda fotografia, anche in questo caso inviataci da un altro grande amico ed associato di Ferrovie in Calabria, Domenico Palazzo. Ci troviamo a Lamezia Terme Centrale, durante un transito decisamente d'eccezione: la storica locomotiva E646 196, oggi appartenente al parco rotabili storici amministrato dalla Fondazione FS, è qui ripresa in testa a tre automotrici ALn668 serie 1900, e l'ultimo bagagliaio per automotrici LDn 24 (unità 333). Tutta la composizione era diretta in Sicilia: la E646 avrebbe effettuato successivamente un treno speciale da Palermo a Porto Empedocle, per poi rientrare "nel continente", mentre le automotrici ed il rimorchio sono rimasti in terra sicula, in attesa di ripristino estetico con i canoni d'epoca, per l'utilizzo con treni speciali.
Vecchie glorie in Calabria (n°134 - 06/2014)
Il terzo spettacolare scatto, ci porta invece sul versante Jonico: il nostro Antonio Marino ci ha inviato una sua bellissima fotografia scattata nei pressi di Marina di San Lorenzo. Un'immagine che racchiude i due "grandi problemi" storici del versante Jonico, "problemi" che in realtà dovrebbero essere un veicolo di sviluppo economico per tutto il territorio, se ammodernati e sfruttati a dovere. Corrono fianco a fianco, in molti punti, e spesso si incrociano o si sovrappongono: ci riferiamo alla Ferrovia Jonica ed alla Strada Statale 106. Nei pressi del km 34 da Reggio Calabria, transita l'ALn668 1081 in doppia composizione con un'altra unità, con un Regionale diretto a Reggio Calabria Centrale...
Difficile dire quale delle due vie di comunicazione sia messa peggio: è però cosa certa, che questa fotografia sia un baluardo delle nostre identità storiche e culturali.
Le due Joniche! (n°135 - 06/2014)
Concludendo con l'ultima fotografia di giugno, ci spostiamo di un bel po' di chilometri, ma rimaniamo pur sempre sulla Jonica: questa volta "saltiamo" nei pressi di San Leonardo di Cutro, con l'artistica immagine inviataci dall'amico siciliano Pietro Rizzo, che ha immortalato l'ALn668 3129, da pochi mesi assegnata a Reggio Calabria, in servizio Regionale verso Crotone/Sibari. Un impercettibile segnale di rinnovamento per la trazione diesel calabrese, che da anni è monopolio delle ormai obsolete ALn668 serie 1000.
Il - quasi - rinnovamento (n°136 - 06/2014)
Continuate ad inviarci le vostre fotografie ferroviarie calabresi, all'indirizzo info@ferrovieincalabria.it! Una volta alla settimana le pubblicheremo nella Photogallery di Ferrovie in Calabria, ed una volta al mese nelle pagine di questo blog! 
 
Il primo blog dedicato al trasporto ferroviario in Calabria...by Roberto Galati...email - msn: exp826@hotmail.it