I contenuti di Ferrovie in Calabria sono a disposizione di tutti, ma a condizione che, se sfruttati, siano accompagnati dall'indicazione della fonte (blog o autore dei testi/fotografie). Tutto il materiale ivi pubblicato è protetto da Copyright, perciò per evitare situazioni incresciose vi preghiamo di seguire questa piccola regola. Buon Viaggio!

• 14/10/14 • La mancanza di energia per l'alimentazione elettrica, sulla linea Paola - Cosenza, causa l'arresto improvviso di un treno nella galleria Santomarco: si è trattato della simulazione di criticità, tenutasi stanotte all'interno della lunga galleria posta sulla ferrovia Paola - Cosenza. Qui la news di ANSA Calabria • 13/10/14 • Trenitalia: a partire dal 15 ottobre verrà ripristinato il treno Regionale 22664 Reggio Calabria Centrale (11.30) - Rosarno (12.50), mentre verrà soppresso, solo nella giornata del 15 ottobre, il Regionale 22653/22654 Melito PS (6.45) - Rosarno (8.45). Qui il comunicato di Fsnewss • 04/10/14 • Si è tenuto nella giornata del 2 ottobre, l'open day alla stazione RFI di Fuscaldo, i cui ambienti non più utili ai fini dell'esercizio ferroviario, sono stati assegnati alla locale cooperativa agricola "Il Segno": prosegue quindi anche in Calabria, il programma di Rete Ferroviaria Italiana che prevede il recupero e l'affidamento a fini sociali delle stazioni parzialmente o totalmente dismesse. Qui la news • 29/09/14 • Si terra alla stazione RFI di Bova Marina, giorno 9 ottobre, un nuovo sit-in di protesta contro il declassamento della ferrovia Jonica. Clicca qui per aderire all'evento su facebook • 22/09/14 • Taglio delle stazioni sulla ferrovia Jonica: l'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, scrive ad RFI per chiedere rassicurazioni sul progetto di ridimensionamento, in vista di una riorganizzazione dell'orario regionale lungo la linea Jonica. Qui il comunicato • 13/09/14 • Pubblicati sulla nostra pagina gli orari dei servizi ferroviari Ferrovie della Calabria previsti a partire dal prossimo 15.09.2014. Vedi qui • 12/09/14 • Il fabbricato viaggiatori della ormai dismessa fermata di Curinga (posta sulla linea Tirrenica tra Lamezia Terme ed Eccellente), è stato ufficialmente attribuito da RFI, ad uso gratuito del Comune. Qui la delibera del consiglio comunale • 09/09/14 • Domani, 10.09.2014, il candidato per le Regionali con il Centrosinistra Oliverio si recherà nella stazione delle Ferrovie della Calabria di Soveria Mannelli, dalla quale partirà alla volta di Catanzaro a bordo del treno 17 delle 10.25. Arrivato a Catanzaro incontrerà a via Milano i lavoratori e sindacalisti delle FC e dell'AMC di Catanzaro. Leggi qui

30 set 2013

Foto della settimana - Settembre 2013

Mese di settembre decisamente prolifico di bellissime fotografie inviateci dai nostri lettori e collaboratori, e soprattutto celebrativo, per la pubblicazione della centesima Foto della settimana! Direttamente dalla photogallery di Ferrovie in Calabria, ecco di seguito le cinque immagini pubblicate settimanalmente negli ultimi 30 giorni, iniziando dall'artistico scatto "ferro-floreale" di Francesco Bruno Guaragna: ci troviamo nei pressi della ex-stazione (attualmente semplice Posto di Movimento) di Cassano allo Jonio, sulla linea Sibari - (Cosenza) - Paola. Un esempio dell'insuperabile connubio natura-ferrovia, prerogativa di un'infrastruttura non invasiva all'interno di un ambiente naturale.

Binari floreali (n°96 09/2013)















Secondo scatto extraregionale...o quasi! Ci troviamo in Lazio, all'interno della famosa (almeno per i cultori delle mitiche Ferrovie Calabro Lucane) Selva di Paliano, in provincia di Frosinone. L'intera area, oggi quasi totalmente occupata dal Parco della Selva, apparteneva al Principe Ruffo di Calabria, che spinto dalla passione per la propria terra e per i trasporti ferroviari, riuscì a creare una vera e propria ferrovia privata interna, a scartamento ridotto 950mm, sulla quale far circolare vari rotabili di immenso valore storico, acquistati dalle allora Ferrovie Calabro Lucane. Si parla di almeno due Emmine, di cui una ancora con cassa originaria, due vaporiere serie 400 e soprattutto due bellissime automotrici diesel elettriche M2 DE 50. In fotografia è ripresa l'unità 55, che assieme a tutti gli altri rotabili, giace in stato di completo abbandono da decenni, dopo la morte del Principe Ruffo...unico componente letteralmente inalterato, grazie all'acciaio inox, è la cassa, in impeccabili condizioni estetiche e strutturali.

FCL: Ferrovie Calabro...Laziali! (n°97 09/2013)















Torniamo in Calabria, con il terzo scatto inviatoci da Antonino Romeo...ovviamente direttamente dall'area reggina! La D445 1086, originariamente assegnata al DL di Treviso (caratteristica riconoscibile dalla particolare fascia rossa posta sul frontale tra i fanali, presente solo sulle macchine appartenenti al deposito veneto), corre in testa all'IC 559 proveniente da Taranto, ormai quasi giunto al termine del suo viaggio, nei pressi di Reggio Calabria Pellaro. 

Una veneta...emigrata in Calabria (n°98 09/2013)















Spostiamoci ora al centro della Calabria, con questo interessante treno cantiere in sosta alla stazione di Lamezia Terme Nicastro, capeggiato da una potente (ed ormai storica...) locomotiva diesel di origine belga, del gruppo 80 appartenente alle SNCB. E' il 25 giugno 2008, dopo soli 10 giorni dall'attivazione della tanto discussa variante Catanzaro Lido - Settingiano...

Un cantiere su rotaia! (n°99 09/2013)














Giungiamo così all'ultimo scatto pubblicato in settembre...ed alla centesima Foto della Settimana! Abbiamo preferito dedicarla ancora all'InterCity 559-562 Reggio Calabria Centrale - Taranto, istituito lo scorso giugno, e diventato ormai il principale punto di discussione nella nostra Calabria, tra ritardi, soppressioni, utilizzo di materiale non adeguato. Non ultima, infatti, la sostituzione con una ALn668 singola, per l'ennesima volta. In ogni caso, però, la fotografia, scattata da Alessandro Moscetti nei pressi di Cirò Marina, rende onore ai giorni (in verità non molti, purtroppo...) di effettuazione con materiale rotabile previsto, e cioè D445 e due vetture UIC-X DTR ex prima classe...composizione magrissima ed inadeguata alla classificazione InterCity, ma pur sempre meno "truffaldina" di un'automotrice regolarmente utilizzata per l'effettuazione di treni Regionali.

Il mini-InterCity (n°100 09/2013)

Prossimo appuntamento con le Foto della Settimana a fine ottobre: continuate ad inviarci le vostre immagini!

26 set 2013

Ferrovie della Calabria ed aumento tariffe: qualche chiarimento...

E' ormai ufficiale: Ferrovie in Calabria sta diventando letteralmente un blog di controinformazione!
Del resto, non potremmo fare diversamente: dopo la risposta alla raccolta firme della CGIL mirata alle dimissioni di Moretti, e la "battaglia" di responsabilità tra Trenitalia e Regione Calabria su alcune previste soppressioni di treni Regionali, ci troviamo di fronte ad un nuovo caso di disinformazione, che riguarda questa volta le Ferrovie della Calabria. Come noto, dallo scorso 10 settembre sono entrati in vigore gli aumenti tariffari del TPL, stabiliti dalla Regione Calabria attraverso il Decreto 11954 del 19.08.2013, strettamente legati all'aumento dell'inflazione degli ultimi due anni. Tali aumenti, tuttavia, non sono stati stabiliti di punto in bianco, ma erano previsti già dall'agosto del 2011, essendo stati stabiliti infatti attraverso la DGR 362 dell'11.08.2011, la quale prevedeva l'adeguamento all'inflazione ciascun 1° agosto di anno dispari delle tariffe stabilite con tale delibera. Tali tariffe, stabilite quindi dalla Regione, fino al gennaio 2012 venivano applicate esclusivamente dalle aziende di trasporto passeggeri su gomma all'interno del territorio regionale: il settore ferroviario delle Ferrovie della Calabria ne era quindi escluso. A seguito della DGR 568 del 16.12.2011, che stabiliva l'allineamento delle tariffe per i servizi ferroviari svolti da Ferrovie della Calabria a quelle previste dalla precedente DGR 362, la nostra azienda ferroviaria regionale si è automaticamente dovuta adeguare al nuovo sistema tariffario a partire dal 1° gennaio 2012, con sostanziali modifiche...e soprattutto, aumenti dei prezzi dei biglietti. In particolare si deliberò l'uscita - su richiesta delle Ferrovie della Calabria - del settore ferroviario aziendale dal sistema di integrazione tariffaria 'BinBus' di Cosenza, mentre a Catanzaro veniva soppressa la tariffa urbana, dal costo di soli 0,77 € e dalla durata di 90 minuti, prevista tra le stazioni di Catanzaro Lido e Madonna del Pozzo. Si passa così a svariate tariffe separate, decisamente poco adeguate ad un'area urbana come quella di Catanzaro, con la minima (tariffa 01), al costo di 1,00€ per una fascia rientrante nei 10 km, 1,20€ per la "tariffa 02" compresa tra 10 e 20 km, e così via. Inoltre, la mancata applicazione della tariffa andata e ritorno da parte delle Ferrovie della Calabria, unita alla soppressione della validità di 90 minuti del biglietto in ambito urbano, ha portato in alcuni casi anche ad un aumento del 212% per spostamenti all'interno dell'area catanzarese con percorrenza maggiore di 10 km: il viaggiatore era infatti costretto a spendere ben 2,40 € per un viaggio A/R (1,20€ andata ed 1,20€ ritorno), e non più i 0,77€ di un solo biglietto urbano, utilizzabile nei due sensi all'interno dei 90 minuti dall'obliterazione. Aumento sicuramente minore ma certamente non meno vertiginoso per i viaggi tariffa '01' 0-10 km, con un +30% e per quelli tariffa '02' di sola andata con un +56%, passati a +82% in seguito agli adeguamenti di questo settembre. Per non parlare degli aumenti a cui sono andati incontro i vari utenti dei servizi automobilistici in coincidenza con i treni nelle stazioni di Gimigliano, Cicala, San Pietro Apostolo e Serrastretta, dove da un giorno all'altro ci si è ritrovati a dover pagare due biglietti separati per treno e bus, ciascuno peraltro a tariffa maggiorata! Un vero e proprio massacro finanziario per i viaggiatori abituali, che annualmente si sono ritrovati a spendere decine e decine di euro in più (in alcuni casi anche centinaia) per i propri spostamenti di lavoro e studio, essendo tra l'altro aumentati anche i prezzi degli abbonamenti, legati anche in questo caso ai nuovi metodi di tariffazione regionale.
Ribadiamo, REGIONALE.
Lo ribadiamo per un motivo ben preciso: a seguito dell'ultima modifica tariffaria del 10 settembre, è stato pubblicato su diverse testate giornalistiche online, tra cui Catanzaro Informa, questo articolo, dove da parte di un'associazione vengono criticate le Ferrovie della Calabria per l'aumento del costo dei biglietti, specificando pure che tali aumenti non giungono parallelamente ad un miglioramento dell'offerta. Si parla di treni sporchi, vecchi ed in ritardo. A noi di Ferrovie in Calabria la situazione sembra ben diversa, non di certo perchè "di parte", come penserebbe un lettore superficiale. Premesso quindi che l'errore fondamentale sta nell'accusare le FC di un incremento dei prezzi che proviene dalla Regione e non dall'azienda stessa, sottolineiamo che in realtà... il miglioramento del servizio nonostante tutto c'è, eccome! Treni vecchi e sporchi e sempre in ritardo? Forse in parte, ma certamente non ci si può lamentare sulla tratta Catanzaro Lido - Catanzaro Città (quella maggiormente colpita dai rincari), dove la maggior parte delle corse viene effettuata con i nuovissimi complessi Stadler DE M4c 500. Ancor meno si possono criticare le nostre FC sul versante cosentino, dove la tratta Cosenza Vaglio Lise - Rogliano è stata riprolungata fino a Marzi, con un prolungamento anche delle "corsette" urbane di Cosenza, dalla stazione di Centro a quella di Casali. Incrementata anche l'offerta con l'aggiunta di nuove corse, senza dimenticare l'innegabile vicinanza dell'azienda alle esigenze dell'utenza, come dimostrato nell'incontro dello scorso 6 settembre, e come dimostrato addirittura con la quasi immediata istituzione di una corsa Marzi - Cosenza nella prima mattinata, come richiesto dalla comunità locale, a pochi giorni dal ripristino della tratta. In più, nonostante il nuovo rincaro, le Ferrovie della Calabria hanno istituito la tariffa A/R anche per il servizio ferroviario, che come scritto qualche riga più in alto, è regolarmente prevista dal sistema tariffario regionale. Questo porta ovviamente ad un risparmio di denaro per l'utente, che non è quindi costretto ad acquistare due biglietti di corsa semplice, spendendo una cifra maggiore (il risparmio inoltre, nonostante gli aumenti, c'è anche rispetto alle vecchie tariffe in vigore: 1,60€ anziché 2,00€ A/R tariffa 01; invariato a 2,40€ il prezzo per A/R per i viaggi tariffa 02; 3,00€ A/R contro i precedenti 3,20€ A/R tariffa 03; 3,80€ A/R contro i precedenti 4,00€ tariffa 04; etc..): pubblichiamo per la seconda volta la tabella con i prezzi aggiornati previsti dalla Regione Calabria per le FC e per le società regionali di trasporto pubblico extraurbano.


Inoltre, sempre ricollegandoci all'articolo presente su Catanzaro Informa, non capiamo bene quale sia il nesso tra l'aumento delle tariffe regionali, applicate alle Ferrovie della Calabria come alle varie autolinee private, con la paventata soppressione di treni Regionali sulla linea Jonica... linea gestita da Trenitalia, sotto contratti pur sempre regionali, ma totalmente diversi! Condividiamo certamente l'idea che si sia scelto di aumentare le tariffe in un momento in cui la situazione dei trasporti calabresi è tutt'altro che ottimale (fallimento FerSav, soppressione del 50% dei servizi automobilistici nel periodo estivo, soppresse o a rischio soppressione diverse corse ferroviarie Trenitalia), ma l'impressione è soltanto una: un grande calderone riempito in malo modo da chi, con tutto il rispetto, di trasporti capisce poco e niente... e ancora una volta provoca un disastroso 'effetto disinformazione' su testate giornalistiche consultate giornalmente da migliaia di cittadini calabresi, con l'unico risultato di metterli contro chi con aumenti di prezzi, riduzione di servizi e problemi vari, c'entra praticamente nulla! Il punto è quindi sempre lo stesso: ignoranza ed arretratezza in materia di trasporti, in un mondo che nel frattempo è totalmente cambiato.
Qualche buona idea però ogni tanto non manca: la FILT-CGIL di Catanzaro-Lamezia, ha avviato la scorsa settimana un'interessante raccolta di firme mirata all'integrazione tra vettori di trasporto pubblico nel comune di Catanzaro, coinvolgendo AMC, Ferrovie della Calabria e addirittura Trenitalia, con ripristino di una tariffa urbana, in questo caso estesa anche alle altre società di trasporto, e non prerogativa esclusiva delle FC.
Non potevamo mancare ovviamente anche noi di Ferrovie in Calabria: ancor prima dell'iniziativa della CGIL abbiamo infatti inviato agli organi regionali competenti una missiva con all'interno tre ipotesi di miglioramento della fruibilità dei treni dell'azienda ferroviaria regionale, all'interno del comune di Catanzaro, sottolineando inoltre che l'attuale tariffazione rischia, almeno in ambito urbano, di far crollare l'utenza sui treni:

1) Applicazione di una tariffa unica tra tutte le località della tratta ferroviaria gestita da Ferrovie della Calabria ricadenti nel territorio del Comune di Catanzaro (o almeno per la tratta Catanzaro Lido - Catanzaro Città), con prezzi pari a quelli attualmente previsti dalla tariffa 01 (scaglione di percorrenza 0 - 10 km di 1€ );


2) Mantenimento dei coefficienti correttivi previsti dalla DGR 362 dell'11.08.2011 al fine di attenuare l'aggravio di spesa per gli utenti della tratta in questione, limitatamente alle tariffe in vigore per spostamenti interni al territorio del Comune di Catanzaro (eventualmente solo per la tariffa 02, mantenendo il prezzo da 1,20€ per i biglietti di corsa semplice, di 2,00€ per biglietto A/R, 9,00€ per gli abbonamenti settimanali e 32,00€ per quelli mensili);



3) Applicazione delle tariffe previste dal decreto 11954 del 19.08.2013 per i servizi urbani su gomma anche per gli spostamenti all'interno del territorio del Comune di Catanzaro (o limitatamente alla tratta Catanzaro Lido - Catanzaro Città) effettuati a bordo dei mezzi ferroviari delle Ferrovie della Calabria, che in tal modo verrebbero equiparati ai servizi urbani gestiti dall'AMC, gettando le basi per una futura integrazione vera e propria.


Concludiamo il post auspicando ancora una volta ad una maggiore informazione da parte di movimenti locali e soprattutto da parte dei politici: soltanto istruendo la popolazione e rendendo note le reali responsabilità di alcuni disservizi, e perchè no, anche di eventuali miglioramenti, si potrà ripartire (ovviamente in treno!) nella nostra Calabria...
Un complesso Stadler in arrampicata verso Catanzaro Città: la tratta ferroviaria a scartamento ridotto nel nostro capoluogo di regione è fondamentale per la mobilità urbana, e ad oggi è  quasi totalmente servita dai rotabili più recenti e funzionali circolanti in tutta la Calabria!


22 set 2013

Ferrovie calabresi: piccole notizie settembrine...

Ecco di seguito un vero e proprio..."post raccoglitore"! Come era infatti consuetudine fino a non oltre 15 anni fa, alcuni treni merci, denominati in modo informale "raccoglitori", partendo da una stazione d'origine e raggiungendo una di destinazione dove avveniva il riordino  della composizione, prelevavano i carri merci già caricati nelle ore precedenti, presenti negli scali delle piccole stazioni intermedie. Non era infrequente ovviamente neppure il processo opposto, con la distribuzione di carri vuoti da caricare...o già carichi da scaricare!
Oggi Ferrovie in Calabria effettua un servizio simile! Abbiamo infatti raccolto alcune novità che stanno interessando il trasporto ferroviario calabrese in questi ultimi giorni, ma che però non raggiungono un "livello d'importanza" tale da essere pubblicate singolarmente in post specifici. Metaforicamente, perciò, riteniamo opportuna l'effettuazione di un "raccoglitore" di pochi carri recuperati qua e là, piuttosto che quella di un treno merci completo origine-destinazione, che probabilmente viaggerebbe quasi vuoto!

Iniziamo dalle Ferrovie della Calabria...e dal primo giorno di ripristinato esercizio della breve tratta Rogliano - Marzi, sul versante cosentino, lo scorso 16 settembre. Come avevamo anticipato nel precedente post dedicato all'incontro tra l'azienda regionale, le comunità locali e le associazioni, dopo tre anni di interruzione, la tratta Cosenza - Rogliano torna a crescere, seppur di pochi km. Il prolungamento di parte delle corse a/da Marzi, permette infatti di raggiungere agevolmente, oltre ovviamente la stessa Marzi, anche l'ospedale di Rogliano, posto nei pressi della fermata di Rogliano Serra. Il primo giorno di ripristino dei collegamenti ferroviari, l'intera comunità di Marzi si è riversata in stazione, aderendo all'evento di ringraziamento alle Ferrovie della Calabria organizzato dall'Associazione Culturale Alternativa. Alla manifestazione sono stati presenti, inoltre, lo stesso sindaco Rodolfo Aiello in rappresentanza dell’intera comunità di Marzi, assieme a Damiano Mirabelli, Presidente del Comitato dei viaggiatori “Ridiamo valore alle Ferrovie della Calabria” e diversi rappresentanti del Management delle Ferrovie della Calabria.
Pur ribadendo il plauso alle FC, che nonostante il periodo di forte crisi economica hanno investito su un ripristino e soprattutto su un potenziamento dell'offerta, dalla comunità "marzese" è stata giustamente richiesta l'istituzione/prolungamento di un almeno un treno nella fascia oraria antecedente le 8 del mattino per Cosenza, e dopo le 18.45 da Cosenza, per permettere l'utilizzo da parte degli studenti nel primo caso, e da parte di molti lavoratori di ritorno dalla città nel secondo.

Il complesso Stadler DE M4c 501 appena giunto a Marzi, il primo giorno di ripristino della tratta, lo scorso 16 settembre.













Importante modifica per quanto riguarda invece gli autobus di collegamento tra Soveria Mannelli e Colosimi/Rogliano, sulla tratta ferroviaria attualmente interrotta dalle numerose frane: come avevamo sottolineato in occasione dell'incontro catanzarese dello scorso 6 settembre, con piccolissime modifiche d'orario, alcuni collegamenti bus sarebbero diventati molto più funzionali, permettendo di effettuare un valido interscambio con il treno. In caso contrario le coincidenze sarebbero saltate per pochissimi minuti, con ovvio effetto controproducente per la frequentazione di entrambi i vettori. Si trattava infatti della corsa in partenza alle 14.15 da Soveria Mannelli con destinazione la stazione di Colosimi, traslata di 5 minuti alle 14.20, per consentire la coincidenza con il treno 16 proveniente da Catanzaro, in arrivo a Soveria Mannelli alle 14.16. Stesso provvedimento per la prima corsa della mattina Colosimi - Soveria M.lli, originariamente prevista in partenza alle 07.00, anticipata alle 06.55, con arrivo alle 07.35 e coincidenza con treno 11 per Catanzaro alle 07.39. Cogliamo l'occasione per comunicare l'attivazione della nuova pagina di Ferrovie in Calabria, dedicata agli orari ferroviari, automobilistici sostitutivi e di collegamento delle Ferrovie della Calabria. Dall'interno della stessa, ancora in corso di "rifinitura", tramite link sarà possibile raggiungere rapidamente il blog che state consultando, la fotogallery, l'area news, i contatti con i responsabili dell'Associazione, e la pagina video su youtube. Siamo ovviamente aperti a consigli per eventuali miglioramenti grafici e funzionali!


Concludiamo il tema "Ferrovie della Calabria", comunicando l'elezione di Giuseppe Pedà a Presidente dell'azienda regionale, a seguito delle dimissioni di Angelo Mautone. Rivolgiamo quindi al neo-presidente un cordiale augurio da parte dell'Associazione Ferrovie in Calabria, certi che tale scelta contribuirà al rilancio di una delle più importanti aziende di trasporto calabresi, patrimonio storico e sociale dell'intera regione.

Ci spostiamo ora sul versante "Trenitalia", iniziando dal trasporto locale. 
Sono trascorsi ormai 13 giorni dalla conferma dei 14 treni Regionali a rischio soppressione dal 9 settembre: si trattava delle coppie 3741/3746 Catanzaro Lido - Reggio Calabria Centrale e vv, 8524/8531 Reggio Calabria Centrale - Catanzaro Lido e vv (festiva), 12714/12715 Reggio Calabria Centrale - Roccella Jonica e vv, 3775/3780 Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale e vv, 12665/1266, 12673/12670, 12675/12676 Lamezia Terme Centrale - Rosarno e vv. 
Ma nonostante tali treni continuino a circolare regolarmente, continuano a risultare inesistenti nei canali di vendita di Trenitalia e addirittura su Viaggiatreno, provocando quindi un probabile danno economico a causa della mancata visualizzazione da parte di potenziali viaggiatori, a meno che gli stessi non si rechino in stazione, o siano frequenti utilizzatori di tali treni, e per tal motivo informati della conferma attraverso l'esperienza di viaggio giornaliera...
In questo caso le colpe sono da attribuire, a nostro parere, a Trenitalia: per una volta riteniamo che la Regione Calabria, committente del servizio ferroviario erogato dalla società del gruppo FS, sia l'organo "danneggiato" da questa mancanza. Per tal motivo, la Regione, dovrebbe provvedere immediatamente a segnalare il disservizio, ricordando che in questi casi, per le aziende di trasporto, è anche possibile incorrere in sanzioni. 
Ci avviamo alla conclusione del post con una notizia ben più gradevole, comunicando che da circa un mese, a turno, una delle due coppie di Frecciabianca Reggio Calabria Centrale - Roma Termini e vv, viene effettuata con materiale ETR485, elettrotreno politensione inserito nel brand Frecciargento, ed utilizzato per questi ultimi servizi ad Alta Velocità. Probabilmente la causa di ciò è da attribuirsi ad una temporanea carenza di ETR460/463, ma sicuramente ciò è un vantaggio per i viaggiatori della più economica (ma non troppo) Frecciabianca!

l'ETR485 39 effettua il Frecciabianca 9878, qui ripreso in partenza a Lamezia Terme Centrale.














Sempre a proposito di Frecciabianca, assieme agli ETR485 probabilmente temporanei, iniziano a fare capolino in Calabria anche i primi ETR460/463 in livrea dedicata: sicuramente gradevole e che rende maggiormente riconoscibile il servizio, ma assolutamente imparagonabile all'elegante livrea originaria "Pendolino" in rosso e bianco...
L'ETR460 30 in partenza da Reggio Calabria Centrale, con il FB 9878.














Particolare della nuova livrea Frecciabianca dedicata agli ETR460/463.














Rimaniamo ancora a Reggio Calabria, con questo nuovo invio di 5 vetture Vivalto dirette in Liguria, consegnate dal locale stabilimento AnsaldoBreda...mera illusione di cambiamento, per i tanti pendolari che giornalmente affollano le stazioni di Reggio Calabria Centrale e Reggio Calabria O.ME.CA, costretti a viaggiare molto spesso in condizioni disumane, a bordo delle sovraffollate ALn668. Una Calabria che costruisce rotabili per il resto d'Italia, ma che non è capace di acquistare ciò che si produce nella regione stessa...
Invio di 5 vetture Vivalto di seconda generazione più carrozza pilota, in partenza da Reggio Calabria Centrale.














Concludiamo il post con un enorme augurio all'amico e socio di Ferrovie in Calabria, Nicola Santucci: Capo Treno della Divisione Trasporto Regionale ed autore di tanti bellissimi scatti fotografici pubblicati nella nostra rubrica "Foto della Settimana", tra pochi giorni andrà in pensione, dopo una lunga carriera a bordo dei treni calabresi e non solo. Un lavoratore modello, che ha esercitato valorosamente il proprio mestiere anche correndo non pochi rischi personali, in aree della nostra Calabria in cui, purtroppo, gli atti criminali nei confronti del personale ferroviario, del materiale rotabile e molto spesso dei viaggiatori stessi, sono all'ordine del giorno...come denunciato molto spesso (invano...) anche da noi di Ferrovie in Calabria. Noi l'abbiamo incontrato lo scorso 18 settembre durante il penultimo viaggio in servizio, a bordo del Regionale "inesistente" 3741 Catanzaro Lido - Reggio Calabria Centrale! 
Foto ricordo durante una sosta per incrocio a Bovalino,

19 set 2013

Foto dal passato (n°39 - settembre 2013) - SPECIALE ANNI '80

Nel precedente appuntamento di agosto con la Foto dal Passato, avevamo dato un'occhiata alla pittoresca ferrovia che ancora allietava la vista degli appassionati, nell'ormai lontano 1995. In questo mese di settembre invece torneremo indietro di ancora dieci anni, arrivando quindi al 1985, lungo la ferrovia Jonica Sud. Tenetevi forte, perchè simili fotografie molto difficilmente sono e saranno reperibili online! Ringraziamo quindi anticipatamente il nostro amico e collaboratore Marcello Lapenna, autore degli scatti, ed autore di alcuni bellissimi modelli e diorami in tema FCL.
La prima immagine è stata scattata a Siderno: nel 1985 il traffico merci era un punto di forza dell'impianto jonico, al punto da rendere necessaria addirittura la presenza di un automotore 216 (in particolare l'unità 0021), utilizzato per le manovre di composizione/scarto dei carri, e per l'inoltro degli stessi nel vicino raccordo (ancora oggi parzialmente visibile) utilizzato dalla segheria Commisso, per la ricezione e l'invio di legname. Molto probabilmente pochi appassionati ne saranno a conoscenza, ed in realtà anche noi di Ferrovie in Calabria siamo rimasti stupiti nel constatare come la gestione merci di Siderno non fosse basata sulla semplice ricezione ed invio di carri singoli, magari saltuario come nella maggior parte degli impianti piccoli e medi della linea Jonica, bensì su un traffico pressochè costante e di notevoli volumi! Subito dietro il piccolo 216, si può notare infatti un carro a carrelli tipo Rgs carico di pannelli in legno già lavorati (provenienti o destinati sicuramente alla vicina segheria sopracitata), tre all'epoca nuovissimi carri chiusi Gbs/Gbhs, e due carri F in coda, utilizzati probabilmente per il trasporto di collettame/alimentari/tabacchi. L'osservatore più attento non può però lasciarsi sfuggire il "Sogliolone", forse accantonato in quanto sostituito dall'allora moderno 216, che si intravede al termine della teoria di carri. Si trattava probabilmente di un automotore delle serie 210 o 211, appartenente alla famosa famiglia delle "Sogliole", così denominata a causa della forma schiacciata e compressa della cabina di guida, e del locomotore stesso. In ogni caso non è però da escludere la possibilità che si trattasse di una locomotiva non FS, utilizzata magari dalla stessa impresa Commisso per la manovra autonoma dei carri. 
Non siamo totalmente certi di ciò, ma il piazzale completamente asfaltato, potrebbe essere un indizio sulla presenza, almeno all'epoca, di un servizio di carrellamento stradale dei vagoni. I più vicini impianti abilitati a tale servizio, infatti, erano soltanto Reggio Calabria Centrale e Catanzaro Lido: Siderno, trovandosi più o meno a metà strada tra le due stazioni capolinea, molto probabilmente era stata individuata come centro intermedio abilitato al trasporto su gomma dei carri, da destinare ad attività industriali e commerciali non vicinissime alla ferrovia. Inaspettatamente, quindi, esisteva una sorta di "mini scalo intermodale" in piena locride...un impianto sopravvissuto fino alla seconda metà degli anni '90 (non superando comunque gli anni 1998-1999), grazie ad alcuni traffici periodici di acqua minerale trasportata con carri chiusi. Sono le ultime testimonianze in nostro possesso, mancandoci purtroppo una data certa di cessazione del servizio.

Il 216 0021 in sosta nello scalo merci di Siderno...











...qui ripreso "quasi" ai giorni nostri, precisamente nel 2008. Ad oggi infatti il tronchino sul quale si trovava il 216, in deviata verso destra, è stato isolato con la rimozione dello scambio, mentre il binario posto sul lato sinistro, che fiancheggia il piano caricatore, è stato totalmente rinnovato. Ovviamente, soltanto per eventuali utilizzi da parte di treni cantiere...

















Per completezza, pubblichiamo anche una pagina della composizione ed impostazione treni merci effettuanti servizio sulla Catanzaro Lido - Reggio Calabria Centrale, e risalente al 1987, soli due anni dopo lo scatto della fotografia a Siderno da parte di Marcello: questo raro documento ci è stato invece inviato dall'amico Eugenio Bifarelli. Oltre ai due treni merci Omnibus (al giorno d'oggi l'Omnibus sarebbe probabilmente classificato come Merci Terminale) e Diretto tra Soverato e Catanzaro Lido e viceversa, notiamo anche il quasi incredibile Omnibus 58780 Bovalino (9.31) - Roccella Jonica (11.41), che distribuiva carri merci a Locri, Siderno e Gioiosa Jonica, impostato con locomotore D341 ed effettuato il martedì, il giovedì ed il sabato. Piccoli pezzi di storia di una ferrovia ed in generale di un'epoca completamente diversa da quella odierna, nel bene e nel male. Nel 2013, probabilmente, neppure un fermodellista sul proprio plastico, prenderebbe in considerazione, per gioco, un simile servizio merci così capillare, definito nella realtà come eccessivamente costoso, antiquato e non più al passo con i tempi. Probabilmente non sapremo mai se tutto ciò corrispondeva a verità, o la solita lobby italica della gomma, ha preferito diffondere tale versione dei fatti, a proprio beneficio. Chissà...












La seconda fotografia, scattata questa volta a Bovalino, non è sicuramente da meno: ci spostiamo dal traffico merci a quello viaggiatori, con una a dir poco sconcertante composizione di addirittura 5 carrozze MDVE, presenza effimera sulla Jonica, e probabilmente un bagagliaio in coda, trainata dalla D445 1009, ancora dotata di vetri frontali curvi! Un vero e proprio spettacolo ferroviario, simbolo di una ferrovia Jonica che oggi tutti stentiamo a riconoscere, ridotta a triste linea di interesse locale, monopolio delle ALn668 su tutti i treni Regionali, ad eccezione (o quasi...) del misero InterCity Reggio Calabria Centrale - Taranto, istituito lo scorso giugno. Il convoglio immortalato, considerando la posizione della luce del sole, appena sorto, era molto probabilmente il Rapido Reggio Calabria Marittima - Bari Centrale, antesignano del famoso e rimpianto InterCity 695-698 "Pitagora". Per un breve periodo infatti tale collegamento venne effettuato proprio con le allora recenti carrozze MDVE, che secondo i progetti anni '80 delle Ferrovie dello Stato, oltre al traffico locale a media percorrenza, sarebbero state assegnate anche ai treni InterCity di livello "inferiore". Si trattò ovviamente di una sola parentesi: dopo non oltre due anni, le MDVE vennero relegate assieme alle "cugine" MDVC ai treni locali, ed il nostro Rapido che dal 1988 diventava InterCity, passò alle ben più adeguate vetture UIC-X ed UIC-Z...fino alla soppressione del 2006, dal dicembre 2003 snaturato a causa della deviazione via Lamezia Terme - San Lucido - Sibari, dopo aver abbandonato il percorso via Roccella - Catanzaro Lido. Fu l'inizio della fine dei servizi a lunga percorrenza sulla Jonica, ma in un momento in cui forse il totale abbandono si sarebbe potuto evitare, nessuno e ne rese conto...


15 set 2013

Ferrovie della Calabria: presentati i nuovi orari


Si è tenuto lo scorso 6 settembre 2013, presso la sede della Direzione Generale di Via Milano a Catanzaro, un incontro tra il Management delle Ferrovie della Calabria, i sindaci dei comuni attraversati dalla linea ferroviaria Cosenza - Catanzaro Lido, i comitati degli utenti e le associazioni a sostegno del trasporto pubblico, tra cui ovviamente noi di Ferrovie in Calabria. Lo scopo della riunione, tenutasi alla presenza di un rappresentante dell'Ufficio Scolastico Regionale, è stato quello di presentare agli invitati la nuova offerta commerciale prevista per il servizio ferroviario durante il prossimo periodo scolastico, in vigore a partire da domani 16 settembre 2013 in occasione della riapertura delle scuole. Presenti per le Ferrovie della Calabria il Consigliere d'Amministrazione Dottor Giuseppe Pedà, al quale va il nostro ringraziamento per l'invito all'incontro, il Direttore Generale Dott. Giuseppe Lo Feudo, il Direttore d'Esercizio Ing. Santo Marazzita, il Vice Direttore d'Esercizio Ing. Alessandro Marcelli, il Responsabile del Settore Autoservizi Sergio Aiello, il Responsabile Innovazione e ICT Ing. Andrea Prina e il Dott. Alfredo Sorace; per quanto riguarda gli invitati si ricordano i Sindaci e i Consiglieri Comunali (o eventuali delegati) di Catanzaro, Gimigliano, Cicala, Serrastretta, Carlopoli, Decollatura, Colosimi, Carpanzano, Scigliano, Parenti, Marzi, Belsito, Rogliano e Cosenza, nonché il Dirigente del settore Trasporti della Provincia di Catanzaro; per le Associazioni e Comitati si ricordano infine Damiano Mirabelli dell'Associazione 'Ridiamo Valore alle Ferrovie della Calabria', l'avvocato Filomena Falsetta dell'Associazione Bene Comune Calabria, Giuseppe La Terra del Comitato Utenti 'Ferrovie della Calabria e non'.
La presentazione è iniziata con l'apertura del Consigliere Pedà che, portando i saluti dell'Assessore ai Trasporti della Regione Calabria Luigi Fedele e del Presidente del Consiglio di Amministrazione Angelo Mautone, ha sottolineato l'impegno dell'Amministrazione nel portare avanti un'Azienda considerata spacciata fino a qualche tempo fa; a seguire il Direttore Generale ha illustrato alcuni dei progetti di rivalutazione dell'intera tratta ferroviaria collegati ai lavori di costruzione delle metropolitane di Catanzaro e Cosenza, quest'ultima legata ai progetti di elettrificazione della tratta Cosenza - Rogliano, insieme ai progetti di ristrutturazione del parco automotrici e di potenziamento dei servizi di controlleria a bordo, ristabilendo in questo modo anche il contatto diretto con l'utenza e sensibilizzando i viaggiatori all'importanza del pagamento del biglietto anche attraverso la campagna pubblicitaria promossa attraverso appositi volantini, attualmente in fase di progettazione, la cui bozza è stata illustrata ai partecipanti all'incontro. Ha poi fornito con l'ausilio del Direttore d'Esercizio i dettagli riguardo le principali novità dell'orario ferroviario scolastico, delle quali parleremo a breve; infine hanno preso la parola i vari rappresentanti dei comuni presenti, tra i quali ricordiamo l'importante intervento del Consigliere del comune di Cosenza, il quale auspicava una pronta e fattiva collaborazione tra Comune e Azienda per il potenziamento dell'offerta di posti a sedere nelle ore di punta tra Cosenza Vaglio Lise e Cosenza Centro, in seguito alla nuova organizzazione dei percorsi di molte linee del trasporto pubblico su gomma, da attestare nel piazzale antistante la stazione - finalmente ripulito dopo anni di incuria - per consentire l'agevole raggiungimento del centro città dal nuovo capolinea automobilistico, nonché per trovare un accordo in merito all'utilizzo dell'area antistante la stazione di Cosenza Casali come parcheggio di scambio, anche in vista dei lavori interessanti la viabilità urbana del capoluogo bruzio; il Sindaco del comune di Parenti ha invece lamentato il pesante taglio operato negli ultimi due anni al numero delle corse tra Cosenza e Parenti e, insieme al Sindaco del Comune di Marzi, la mancanza di collegamenti diretti con l'area di Rende e l'Università della Calabria; il sindaco di Marzi ha poi sottolineato, insieme ai sindaci e rappresentati di Scigliano e Carpanzano, il ruolo fondamentale rivestito dalla linea ferroviaria, attualmente sospesa all'esercizio da oltre tre anni, i cui utilizzo e rivalutazione sono da considerarsi prioritari per le popolazioni dell'entroterra del Savuto, enormemente penalizzate dall'esercizio del servizio attraverso linee su gomma; nessun intervento da parte dei rappresentanti del Comune di Catanzaro, nonostante il cui territorio sia interessato da ben 12 stazioni ferroviarie. Interessante infine la disponibilità dimostrata dal Rappresentante dell'Ufficio Scolastico Regionale, che ha offerto la propria collaborazione nella diffusione degli orari ferroviari ed automobilistici nelle scuole dei territori interessati dai servizi di trasporto svolti dall'Azienda Regionale.

Durante l'incontro tra le Ferrovie della Calabria, enti locali ed associazioni: al tavolo dei relatori il Dott. Giuseppe Pedà, Consigliere d'Amministrazione, il Dott. Giuseppe Lo Feudo Direttore Generale, e l'Ing. Santo Marazzita Direttore d'esercizio.

Passiamo ora alle novità riguardanti l'offerta commerciale, partendo dalle meno rilevanti fino ad arrivare alle principali.

- Tratta Catanzaro Lido - Catanzaro Città:

Su questa tratta le uniche novità consistono nel ripristino del primo treno dispari da Catanzaro Città a Catanzaro Lido alle ore 6.08, insieme agli altri treni scolastici 56, 60, 75 e 79 e alla prima corsa mattutina, per solo invio materiale rotabile, in arrivo intorno alle 6.00 a Catanzaro Lido. Il treno 50 viene posticipato alle ore 6.18, riavvicinandosi all'originario orario delle 6.22 previsto dall'orario generale di servizio, e vengono annullati gli anticipi di 5 minuti dei treni 51 e 52, che tornano così a viaggiare regolarmente alle ore 6.46 e 6.52, in seguito alle modifiche apportate agli orari della tratta Catanzaro Città - Soveria Mannelli. Durante la giornata l'unica modifica consiste nell'anticipo dei treni 69 di 9 minuti, alle 11.33, e del 78 di 11 minuti, alle 12.04, al fine di garantire la coincidenza con il treno 14 Catanzaro Città - Soveria Mannelli delle ore 12.36.

- Tratta Catanzaro Città - Soveria Mannelli:


Per quanto riguarda invece la Catanzaro Città - Soveria Mannelli, piuttosto rilevanti risultano essere le modifiche apportate agli orari dei treni della primissima mattina. Inserito un treno pari Catanzaro Città - Soveria Mannelli per invio materiale rotabile e personale, nonché per vigilanza linea, in partenza da Catanzaro alle ore 4.45 (non effettua servizio viaggiatori); spostati gli orari di partenza dei primi treni pari alle ore 6.53 e 7.53, sulla base di specifiche richieste dell'utenza, al fine di consentire l'arrivo in orario per gli studenti delle scuole di Decollatura e Soveria Mannelli con il treno 2 e dei lavoratori di Decollatura e Soveria entro le 9.00 con il treno 6. Con questa modifica è stato possibile unificare gli attuali treni 340 e 342 in partenza da Catanzaro Città alle ore 6.35 e 7.14, recuperando così una corsa intera tratta, che è stata aggiunta nella fascia oraria tra le 8.00 e le 11.00, consentendo le partenze in direzione Soveria Mannelli da Catanzaro alle ore 9.03, 10.32 e 11.46. Inserito inoltre un ulteriore treno dispari intera tratta (treno 11), al fine di consentire l'arrivo dei lavoratori a Catanzaro prima delle 9.00 senza dover partire con il treno precedente, alle ore 6.42. Piccole modifiche poi a metà giornata, con il posticipo del treno 359 alle 13.21 (come treno 23), per favorirne l'utilizzo da parte degli studenti delle scuole di Soveria Mannelli, e l'attestazione dell'ex treno 363 delle ore 15.10 a Gimigliano, da dove partirà adesso alle ore 15.37 per consentire ai lavoratori l'arrivo a Catanzaro prima delle 16.00. Posticipato infine l'ultimo treno da Soveria Mannelli per Catanzaro, finora in partenza alle 19.11 e da domani posticipato alle ore 19.44. Quasi invariato il resto dell'offerta, costruita tenendo conto il più possibile delle coincidenze con i treni della tratta Catanzaro Lido - Catanzaro Città.


- Tratta Soveria Mannelli - Rogliano:

Nessuna modifica per il servizio automobilistico sostitutivo di questa tratta, che rimane conforme a quello in vigore fino allo scorso giugno:



- Tratta Marzi - Rogliano - Cosenza:

E' questa la tratta che riserva il maggior numero di novità per l'orario invernale, da come si può già vedere dalla denominazione della stessa. A partire da domani sarà infatti riaperta all'esercizio la tratta ferroviaria che collega Rogliano a Marzi. La nuova offerta, pressoché invariata per quanto riguarda gli orari delle corse tra Cosenza e Rogliano, prevede per il momento il prolungamento di 11 coppie di corse fino a Marzi, permettendo così ai viaggiatori da e per questa località di usufruire nuovamente, dopo tre anni di interruzione, dei servizi ferroviari diretti da e per il centro di Cosenza, nonché con il resto della Calabria e dell'Italia, grazie al facile interscambio con la stazione RFI nella stazione di Cosenza Vaglio Lise. Questo nuovo servizio, che per i primi tempi verrà attentamente monitorato al fine di verificarne l'effettiva frequentazione ed individuare eventualmente particolari esigenze dei viaggiatori, prevede ovviamente anche la fermata nella località di Rogliano Serra, posta nelle immediate vicinanze dell'ospedale di Rogliano, aumentando notevolmente l'utilità del ripristino di questo importante servizio, anche in considerazione della minima quantità di corse automobilistiche ordinarie e sostitutive a servizio di questi territori.
L'altra grande novità per quanto riguarda l'offerta su questa tratta è il prolungamento, come accadeva circa 10 anni fa, del servizio urbano Cosenza - Cosenza Centro alla stazione di Cosenza Casali, offrendo così agli utenti di questa località la possibilità di usufruire di ben 13 coppie di treni in più rispetto a quelle offerte finora dai soli treni Cosenza - Rogliano e vv, motivo per il quale si parlava prima delle propensioni da parte della Direzione delle Ferrovie della Calabria di utilizzare l'area antistante la stazione di Cosenza Casali come possibile parcheggio di interscambio, anche in seguito ai lavori previsti alla viabilità urbana del centro di Cosenza.



A prima vista la nuova offerta commerciale, a poche ore dalla sua entrata in vigore, sembra essere complessivamente piuttosto soddisfacente, soprattutto in considerazione delle diverse novità commerciali, nonché delle modifiche apportate per andare incontro alle richieste dell'utenza, nonostante la presenza di alcuni piccoli dettagli che a nostro avviso bisognerebbe rivedere meglio, tra cui:
- assenza di corse su Marzi prima delle ore 8.00, rendendo pertanto il servizio inutilizzabile da parte dei lavoratori e degli studenti che necessitano di essere a Cosenza entro le 7.30 - 8.00, nonché dopo le 18.30 (quindi 17.45 da Cosenza);
- sovrapposizione di ben 5 corse automobilistiche sostitutive (su 8 complessive) sul tratto Rogliano - Marzi (o viceversa) con corse ferroviarie;
- mancata coincidenza per pochi minuti del bus Colosimi - Soveria Mannelli in arrivo a Soveria Mannelli alle ore 7.40 con il treno 11 delle 7.39, della corsa Rogliano - Soveria Mannelli in arrivo a Soveria alle 10.35 con il treno 17 in partenza alle 10.25, della corsa Soveria Mannelli - Colosimi in partenza da Soveria Mannelli alle 14.15 con il treno 16, in arrivo a Soveria alle 14.16;
- eccessiva vicinanza dei treni 67 e 69 in una fascia oraria non propriamente di punta, peraltro subito dopo un intervallo di tempo, al contrario, molto lungo tra i due treni consecutivi 65 e 67.

Sperando che qualche piccolo accorgimento in merito possa essere preso nel più breve tempo possibile, abbiamo già caricato come di consueto, nonostante il protrarsi dei lavori di aggiornamento, tutti gli orari sulla nostra pagina dedicata alle Ferrovie della Calabria.

12 set 2013

Trasporto ferroviario regionale: disinformazione made in Calabria

Dopo due mesi dalla pubblicazione dell'insensata e mal indirizzata accusa della CGIL nei confronti di Trenitalia, sul taglio estivo di alcuni treni Regionali sulla linea Tirrenica, ci ritroviamo punto e da capo.
Il rischio di definitiva soppressione di ben 14 convogli all'interno del territorio calabrese a partire dallo scorso lunedì 9 settembre, in realtà parzialmente rientrato, è stato infatti il pretesto per nuovi attacchi mediatici provenienti stavolta dalla Regione Calabria e da alcuni politici vicini ad essa. In questo post saremo più diretti del solito: attenzione alla vera e propria disinformazione in corso in questi giorni, che punta il dito verso Trenitalia, azienda del Gruppo Ferrovie dello Stato, che effettua trasporti su rotaia a mercato (cioè non finanziati e sostenuti da enti pubblici in quanto redditizi e capaci di auto-finanziarsi attraverso la vendita dei biglietti), e soprattutto trasporti su rotaia a lunga percorrenza, regionali, suburbani e metropolitani, che vengono mantenuti economicamente sia attraverso la vendita dei biglietti, e sia in particolare dal finanziamento pubblico dello Stato (per quanto riguarda i treni InterCity, InterCity Notte ed alcuni Regionali Veloci interessanti regioni a statuto speciale) e dal finanziamento delle Regioni, per quanto riguarda i collegamenti prettamente locali a breve/media distanza e metropolitani. Così come avviene quindi in tutta Italia, l'ente pubblico "Regione" (ed in qualche caso anche "Provincia" e "Comune"), contribuisce in maggioranza al mantenimento delle spese di gestione di un servizio ferroviario, sia per quanto riguarda l'effettuazione dei treni con relativi orari, frequenze e numero di posti offerti, e sia per quanto riguarda l'acquisto stesso di nuovi convogli.
Ribadiamo ancora una volta, perciò, che Regioni come Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana (e non di meno la Sardegna e la Puglia!) negli ultimi anni hanno pesantemente investito - e continuano ad investire, nonostante la crisi economica - sul trasporto locale su rotaia. Vedasi gli addirittura 80 complessi TSR (Treno Servizio Regionale) costruiti dalla Ansaldo-Breda, acquistati dalla  Lombardia per migliorare ed incrementare il servizio regionale gestito dall'azienda Trenord, o i 5 ATR 365 di costruzione spagnola della Regione Sardegna, che effettueranno i servizi veloci all'interno dell'isola. E potremmo continuare con decine di simili esempi. Non dimentichiamo, inoltre, che nel resto d'Italia, esistono uffici regionali preposti, che in collaborazione con la/le azienda/e (non obbligatoriamente una sola...e non obbligatoriamente Trenitalia!) che gestiscono il servizio ferroviario all'interno del territorio, studiano i flussi dei viaggiatori e organizzano il servizio di trasporto pubblico sia ferroviario che su gomma, puntando all'integrazione tra i due vettori e quindi alla maggiore fruibilità da parte dei cittadini.
Anche in Calabria tale organo esiste, in realtà in modo decisamente precario e poco definito, ma è letteralmente bloccato o lavora esclusivamente per evitare la perdita di determinati privilegi di qualche azienda privata...ovviamente non ferroviaria.
Inoltre ci è stata assolutamente evidente anche l'incapacità nello stilare un semplice orario ferroviario regionale: non si tratta quindi di solo "non volere", ma addirittura di "non potere" a causa di scarsissima conoscenza delle dinamiche di funzionamento del trasporto su rotaia!
Questo insieme di problematiche, unito all'interesse esclusivo verso il trasporto su gomma negli anni ante-crisi economica, ha portato quindi a tale situazione di stallo, in cui letteralmente non si può essere certi della continuità dei servizi da un mese all'altro.
All'interno dell'area news del sito della Regione Calabria, giorno 9 settembre venivano pubblicate le seguenti dichiarazioni dell'Assessore Fedele:

"Il sistema regionale dei trasporti – ha dichiarato l’assessore Fedele - patisce le stesse sofferenze delle altre regioni, addirittura ci sono anche realtà con maggiori difficoltà. Purtroppo le ristrettezze economiche ed i tagli dei trasferimenti statali operati dai vari governi che si sono alternati negli ultimi periodi hanno ulteriormente aggravato la situazione. Oggi non è più possibile utilizzare fondi regionali per colmare la mancanza di quelli nazionali ed i vincoli imposti dal rispetto del patto di stabilità limitano ulteriormente la possibilità di effettuare i pagamenti. Con i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, con i quali ho un rapporto basato sul confronto e sul dialogo ed a cui chiedo sempre di avanzare proposte – sottolinea Fedele - abbiamo discusso delle varie problematiche del settore. In primis, ci siamo confrontati sulla mancanza di fondi regionali per le mensilità di ottobre, novembre e dicembre: si tratta di circa 30 milioni che avevamo ottenuto dopo una serrata interlocuzione con il governo nazionale con l'approvazione alla Camera di un emendamento molto importante che, nostro malgrado, è stato successivamente respinto al Senato. Adesso siamo tornati alla carica con il Ministero dell'Economia ed è stato individuato un percorso che ci auguriamo vada a buon fine e sia realmente risolutivo. Un altro aspetto fondamentale, oggetto di discussione, è stato quello relativo alla soppressione di alcuni treni da parte delle Ferrovie dello Stato. È vero che ci sono stati dei tagli - prosegue l’assessore ai trasporti Fedele - ma molto inferiori rispetto a quanto pubblicato dalla stampa perché non abbiamo accettato le scelte unilaterali di Trenitalia. Posso assicurare che in questa fase non ci sarà nessun taglio sulla fascia jonica. Inoltre stiamo dialogando con il governo nazionale perché ci supporti e stimoli Trenitalia ad interessarsi maggiormente della Calabria: mi riferisco non solo alle corse ma anche all'ammodernamento ed al rinnovo del materiale rotabile, così come per i treni a lunga percorrenza stiamo dialogando con Rfi per colmare il gap accumulato in questi anni. C'è un grande impegno anche da parte del Presidente Scopelliti e non escludo importanti novità positive in tempi brevi. I sindacati ci stanno sostenendo e vogliamo continuare a portare avanti battaglie per migliorare il sistema dei trasporti nonostante la carenza di risorse, ma credo sia utile e doveroso evidenziare anche i tanti risultati positivi. Mi riferisco, in particolare, alla vicenda di Ferrovie della Calabria che la Regione si è accollata nonostante i 100 milioni di debiti risolvendo definitivamente un problema molto complesso, al contrario di altre realtà che hanno lasciato fallire queste aziende. Ritengo, quindi, - conclude l’assessore Fedele - che questa classe dirigente stia fornendo risposte importanti e le enormi difficoltà del settore non solo non ci scoraggiano, ma ci stimolano ad andare avanti con ancora maggiore determinazione".

Giorno 10 settembre Fedele risponde invece alla replica di Trenitalia:

L’assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele replica alla nota diramata da Trenitalia sugli annunciati tagli al servizio ferroviario regionale. “È vero quanto sostiene Trenitalia quando afferma che è la Regione, nella sua veste di committente e finanziatore del servizio, a stabilire consistenza e caratteristiche dell’offerta. Allo stesso modo è vero che Trenitalia vanta dei crediti dalla Regione in merito ai quali è già stato messo in atto un piano affinché siano onorati in tempi brevi ed è stato fissato per lunedì 16 settembre un incontro tra i tecnici del Bilancio, dei Trasporti, e di Trenitalia. Inoltre è vero che stiamo valutando, sempre insieme a Trenitalia, la riorganizzazione e la razionalizzazione di alcuni servizi poiché le risorse a disposizione sono diminuite. Ma è assolutamente falso, e non temo di essere smentito, che la recente decisione di Trenitalia di cancellare alcune corse sia stata in qualche modo condivisa con la Regione. Tant’è che i treni, come previsto, dal giorno 9 settembre non sono stati soppressi ed in data odierna è stata inviata una nota ufficiale a Trenitalia con un invito perentorio a non procedere alla cancellazione sulla fascia ionica. Trenitalia pensi ad equiparare, anche sul piano dei servizi offerti, la Calabria alle altre regioni del Paese, evitando di scaricare sulla Regione le sue responsabilità”.

Fedele ammette quindi le gravissime mancanze della Regione Calabria, per un insieme di concause quali errori passati (ed aggiungeremmo, anche presenti...) e crisi economica, ma continua a ribadire che la scelta di Trenitalia non è stata concordata con la Regione. A tal proposito, i quesiti che sarebbe interessante porre al nostro Assessore, sono fondamentalmente due:

1) Trenitalia quale interesse avrebbe nel penalizzare "gratuitamente" una Regione piuttosto che un'altra? Dubitiamo fortemente si tratti di scelte non supportate da una qualche motivazione tecnica: la realtà è ben diversa, visto che il rischio taglio è dato dalla cronica mancanza di materiale rotabile all'interno dei depositi calabri...materiale che è rappresentato in gran parte dalle ormai anziane automotrici diesel ALn668, che nonostante gli oltre 30 anni di servizio ed i continui fermi per guasto, continuano a garantire nel bene e nel male quel residuo di servizio locale presente sulla Jonica, sulla Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale, sulla Cosenza - Sibari ed in gran parte anche sulla tratta metropolitana (elettrificata...) Melito di Porto Salvo - Rosarno. Equiparare la Calabria alle altre Regioni a livello di frequenza dei servizi e modernità dei rotabili, ha dei costi che devono essere sostenuti dalle Regioni...ma se esiste addirittura un anno e mezzo di debiti accumulati tra la nostra Regione e Trenitalia, come si può pretendere di migliorare?

2) Come mai le precisazioni sulle carenze della Regione non vengono comunicate correttamente su tutti i media, televisivi, cartacei ed on-line, e si lascia invece libero spazio a ridicole e populiste affermazioni come la seguente? "Se Trenitalia riduce i servizi regionali in Calabria, per protesta blocchiamo i treni merci provenienti dal Nord, in quanto le Ferrovie al Nord investono contrariamente che al Sud".

Diffondere questo tipo di concezioni ormai d'altri tempi, non fa altro che disinformare il cittadino calabrese, come avevamo sottolineato all'inizio del post: è ora di chiudere una buona volta i rubinetti delle lacrime del "Sud bistrattato" e del "Nord avvantaggiato". Si abbia il coraggio di fare chiarezza generale sulle reali responsabilità senza spacciarsi per paladini della propria terra, scaricando le proprie colpe su chi vende un servizio che deve essere pagato, piaccia o meno. Si inizi piuttosto ad istruire i calabresi, in maggior parte "ignoranti", purtroppo, in materia di trasporti e non solo. Ma forse fare chiarezza potrebbe significare perdere un po' di poltrone, e per l'ennesima volta siamo sempre noi di Ferrovie in Calabria, gli unici a ribadire concetti espressi in ogni modo possibile da quasi cinque anni! 

Concludiamo il post con due note: sempre da parte dell'Assessore Fedele, è stata annunciata la consegna alla DTR Calabria di 5 complessi Coradia Meridian, a partire da gennaio 2014, che porterebbero così ad un potenziamento dei servizi sulla linea Tirrenica. Temiamo però che i miglioramenti siano molto contenuti, se non inesistenti del tutto: sicuramente si tratterà di treni nuovissimi e più funzionali, ma molto probabilmente più che incrementare offerta e servizi, andranno semplicemente a sostituire materiale rotabile più obsoleto, come le elettromotrici ALe803 e le vetture a Piano Ribassato non ancora ristrutturate. La consegna negli scorsi mesi di alcune carrozze MDVC ed UIC-X IR con finestrini fissi e porte ad espulsione, non ha di certo portato ad un aumento delle composizioni dei treni, ma solo alla radiazione delle vecchie UIC-X non ristrutturate, ormai fuori norma, che sono state semplicemente sostituite. Tra l'altro non c'erano molte alternative, visto che dal 31 dicembre 2012 tali carrozze non possono più circolare in tutta Italia: i nuovi arrivi, quindi, ci sembrano più una scelta obbligata di Trenitalia, piuttosto che una vittoria della Regione! Senza un incremento dei fondi destinati al TPL su ferro calabrese, che potrebbe permettere un aumento dei posti a sedere disponibili sui treni, e quindi all'allungamento delle composizioni, nulla cambierà...se non che si continuerà a viaggiare sovraffollati, ma su un mezzo moderno. Magra consolazione...
Non sarebbe da sottovalutare l'ipotesi, in caso di ulteriore peggioramento della questione trasporto pubblico nei prossimi mesi, di un vero e proprio "commissariamento" temporaneo della Calabria, da parte dello stato italiano, attraverso il quale, tramite provvedimenti speciali, si possa tentare di riallineare nel campo dei trasporti una regione sull'orlo del baratro: si spera di non dover mai arrivare a questo punto, ma nell'eventualità, potremmo essere noi di Ferrovie in Calabria, riconosciuti come Associazione dallo scorso dicembre 2012, a farci portavoce di tale opzione di salvataggio generale.
Segnaliamo inoltre che dal 10 settembre è entrato in vigore l'aumento dei prezzi di biglietti ed abbonamenti su treni ed autobus delle Ferrovie della Calabria, e molto probabilmente anche sui bus delle aziende private: anche in questo caso si tratta di modifiche decise dalla Regione Calabria, attraverso il Decreto Regionale 362 dell'11 agosto 2011, che prevede un graduale aumento dei prezzi di pari passo (o quasi) all'inflazione. Invariato il costo del biglietto di corsa semplice nella fascia 0-10 km (1 Euro): pubblicheremo nei prossimi giorni un approfondimento sulla questione, all'interno di un post dedicato all'incontro tra comuni, associazioni e Ferrovie della Calabria, tenutosi a Catanzaro lo scorso 6 settembre.

Tabella aggiornata dei prezzi TPL.
Per completezza, comunichiamo che i 14 treni a rischio soppressione erano i seguenti:

-da Catanzaro Lido (8.05) a Reggio Calabria C.le;
-da Reggio Calabria C.le (8.15) a Catanzaro Lido;
-da Reggio Calabria C.le (9.05) a Roccella;
-da Reggio Calabria C.le (10.05) a Catanzaro lido;
-da Roccella (11.50) a Reggio Calabria C.le;
-da Catanzaro Lido (18.05) a Reggio Calabria C.le;
-da Lamezia C.le (10.45) a Rosarno;
-da Rosarno (13.20) a Lamezia C.le;
-da Lamezia C.le (14.45) a Rosarno;
-da Rosarno (15.20) a Lamezia Cle;
-da Lamezia C.le (15.50) a Rosarno;
-da Rosarno (18,20) a Lamezia C.le;
-da Lamezia C.le (11.45) a Catanzaro Lido;
-da Catanzaro Lido (16.45) a Lamezia C.le.).

La tratta Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale sarebbe stata interessata in modo relativamente marginale dai tagli: una sola coppia di treni, in confronto delle addirittura 3 della tratta Rosarno - Tropea - Lamezia TC e 3 della Reggio Calabria Centrale - Roccella Jonica - Catanzaro Lido. Per adesso tutto evitato...o forse soltanto rimandato.

9 set 2013

Ferrovia Tirrenica Meridionale: il cambiamento è iniziato...

...ma per ora si tratta esclusivamente di potenziamenti legati all'infrastruttura, e non al servizio, che nel breve termine subirà limitate modifiche in positivo: nessuna nuova istituzione, ma "solo" piccole riduzioni dei tempi di percorrenza.
Iniziamo dall'ormai atteso ripristino della velocità commerciale prevista, nella fermata di Favazzina e nei tratti di linea adiacenti. Dall'ormai lontano 12 maggio 2001, dopo il deragliamento dell'allora Espresso 895 Roma Termini - Reggio Calabria Centrale a causa di una frana, l'intera area è stata una vera e propria "sorvegliata speciale". Il 31 marzo 2005 la replica: sempre a causa di un enorme smottamento, deraglia l'InterCity Notte 752 "Piepoli" Reggio Calabria Centrale - Milano Centrale, altro storico e rimpianto treno che collegava la Calabria Tirrenica e Jonica al Centro-Nord Italia, assieme all'Espresso 894/895 da/per Roma Termini e l'ICN 761/765 "Scilla" da/per Torino Porta Nuova, tutti e tre con sezioni via Mileto e via Roccella: entrambi gli incidenti non provocano per fortuna alcun grave danno ai viaggiatori. A quel punto però arriva il turno della magistratura, che visto il ripetersi di un analogo deragliamento dopo circa quattro anni, dispone il sequestro dei due binari, costringendo i treni di ogni categoria ad un rallentamento a 20 km/h, per un tratto di quasi 1 km.
Questi otto anni però sono serviti a mettere a punto alcuni interessanti e forse un po' insoliti sistemi di sicurezza e controllo del territorio: si tratta infatti di una rete di pluviometri posizionati strategicamente nell'area, che in caso di superamento di una soglia critica di precipitazioni atmosferiche, inviano un segnale d'allarme al Dirigente Centrale Operativo di Reggio Calabria, che può prontamente bloccare o imporre un rallentamento alla circolazione ferroviaria in base al livello d'allarme proveniente dai punti di rilievo. 
Come se non bastasse, nella fermata di Favazzina, è stato istituito un punto di vigilanza "umana", con un apposito addetto dedito alla sorveglianza ed all'eventuale attivazione di ulteriori procedure d'emergenza in caso di criticità.
La serie di provvedimenti sopracitati, ha perciò portato all'autorizzazione al ripristino da venerdì 13 settembre, delle normali velocità consentite (rispettivamente 100/105/110/125 nei ranghi A, B, C e P), presupponendo una riduzione dei tempi di percorrenza di tutte le categorie di treno: rimaniamo in attesa di Variazioni in Corso d'Orario, che segnaleremo attraverso le nostre news.

Il Minuetto 26 della DTR Calabria diretto a Cosenza con il Regionale 3672, transita lentamente da Favazzina, lo scorso aprile.















Altro importante intervento, che non esageriamo a definire storico, riguarda la stazione di Lamezia Terme Centrale, e dovrebbe essere avviato nella giornata odierna, con durata prevista di circa due anni. L'importante stazione calabrese cambierà completamente volto, in particolare per quanto riguarda il Piano Regolatore Generale. I lavori sono legati al potenziamento della ferrovia tirrenica, grazie ai finanziamenti del Contratto di Sviluppo approvato nel 2012, stanziando 504 milioni di Euro per la velocizzazione del tratto Reggio Calabria - Salerno, con elevazione a 200 km/h per tutto il percorso, che in prospettiva cambierà ance tracciato tra Sapri ed Ogliastro. La "nuova" Lamezia Terme Centrale avrà purtroppo un nuovo piano dei binari decisamente ridotto (verranno infatti smantellati quasi tutti i binari di scalo/smistamento posti sul versante orientale dell'impianto), ma in generale aumenterà la capacità e la velocità di entrata/uscita dalla stessa, grazie all'installazione dei nuovi scambi con ramo deviato da 60 km/h posti su traversine in c.a.p. Il binario dispari di corretto tracciato diventerà il 4, ma non è ancora chiaro se l'attuale 3 diverrà di precedenza, o verrà totalmente smantellato per consentire un allargamento del marciapiede, con conseguente trasformazione del "nuovo" binario 4 in binario 3. 
Attualmente sono state già consegnate alcune centinaia di nuove traverse, ed anche le rotaie, già poste nei pressi dei binari che verranno interessati dai lavori. 

Le nuove traversine giunte a Lamezia Terme Centrale, posizionate nei pressi dello scalo intermodale in attesa dell'inizio dei lavori...

...assieme alle rotaie, già posizionate tra il binario 3 ed il binario 4.














Continueremo a seguire passo passo l'evoluzione di una delle stazioni che più stanno a cuore agli appassionati calabresi e non, con la speranza che al termine di essi, i risparmi nei tempi di percorrenza e soprattutto l'incremento dell'offerta (anche per il nord Italia...) diventino realtà...diversamente da come successo, purtroppo, in molti altri casi di potenziamento ferroviario, non supportato da un parallelo miglioramento dei servizi.
Un po' come potrebbe succedere per la nostra ferrovia Jonica e la Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale, le quali potrebbero essere finalmente elettrificate nel medio termine, ma allo stato attuale vengono ulteriormente penalizzate con la soppressione di almeno cinque coppie di treni Regionali.
Ne riparleremo... 

4 set 2013

Riciclo dei rifiuti e ferrovia: proposte per una Calabria del futuro... (1° parte)

E' diventata ormai da anni l'emblema di una Calabria industrializzata in modo forzato, con impianti di scarso ritorno economico e utilità sul territorio, speculazione edilizia e bassissimo rispetto dell'ambiente. Ci riferiamo alla vasta area di Saline Joniche, facente parte del comune di Montebello Jonico, posto tra Melito di Porto Salvo e Lazzaro. Sicuramente gli appassionati più esperti che da tempo più o meno lungo ci seguono, avranno già collegato la località di Saline Joniche, con le famose (e altrettanto sfortunate...) Officine Grandi Riparazioni delle Ferrovie dello Stato, dismesse nel 2001. Per una volta, però, non è così: dedicheremo infatti questo post, ad una nostra proposta di riutilizzo dell'enorme territorio occupato dalla ex Liquichimica, o meglio quel che rimane di uno degli impianti petrolchimici più contestati (ed inutili) della storia d'Italia.
La costruzione inizia nel 1972, come "risarcimento" a seguito dei famosi moti di Reggio Calabria, dove praticamente tutta la popolazione reggina protestò violentemente contro l'istituzione del capoluogo di regione a Catanzaro. Trecento miliardi di Lire investiti tramite il "Pacchetto Colombo", per costruire un mega struttura di oltre settecentomila metri quadri, estesa per più di due kilometri lungo la costa, con tanto di porto privato, e silos per lo stoccaggio dei mangimi animali di derivazione petrolifera, che sono stati prodotti. Come purtroppo prevedibile, spuntano immediatamente le infiltrazioni mafiose: la famiglia Iamonte di Melito di Porto Salvo si aggiudica in subappalto dalla ditta Costanzo la costruzione della Liquichimica, e addirittura la gestione della mensa aziendale. Nel 1974 viene avviata l'attività produttiva: il petrolchimico calabrese dà lavoro a 750 persone...ma per soli tre anni! Nel 1977, infatti, l'impianto viene immediatamente chiuso: i "mangimi petroliferi" rendevano cancerogena la carne degli animali che li mangiavano, rischiando così di provocare una vera e propria strage tumorale tra i consumatori della stessa. Da allora, inizia la lunga serie di paradossi a dir poco sconvolgenti: i 750 impiegati vengono cassaintegrati, ed in seguito pensionati dopo aver lavorato per soli tre anni! Come se non bastasse, per trent'anni si è addirittura continuato ad effettuare la manutenzione dell'impianto, finchè non è poi stato venduto 
al consorzio Sipi (Saline Ioniche Progetto Integrato), che ha smantellato tonnellate di metallo da rivendere per cercare, per quanto possibile, di ripianare i debiti. Nel 2006 entra in gioco la società svizzera "Repower", con l'intento di riconvertire quel che rimane della Liquichimica in centrale elettrica a carbone.
Ma per fortuna, da quarant'anni a questa parte, le coscienze delle popolazioni locali si sono decisamente evolute (anche se la strada da percorrere è ancora lunga...): i cittadini del comprensorio non ci stanno, e da anni si continua a dire no ad un nuovo rischio inquinamento, e soprattutto a nuove e distruttive infiltrazioni di stampo mafioso.
La "famosa" torre-comignolo della Liquichimica, fotografata dalla vicina ferrovia Jonica: 174 metri di cemento, rimasti a simbolo di un'Italia di sprechi, incurante dell'ambiente e collusa con la malavita.
















Tanti lettori si staranno però chiedendo cosa c'entri tutto ciò con il trasporto ferroviario, ed alla nostra proposta accennata all'inizio dell'articolo. La risposta è molto semplice: premesso che anche noi non condividiamo l'ipotesi di costruzione di una centrale a carbone, riteniamo comunque che le attività industriali in genere, non siano assolutamente da classificare come inquinanti e dannose a prescindere, specie quelle di nuova generazione.
Come ormai ben noto e sperimentato sulla pelle dei calabresi, l'emergenza rifiuti è ormai una costante in praticamente tutto il territorio regionale: discariche esaurite o ormai fuori norma, assenza di raccolta differenziata, enormi costi di smaltimento fuori regione. Perchè allora non sfruttare e trasformare quel che rimane della Liquichimica, in un grande impianto per la trasformazione dell'immondizia in prodotti utili alla società, ed energia?
Non ci addentreremo ovviamente nello specifico, in quanto abbiamo già oltrepassato non poco il nostro campo "ferroviario": in ogni caso, però, la costruzione di un impianto per la produzione di fertilizzanti e contemporaneamente biogas, derivati dalla frazione umida dei rifiuti, potrebbe essere un'idea assolutamente da non sottovalutare. Molto probabilmente, inoltre, sarebbe possibile anche una sorta di autosufficienza dell'industria, attraverso la costruzione di un mini-termovalorizzatore, alimentato da parte della stessa spazzatura...che ovviamente arriverebbe a destinazione in treno!
Eccoci quindi giunti al dunque: la nuova... "Spazzachimica", potrebbe dare lavoro in modo utile e pulito a centinaia di persone non soltanto grazie all'impianto in sè, ma grazie al ripristino di un non indifferente traffico merci su ferro, che renderebbe necessaria la riapertura degli scali merci di Cosenza e Crotone.



La nostra cartina - in verità un po' spartana - è eloquente: abbiamo individuato quattro centri di raccolta siti all'interno degli scali ferroviari RFI di Cosenza, Crotone, Lamezia Terme Centrale e San Ferdinando. Ognuno di essi si occupa della raccolta, differenziazione ed in seguito invio su rotaia della spazzatura, proveniente non solo dalle stesse città prescelte, ma dai relativi comprensori, che in modo più o meno indicativo abbiamo evidenziato con diversi colori. L'hinterland reggino (in rosso) evidenziato, vista la relativa vicinanza a Saline Joniche, equidistante più o meno da tutti gli estremi dell'area, dovrebbe essere l'unico a servirsi esclusivamente del trasporto su gomma per la consegna dei rifiuti fin dentro l'ipotetico impianto di trasformazione: i camion sarebbero inoltre utilizzati, ovviamente, per "rastrellare" la spazzatura dai piccoli/medi centri abitati, fino ai punti di raccolta, dove verrebbe poi caricata sui carri pianali, semplicemente tramite trasbordo di container tra tir e treno. Un simile sistema, però, presuppone ovviamente almeno un minimo di raccolta differenziata a monte, in modo da separare la frazione umida da utilizzare per la produzione di biogas e di fertilizzante, dai materiali plastici, vetrosi e metallici, che andrebbe a loro volta riciclati (e magari anch'essi trasportati via ferrovia, se necessario...). 
Considerando che annualmente in Calabria viene prodotta una quantità di rifiuti pari a poco meno di 1 milione di tonnellate, e considerando che a grandi linee la metà è composta da frazione umida, significa che giornalmente nella nostra regione si producono circa 1000 tonnellate di umido, che diviso (sempre a linee molto, molto grandi!) per le 5 aree individuate, corrispondono a circa 270 tonnellate al giorno. Ovviamente non tutte le zone rappresentate nella nostra cartina produrranno la stessa quantità di spazzatura, in quanto sono di estensione diversa e con diversa concentrazione di centri abitati di grandi dimensioni. 
Considerando però il valore di 270 tonnellate, e considerando che un container da 40 piedi può trasportare circa 30 tonnellate di materiale, sarebbero necessari circa 9 - 10 container giornalieri da ogni centro di raccolta, da caricare su carri pianali, di tipo Sdgmnss o similari.

Un 245 serie 0 in testa ad alcuni carri Sdgmnss (uno di essi con container da 40 piedi), in sosta a Lamezia Terme Centrale.
Continua...
 
Il primo blog dedicato al trasporto ferroviario in Calabria...by Roberto Galati...email - msn: exp826@hotmail.it