I contenuti di Ferrovie in Calabria sono a disposizione di tutti, ma a condizione che, se sfruttati, siano accompagnati dall'indicazione della fonte (blog o autore dei testi/fotografie). Tutto il materiale ivi pubblicato è protetto da Copyright, perciò per evitare situazioni incresciose vi preghiamo di seguire questa piccola regola. Buon Viaggio!

• 14/10/14 • La mancanza di energia per l'alimentazione elettrica, sulla linea Paola - Cosenza, causa l'arresto improvviso di un treno nella galleria Santomarco: si è trattato della simulazione di criticità, tenutasi stanotte all'interno della lunga galleria posta sulla ferrovia Paola - Cosenza. Qui la news di ANSA Calabria • 13/10/14 • Trenitalia: a partire dal 15 ottobre verrà ripristinato il treno Regionale 22664 Reggio Calabria Centrale (11.30) - Rosarno (12.50), mentre verrà soppresso, solo nella giornata del 15 ottobre, il Regionale 22653/22654 Melito PS (6.45) - Rosarno (8.45). Qui il comunicato di Fsnewss • 04/10/14 • Si è tenuto nella giornata del 2 ottobre, l'open day alla stazione RFI di Fuscaldo, i cui ambienti non più utili ai fini dell'esercizio ferroviario, sono stati assegnati alla locale cooperativa agricola "Il Segno": prosegue quindi anche in Calabria, il programma di Rete Ferroviaria Italiana che prevede il recupero e l'affidamento a fini sociali delle stazioni parzialmente o totalmente dismesse. Qui la news • 29/09/14 • Si terra alla stazione RFI di Bova Marina, giorno 9 ottobre, un nuovo sit-in di protesta contro il declassamento della ferrovia Jonica. Clicca qui per aderire all'evento su facebook • 22/09/14 • Taglio delle stazioni sulla ferrovia Jonica: l'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, scrive ad RFI per chiedere rassicurazioni sul progetto di ridimensionamento, in vista di una riorganizzazione dell'orario regionale lungo la linea Jonica. Qui il comunicato • 13/09/14 • Pubblicati sulla nostra pagina gli orari dei servizi ferroviari Ferrovie della Calabria previsti a partire dal prossimo 15.09.2014. Vedi qui • 12/09/14 • Il fabbricato viaggiatori della ormai dismessa fermata di Curinga (posta sulla linea Tirrenica tra Lamezia Terme ed Eccellente), è stato ufficialmente attribuito da RFI, ad uso gratuito del Comune. Qui la delibera del consiglio comunale • 09/09/14 • Domani, 10.09.2014, il candidato per le Regionali con il Centrosinistra Oliverio si recherà nella stazione delle Ferrovie della Calabria di Soveria Mannelli, dalla quale partirà alla volta di Catanzaro a bordo del treno 17 delle 10.25. Arrivato a Catanzaro incontrerà a via Milano i lavoratori e sindacalisti delle FC e dell'AMC di Catanzaro. Leggi qui

30 nov 2013

Foto della settimana - Novembre 2013

In questo nuovo appuntamento con le bellissime Foto della settimana direttamente dalla nostra Photogallery, salteremo su e giù per la Calabria (e nel cuore di essa) un po' più del solito, oltre ad annunciare due interessanti novità che riguardano il nostro sito! Ma ne parleremo a brevissimo...

Iniziamo dal primo scatto inviatoci dall'amico Matteo Ascioti, risalente allo scorso mese di maggio: ci troviamo all'interno della attualmente dismessa fermata di Curinga, sulla linea tirrenica tra Lamezia Terme Centrale ed Eccellente. L'impianto veniva servito esclusivamente dai treni Regionali Lamezia Terme Centrale - Rosarno via Tropea: oggi, purtroppo, il degrado e l'abbandono la fanno da padrone ancor più di prima...
Ma a ravvivare l'atmosfera, ci pensa il bellissimo E655 210 ancora in livrea originale (ed in discrete condizioni estetiche), in transito al comando di un merci diretto in Sicilia, composto da carri H a pareti scorrevoli.

Un caimano in...abito d'epoca! (n°105 - 11/2013)














La seconda spettacolare fotografia è invece opera del nostro Antonino Romeo: sui cieli nei pressi della stazione di Reggio Calabria Pellaro, durante un bellissimo tramonto estivo, un Boeing 737 si prepara ad atterrare nel vicino aeroporto dello Stretto, incrociandosi curiosamente con la catenaria. Due diverse tipologie di...linee aeree!

Linee aeree... (n°106 - 11/2013)













Ci spostiamo un po' più a sud, sempre sulla linea Jonica, dove però la catenaria purtroppo non è ancora arrivata: ci troviamo in piena linea tra le stazioni di Melito di Porto Salvo e Marina di San Lorenzo, durante il veloce transito dell'ALn668 1067, diretta a Reggio Calabria Centrale. Uno scatto risalente allo scorso 14 novembre, nonostante il paesaggio circostante sia praticamente invariato dal periodo estivo: erbe ed arbusti totalmente secchi, terreno asciutto e caldo. Purtroppo dopo soltanto due giorni, l'autunno avrebbe fatto "trionfalmente" ingresso in Calabria, dopo mesi di estate praticamente infinita, cagionando purtroppo numerosi danni, anche alle infrastrutture ferroviarie, a causa di piogge quasi monsoniche.

Estate infinita - o quasi - (n°107 - 11/2013)













L'ultimo scatto di novembre ci fa totalmente cambiare provincia, ambientazione, rotabili...e scartamento!
Ci troviamo nei pressi di Gagliano, sulla linea a scartamento ridotto delle Ferrovie della Calabria tra Catanzaro Lido e Soveria Mannelli: una M4.400 di costruzione FIAT, "incrocia" un altro veicolo della stessa industria...anche se una piccola Panda non si sposta su rotaie, ed ha dimensioni decisamente più contenute rispetto alla performante M4! Chissà quanti viaggiatori a bordo dell'automotrice saranno stati a conoscenza di tale particolarità, vista l'assoluta idealizzazione della "vecchia" FIAT come esclusivo costruttore di automobili!

Incrocio tra Fiat! (n°108 11/2013)














E veniamo alle novità sul sito che partiranno da questo mese, per festeggiare i 'primi' mille iscritti al gruppo di Ferrovie in Calabria su Facebook: innanzitutto annunciamo l'apertura dell'account Twitter dell'Associazione (twitter.com/ferrincalabria), raggiungibile anche con l'ashtag @ferrincalabria, col quale porteremo avanti anche su questo noto social network la nostra attività di informazione, oltre che di promozione delle nostre attività associative.
Non solo: è da oggi disponibile una pagina (http://www.ferrovieincalabria.com/p/screensaver-traffic-rotabili-ferrovie.html) dedicata al famoso screensaver Traffic, raggiungibile tramite l'apposito pulsante nel menu del blog, dove potrete trovare, insieme alle istruzioni di installazione e utilizzo del programma, degli add-on completamente inediti riguardanti il mondo delle Ferrovie della Calabria.

Prossimo appuntamento con le Foto della Settimana, ultime del 2013, a dicembre! Continuate ad inviare le vostre fotografie all'indirizzo info@ferrovieincalabria.it !

27 nov 2013

Regione Calabria verso il Piano Regionale dei Trasporti: approvato il piano di riprogrammazione dei servizi di TPL (1)

Come qualcuno dei nostri lettori saprà, è stata approvata da poco meno di un mese dal Consiglio Regionale una serie di Delibere riguardanti il trasporto pubblico calabrese. Ci riferiamo alle delibere n° 380 del 25.10.2013 e 397 e 398 del 31.10.2013, attraverso le quali si approva a tutti gli effetti la ristrutturazione del debito nei confronti delle aziende esercenti trasporto pubblico locale in Calabria e si stabilisce un piano di riprogrammazione e di investimenti nei servizi di trasporto pubblico su gomma e su ferro, principalmente per il 2014 e il 2015.
In particolare nella delibera n° 380 del 25.10.2013 si fa riferimento ad alcuni documenti (cronoprogramma, relazione istruttoria, documento di sintesi - consultabili anche nella nostra sezione 'Documenti utili') di estrema importanza per quanto riguarda il futuro del Trasporto Pubblico Locale della nostra Regione: in essi vengono infatti delineate alcune delle azioni giudicate come prioritarie per il riassetto a breve termine del sistema di trasporto pubblico calabrese, delle quali parleremo ora dettagliatamente.
Dalla lettura della D.G.R. n° 380, in sintesi, possiamo capire che non si tratta di altro che dell'applicazione di quelle che sono state le richieste del Governo Nazionale in merito all'efficientamento (e quindi sostanzialmente di probabili tagli..) dei servizi di trasporto pubblico attraverso la messa in pratica nell'immediato di alcune azioni volte al soddisfacimento di tutte le richieste fatte alle Regioni con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'11 marzo 2013.

Gli obiettivi da raggiungere, secondo il Decreto appena citato, sono i seguenti:
a) offerta di servizio più idonea, efficiente ed economica;
b) incremento dei rapporti tra ricavi e costi operativi;
c) diminuzione dei servizi a bassa domanda e miglioramento della qualità e della quantità dei servizi a domanda elevata;
d) definizione di livelli occupazionali appropriati;
e) previsione di idonei strumenti di monitoraggio e verifica.

Screen dell'home page del sito del settore Trasporti della Regione Calabria, dove è possibile trovare diverse notizie e documenti riguardanti il TPL della nostra Regione.

La redazione di un piano di rientro in queste indicazioni (ovvero la delibera 380) si è rivelata obbligatoria in quanto, secondo quanto previsto dallo stesso Decreto, necessaria alla Regione Calabria (e a tutte le altre Regioni a statuto ordinario) al fine di poter ricevere dal Governo i 'vitali' contributi destinati ai servizi di trasporto pubblico locali.
Secondo il Decreto, i punti a) e c) si considereranno soddisfatti attraverso la verifica di un incremento del 2,5% dei passeggeri trasportati, anche attraverso il conteggio del numero dei titoli di viaggio, mentre il punto b) si riterrà soddisfatto con un aumento del 3% per i servizi con un rapporto ricavi/costi attualmente inferiore allo 0,20, e del 2% per gli altri servizi, con l'obiettivo di raggiungere in tutti i casi l'obiettivo minimo dello 0,35 (ovvero ricavare 1 spendendo meno di 3); suggerisce infine, per il soddisfacimento del punto d), di attuare il blocco del turn over per le figure professionali non necessarie a garantire l'erogazione del servizio. Il Decreto richiede nel punto e) di prevedere idonei sistemi di monitoraggio e di verifica degli obiettivi, in quanto a partire dal 2014 le Regioni interessate dallo stesso dovranno fornire dettagliati rapporti a riguardo il 15 giugno di ciascun anno.
Nel DPCM si precisa infine che a ciascuna Regione verrà assicurata l'erogazione soltanto del 90% delle risorse per i servizi di TPL dovute (alla Calabria spetta il 4,31% dei fondi destinati a TPL su scala nazionale), e che il restante 10% verrà saldato soltanto per intero in caso di raggiungimento di tutti gli obiettivi a), b), c) e d), oppure in parte a seconda degli obiettivi raggiunti (3/10 in caso di soddisfacimento dei punti a) e c), 6/10 in caso di soddisfacimento del punto b) e 1/10 in caso di soddisfacimento del punto d)).
La delibera regionale 380, oltre ad approvare che si venga ad applicare quanto previsto dal Decreto Nazionale, approva anche i tre documenti sopra citati, riguardanti il piano di riprogrammazione dei servizi, definendo un cronoprogramma degli interventi, una relazione istruttoria e un documento di sintesi. Noi ci soffermeremo su quanto scritto nel documento relativo alle azioni previste e al cronoprogramma, in quanto più interessante e dettagliato per i nostri scopi (la relazione istruttoria è anche un documento molto interessante, ma ci non è possibile soffermarci in dettaglio anche su questo per ragioni di sintesi e di inerenza all'argomento trattato, essendo una panoramica generale su quella che è stata l'evoluzione dei trasporti in Calabria negli ultimi anni e sulle azioni finora intraprese per avviarne la 'ristrutturazione'; il documento di sintesi è invece una sorta di presentazione sintetica di quanto elencato nel cronoprogramma).
Dopo un breve riassunto di quanto richiesto dal DPCM dell'11.03.2013, nel programma leggiamo che al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, si intende intraprendere i provvedimenti di seguito elencati:

TPL su Gomma:

1) Soppressione dei servizi delle linee extraurbane a basso rapporto ricavi/costi e parziale ridistribuzione dell'offerta (a partire dal 01.01.2014):
    - soppressione del 25% dei servizi con rapporto ricavi/costi (r/c) inferiore a 0,04, mantenendo almeno una coppia di corse per relazione;
    - soppressione del 20% dei servizi con rapporto r/c compreso tra 0,04 e 0,08, mantenendo almeno una coppia di corse per relazione;
    - soppressione del 15% dei servizi con rapporto r/c compreso tra 0,08 e 0,12, mantenendo almeno due coppie di corse per relazione, dove già esistenti;
    - ridistribuzione di circa la metà delle risorse risparmiate attraverso tali provvedimenti su servizi ad alta domanda.

2) Riduzione dei servizi urbani in ragione dei rapporti ricavi/costi (a partire dal 01.01.2014):
    - riduzione del 12% dei servizi urbani per le città di Catanzaro e Crotone;
    - riduzione del 6% dei servizi urbani per le città di Cosenza, Lamezia Terme e Vibo Valentia;
    - divieto di incremento dei servizi (senza alcuna riduzione) per le città di Reggio Calabria e Palmi.
(Facciamo una piccola nota segnalando che, in tutta probabilità, una parte dei tagli che interesseranno il servizio urbano del comune di Catanzaro sia in qualche modo 'giustificata' e in un certo senso 'meritata' dall'AMC, ovvero l'azienda che gestisce il servizio urbano di Catanzaro, dal momento che il basso rapporto ricavi/costi potrebbe essere stato influenzato dalla scelta di non adempiere per ben due anni a quanto previsto dalla delibera 362 dell'11.08.2011, decidendo di applicare gli aumenti tariffari soltranto ad aprile 2013 anziché, come previsto, a settembre 2011; non si legge invece nessuna menzione al servizio urbano di Corigliano/Rossano, che risulta essere quello con il più alto rapporto r/c, per cui certamente non subirà riduzioni, risultando eventualmente il più 'meritevole' di un eventuale aumento dei servizi).
Tali tagli ai servizi urbani verranno dimezzati in caso di applicazione entro il 01.04.2014 da parte dei Comuni interessati di almeno due dei seguenti punti:
  - incremento del 30% delle tariffe e/o dei posti di parcheggio a pagamento;
  - incremento del 30% delle corsie preferenziali;
  - incremento del 30% delle vie incluse in ZTL.

3) Soppressione dei servizi sovrapposti con i servizi ferroviari:
Per il 2014 nessuna reale 'novità', in quanto ci si limiterà a confermare quanto previsto dalla D.G.R. 147/2012 e rivisto con la D.G.R. 192/2012, per cui si parla di azioni non eccezionali, già intraprese dallo scorso anno e limitate alla linea tirrenica; confermate invece le azioni previste dalla D.G.R. 147/2012 a partire dal 2015, anche in conseguenza dell'arrivo di nuovo materiale ferroviario che comporterà un aumento dell'offerta di posti a sedere, di cui si parlerà successivamente;

4) Abolizione delle agevolazioni tariffarie, ad eccezione di quelle spettanti ai diversamente abili;

5) Aumento delle tariffe:
Si prevede un aumento medio del 42% per le tariffe dei servizi extraurbani e del 20% circa per i servizi urbani, da ripartire in due diverse fasi, a partire dal 01.01.2014 e dal 01.01.2015. Di seguito le tabelle delle nuove tariffe previste per i servizi extraurbani su gomma a partire dal 2014 e dal 2015:

Tabella delle tariffe per i servizi di TPL Extraurbano su Gomma a partire dal 01.01.2014


Tabella delle tariffe per i servizi di TPL Extraurbano su Gomma a partire dal 01.01.2015
Tabella delle tariffe per i servizi di TPL Urbano su Gomma per il 2014 e il 2015



TPL su Ferro:
Passiamo ora alla parte più interessante per la gran parte dei nostri lettori, dedicata alle azioni riguardanti il settore ferroviario.

1) Riorganizzazione dei servizi ferroviari regionali affidati a Trenitalia (prima fase: giugno 2014; seconda fase: giugno 2015, in seguito all'arrivo di nuovo materiale rotabile):
E' prevista la realizzazione di un asse 'cardine' del servizio regionale, con cadenza oraria (come oggi), sulla linea tirrenica, eventualmente supportata da un'intensificazione dei servizi durante le ore di punta: il servizio sarà impostato in maniera tale da trovare coincidenza ai nodi principali verso le linee secondarie. Per quanto riguarda invece la linea jonica, è prevista l'istituzione di un servizio regionale 'veloce', destinato a spostamenti su lunghe distanze, alternativo alla gomma e più economico, strettamente legato al successivo punto;

2) Chiusura/riduzione delle fermate a basso traffico per i servizi Trenitalia (gennaio 2015):
Una tale scelta si impone nel momento in cui si decide di puntare ad un servizio ferroviario veloce e, soprattutto, economico, comportando un minor costo del servizio (che è legato principalmente al tempo e non alla percorrenza), e apportando maggiori benefici a chi necessita di effettuare spostamenti più veloci tra le principali località, piuttosto che ai pochi che usufruiscono del servizio nelle località a bassa frequentazione, che verrebbero comunque servite da servizi automobilistici;

Alcune immagini illustrano sinteticamente possibili schemi di riorganizzazione del servizio, che risulterebbe pertanto rinnovato per:
- l'organizzazione di servizi diretti Melito P.S. - Paola, con tempi di percorrenza totali previsti entro le 2h30' (30' Melito - Reggio, 1h Reggio - Rosarno, 30' Rosarno - Lamezia, 30' Lamezia - Paola);
- l'introduzione di corse dirette Sibari - Paola, bypassando Cosenza;
- l'effettuazione di tre coppie di corse veloci giornaliere sulla linea jonica per ciascuna tratta (Catanzaro Lido - Reggio C. e Catanzaro Lido - Sibari), di cui due coppie dirette Reggio C. - Sibari e viceversa, con tempi di percorrenza previsti intorno alle 2 ore per ciascuno dei due blocchi Reggio C. - Catanzaro Lido e Catanzaro Lido - Sibari;
- la previsione di un sistema di coincidenze funzionali nel nodo di Lamezia, in modo da garantire l'interscambio tra utenti della linea tirrenica e della trasversale Catanzaro Lido - Lamezia.



3) Incremento delle tariffe dei servizi affidati a Trenitalia (dall'01.01.2014):
A partire dal 01.01.2014 anche per i servizi ferroviari di Trenitalia ci sarà un aumento nei prezzi dei biglietti, benché più leggero di quello risentito sui biglietti dei servizi su gomma. Altra nota positiva è che è previsto un unico aumento, per il momento, nel 2014, senza 'aggiornamenti' previsti, come per gli autoservizi, per il 2015. Questa la tabella dei nuovi prezzi:

Tabella dei prezzi per i biglietti e gli abbonamenti ferroviari a partire dal 01.01.2014
4) Acquisto di materiale rotabile ferroviario:
A conferma di quanto annunciato negli ultimi mesi, è previsto lo stanziamento di circa 25-30 Milioni di Euro da affiancare a 12 Milioni già disponibili, da destinare all'acquisto di 6/7 mezzi a trazione elettrica a quattro casse, del tipo Coradia Meridian, classificato ETR425 e di cui si stanno effettuando le prove tecniche del primo esemplare proprio in questi giorni;

5) Chiusura di alcune linee ferroviarie regionali in concessione a Ferrovie della Calabria (immediata) e revisione delle modalità di utilizzo di altre (entro settembre 2015);
E' prevista la chiusura immediata e conseguente sdemanializzazione delle linee Palmi - Sinopoli e Camigliatello - San Giovanni in Fiore, al fine di garantire un risparmio di circa 8.000€/km all'anno, per un totale annuo di circa 413.000€; si prevede inoltre la chiusura della Pedace - Camigliatello al traffico ordinario, mantenendone comunque la destinazione ad uso turistico. E' prevista la valutazione di modalità di trasporto differenti sulle linee Gioia Tauro - Cinquefrondi e Gioia Tauro - Palmi e il completamento degli investimenti programmati sulla Cosenza - Catanzaro Lido, inclusa la valutazione della riapertura del tratto intermedio con conseguente velocizzazione, nonché del mantenimento in esercizio dei due tratti estremi Cosenza - Rogliano e Soveria Mannelli - Catanzaro Città - Catanzaro Lido. Tutte le valutazioni riguardanti la Pedace - Camigliatello, la Gioia Tauro - Cinquefrondi, la Gioia Tauro - Palmi e la Rogliano - Soveria Mannelli dovranno essere effettuate entro settembre 2015, e in assenza di opportune determinazioni si provvederà alla chiusura anche di queste linee.

Una coppia di M2.200 Breda si porta dal deposito in stazione a Gioia Tauro, in attesa di effettuare un treno per Cinquefrondi.

Diverse, dunque, le novità annunciate in questo Piano di Riprogrammazione, alcune molto positive, altre probabilmente negative, altre non molto chiare... Risultano esserci infatti in questi documenti alcune questioni non chiarite a dovere, o in modo incompleto o troppo sintetico, che andrebbero secondo noi approfondite. Ci chiediamo ad esempio: verranno garantite le coincidenze solo nel nodo di Lamezia o anche negli altri nodi? che tipo di cadenzamento ci sarà in tutte le altre linee diverse dalla tirrenica? ci saranno investimenti per quanto riguarda il materiale ferroviario diesel? a quali prezzi si adeguerà il settore ferroviario delle Ferrovie della Calabria? e che ne sarà della Camigliatello - San Giovanni in Fiore? verrà smantellata insieme alla Palmi - Sinopoli, solo per giustificare il risparmio su una manutenzione che non viene effettuata da decenni??.. Se anche voi condividete gli stessi dubbi, non vi resta che attendere... il prossimo post a riguardo! Noi di Ferrovie in Calabria, infatti, non siamo stati con le mani in mano e abbiamo posto queste ed altre domande ai diretti interessati, ovvero agli autori di questi documenti, ottenendo la maggior parte delle risposte che cercavamo...
Ne riparleremo tra qualche post!


(continua qui)

23 nov 2013

2013: un altro triste novembre

Anche quest'anno è arrivato novembre, e come succede da qualche anno a questa parte la seconda metà di questo mese ha portato situazioni poco piacevoli per il traffico ferroviario della nostra Regione.
Difficile dimenticare giorni come il 22 novembre 2011, quando a causa delle abbondanti precipitazioni la ALn 668.1059, effettuando il treno 3793, sviava in seguito al crollo di un ponte tra Marcellinara e Feroleto Antica - Pianopoli, miracolosamente senza tragiche conseguenze. (Leggi qui)
Così come sarà difficile dimenticare il 24 novembre dello scorso anno, quando tra le stazioni di Rossano e Mirto Crosia, nei pressi della fermata di Toscano, il regionale 3753 effettuato dalla ALn668.1077 travolgeva in corrispondenza di un passaggio a livello privato una monovolume con dentro sei braccianti agricoli rumeni di ritorno dalla loro giornata lavorativa: nessun ferito a bordo del treno, né tra i membri del personale di Trenitalia né per i viaggiatori; nessun sopravvissuto invece tra i braccianti che erano a bordo dell'auto travolta. (Leggi qui)

E così, a pochi giorni dalla ventiquattresima commemorazione dell'incidente del 16 novembre 1989, nel quale persero la vita 12 persone in seguito allo scontro di due treni tra Crotone e Isola Capo Rizzuto, lo scorso 19 novembre altre cattive notizie hanno riguardato il trasporto ferroviario della nostra Calabria: l'intera fascia jonica calabrese è stata infatti travolta da un'eccezionale ondata di maltempo, con precipitazioni che hanno causato allagamenti, frane e smottamenti con conseguenti ovvi intralci al traffico stradale e ferroviario, bloccando letteralmente intere comunità soprattutto nelle province di Catanzaro e Crotone, dove in molti casi si sono verificati persino crolli di ponti, strade, muri di contenimento ed addirittura di qualche abitazione.
Emblematica la situazione del comune di Catanzaro, dove finalmente solo oggi sembra essersi risolto il problema della mancanza dell'acqua nelle case in seguito ad alcuni problemi che avrebbero impedito il regolare funzionamento dell'impianto di distribuzione dell'acqua in gran parte della città (fornendo una ghiotta occasione per alcuni 'furbi commercianti', che speculando sull'enorme disagio hanno triplicato il prezzo di vendita dell'acqua in questi giorni!).

Una delle foto che stanno facendo il giro del web, scattata la mattina del 19 novembre nei pressi del quartiere Santa Maria di Catanzaro, una delle zone maggiormente danneggiate dall'eccezionale ondata di maltempo. Foto tratta da facebook.com

Ma torniamo alle nostre ferrovie. Per quanto riguarda il traffico sulle linee RFI, i maggiori disagi si sono avuti sulla tratta jonica tra Soverato e Sibari, dove numerose corse hanno subito ritardi, limitazioni e in alcuni casi soppressioni a causa dell'impraticabilità della linea in diversi punti. In particolare i principali disagi sul tratto Roccella - Catanzaro Lido si sono avuti nei pressi di Squillace, dove anche la vicina S.S.106 è stata praticamente invasa da un fiume di acqua, pietre e fango; tra Catanzaro Lido e Crotone sono stati invece diversi i tratti a rischio, in particolare nei pressi di Sellia, in seguito alle piene dei diversi torrenti attraversati dalla ferrovia su questo tratto; per quanto riguarda invece la tratta Crotone - Sibari i punti critici si trovavano in corrispondenza del fiume Neto, la cui esondazione ha creato diversi danni alla viabilità locale e ai centri abitati circostanti, e in corrispondenza della stazione di Cirò, a causa dell'allagamento della stazione.
I primi disagi tra Soverato e Catanzaro Lido si sono registrati sin dai primi treni del mattino, con la conseguente limitazione a Soverato di diversi treni pari, mentre i dispari sono stati regolarmente effettuati sull'intera tratta, seppur con ritardi tra i 20 e i 60 minuti. La circolazione dei treni pari tra Soverato e Catanzaro Lido si è poi ristabilita intorno alle 13.00, con il regolare passaggio del 3746, preceduto a distanza di pochi minuti dall'automotrice del 3722, che in seguito alla limitazione a Soverato era rimasta ferma in questa stazione sin dalle 8.00.
I primi disagi riguardanti la Catanzaro Lido - Sibari si sono invece manifestati a partire dalle 10.00 circa, orario a partire dal quale sono stati soppressi tutti quanti i treni pari e dispari fino alle 15.30 circa.

Anomalo affollamento di automotrici nella stazione di Soverato, dove la mattina del 19 novembre tutti e tre i binari erano eccezionalmente occupati in seguito alle numerose limitazioni subite dai primi treni della giornata.

La situazione nel dettaglio:

Tratta Reggio Calabria - Roccella - Catanzaro Lido (dispari):
- R3737 Catanzaro Lido (6.05) - Reggio C. (8.55) effettuato regolarmente intera tratta, arrivato con un ritardo di +18' a Reggio Calabria;
- R3741 Catanzaro Lido (8.05) - Reggio C. (10.57) effettuato regolarmente intera tratta, partito da Catanzaro Lido con circa un'ora di ritardo, mantenuto per tutto il viaggio;
- IC559 Taranto (8.20) - Reggio Calabria (15.25) soppresso intera tratta;
- Regolari gli altri treni dispari tra Catanzaro Lido e Roccella, ad eccezione dei treni R3731 Crotone - Roccella, R3753 Sibari - Reggio Calabria, giunti entrambi a destinazione con circa 30 minuti di ritardo;

Tratta Reggio Calabria - Roccella - Catanzaro Lido (pari):
- R3740 Reggio Calabria (5.05) - Crotone (8.15), limitato a Soverato;
- R3722 Roccella J. (6.55) - Catanzaro Lido (8.02), limitato a Soverato; automotrice rientrata a Catanzaro Lido alle 12.50;
- R3742 Reggio Calabria (6.05) - Catanzaro Lido (9.05) limitato a Soverato;
- R3744 Reggio Calabria (8.05) - Catanzaro Lido (11.05) limitato a Soverato;
- IC562 Reggio Calabria (12.00) - Taranto (19.05) regolare fino a Catanzaro Lido, probabilmente soppresso tra Catanzaro Lido e Taranto;
- Regolari tutti gli altri treni

Tratta Catanzaro Lido - Sibari (dispari):
- R3719 Crotone (6.40) - Catanzaro Lido (7.28) regolare;
- R3721 Sibari (6.02) - Catanzaro Lido (8.30) regolare;
- R3723 Crotone (8.30) - Catanzaro Lido (9.18) soppresso per mancanza materiale (R3740 limitato a Soverato);
- R3725 Sibari (7.25) - Catanzaro Lido (10.00) limitato a Crotone;
- R3729 Sibari (9.15) - Catanzaro Lido (11.45) limitato a Crucoli;
- IC559 Taranto (8.20) - Reggio Calabria (15.25) soppresso intera tratta;
- R3727 Sibari (11.40) - Catanzaro Lido (13.55) soppresso intera tratta;
- R3731 Crotone (14.15) - Roccella J. (15.45) effettuato con circa 30' di ritardo;
- R3733 Sibari (14.00) - Catanzaro Lido (16.30) soppresso;
- R8507 Cosenza (14.03) - Catanzaro Lido (17.40) soppresso;
- R3753 Sibari (16.48) - Reggio Calabria (22.20) effettuato con circa 30' di ritardo;
- R3755 Sibari (18.30) - Roccella J. (21.45) regolare;
- R3757 Sibari (19.55) - Crotone (21.40) probabilmente regolare.

Tratta Catanzaro Lido - Sibari (pari):
- R8516 Catanzaro Lido (5.40) - Sibari (7.55) regolare;
- R3720 Catanzaro Lido (6.45) - Sibari (9.14) regolare;
- R3740 Reggio Calabria (5.05) - Crotone (8.15), limitato a Soverato;
- R3724 Catanzaro Lido (9.20) - Sibari (11.38) soppresso intera tratta;
- R3726 Catanzaro Lido (10.30) - Crotone (11.20) soppresso intera tratta;
- R3728 Catanzaro Lido (11.25) - Sibari (13.55) soppresso intera tratta;
- R8508 Catanzaro Lido (12.20) - Cosenza (16.12) soppresso intera tratta;
- R3730 Catanzaro Lido (14.05) - Sibari (16.40) soppresso intera tratta;
- IC562 Reggio Calabria (12.00) - Taranto (19.05) regolare fino a Catanzaro Lido, probabilmente soppresso tra Catanzaro Lido e Taranto;
- R3756 Catanzaro Lido (15.30) - Sibari (17.55) limitato a Crotone;
- R3758 Catanzaro Lido (17.50) - Sibari (20.20) limitato a Crotone;
- R3736 Catanzaro Lido (19.35) - Sibari (22.00) regolare.

Sospeso inoltre, in via precauzionale, anche il traffico sulla Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale tra le 8.30 e le 10.30, con la conseguente soppressione dei treni regionali 3772 e 3773.

Una delle foto dell'esondazione del fiume Neto, nei pressi di Crotone, dove il livello delle acque ha raggiunto livelli pericolosamente alti. Tratta da 'il Crotonese'

Situazione leggermente peggiore, vista l'impervietà dei luoghi attraversati, per quanto riguarda le linee delle Ferrovie della Calabria.
Sospesa la circolazione per l'intera giornata del 19 sia sulla Catanzaro Lido - Catanzaro Città, probabilmente per allagamenti della sede ferroviaria nei pressi di Santa Maria, quartiere del capoluogo pesantemente colpito dalle precipitazioni (come visibile nella prima foto di questo post) dove l'acqua ha raggiunto livelli talmente alti da far sovrapporre tra loro in diversi casi anche le automobili, nonché per concreti rischi di frane o caduta massi lungo la tratta a cremagliera compresa tra Catanzaro Sala e Catanzaro Pratica. Sospesa la circolazione per l'intera giornata anche sulla Catanzaro Città - Soveria Mannelli, dove i danni maggiori si sono avuti come di consueto nel tratto compreso tra Catanzaro e Gimigliano, in particolare nei pressi delle stazioni di Cavorà e di Gagliano.
Per fortuna sin dal tardo pomeriggio dello stesso 19 novembre sulla Catanzaro Lido - Catanzaro Città è stata ripristinata l'agibilità della linea, grazie al pronto intervento dei tecnici delle Ferrovie della Calabria, che ha consentito di effettuare, seppur senza ripristinare il servizio viaggiatori, il rientro intorno alle ore 18.00 del materiale rotabile necessario per il giorno successivo, a partire dal quale è stato regolarmente ripreso il servizio viaggiatori.
Anche sulla Catanzaro Città - Soveria Mannelli l'immediato intervento in linea ha permesso di riattivare la circolazione in tempi brevi sull'intera tratta, anche se in questo caso si è dovuto aspettare fino alle prime ore del pomeriggio per avere nuovamente i treni sull'intera tratta: fino alle 15.30 è stato comunque garantito un servizio ferroviario a frequenza ridotta tra Soveria Mannelli e Gimigliano, mentre corse automobilistiche sostitutive hanno permesso di raggiungere Catanzaro dai centri di Soveria, Adami, San Bernardo, Decollatura, Carlopoli, Castagna, Cicala, Serrastretta e San Pietro Apostolo e di rientrare dal capoluogo di regione partendo alle 14.10.
La riattivazione è avvenuta tuttavia con tempi di percorrenza maggiorati e quindi con conseguenti ritardi ai treni, a causa dei rallentamenti imposti dai danni alla linea legati al maltempo: per ovviare al disagio, a partire da lunedì prossimo, 25 novembre, i treni pomeridiani dalle 16.00 fino a fine servizio saranno tutti limitati alla stazione di Gagliano, stazione dove avverrà il trasbordo dei viaggiatori su corse automobilistiche di collegamento da e per Catanzaro Città. I treni interessati saranno - secondo quanto riportato sulla pagina facebook delle Ferrovie della Calabria - da Catanzaro Città il 24 (16.44), 26 (17.44), 28 (18.30), 30 (19.19) e 32 (20.21), mentre da Soveria Mannelli il 29 (16.06), 31 (17.09) e il 33 (18.10). Verrà poi soppresso il treno 35, in partenza alle ore 19.44 da Soveria Mannelli per Catanzaro Città, al posto del quale sarà effettuato il treno speciale 335, in partenza da Soveria Mannelli alle 19.11, con arrivo previsto a Catanzaro Città alle 20.11 (anche questo treno verrà limitato a Gagliano per il periodo dei lavori).

Istantanea di un momento di 'calma', nella mattinata del 19 novembre, sulla strada compresa tra le stazioni FC ed RFI di Catanzaro Lido.

Per il momento, per fortuna, sembra essere stato - almeno per la nostra Calabria - un novembre meno tragico dei precedenti, sperando che in quest'ultima settimana del mese non si presentino altre sgradevoli sorprese!
Certamente più tragica invece la situazione degli amici sardi, verso i quali non può mancare un segno di solidarietà anche da parte dell'Associazione Ferrovie in Calabria e ai quali siamo in questo periodo ancora più vicini, oltre che per la comune sorte di alluvionati, per la progressiva assegnazione al D.L. di Reggio Calabria di automotrici provenienti dai depositi di Cagliari e Sassari.

PS: ci scusiamo con i nostri lettori per aver 'rubato' dal web le fotografie presenti in questo post e di non aver utilizzato come di consueto fotografie proprie, ma a causa di diversi impegni i membri dell'Associazione si trovano in questi giorni quasi tutti fuori regione!

18 nov 2013

Crotone: il ventiquattresimo "16 novembre"...



"Tutto scorreva normalmente quel giorno, tutto sembrava così apparentemente normale. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che il destino potesse stravolgere il corso delle cose. Era in atto uno dei primi esperimenti di sicurezza delle nostre strade ferrate, una rampa di lancio verso il futuro, di cui tanto si parla ogni giorno. E, probabilmente, anche quel giorno tra i passeggeri si parlava di futuro, ma nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare che quel futuro, goffo e ingordo, li avrebbe deviati verso una linea morta. Già, perché di ciò si può soltanto parlare. Un bacio, un fatale bacio tra due “mostri sacri” della linea dei gelsomini e dei papaveri, pochi attimi, i tentativi dei macchinisti di evitare quell'intreccio di lamiere, il capostazione della città di Pitagora che aveva addirittura tentato di evitare quel “bacio” destreggiandosi per le curve strade con la propria auto, l’incoscienza di molti dei passeggeri (ignari di ciò che stesse accadendo), il bacio fatale bacio avvenuto nella Valle del Dragone. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare, quel giorno, che il destino si sarebbe preso gioco di 44 anime, 12 delle quali volate via in una normalissima giornata di autunno."

Una giornata che, almeno per noi calabresi (o meglio, quelli che ancora con forza non dimenticano), normalissima non lo sarebbe più stata. Sono trascorsi 24 anni da quel 16 novembre 1989, ed è con questo piccolo pensiero del nostro Luca Pisconti che vogliamo ricordare le 12 vittime del tragico incidente ferroviario, che vide coinvolto il Locale 8437 Cariati - Catanzaro Lido, composto da una doppia di ALn668, ed il locale 12706 Catanzaro Lido - Taranto, effettuato con vetture 1959 e 1946 ristrutturate, trainate dalla D445 1008. Una fatale incomprensione tra personale di stazione, a Crotone, e macchinisti del locale proveniente da Cariati, nel delicato momento di transizione tra il classico sistema di circolazione con dirigenza locale e blocco elettrico manuale, e l'allora modernissimo (e tutt'oggi impiegato) Comando del Traffico Centralizzato con Blocco Conta Assi. Trascorrono pochi minuti, dopo aver cercato invano di arrestare la corsa del locale composto da automotrici, ed è il disastro, tra le stazioni di Crotone ed Isola Capo Rizzuto, quasi in corrispondenza del passaggio a livello posto al km 237+322: alle 13.20 avviene lo scontro, ed il pesante locomotore diesel letteralmente polverizza la leggera ALn668 di testa. Entrambi i treni procedevano a circa 100 km/h, e tempo e spazio di frenatura sono stati minimi, a causa della presenza di una curva, che rese impossibile un avvistamento tra i due treni con largo anticipo. Nonostante ciò, macchinista e capotreno del Locale 8437 riuscirono in pochi istanti ad avvisare dell'imminente scontro i viaggiatori presenti subito dietro la cabina, riuscendo probabilmente a salvare qualche vita umana in più: purtroppo i nostri due eroi di casa FS non ce l'hanno fatta, assieme ad altri 10 viaggiatori a bordo della prima automotrice. Lavoratori, insegnanti, studenti, ed uno dei due macchinisti a bordo del D445 in testa al treno Locale per Taranto: sono loro le vittime che anche noi di Ferrovie in Calabria ogni anno vogliamo ricordare, assieme alla sezione crotonese di Italia Nostra: Antonella Serventi, Antonio Sorrenti, Angelo Giuffrè, Carmelina Pistoia, Delia Sozzi, Emma Gagliardi, Franca Cefalà, Loredana Gentile, Mirella Cavalli, Rita Angela Geracitano, Rosanna Perri, Salvatore Bruno, originari di Catanzaro, Badolato, Guardavalle e Melissa.

Nella giornata di ieri, in Piazza 16 Novembre 1989, così come è stato intitolato il piazzale antistante la stazione di Crotone, si è quindi tenuta la consueta commemorazione organizzata da Italia Nostra, alla quale siamo stati ovviamente presenti.
Ma il ricordo dell'autentica sciagura che colpì l'opinione pubblica calabrese e nazionale, sicuramente non può non rappresentare anche un momento di aggregazione sociale: un momento di discussione sulla sempre più incerta sorte della ferrovia Jonica e dello scalo ferroviario di Crotone. Come fatto notare da noi di Ferrovie in Calabria, infatti, i 12 viaggiatori che hanno perso la vita nell'incidente, possiamo senza dubbio definirli come martirti della nostra terra e della nostra ferrovia: non solo da calabresi, ma anche da italiani. E' anche grazie al loro sacrificio, e quindi alla successiva correzione dei difetti degli allora nuovi sistemi di sicurezza, se al giorno d'oggi possiamo viaggiare in treno senza alcun rischio di errore umano. Ciò che però vogliamo sottolineare, è l'assurdità ed il paradosso in cui siamo precipitati: quando la ferrovia Jonica non era certamente al top della sicurezza negli anni '80 e '90, il traffico ferroviario era triplo rispetto ad oggi. Nel 2013 ci ritroviamo con una strada ferrata attrezzata con Sistema di Controllo Marcia Treno, Comando del Traffico Centralizzato, nuovo segnalamento, addirittura armamento pesante...ma gli unici treni a circolare, sono soltanto poche automotrici ALn668 in servizio regionale, ed un treno che con vergogna definiamo "InterCity", e che a stento riesce a collegare Reggio Calabria Centrale con Taranto. Scomparso il servizio a lunga percorrenza, il traffico merci, e gran parte di quello vicinale.
La vana speranza di una ferrovia Jonica sicura e con un servizio in costante evoluzione migliorativa, si è spenta nell'ultimo decennio, sotto i colpi di un totale monopolio del trasporto su gomma. Era proprio questo quello che chiedevano i cittadini della sibaritide, del crotonese, del catanzarese e della locride, alla fine degli anni '80? Noi riteniamo di no.
Nella tarda mattinata di ieri, al termine del momento di raccoglimento, di fronte alla purtroppo semi-abbandonata stazione di Crotone, si è discusso proprio di questo: Piazza 16 novembre 1989 si è così trasformata per circa un'ora, in una vera e propria "agorà" di stampo greco (del resto non poteva essere diversamente, nella città di Pitagora...), dove tutti i presenti hanno espresso un pensiero ed avviato un confronto di idee tra istituzioni, associazioni, ed ovviamente assieme a Franco e Maria Amelio, rispettivamente marito e figlia di Carmelina Pistoia, una delle vittime dell'incidente. Segnaliamo che gli unici sindaci presenti sono stati quelli di Sellia Marina, Cutro e Pallagorio, rispettivamente Giuseppe Amelio, Salvatore Migale e Umberto Lorecchio.
La problematica sul futuro dello scalo ferroviario pitagorico, è oggi più che mai di primaria importanza, proprio alla luce del recente piano di "right sizing" di Rete Ferroviaria Italiana, che prevede, purtroppo, il declassamento di numerose stazioni della linea Jonica, tra cui appunto Crotone. Addirittura è in programma il mantenimento di soli tre binari, tra corretto tracciato ed incrocio/precedenza (itinerari 1, 3 e 4), con immediato smantellamento dell'intero piazzale di ricovero carri e scalo intermodale (posto di fianco la SS 106) e delle adiacenti platee di lavaggio vetture e rimessa locomotive, per un totale di ben 15 binari. Incerta la sorte del binario tronco che si dirama dal binario 1 lato Catanzaro Lido, e dello scalo merci posto lato Sibari, di fianco il fabbricato viaggiatori. Ma la mancanza di interesse verso una stazione ferroviaria che fino a pochi anni orsono rappresentava uno dei maggiori impianti calabresi per traffico e dimensioni, è evidente anche dal totale stato di abbandono in cui verte l'interno e l'esterno dell'area ferroviaria, e dalla seriamente preoccupante assenza di controllo di polizia: anticipiamo che non è certamente nostra intenzione trasmettere messaggi di intolleranza alcuna, ma riteniamo sia un grave pericolo per i regolari cittadini, italiani e non, consentire il transito ed alloggio di decine di immigrati molto probabilmente clandestini, che liberamente circolano tra i carri merci accantonati ed i fabbricati ferroviari posti all'interno del piazzale di stazione.
Proprio a tal proposito, nelle prossime settimane invieremo un documento a Rete Ferroviaria Italiana e Regione Calabria, nel quale Ferrovie in Calabria, Italia Nostra, CIUFER e tutte le associazioni/movimenti che vorranno aggiungersi, chiederanno il mantenimento in servizio di quattro binari in luogo di tre (binario 1, 2, 3 e 4), assieme al binario tronco lato Catanzaro Lido, centralizzato con segnale di partenza, ed utilizzabile quindi per l'attestamento/partenza di treni reversibili provenienti/diretti verso la Jonica Sud, senza dimenticare lo scalo merci adiacente la stazione, che può essere semplificato con il mantenimento di cinque binari, di cui uno adiacente al piano caricatore del magazzino merci, e quattro a raso con il piazzale asfaltato, utilizzabili per eventuali ripristini merci futuri e/o pulizia/ricovero di carrozze. Ovviamente richiederemo anche, nei limiti del possibile, una maggiore garanzia di sicurezza all'interno della stazione.
Purtroppo quel che più rattrista è la totale assenza della cittadinanza crotonese e non, oltre che della maggior parte delle istituzioni locali: la partecipazione al piccolo evento sarebbe stata simbolica, per lo meno per ricordare alcuni nostri corregionali tragicamente scomparsi, che sarebbero potuti essere anche nostri parenti o amici. Altrove, oltre all'interesse per tutti i bene pubblici, tra cui appunto le ferrovie, esiste ancora il sentimento di ricordo e commemorazione. In Calabria, purtroppo, stiamo perdendo anche quello.
Concludiamo il post ringraziando come sempre Teresa Liguori, virtuosa Presidente della sezione crotonese di Italia Nostra ed organizzatrice di numerosi eventi sulla salvaguardia del trasporto ferroviario, dell'ambiente e dei beni culturali calabresi, i sindaci e le associazioni presenti alla commemorazione: un'unione di forze positive, che speriamo possa accompagnare il nostro territorio verso una graduale rinascita sociale ed interiore... prima che ferroviaria.
Di seguito un estratto del TG Spazio del 17 novembre 1989, dedicato al terribile incidente ferroviario:


Foto di gruppo assieme ai parenti delle vittime, Teresa Liguori di Italia Nostra, il sindaco di Sellia Marina Giuseppe Amelio, e le associazioni presenti sul territorio. 

Durante la commemorazione, con il signor Franco Amelio con la figlia Maria, marito e figlia di Carmelina Pistoia. 

I mezzi da cantiere dell'impresa Francesco Ventura in sosta nel piazzale dello scalo merci: al momento vengono eseguiti solo piccoli lavori di sostituzione di traversine e pietrisco, oltre che la rimozione di alcuni scambi posti su binari già dismessi...

...presenti in particolar modo nei pressi della rimessa locomotive. Sono ancora a decine i carri merci di vario tipo (tra cui le recenti tramogge a due assi visibili in fotografia) accantonati su quel che resta del piazzale di ricovero.

























































Un nostro rapido schizzo, sulla proposta di "right sizing" meno pesante sul piazzale di stazione di Crotone.

14 nov 2013

Foto dal passato (n°41 - novembre 2013)

Probabilmente non saranno molti i lettori di Ferrovie in Calabria, a ricordare un importante evento accaduto tra fine febbraio e metà aprile dell'ormai non vicinissimo 2009. Possiamo ricordare il periodo che andava dal 25 febbraio al 18 aprile dello stesso anno, come un irripetibile ritorno ai vecchi e gloriosi tempi per la linea ferroviaria tirrenica Rosarno - Eccellente via Tropea! Infatti, prima dell'inaugurazione della "Direttissima" via Mileto, risalente al 1972, tutto il traffico ferroviario gravitante su Villa San Giovanni e diretto in Sicilia, e quello non meno consistente generato da Reggio Calabria, era costretto a transitare dalla lenta e tortuosa (ma sicuramente paesaggisticamente affascinante) strada ferrata costiera, divenuta di interesse locale (pur mantenendo ancora oggi alcuni collegamenti a lunga percorrenza, periodici e non) a seguito dell'apertura della nuova tratta a doppio binario.
L'inverno 2008-2009, però, con le sue intemperie, ha fatto di tutto per ridare un po' di lustro alla "prima Tirrenica", rendendo felici schiere di appassionati di treni e ferrovie calabresi e non. A causa di eccezionali livelli di pioggia caduti in non più di tre mesi, numerose frane si sono abbattute in piena linea tra le stazioni di Vibo Pizzo e Mileto, ma una in particolare ha reso necessaria la totale ricostruzione di duecento metri di sede ferroviaria, con una spesa di ben 21 milioni di Euro: la sospensione del traffico fu inevitabile. Sulla Direttissima, infatti, rimase attivo soltanto il breve tratto Lamezia Terme Centrale - Vibo Pizzo, con sole tre coppie di treni Regionali provenienti e diretti a Paola/Cosenza, mentre soltanto una turnazione consisteva in Lamezia Terme Centrale - Vibo Valentia/Pizzo, e Vibo Valentia/Pizzo - Sapri (!!): molto spesso tali treni erano effettuati con consistenti composizioni di vetture UIC-X open space e/o carrozze Piano Ribassato, inquadrate da doppie simmetriche di E464, per poter evitare manovre di inversione del locomotore: se oggi tale accorgimento è diventato la norma in tutta Italia, all'epoca l'utilizzo "simmetrico" delle E464 era decisamente un evento eccezionale!

La E464 138 in partenza da Lamezia Terme Centrale, con il Regionale 3699 Cosenza - Vibo Valentia - Pizzo, composto da 4 ormai storiche UIC-X a salone serie 1964.














Particolari dell'orarietto cartaceo temporaneo, stampato in occasione della variazione dell'offerta a seguito dell'interruzione della linea Direttissima via Mileto.


















Sulla via Tropea, invece, definire la situazione come caotica era probabilmente riduttivo: totalmente resettato l'intero servizio (annullando anche il cadenzamento), sopravvivevano soltanto otto coppie di treni Regionali, dai percorsi più svariati: partendo dal 12668 Rosarno - Catanzaro Lido e vv (anche se ai tempi rappresentava la normalità...), al 2433 Sapri - Reggio Calabria Centrale (in senso opposto, tramite turnazione dei materiali, originava da Vibo-Pizzo, come descritto qualche riga più in alto), e finendo all'incredibile 12652 Reggio Calabria Centrale (05.15) - Paola (09.35), effettuante tutte le fermate del percorso (ad eccezione di Rc S.Caterina ed Rc Archi), con una mostruosa percorrenza di quattro ore e venti minuti!
Il tutto era ovviamente studiato per garantire principalmente una certa regolarità di deflusso dei tantissimi treni a lunga percorrenza all'epoca presenti, tra Espressi notturni, InterCity ed InterCity Notte e dei treni merci, in una linea a binario unico, dotata per fortuna di numerosi punti d'incrocio tra stazioni e posti di movimento. Nonostante ciò, per i poveri addetti al DCO, non era infrequente ritrovarsi con vere e proprie situazioni da panico, con stazioni ferroviarie intasate e treni in attesa ai segnali per decine di minuti. Indimenticabili infatti i tripli incroci/precedenze a Tropea, con tutti e tre i binari di stazione occupati.
La regolarità e la maggiore coerenza del servizio regionale (e non...) riprendeva a Rosarno, con il servizio metropolitano verso Villa San Giovanni - Reggio Calabria Centrale - Melito di Porto Salvo, ai tempi ancora caratterizzato dalla presenza dei mai dimenticati servizi "Tamburello", finanziati dal Ministero dei Trasporti.
Per quanto riguarda appunto la lunga percorrenza, la strategia di Trenitalia prevedeva la conferma di tutti i treni InterCity, Espressi ed InterCity notte con origine/destinazione Sicilia e Reggio Calabria Centrale, con ovvie modifiche d'orario con aumento dei tempi di percorrenza, mentre le tre coppie di treni Eurostar Italia da/per Roma Termini (compresa la neo-istituita Frecciargento 9377/9378 effettuata con ETR600), erano limitate a Lamezia Terme Centrale, assieme alla coppia di InterCity 521/590. In questo caso la particolarità era data dal fatto che in senso dispari (IC521), con arrivo a Lamezia T.C. alle 22.27, il treno era ufficialmente il "Crati", mentre in senso pari (IC590), con partenza dall'importante stazione calabrese alle 16.26, il nostro convoglio riprendeva la traccia del "Francesco Cilea"...ed ovviamente anche la denominazione! Bei ricordi degli ultimi tempi in cui sull'orario ferroviario, gli unici nomi dei treni visibili non erano Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca.
Sulla tratta via Tropea, nessun treno a lunga percorrenza originario da Palermo/Siracusa e da Reggio Calabria espletava servizio viaggiatori, ad eccezione dell'Espresso 894/895 Reggio Calabria Centrale - Roma Termini, ovviamente già previsto d'orario con itinerario via linea costiera.
A proposito di limitazioni a Lamezia Terme: la casualità ha voluto che l'interruzione terminasse poco dopo la Pasqua del 2009. Ai tempi, nei periodi festivi con relativa alta affluenza di viaggiatori, venivano effettuati vari treni straordinari, solitamente Espressi notturni (ma in qualche caso anche diurni), composti esclusivamente da carrozze UIC-X con posti a sedere. Perciò, come se non bastasse il già notevole caos all'interno del piazzale di Lamezia Terme Centrale, per alcuni giorni sotto Pasqua, si sono aggiunti anche alcuni convogli straordinari, capeggiati addirittura dalle E655!
In conclusione, ricordiamo anche che Trenitalia comunicò la sospensione dei servizi a carro completo da e per la Sicilia, proprio per la sfavorevole congiuntura infrastrutturale. Vennero infatti soppressi alcuni treni merci terminalizzatori del traffico diffuso, provenienti da Marcianise e Bologna San Donato, che distribuivano/prelevavano carri negli scali di Acireale, Alcamo Diramazione, Canicattì, Cannizzaro, Carini, Castelvetrano, Dittaino, Fiumetorto, Gela, Messina Centrale, Milazzo, Pace del Mela, Palermo Brancaccio, Palermo Sampolo, Priolo Melilli e Ragusa. I treni del "diffuso" non tagliati, vennero concentrati negli scali di Bicocca, Catania Acquicella ed addirittura Lamezia Terme Centrale stessa, con trasbordo delle merci e dei container su tir. 
Chiaramente, dopo il ripristino della Direttissima calabrese il 18 aprile dello stesso anno, per i soliti oscuri motivi, il vecchio servizio a carro, all'epoca ancora estremamente capillare in Sicilia, non venne mai più ripristinato, ed anzi, di lì a poco sarebbe terminato anche a Lamezia Terme Centrale, ultimo impianto calabrese all'epoca ancora abilitato alla ricezione ed all'invio di singoli e/o piccoli gruppi di vagoni.

Lamezia Terme Centrale: i due binari di ricovero adiacenti la piccola rimessa, insolitamente affollati da E402A, B ed E656 della Divisione Passeggeri.

Espresso straordinario per il periodo pasquale, in sosta a Lamezia Terme Centrale, in attesa di ripartire nella serata del 9 aprile 2009.

Altro Espresso periodico, stesso giorno del precedente (!). In questo caso la composizione è ancora più interessante, vista la presenza di una E655 della Cargo, tra l'altro ancora in livrea originale, ed alcune UIC-X di prima classe con interni a scompartimenti, non ristrutturati!

Fotografie "shock" da Tropea, con un lunghissimo treno merci in lento transito dalla stazione della città turistica calabrese...

...ripresa completamente satura in questa irripetibile fotografia! Da sinistra ritroviamo un Regionale Lamezia Terme Centrale - Rosarno, un merci interzona Villa San Giovanni - Lamezia Terme Centrale composto da soli tre carri H a pareti scorrevoli, ed a destra, in transito, l'InterCity 724 Palermo/Siracusa - Roma Termini.
















Per saperne di più, rimandiamo ai due post pubblicati su Ferrovie in Calabria nel 2009, relativi all'argomento:

- Interruzione sulla Tirrenica.
- Si torna a viaggiare sulla Vibo/Pizzo - Mileto! 

11 nov 2013

Le Ferrovie della Calabria sulla via del rilancio: nuovo incontro con gli utenti

Un treno è partito e sta correndo spedito sui binari a 950 mm: il promettente spirito propositivo di quelle che non esitiamo a definire le "nuove Ferrovie della Calabria", sta iniziando a dare i primi frutti.
Dopo le due conferenze di Colosimi e Gimigliano, dove si è discusso del futuro dell'impresa e delle possibilità di ripristino dell'intera ferrovia Catanzaro - Cosenza, nella tarda mattinata di oggi una nuova riunione del Comitato degli Utenti ha avuto luogo, stavolta a Catanzaro, nella sede delle Ferrovie della Calabria in via Milano: non poteva ovviamente mancare una rappresentanza di Ferrovie in Calabria.
Una riunione centrata principalmente sue due argomenti: politiche anti-evasione, utilizzo dei social network per fidelizzare (ed informare) maggiormente la clientela, e breve parentesi dedicata al potenziale ripristino dei servizi ferroviari turistici sulla linea silana. Su quest'ultimo punto, da parte della dirigenza aziendale, è stato sottolineato che una notevole importanza potrebbero rivestire i tour operator (non obbligatoriamente italiani...) e le relative convenzioni con villaggi turistici all'interno del territorio calabrese, ai quali proporre dei pacchetti completi (escursioni, enogastronomia, archeologia ecc...), che ruotano ovviamente attorno all'attrazione del treno a vapore. Tante attività collaterali, quindi, che necessitano però del notevole supporto delle realtà locali, quali pro-loco, comuni, comunità montane, limitando all'azienda Ferrovie della Calabria l'esclusiva vendita del prodotto "treno". A tal proposito, per discutere dell'argomento, è stato presente all'incontro anche l'amico Nicola Morabito dell'Associazione "La Vaporiera Calabria Express", nota per i numerosi treni storici (in molti casi riservati proprio a gruppi di turisti esteri) organizzati negli scorsi anni sia sulla rete RFI calabrese, che sulla linea silana delle Ferrovie della Calabria.
Un patrimonio storico ed una notevole potenzialità economica che attende solo di essere sfruttata: noi abbiamo dedicato al rientro in servizio della vaporiera Borsig 353, questo breve video con immagini risalenti allo scorso 16 giugno, in occasione del treno speciale (e relativa corsa prova fino a Cosenza Casali risalente all'8 giugno) effettuato tra Cosenza Vaglio Lise e Rogliano, organizzato dall'appassionato svizzero Hansjuerg Rohrer:


Occupiamoci ora del secondo argomento discusso: il maggiore utilizzo della rete internet per avvicinare maggiormente le Ferrovie della Calabria, ad un'utenza che ormai sempre di più si serve dei mezzi informatici per programmare i propri spostamenti e per aggiornarsi in tempo reale.
Il primo importantissimo passo, è stato la creazione della pagina Facebook ufficiale delle Ferrovie della Calabria , che viene costantemente aggiornata con modifiche agli orari, ai servizi, eventuali disagi e criticità, senza dimenticare che è ovviamente aperta a suggerimenti, critiche e quesiti posti dagli utenti. Ma contemporaneamente alla pagina sul più importante social network mondiale, è stato "inaugurato" anche un account twitter, raggiungibile attraverso l'hashtag @fdcalabria . 
Verrà inoltre aggiornato più frequentemente il sito internet ufficiale delle Ferrovie della Calabria , che come abbiamo fatto notare attraverso un piccolo documento-promemoria che abbiamo inviato all'azienda, ha al suo interno alcune informazioni ormai obsolete o mancanti, sia per quanto riguarda le informazioni sull'impresa stessa, e sia (in particolare), per quanto riguarda gli orari, specie del settore gommato.
A seguito di una nostra proposta, inoltre, verrà avviata una mailing list, che servirà di supporto ai due social network, avendo lo stesso scopo di aggiornare costantemente il cliente: nel breve termine dovrebbe infatti iniziare, probabilmente da parte di Ferrovie in Calabria stessa, la raccolta degli indirizzi email degli utenti dei servizi ferroviari. Il ruolo della nostra Associazione, inoltre, come discusso in un precedente incontro tra Ferrovie in Calabria e Ferrovie della Calabria lo scorso 7 novembre (a tal proposito ringraziamo il Dott. Giuseppe Pedà, l'Ing. Santo Marazzita ed il Geom. Sergio Aiello per il notevole tempo dedicatoci!), riguarderà anche le attività "collaterali" al servizio ferroviario sulla tratta urbana Catanzaro Lido - Catanzaro Città. Ci riferiamo all'installazione di semplici bacheche informative nelle varie stazioni e fermate, sulle quali esporre ed aggiornare costantemente in caso di necessità, gli orari ferroviari e gli eventuali avvisi all'utenza, in attesa (ed in seguito in integrazione) della futura installazione di un apparato di video-informazione simile a quello in opera nelle stazioni della rete RFI. 
Un notevole spunto ci è stato dato stamane da Damiano Mirabelli, Presidente dell'associazione "Ridiamo valore alle Ferrovie della Calabria": oltre alle stazioni in sè, gli orari ferroviari della tratta urbana catanzarese, verranno esposti anche all'interno di scuole, ospedali ed uffici pubblici maggiormente frequentati. L'operazione di informazione "made Ferrovie in Calabria", si conclude con la stampa di semplici orarietti tascabili "a striscia", derivati da fogli in formato A4, e di lunghezza complessiva, una volta ripiegati in tre parti, assimilabile a quella di una carta di credito.
L'incontro si conclude affrontando lo scottante tema dell'evasione a bordo dei mezzi aziendali: la proposta del Presidente Pedà prevede l'utilizzo saltuario di vigilantes privati, di supporto al personale delle Ferrovie della Calabria, in occasione di blitz straordinari di controlleria. Fa grande onore al neo-presidente dell'azienda, il non prendere in considerazione una sorta di estrema "svolta autoritaria" della società, specie nei confronti degli studenti, e soprattutto considerando il grave periodo di crisi economica e finanziaria delle famiglie, che il paese (e maggiormente la nostra Calabria) sta attraversando. L'approccio sarà infatti basato su serie iniziative di sensibilizzazione degli utenti, anche attraverso la collaborazione delle varie associazioni aderenti a questa sorta di comitato spontaneo, che sempre più spesso torna a riunirsi negli uffici delle Ferrovie della Calabria, discutendo quasi come in famiglia assieme ai dirigenti dell'impresa regionale.
Nei prossimi giorni inizierà ad essere diffuso un manifesto anti-evasione ideato dall'azienda, che potrebbe essere implementato, a seguito dell'interessante idea dell'avvocato Filomena Falsetta (Presidente "Associazione Bene Comune" di Cosenza), da uno di maggior impatto mediatico, caratterizzato dalla comparsa di una figura sportiva o dello spettacolo calabrese, o comunque una personalità di spicco conosciuta dalla maggioranza della popolazione. L'intervento della Dott.ssa Falsetta non si è però limitato alla proposta appena descritta, ma ha messo in evidenza che l'aumento dell'evasione (specie a bordo dei servizi autobus), ha come concausa anche la perdita di centralità della figura del controllore. Allo stato attuale infatti i bus vengono gestiti ad agente solo, con l'autista che ha come unico compito quello di verificare effettivamente il possesso e l'obliteratura dei titoli di viaggio da parte degli utenti. Purtroppo però tale sistema molto spesso non permette il controllo di eventuali evasioni "velate", come l'utilizzo di biglietti di tariffa inferiore, per percorsi in realtà maggiori rispetto a quelli previsti dal titolo di viaggio. Un problema che si presenta, seppur in forma minore, anche a bordo dei treni.
Una ulteriore proposta di Ferrovie in Calabria, prende in considerazione proprio questa problematica: una parziale soluzione, potrebbe provenire dall'associazione della tariffa chilometrica con l'effettivo percorso richiesto dal viaggiatore, ed inoltre semplificherebbe non poco lo studio dei flussi dei viaggiatori per quanto riguarda le origini/destinazioni. Purtroppo però, come fatto notare dall'Ing. Marazzita, un simile provvedimento (che in ogni caso riguarderebbe soltanto il settore ferroviario) non sarebbe sicuramente attuabile nel breve termine, oppure, come riteniamo, lo sarebbe esclusivamente nelle biglietterie di stazione, dove il titolo di viaggio viene emesso al momento. Tale sistema non sarebbe ovviamente applicabile ai rivenditori privati, che continuerebbero a ricevere il semplice biglietto a tariffca chilometrica, senza percorso specifico. Un po' come avviene oggi con il sistema Trenitalia, con biglietti a fascia chilometrica venduti da bar e tabaccai, e biglietti con percorso specifico richiesto dall'utente in caso di utilizzo di emettitrici automatiche e biglietterie di stazione. 
Vogliamo concludere il post con una riflessione rivolta ai nostri lettori, di ogni grado e posizione sociale: soltanto un anno fa, nel novembre 2012, ci chiedevamo seriamente preoccupati, quale fine avrebbero fatto le Ferrovie della Calabria, e se sarebbe sopravvissuto un minimo livello di servizio dopo un eventuale default dell'azienda. Dopo un anno, non si discute più di "sopravvivenza", pur permanendo ancora numerose incertezze economiche, ma di investimento ed innovazione di una società che entro pochi mesi potrebbe addirittura riuscire a produrre utili, dopo anni ed anni di passività fuori controllo. Non abbiamo alcun problema a ribadire che la svolta c'è, e sta avvenendo soprattutto grazie al Presidente Pedà, unito al forte impegno di tutto il Consiglio di Amministrazione, senza dimenticare i dolorosi sacrifici dei lavoratori e degli utenti. Un innegabile lavoro di una squadra sempre più grande, che in tempo record sta portando risultati estremamente positivi. E siamo solo all'inizio...

Istantanea dell'incontro di stamane, presso la sede delle Ferrovie della Calabria.

Il complesso Stadler DE M4c 505, che ci ha accompagnato da Catanzaro Lido a Catanzaro Città: il Presidente Pedà ha lanciato una proposta di recupero del vecchio logo delle Ferrovie Calabro Lucane (esclusa ovviamente la "L"), da applicare nuovamente sui mezzi sociali, per tornare a quell'identità forse un po' perduta negli ultimi anni, propria di un'azienda che da sempre è stata fortemente radicata nel territorio calabrese.

 
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