I contenuti di Ferrovie in Calabria sono a disposizione di tutti, ma a condizione che, se sfruttati, siano accompagnati dall'indicazione della fonte (blog o autore dei testi/fotografie). Tutto il materiale ivi pubblicato è protetto da Copyright, perciò per evitare situazioni incresciose vi preghiamo di seguire questa piccola regola. Buon Viaggio!

• 14/10/14 • La mancanza di energia per l'alimentazione elettrica, sulla linea Paola - Cosenza, causa l'arresto improvviso di un treno nella galleria Santomarco: si è trattato della simulazione di criticità, tenutasi stanotte all'interno della lunga galleria posta sulla ferrovia Paola - Cosenza. Qui la news di ANSA Calabria • 13/10/14 • Trenitalia: a partire dal 15 ottobre verrà ripristinato il treno Regionale 22664 Reggio Calabria Centrale (11.30) - Rosarno (12.50), mentre verrà soppresso, solo nella giornata del 15 ottobre, il Regionale 22653/22654 Melito PS (6.45) - Rosarno (8.45). Qui il comunicato di Fsnewss • 04/10/14 • Si è tenuto nella giornata del 2 ottobre, l'open day alla stazione RFI di Fuscaldo, i cui ambienti non più utili ai fini dell'esercizio ferroviario, sono stati assegnati alla locale cooperativa agricola "Il Segno": prosegue quindi anche in Calabria, il programma di Rete Ferroviaria Italiana che prevede il recupero e l'affidamento a fini sociali delle stazioni parzialmente o totalmente dismesse. Qui la news • 29/09/14 • Si terra alla stazione RFI di Bova Marina, giorno 9 ottobre, un nuovo sit-in di protesta contro il declassamento della ferrovia Jonica. Clicca qui per aderire all'evento su facebook • 22/09/14 • Taglio delle stazioni sulla ferrovia Jonica: l'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, scrive ad RFI per chiedere rassicurazioni sul progetto di ridimensionamento, in vista di una riorganizzazione dell'orario regionale lungo la linea Jonica. Qui il comunicato • 13/09/14 • Pubblicati sulla nostra pagina gli orari dei servizi ferroviari Ferrovie della Calabria previsti a partire dal prossimo 15.09.2014. Vedi qui • 12/09/14 • Il fabbricato viaggiatori della ormai dismessa fermata di Curinga (posta sulla linea Tirrenica tra Lamezia Terme ed Eccellente), è stato ufficialmente attribuito da RFI, ad uso gratuito del Comune. Qui la delibera del consiglio comunale • 09/09/14 • Domani, 10.09.2014, il candidato per le Regionali con il Centrosinistra Oliverio si recherà nella stazione delle Ferrovie della Calabria di Soveria Mannelli, dalla quale partirà alla volta di Catanzaro a bordo del treno 17 delle 10.25. Arrivato a Catanzaro incontrerà a via Milano i lavoratori e sindacalisti delle FC e dell'AMC di Catanzaro. Leggi qui

29 mar 2012

Foto della settimana - Marzo 2012

Primo appuntamento primaverile con le sempre interessanti Foto della Settimana caricate sulla Photogallery di Ferrovie in Calabria, che in questo mese di marzo sono ben cinque!

Iniziamo con la prima fotografia, scattata da Michele Dicosta a Lamezia Terme Centrale: protagonista un breve convoglio composto dalla E464 135, una vettura Piano Ribassato ed una pilota UIC-X: il materiale probabilmente era in attesa di effettuare qualche treno Regionale per Rosarno via Tropea, linea su cui i treni Regionali composti da locomotore e carrozze non sono più frequentissimi come fino a qualche anno fa...

E464 lametina (n°37 03/2012)

Spostiamoci in Sila con questa immagine di Pasquale Ferrarelli: ci troviamo nei pressi di San Giovanni in Fiore al km 56 della linea FC proveniente da Cosenza / Pedace: purtroppo è evidente lo stato di abbandono dell'ultima tratto di questa ferrovia, attualmente sospesa all'esercizio ed in teoria utilizzabile solo per eventuali treni turistici. Addirittura alcuni alberelli di pino stanno crescendo sulla sede ferroviaria! Sicuramente bellissimi a vedersi, ma potrebbero danneggiare irrimediabilmente il rilevato se non estirpati al più presto, e magari ripiantati in altro luogo...più idoneo!

Pini ferroviari (n°38 03/2012)


Torniamo al livello del mare, sullo Jonio, con questa bella fotografia panoramica gentilmente inviataci dall'amico Nino: la solitaria ALn668 1027 è appena partita da Melito di Porto Salvo, a poche centinaia di metri dal termine dell'elettrificazione e del doppio binario, diretta verso Roccella Jonica o Catanzaro Lido:

ALn668 Jonica (n°39 03/2012)

Risaliamo verso la Tirrenica Nord con un'altra fotografia di Michele Dicosta. Siamo alla stazione di Paola, e ci troviamo di fronte ad un gruppetto di rotabili che nel giro di poco tempo potrebbero appartenere ai ricordi: ci riferiamo alla ALe803 in primo piano, alle carrozze UIC-X a salone della Divisione Trasporto Regionale, e all'insolita E632 (presenza decisamente inconsueta in Calabria!) che fa capolino sulla sinistra della fotografia. Anche per queste locomotive elettriche, nonostante l'età non di certo veneranda, il destino sembra segnato, a causa dell'irreperibilità di pezzi di ricambio per quanto riguarda le componenti elettroniche: senza dimenticare che le ormai onnipresenti E464 hanno quasi completamente preso il posto delle E656, E633 ed E632 in testa (o in coda...) ai treni Regionali.

Ultime ALe803... (n°40 03/2012)


L'ultima fotografia di questo mese è stata invece scattata la scorsa estate da Leonardo D'Urzo alla stazione FC di Catanzaro Città. La M4c 353, in doppia con un'altra unità dello stesso gruppo, è in attesa di riprendere servizio verso Catanzaro Lido!

353 Catanzarese (n°41 03/2012)

Continuate ad inviarci le vostre fotografie agli indirizzi exp826@hotmail.it, shayparkman@gmail.com e fra.laz.91@gmail.com ! Una volta alla settimana pubblicheremo gli scatti più belli sulla nostra Photogallery!!

24 mar 2012

Ferrovie della Calabria in fermento! (18)

Probabilmente un "meglio tardi che mai!" è il modo migliore per aprire il diciottesimo post dedicato alle novità che hanno recentemente interessato e continuano ad interessare le nostre amate Ferrovie della Calabria: l'ultimo articolo risale infatti al 5 settembre dello scorso anno!
Questi ultimi mesi purtroppo sono stati caratterizzati da momenti decisamente brutti, tra tensioni tra il personale, pagamenti in ritardo, crisi finanziaria della società e danni causati dal maltempo (per fortuna imparagonabili a quelli disastrosi degli anni scorsi).
Ma nonostante il perdurare di queste situazioni decisamente poco felici, c'è lo spazio anche per qualche bella notizia, che come sempre renderemo nota con grande piacere in queste righe.
Prima di tutto vogliamo segnalare che tra giorno 16 e giorno 19 marzo sono stati finalmente accreditati gli stipendi a tutto il personale delle Ferrovie della Calabria, sia del settore ferroviario che di quello gommato!

Iniziamo ora con gli importanti lavori in corso tra Catanzaro Città e Gagliano: l'impresa Francesco Ventura sta infatti provvedendo alla sostituzione delle vecchie traversine su questo tratto (quelle nuove sono sempre in legno), delle rotaie nei tratti in curva, quindi più soggette ad usura, oltre alla rincalzatura della massicciata. Alcuni piccoli lavori per incanalamento delle acque a lato della sede ferroviaria sono stati effettuati anche tra Cavorà e Gimigliano, dove da qualche mese sono in corso anche alcune operazioni di messa in sicurezza di una galleria.

In campo anche il locomotore ex-FS RD 142, originariamente in servizio sulla linea a scartamento ridotto siciliana Castelvetrano-Ribera, utilizzato dall'impresa Francesco Ventura per la trazione e la manovra dei treni cantiere.

Il "campo base" dei mezzi da cantiere si trova a Gagliano: ecco lo scalo merci insolitamente affollato.

I lavori in corso di sostituzione dell'armamento e rincalzatura pietrisco in una curva.

Lavori terminati invece sul tratto in cremagliera Catanzaro Pratica - Catanzaro Sala, interessato lo scorso fine febbraio, a seguito di un'intensa ondata di maltempo, da un consistente evento franoso (al momento per fortuna arginato) che si è riversato sulla sede ferroviaria: ad oggi è ancora infangata quasi come se fosse una linea mineraria! Si spera che il problema possa presto essere risolto definitivamente, perché questa frana sembrerebbe provocata da un più esteso movimento proveniente dalla sommità della collina, probabilmente negli anni indebolita dal peso dei palazzi soprastanti.


Nelle stazioni di S.Maria di Catanzaro e Catanzaro Sala tra metà febbraio e gli inizi di marzo sono stati sostituiti i segnali di partenza. Ecco quelli lato Catanzaro in questa bella fotografia, con tanto di complesso Stadler:


A Catanzaro Lido invece si sta provvedendo al potenziamento del sistema di sicurezza e videosorveglianza, al seguito dello scassinamento dei distributori automatici di vivande da poco installate, da parte dei soliti ignoti.

Per quanto riguarda il materiale rotabile, segnaliamo un nuovo arrivo a Catanzaro Città: si tratta del motocarrello Gleismac CF 200 G, precedentemente assegnato a Gioia Tauro, e trasferito da poco più di un mese. Si spera che questo spostamento non sia da considerarsi come un brutto segno per le "momentaneamente" sospese linee Taurensi.

Il motocarrello Gleismac a Catanzaro Città: notare sulla sinistra la M4c 356 riverniciata lo scorso agosto in occasione del matrimonio dell'amico Virgilio , ferma da mesi a causa di un guasto.

Importante novità anche per l'automotrice M4c 351, prima unità della serie, che da tempo si trovava accantonata in pessime condizioni alle officine di Cosenza Vaglio Lise: è stata trasferita all'impresa TCC di Piano Lago, che ne curerà la ristrutturazione alla stregua delle già rinnovate M4c 353 e 352 (quest'ultima non si è mai spostata da Cosenza...): al momento siamo sprovvisti di "prove fotografiche", ma speriamo di poterle pubblicare nel giro di qualche settimana!

Concludiamo il post con questo interessante ed ormai sporadico evento risalente allo scorso 17 marzo, quando il treno 324 Catanzaro Città - Soveria Mannelli è stato effettuato con doppia di M2.200 e due rimorchi RA 1000: se fino a qualche anno fa la composizione con due M2 e due rimorchi era consueta per questo treno, ormai vedere il vecchio "quattro pezzi" pari è un evento più unico che raro..


21 mar 2012

Manifestazioni che vanno, mostre che vengono!

Dedichiamo questo post a due importanti eventi svoltisi nei giorni scorsi...ed ancora in corso!
Il primo è l'interessantissima mostra fotografica "Percorsi di Sicilia" organizzata da FerrovieSiciliane a Messina, presso il Tempio di Cristo Re: siamo sì in Sicilia, fuori dal "raggio d'azione" di Ferrovieincalabria, ma il collegamento con la nostra regione è ovviamente strettissimo! La mostra sarà visitabile fino a giorno 25 marzo, con i seguenti orari di apertura al pubblico: dal lunedi al venerdi ore 15.00/19.00; sabato e domenica: 10.00/13.00 – 15.00/21.00, con ingresso libero.
Sono stati esposti 64 bellissimi scatti (con tanto di dettagliata descrizione della fotografia) in terra siciliana e sullo Stretto di Messina, provenienti dalla rubrica "Foto della settimana". Una sezione è anche dedicata alla storia del trasporto ferroviario, con esposizione di pubblicazioni d'epoca ed interessantissimi cimeli, tra cui un instrumento di Blocco Elettrico Manuale proveniente dalla stazione di Milazzo, varie tabelle di percorrenza (compresa quella della mitica ed ormai vergognosamente soppressa"Freccia della Laguna" Siracusa/Palermo - Villa San Giovanni - Venezia Santa Lucia) ed una peculiarità di Sicilia, anch'essa ormai appartenente al passato: si tratta di una maglia sganciabile, montata sulle E636 (erano attrezzate 6 unità) che fino al 29 novembre 2001 effettuavano servizio di spinta in coda sul vecchio tratto del Valico dei Peloritani via Camaro sulla Messina - Palermo.
Una visita è assolutamente consigliata!

Tabella di percorrenza della sezione tirrenica della Freccia della Laguna, e targhe della E636 182: probabilmente gli ultimi resti di questa locomotiva...

Lo strumento di blocco della vecchia stazione di Milazzo

La maglia sganciabile della E636.

Foto ricordo di Ferrovieincalabria e FerrovieSiciliane, rappresentata da Giovanni Russo: l'inizio di una proficua collaborazione tra le due sponde dello Stretto!

Non poteva mancare una visita al presidio di Messina Centrale dei dipendenti siciliani CIWL licenziati lo scorso dicembre a seguito del massiccio taglio dei treni notte: si è aggiunto un nuovo striscione dedicato ad Adriano Celentano, che nello scorso festival di Sanremo ha menzionato la protesta, criticando l'eliminazione dei collegamenti notte diretti Sud-Nord.

Torniamo in Calabria con il secondo importante evento di cui vogliamo parlarvi: si tratta dell'incontro tenutosi lo scorso 17 marzo a Crotone, al Dopolavoro Ferroviario, ed organizzato dall'associazione Italia Nostra. Alla conferenza si è discusso a proposito del potenziamento della ferrovia Jonica, attualmente completamente tagliata fuori dai collegamenti a media e lunga percorrenza e percorsa da pochi treni Regionali effettuati quasi tutti con ALn668 in singola composizione, che molto spesso si rivelano sovraffollati e scomodi. Senza contare che queste automotrici non sono concepite per percorrenze abbastanza elevate come ad esempio Catanzaro Lido - Reggio Calabria Centrale, dove si sfiorano i 200 km di distanza. Altro gravissimo problema è la frammentazione della Jonica in vari "tronchi": non esiste più nessun collegamento che permetta di raggiungere dalla Jonica sud i centri a nord di Catanzaro Lido e viceversa, senza effettuare almeno un cambio di treno, con orari molto spesso non coincidenti e lunghe attese delle... non-coincidenze.
Per esempio, se un eventuale viaggiatore oggi volesse partire da Reggio Calabria Centrale e raggiungere Taranto, dovrebbe cambiare treno a Catanzaro Lido, Sibari e Metaponto, con percorrenze vicine alle 10 ore: forse neanche nel 1876, quando la Jonica venne completata, si verificano simili situazioni.
Un'altra interessante proposta di Italia Nostra, rappresentata dalla consigliera nazionale Teresa Liguori, è stata quella di affidare il trasporto Regionale sul tratto Reggio Calabria - Sibari ad imprese private, con chiaro riferimento alle Ferrovie della Calabria, che tra l'altro possiedono già la certificazione per l'effettuazione di treni su rete RFI.
Altro tema fondamentale, come già accennato, quello della Lunga Percorrenza: oggi se si volesse raggiungere Torino, Milano o Bologna da Crotone bisognerebbe effettuare almeno 4 cambi di treno (Regionale Crotone-Catanzaro Lido, autobus Catanzaro Lido-Lamezia, Espresso notturno o InterCity/ES* Lamezia-Roma ed Alta Velocità Roma-Bologna/Milano/Torino): sopravvive solo un ridicolo autobus sostitutivo da Crotone a Taranto e ritorno, che ricalca più o meno la traccia del soppresso InterCity "Murge" Milano Centrale - Crotone e ritorno, attualmente esistente solo nel tratto Taranto-Bologna Centrale.
Un accenno anche al traffico merci, ricordando che fino agli anni '90 Crotone era la stazione ferroviaria della Jonica che generava un enorme traffico ad alta redditività (basti ricordare i lunghi e pesanti treni completi delle barbabietole per lo zuccherificio di Foggia Incoronata).
E' stato infine presentato il programma dell'appuntamento del 22 aprile dedicato alla quinta Giornata delle Ferrovie dimenticate: è prevista anche l'effettuazione di un treno speciale da Crotone a Trebisacce, ma al momento tutto è sospeso a causa dell'improponibile (e forse anche abbastanza ingiustificato...) preventivo presentato da Trenitalia, che si aggira attorno ai 5000 €...
Riuscirà l'eroica Italia Nostra a risvegliare gli animi rassegnati dei calabresi? Speriamo di sì, ma quel che è certo è che da parte di Ferrovie in Calabria la collaborazione per la riuscita di questa impresa un po' titanica sarà massima!

Durante la conferenza di Italia Nostra al DLF di Crotone. Foto Gazzetta del Sud.

18 mar 2012

Foto dal passato (n.21 - marzo 2012)

A poco più di due anni dalla soppressione degli storici InterCity Notte "Scilla" e "Tommaso Campanella" che collegavano Reggio Calabria a Torino e Milano via Roccella e via Mileto, vogliamo dedicare questo nuovo appuntamento con la Foto dal passato proprio a questi due treni.
Treni che, ricordiamo, affondavano le proprie radici sugli Espressi 816/817 ed 821/828 che ricalcavano più o meno le stesse tracce orarie e lo stesso percorso (prima della trasformazione in InterCity Notte era presente anche una sezione Crotone-Catanzaro Lido, mantenuta per alcuni mesi anche dal "nuovo" ICN "Scilla" nel 2003). Nonostante l'alta frequentazione giornaliera (venivano letteralmente presi d'assalto nei periodi festivi), il primo marzo 2010 venivano vergognosamente soppressi per scarsa frequentazione: a detta di Trenitalia trasportavano mediamente 200 persone al mese, basandosi non si sa su quali dati.
Le fotografie che pubblicheremo sono state scattate dall'amico Václav Vyskočil, durante una vacanza "ferro-calabrese" nel giugno del 2008.
Si tratta degli InterCity Notte 753 e 766, antenne Joniche via Roccella rispettivamente provenienti da Milano Centrale e dirette a Torino Porta Nuova, ripresi alla fermata di Montepaone - Montauro e nei pressi della stessa:

ICN 766

ICN 753

Curiosità: i due treni viaggiavano da pochissimi giorni con composizione invertita (cuccetta in coda in senso dispari, ed in testa in senso pari), a causa dell'apertura della variante sulla linea per Lamezia Terme Centrale, che comportava l'inversione del locomotore a Catanzaro Lido. La composizione era invertita affinché i convogli in senso pari, una volta a Lamezia, si ritrovassero con le due vetture cuccette in coda. Coda che dopo l'aggancio alla sezione tirrenica, sarebbe diventata la "testa" del treno, con le cuccette in prima posizione e le carrozze con posti a sedere agganciate alle vetture analoghe via tirrenica.
Ad oggi degli InterCity Notte, delle D445 di prima serie e della variante praticamente non rimane nulla o quasi: i due collegamenti sono stati soppressi, le D445 1001-1035 sono state accantonate tutte (rimane in servizio solo l'unità 1029 con la coppia di Regionali 3742/3743, oltre alle 1006 e 1011 distaccate al parco rotabili storici della Toscana) e su quella variante dalla dubbia utilità, costruita tra l'altro con cemento depotenziato come abbiamo tristemente appreso in questi anni, non ci passa più nessun treno dal 22 novembre scorso, quando a causa del maltempo crollava un ponte tra Marcellinara e Feroleto Antico, causando anche il deragliamento (per fortuna senza danni a viaggiatori e personale) di una ALn668.
Tutto ciò, ci teniamo sempre a ribadirlo, nel silenzio più totale delle amministrazioni locali, provinciali e regionali, che in questi anni si sono completamente disinteressate alla difesa (non parliamo di potenziamento!) di quel residuo servizio ferroviario che rimaneva in Calabria ed in particolare sullo Jonio. Una classe politica incompetente, ignorante e corrotta, attenta solo ai propri interessi ed a quelli di coloro che hanno rubato denaro pubblico assieme a loro. E questo è stato permesso anche dalla gran parte dei cittadini stessi, dei sindacati e delle più disparate associazioni, che nell'immobilismo più totale (tranne sporadiche eccezioni) hanno lasciato che questa spirale negativa travolgesse il nostro sistema trasportistico. Grazie a queste persone oggi ci ritroviamo con una ferrovia Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale chiusa e con treni sostituiti da autobus da Terzo Mondo (con tutto il rispetto per quei paesi meno fortunati di noi), la ferrovia Jonica per la prima volta nella sua storia senza alcun treno a lunga percorrenza e con pochi treni Regionali effettuati con ALn668 spesso sovraffollate, esclusa una sola coppia di treni Reggio C. Centrale - Catanzaro Lido e ritorno, composta da D445 e due o tre vetture X a salone, ridotte in condizioni improponibili internamente e meccanicamente. Chissà se quest'estate vedremo qualche turista sulla nostra bella costa Jonica...
Quel che è certo è che noi di Ferrovie in Calabria siamo quasi da soli in questa lotta impari contro il "degrado ferroviario", e più che protestare in queste pagine non possiamo fare...
Chiudiamo il post con un'ultima fotografia, anch'essa risalente ormai ad altri tempi: ci troviamo a Soverato, sempre a giugno 2008, mentre entra in stazione l'ALn668 3246. Erano gli ultimi tempi di assegnazione in Calabria di varie unità della serie 3100, che tra fine 2008 ed inizio 2009 sono state trasferite alle DTR di Toscana e Veneto.

16 mar 2012

Il plastico ferroviario di Nino Raffa

Un marzo decisamente a tutto modellismo, dopo la mostra di Verona ed il diorama FCL dell'amico Marcello Lapenna, a proposito del quale presto pubblicheremo un approfondimento!

Questo post lo dedichiamo al bellissimo plastico ferroviario in scala H0 costruito dal fermodellista catanzarese Nino Raffa, socio dell'AMC (Associazione Modellisti Catanzaresi) ed esperto di elettrotecnica: per maggiori informazioni e per ammirare altre fotografie e video, vi rimandiamo al sito ufficiale, dal quale traiamo anche la descrizione di questa bellissima opera, che una volta all'anno viene esposta in pubblico in occasione della mostra dell'associazione durante le festività natalizie:

ll plastico è lungo 6 metri e largo 1,60 metri. E' suddiviso in due parti che gli permettono di poterlo smontare e trasportarlo con facilità durante le mostre. Le rotaie sono del tipo PECO cod.100 mentre pali e catenaria sono de IL TRENO. Cosa interessante invece riguarda la segnalazione presente sul plastico interamente creata da Nino, così come anche la torre faro e i lampioncini a cetra.

Il plastico è composto da due linee di corsa che si raccodano su sei binari di stazionamento in stazione. Sono presenti inoltre 6 tronchini e 1 tronchino per lo scarico merci con relativo deposito. Lo stesso Nino ha creato inoltre una linea di vai e vieni che permette a due convogli di viaggiare e sostare su un tronchino dedicato presso la stazione centrale. Quest'ultimo, differentemente dal resto del plastico, funziona solo in analogico.
Nino ha dedicato diversi mesi al cablaggio con la creazione di una vera e propria giungla di cavi, relè e quant'altro che si trova sotto il plastico e che permette ai treni di viaggiare in perfetta sincronia. Il tutto controllato da un quadro sinottico (di progettazione Raffa) con l'aiuto di centraline di controllo digitale Hornby Select e Multimouse Roco.

Di seguito ecco alcune fotografie scattate da Luigi Longo, ed un simpatico video illustrativo del plastico girato...dalla cabina di una E656!









Ed ecco infine altre immagini, risalenti alla scorsa esposizione natalizia dell'AMC, alla quale non potevamo certo mancare noi di Ferrovieincalabria!

Incrocio in piena linea d'altri tempi, con E656 e E652 in livrea originale, rispettivamente in testa a due InterCity composti da vetture Gran Comfort ed Eurofima: ormai uno spettacolo simile, purtroppo, possiamo ammirarlo soltanto in scala...

Altra vista dei due InterCity...

Panoramica della stazione, vista dalla collina.

12 mar 2012

Nella morsa dei TIR (2° parte)

E' trascorso poco più di un mese da quando pubblicavamo la prima parte del "bollettino di guerra" a proposito delle decine di scali e raccordi merci dimessi in Calabria negli ultimi anni. A fine gennaio infatti si stava estendendo a macchia d'olio in tutta Italia la protesta dei Forconi, associata a quella degli autotrasportatori, che hanno letteralmente paralizzato l'Italia. Italia che ormai è quasi completamente in mano al trasporto merci su gomma, che però sta iniziando a soffrire dei vertiginosi aumenti del costo del gasolio, dei pedaggi autostradali, delle spese di gestione in genere e soprattutto della riduzione di sovvenzioni locali e nazionali alle piccole e medie imprese, i cosiddetti "padroncini".
In Calabria i blocchi degli autotrasportatori hanno provocato molti più disagi che in altre Regioni, specie del nord, proprio a causa della dismissione quasi totale del trasporto merci su ferrovia.

Nel precedente post ci eravamo dedicati alle infrastrutture dismesse della Jonica negli ultimi 10-15 anni, dei possibili ripristini di parte di esse e quali sarebbero i vantaggi: questa volta ci sposteremo sulla Tirrenica Sud con gli scali merci del reggino, della piana di Gioia Tauro e del vibonese. In seguito ci dedicheremo ad un approfondimento sugli impianti di Lamezia Terme Centrale e Cosenza. Iniziamo il tour!

Partendo da Reggio il primo scalo che ritroviamo sarebbe quello di Villa San Giovanni, oggi dismesso dal carico/scarico merci, ma ancora attivo per quanto riguarda lo smistamento dei treni merci diretti e provenienti dalla Sicilia, specie nel grande fascio di binari di Bolano, dove vengono ricoverati in attesa di essere imbarcati, o una volta giunti sul continente in attesa di ripartire verso nord:


Vista del fascio di Bolano dalla linea per Reggio Calabria: da notare alcuni postali anni '50 accantonati, una rara locomotiva elettrica da manovra E321 ed alcune D143.

Proseguendo verso nord, lo scalo merci successivo che ritroviamo è quello di Bagnara: per anni è stato caratterizzato da un intenso traffico, specie di prodotti ittici, oltre ad essere un importante scalo di smistamento postale e collettame, quando ancora questo segmento di trasporto era prerogativa della ferrovia. Ma la maggior parte del movimento di treni merci era generato da un deposito della Barilla, che fino a metà degli anni '90 riuscì a mantenere in servizio questo impianto merci, prima di trasferire tutto e definitivamente su gomma. Ad oggi il piano dei binari di stazione è stato razionalizzato, ed al posto dei binari dello scalo merci è stato costruito un parcheggio...


Superiamo Bagnara e raggiungiamo così Gioia Tauro: da sempre grande centro di smistamento da e verso i popolosi centri abitati della piana omonima, anche grazie alle due linee a scartamento ridotto ex FCL per Cinquefrondi e Sinopoli, attualmente entrambe "sospese" all'esercizio. Gli impianti merci di questa stazione erano due: lo scalo merci delle Ferrovie dello Stato posto di fronte al fabbricato viaggiatori e dotato di grande magazzino merci risalente agli anni '70, e quello di interscambio tra le FS e le FCL-FC, posto all'interno del piazzale dell'azienda calabrese, lateralmente rispetto alla stazione RFI.



Il magazzino merci FS, oggi "abitato" solo da un carro Gbs abbandonato e da qualche mezzo da cantiere, come questo kof dell'impresa Francesco Ventura.

Come si può notare dall'immagine satellitare, nell'area di scalo FS sono presenti ben quattro binari, di cui tre a raso per permettere il carrellamento stradale dei vagoni merci. L'interscambio con le FC invece è possibile grazie ad un tronchino che si stacca dal binario 1 della stazione FS, e tramite un cancello entra nel piazzale delle Ferrovie della Calabria: una volta all'interno il binario si "triplica", generando altri due binari a doppio scartamento ed uno a scartamento normale adiacente al magazzino merci FC. I due binari a doppio scartamento sono dotati di quattro rotaie, con scartamento ridotto al centro ed a livello più basso rispetto a quello ordinario, per permettere un agevole posizionamento dei carrellini trasportatori a scartamento ridotto sotto ogni asse dei carri FS:

Uno dei binari a doppio scartamento ed i carrellini.

Il raccordo tra le FS ed il piazzale FC: notare sulla sinistra il binario a scartamento ordinario che "taglia" in diagonale i binari a scartamento ridotto, dirigendosi verso il magazzino merci delle ex Calabro-Lucane!


Altra vista del raccordo FS-FC.

Una volta caricati sui carrellini e bloccati gli assi, i carri merci FS venivano inviati verso Taurianova/Cinquefrondi e verso Seminara/Sinopoli: a Taurianova, sulla Gioia Tauro - Cinquefrondi, ancora oggi è possibile intravedere tra la vegetazione un binario a doppio scartamento (vedi foto in basso)! Impianti analoghi dovevano essere presenti a Cittanova, ed a Seminara e S.Eufemia d'Aspromonte sulla linea per Sinopoli.


Le merci trasportate erano di ogni genere e specie: lo scalo merci FS è stato da sempre specializzato in prodotti alimentari (negli anni '80 venivano caricati anche carri Interfrigo) e prodotti petroliferi, mentre tramite le FCL venivano trasportate dai centri dell'entroterra con i carri FS tonnellate di agrumi (carri F), granaglie (carri Udgs e similari), olio e non raramente anche prodotti chimici destinati alle industrie del crotonese e trasportati con carri cisterna.
Inutile ribadire che oggi di tutto questo non sia rimasto nulla: non è rimasto il servizio viaggiatori sulle linee taurensi delle FC, figurarsi quello merci...
Lo scalo merci FS è stato dismesso tra la fine degli anni '90 ed i primi anni 2000, mentre il carrellamento dei vagoni a scartamento ordinario su rete FC alla fine degli anni '80, con qualche raro servizio nei primissimi anni '90.
In un contesto attuale il ripristino su larga scala del traffico merci a Gioia Tauro sarebbe di enorme utilità per l'intero hinterland, collegato anche alla riapertura delle linee a scartamento ridotto per la distribuzione locale delle merci arrivate dalla Tirrenica. Inoltre non bisogna dimenticare la presenza a pochi chilometri del porto e dello scalo intermodale di San Ferdinando, raccordati dalla stazione di Rosarno: fino a meno di un anno fa dal porto venivano inviati e ricevuti decine di treni al mese per trasporto container e casse mobili, mentre anche da San Ferdinando non mancava la terminalizzazione del traffico diffuso, specie per quanto riguarda il legname o elettrodomestici. Sembrerebbe però che già a partire da questo mese di marzo, venga riprolungato a S.Ferdinando il Merci Rapido Speciale che dall'Austria porta vari tipi di legname a Lamezia Terme Centrale, attualmente effettuato da Trenitalia, ed affidato all'impresa Linea.
Perciò, tra lo scalo merci al centro di Gioia Tauro, l'interscambio con le linee a scartamento ridotto ed il porto con scalo intermodale, si potrebbe auspicare alla creazione di un importante hub ferroviario che potrebbe servire tutta la Piana, con estensioni anche verso la Locride (con terminalizzazione su gomma, anche se in un simile contesto di rilancio del trasporto merci su ferro, non sarebbe fantascienza considerare la costruzione di una linea ferroviaria trasversale da Gioia Tauro a Gioiosa/Siderno...) ed il basso reggino. Ed ogni anno migliaia di TIR in meno viaggerebbero sulla disastrata A3 Salerno - Reggio Calabria, o sulla Jonio-Tirreno Gioiosa - Rosarno. Ed a proposito di strade e TIR: non sarebbe neanche da sottovalutare un servizio di Autostrada viaggiante, magari tra gli scali intermodali di Marcianise e Gioia Tauro, proprio per evitare il transito dei mezzi pesanti su gran parte della SA-RC...

Vista satellitare del porto di Gioia Tauro: in primo piano i binari per il carico/scarico dei container, mentre più in alto notiamo, desolatamente vuoto, lo scalo intermodale di San Ferdinando...

Operazioni di scarico del legname palettizzato dall'Austria a S.Ferdinando: attualmente questo collegamento è limitato a Lamezia Terme Centrale, ma dovrebbe essere riprolungato su S.Ferdinando a partire da questo mese.

Proseguendo nel nostro viaggio verso Nord, non possiamo non menzionare lo scalo merci di Vibo Marina, posto sulla linea Tirrenica via Tropea: attivo anch'esso fino alla fine degli anni '90, generava un intenso traffico di prodotti petroliferi e soprattutto componenti meccaniche di vario genere, destinate agli stabilimenti Nuovo Pignone siti non lontano dalla stazione ferroviaria. Erano presenti almeno 3 binari a raso (vedi immagine satellitare) per permettere il trasbordo delle merci dai carri ai mezzi su gomma, o il carrellamento stradale.


Continua...

7 mar 2012

Ferrovie in Calabria...in Veneto!

Come anticipato nelle nostre news alcuni giorni fa, per la prima volta Ferrovie in Calabria ha avuto l'onore di partecipare ad una delle più importanti manifestazioni nazionali di modellismo, ospite nello stand della mitica ed attivissima Associazione Ferrovie Siciliane ( http://www.a-f-s.it/ ), che ringraziamo per averci concesso questa opportunità!
Un ringraziamento è d'obbligo anche all'amico Marcello Lapenna, autore del bellissimo modello della M2.73 che abbiamo presentato l'anno scorso in questo post : ma il nostro Marcello ha ampliato il "parco modellistico" FCL con un altrettanto spettacolare e curatissimo diorama in scala H0, che riproduce la rimessa locomotive di Catanzaro Lido, con tanto di rotabili in sosta: una carrozza a due assi Reggiane, due carri aperti, un carrellino da cantiere...e la famosa M1 37 allo stato attuale, con tanto di appassionati che la fotografano e la filmano! In seguito pubblicheremo un post apposito dedicato a questo diorama, come è già stato fatto per la M2.73, dove approfondiremo le tecniche di costruzione, i materiali, e faremo un cenno sulla storia dei rotabili rappresentati.
Non vogliamo rovinare la sorpresa, perciò per ora "accontentiamoci" di questa fotografia!














Ma noi di Ferrovie in Calabria non eravamo gli unici a rappresentare la nostra Regione in quel di Verona: era presente l'attivissimo Gruppo Fermodellistico Tropeano e FREMO Calabria, rappresentati da Davide Godano e Mario De Prisco, che hanno esposto gli spettacolari moduli (alcuni ancora in lavorazione) riproducenti parte della vecchia Paola - Cosenza a cremagliera, con riproduzione fedele della stazione di Rende e degli adiacenti tratti in piena linea ad aderenza naturale e mista...per fortuna almeno in scala H0 possiamo ancora ammirare una 981 in spinta alla vettura freno e ad una X o 1959 di prima classe, carrozza diretta Roma Termini - Cosenza.





























Una bella sorpresa decisamente inaspettata ce l'ha riservata l'associazione fermodellistica romana Vivitreno: nel grande plastico sociale in scala H0 sono riusciti anche ad inserire un angolo in tema prettamente "calabro-lucano", con tanto di robustissimi modelli artigianali in metallo riproducenti due Emmine dei gruppi M1c 80R ed M1c 80, entrambe in livrea castano-isabella, oltre alle ben note vaporiere 403 e 353: completano il quadretto alcuni carri chiusi, pianali ed una vettura a terrazzini nella stessa livrea delle Emmine. Ovviamente il tutto è perfettamente funzionante, compresi i due brevi ma scenografici tratti a cremagliera sui quali si arrampicano le "nostre" amate automotrici FCL! In costruzione anche la vaporiera ad aderenza mista 504...
Ovviamente nei pressi della stazione FCL non poteva mancare per l'interscambio la linea delle Ferrovie dello Stato, percorsa da 740, 625 e dalle prime nuovissime D443, che assieme alle vaporiere a scartamento ridotto ed alle Emmine ci riportano indietro negli anni '70...
E' incredibile notare come tra le travagliate storie della selva di Paliano (provincia di Frosinone) dove si trovano accantonate numerose automotrici e locomotive a vapore FCL, la storia un pò misteriosa dei rotabili teoricamente funzionanti di proprietà dell'Ing. Di Giacomo nei pressi di Roma ed ora anche il plastico dell'associazione Vivitreno, ci sia una sorta di strano ma affascinante filo conduttore tra il Lazio e le Ferrovie Calabro Lucane...


















Ma "l'onda" calabro-lucana non è ancora finita! Ricordate Freccia Azzurra, pseudonimo del giovane artigiano Marco Meusburger, autore delle automotrici M4 FIAT in scala H0m? Ebbene, a sorpresa alla fiera di Verona ci ha stupito presentando anche il locomotore diesel LM4 600 di costruzione Breda-Ferrosud, utilizzato dalle Ferrovie della Calabria e dalle Ferrovie Appulo Lucane per la trazione di treni cantiere o in casi particolare anche per treni merci straordinari, treni storici o treni viaggiatori ordinari: per ora è stata riprodotta l'unità 606 in livrea giallo-rosso assegnata a Cosenza. In realtà attualmente questo locomotore veste la livrea grigio-verde, analoga a quella delle carrozze storiche BCMR e CDU per treni turistici: rimaniamo in attesa anche di questa versione!
Assieme all'LM4 è stato presentato ed esposto anche un carro chiuso di tipo Fcm, immatricolato FCL:

















Non meno degna di nota la gigantesca e dettagliatissima nave traghetto "Rosalia" delle Ferrovie dello Stato in servizio sullo Stretto di Messina, presentata dall'Associazione Ferrovie Siciliane: la nave è perfettamente funzionante (spettacolare la celata che si apre/chiude elettricamente) ed in corso di rifinitura, e può addirittura galleggiare e muoversi realmente in acqua!
















Insomma, sembrerà incredibile, ma una Calabria ormai totalmente allo sbando a livello di ferrovie reali, a causa alla decennale classe politica incompetente e criminale, è invece attivissima ed amata nel resto d'Italia a livello modellistico.
Ma la nostra avventura veronese non finisce qua: presto pubblicheremo un approfondimento della mostra modellistica e dei travagliati viaggi per raggiungere il Veneto su Ferrovie in Calabria in Viaggio!

Chiudiamo il post con un argomento che ci sta a cuore, così come dovrebbe stare a cuore a tutti i calabresi, siciliani, pugliesi, ed a tutti coloro che credono nell'unità d'Italia: si tratta della protesta degli 800 dipendenti Wagons Lits licenziati lo scorso dicembre a seguito del taglio dei treni notte Nord-Sud: a Milano Centrale ci ha fatto una certa impressione osservare dal vivo la torre faro del binario 21, sulla quale da mesi Stanislao ed Oliviero (recentemente sostituito da Rocco), protestano contro questa politica devastante per la nostra società, una politica che spezza in due l'Italia e che cancella la storia: noi vogliamo dare il nostro appoggio dedicando a loro queste due fotografie, con la speranza che la loro tenacia venga premiata, per il bene di tutti noi.




 
Il primo blog dedicato al trasporto ferroviario in Calabria...by Roberto Galati...email - msn: exp826@hotmail.it